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“Noi
Cinque scaleremo |
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16 marzo 2010 - www.granma.cu
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Ramón Labañino lo ha assicurato, parlando per telefono con le figlie Ailí e Lourdes “I Cinque torneremo e scaleremo il Turquino, accompagnando i membri della Brigata dell’Aconcagua al Turquino”, ha assicurato alle figlie Ailí e Lourdes, che integrano il progetto, l’antiterrorista cubano Ramón Labañino, recluso ingiustamente da più di unidici anni con altri quattro compagni nelle prigioni degli Stati Uniti.
Le figlie dell’Eroe della Repubblica di Cuba hanno parlato con lui, tornando dalla cima più alta di Cuba, scalata con 40 giovani per esigere la liberazione del loro padre e dei suoi compagni e dando continuità al gesto di tre giovani argentini che hanno scalato con lo stesso fine l’Aconcagua, la maggior cima dell’America, ha riportato la AIN.
Labañino si e complimentato con tutto il gruppo, formato anche da altri familiari degli antiterroristi, da studenti dell’Istituto Superiore delle Relazioni Internazionali e da giornalisti dell’Agenzia d’Informazione Nazionale.
“Andro al Turquino con voi e sin da oggi vi invito ad accompagnarmi, quando torneremo a casa” ha detto Ramón.
La sorpresa e l’emozione della telefonata, unite al serio impegno dell’invito, hanno dato animo al gruppo che si è ripreso dalla stanchezza di una non abituale giornata di marcia sulle creste della montagna.
Poi una forte pioggia ha bloccato il gruppo nella zona nota come Altos del Naranjo, quasi fino a mezzanotte, ora in cui sono riusciti a ritornare al punto di raccolta per iniziare il ritorno.
Prima della scalata, la brigata aveva visitato la zona delle operazioni del Che, di Buey Arriba, Bueycito e San Pablo de Yao, ed inoltre l’accampamento ribelle de La Otilia.
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