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“Il Governo di Cuba domanda al Presidente Obama d’essere conseguente con il suo impegno nella lotta antiterrorista”
Discorso pronunciato dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, nella cerimonia per il Giorno delle Vittime del Terrorismo di Stato, effettuata nella Sala Universale delle FAR, il 6 ottobre 2010 |
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Familiari delle vittime del Terrorismo di Stato contro Cuba,
Compagne e compagni:
Come indica il
Esattamente
Per
il popolo di Cuba, che è stato bersaglio del Terrorismo di Stato
dallo stesso trionfo della Rivoluzione, le dolorose perdite sofferte
quel giorno si sommarono con indignazione alle tante vittime per le
quali ancora oggi chiediamo giustizia.
L’origine del fenomeno rimonta all’anno 1959, quando la nascente
Rivoluzione adottava le prime misure a beneficio popolare.
In
quell’epoca così prematura come il marzo del 1960, il presidente
Eisenhower approvò un programma d’azioni segrete contro l’Isola, che
fu reso noto alcuni fa.
L’Agenzia Centrale d’Intelligenza nordamericana assunse un ruolo
dirigente nella pianificazione, il rifornimento logistico, il
reclutamento e l’addestramento dei mercenari, per l’esecuzione delle
azioni terroristiche, con la protezione di questo paese.
Incendi, bombardamenti, sabotaggi di ogni tipo, sequestri di aerei,
navi e cittadini cubani, attentati contro le nostre sedi e uccisioni
di diplomatici, mitragliamenti di decine di installazioni,
molteplici tentativi d’uccidere i principali leader della
Rivoluzione e soprattutto centinaia di piani e azioni per attentare
contro il Comandante in Capo.
Quest’anno commemoriamo 5 decenni del brutale sabotaggio contro la
nave a vapore francese la
Quel
crimine provocò la morte di 101 persone e centinaia di feriti,
includendo i membri dell’equipaggio francese.
Di
fronte ad ogni nuova aggressione, la Rivoluzione si rafforzava e si
radicava in tutti gli ordini. Ai terroristi della CIA ed ai loro
padroni, le cui azioni pretendevano di provocare panico e
demoralizzazione nella popolazione, il consolidamento del processo
rivoluzionario li portò a progettare un piano d’invasione di Cuba e
la creazione nella Florida del maggior centro d’intelligenza fuori
dalla sua sede principale a Langley.
L’aggressione di Playa Girón provocò la perdita di 176 compatrioti e
lasciò un saldo di 50 invalidi, il cui sacrificio rese possibile ai
nostri appassionati combattenti respingere l’invasione in meno di
72 ore, impedendo in questo modo il trasferimento nel nostro
territorio di un governo marionetta, ospitato dalla CIA in una base
militare della Florida, pronto a sollecitare l’intervento degli Stati
Uniti con la complicità della OEA.
Il
recentemente eletto presidente Kennedy, che aveva ereditato il piano
d’invasione dal governo precedente e che approvò la sua esecuzione,
non si rassegnava a prendersi la responsabilità del suo strepitoso
fallimento ed indicò d’implementare l’
Dalla
sua approvazione e sino al gennaio del 1963, si effettuarono 5780
azioni terroristiche contro Cuba, della quali 716 furono sabotaggi
di grande importanza contro le installazioni industriali.
In
quel contesto le organizzazioni di terroristi radicate negli USA,
finanziate e protette dalla CIA, iniziarono i sequestri aerei e
l’uso di aerei civili per azioni di guerra contro Cuba Simili
pratiche non impiegarono molto tempo a rivoltarsi contro di loro,
provocando un’epidemia mondiale di sequestri di aerei, che stimolò
l’uso di questi metodi per il terrorismo internazionale e che si
risolse solo per la decisione unilaterale del governo cubano di
cominciare e restituire i sequestratori.
Dopo
l’assassinio di Kennedy, il suo successore Lyndon Johnson,
continuò i piani terroristici contro l’Isola. Tra il 1959 e il 1965
la CIA organizzò, finanziò e rifornì dal territorio nordamericano
un totale di 229 bande armate, con 3995 mercenari in tutto il paese,
che uccisero 549 persone tra combattenti, contadini e
alfabetizzatori, ne ferirono migliaia e lasciarono centinaia di
invalidi.
Da
allora s’incrementarono le azioni terroristiche contro le sedi
diplomatiche, gli uffici ed i funzionari cubani all’estero,
provocando la morte di eccellenti compagni e molteplici perdite
materiali.
L’ 11
settembre del 1980, fu assassinato Félix García Rodríguez,
funzionario della missione di Cuba presso la ONU, dal terrorista
d’origine cubana
Il 5
maggio dello stesso anno restarono intrappolati dal fuoco provocato
dai terroristi 570 bambini e 156 lavoratori dell’asilo d’infanzia
Le Van Tan, che si salvarono solo grazie al rapido ed eroico
intervento delle forze specializzate ed alla solidarietà della
popolazione.
Nello
stesso tempo, un’altra modalità del Terrorismo di Stato contro Cuba
è stata la guerra biologica sviluppata da successive
amministrazioni nordamericane, introducendo nel territorio
nazionale malattie che danneggiarono in maniera significativa la
salute del nostro popolo. Nel 1981, agenti al servizio del governo
degli Stati Uniti propagarono l’epidemia di dengue emorragico che
costò la vita di 158 persone, tra le quali 101 erano bambini.
Ugualmente furono introdotte diverse plaghe per danneggiare il
settore agricolo ed il bestiame, generando perdite incalcolabili di
alimenti per la popolazione ed importanti voci dell’esportazione
della nazione.
Alla
maggioranza di queste azioni parteciparono direttamente o
indirettamente i servizi d’intelligenza nordamericani e soprattutto
la CIA, quasi sempre nascosta dietro le organizzazioni contro
rivoluzionarie cubane.
È
impossibile raccogliere in un solo intervento l’interminabile catena
di piani, azioni ed attacchi terroristici perpetrati contro il
nostro paese. Senza dubbio la lista dei responsabili di questi
crimini è molto corta, perchè continuano ad essere gli stessi.
Oggi
siamo qui precisamente per rendere omaggio ai 3478 cubani che sono
morti ed ai 2099 che sono rimasti invalidi per sempre, per le azioni
terroristiche eseguite per mezzo secolo contro la nostra Patria, che
sommano un totale di 5577 vittime. I martiri di Barbados integrano
la lunga lista dei morti che non dimentichiamo e non dimenticheremo
mai.
Gli
autori del crimine di Barbados e di tanti altri contro Cuba,
Il
primo, grazie al perdono esecutivo dell’allora presidente George
Bush (padre), che era il direttore della CIA quando i suoi agenti
sabotarono l’aereo cubano; ed il secondo, protetto da Bush (figlio),
aspetta libero la realizzazione di un processo per cause minori e
non per le molteplici accuse di terrorismo internazionale, come
dovrebbe essere.
Solo
poco tempo fa, questi gruppi proclamavano i loro crimini e
annunciavano con tutto il cinismo, nuove azioni terroristiche.
Se
l’impunità non avesse prevalso, si sarebbe evitate 68 azioni
terroristiche contro Cuba e non avremmo dovuto lamentare la morte
del giovane italiano
Le
rivelatrici dichiarazioni del terrorista confesso
Nonostante tutti questi crimini Cuba ha sempre mantenuto un ruolo
esemplare nella lotta contro il terrorismo ed ha ratificato lutto e
condanne a tutte le azioni di questa natura, in tutte le forme e
manifestazioni.
Il
nostro paese ha firmato 13 accordi internazionali esistenti in
questa materia e rispetta strettamente gli impegni e gli obblighi
emanati dalle risoluzioni dell’Assemblea Generale e dal Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite. Non possiede e non ha intenzione di
possedere armi di sterminio di massa di nessun genere e compie i
suoi obblighi in virtù degli strumenti internazionali vigenti sulle
armi nucleari chimiche e biologiche.
Il
territorio di Cuba non è mai stato utilizzato nè si utilizzerà mai
per organizzare, finanziare od eseguire azioni di terrorismo contro
nessun paese, includendo gli Stati Uniti.
In
varie occasioni, le autorità cubane hanno comunicato al governo
degli Stati Uniti la propria disposizione allo scambio di
informazioni su piani di attentati e di azioni terroristiche
indirizzate contro obiettivi di qualsiasi dei due paesi.
Abbiamo offerto opportunamente al governo degli Stati Uniti
abbondanti informazioni sulle azioni terroristiche commesse contro
Cuba.
Il
caso più noto è avvenuto nel 1997 e 1998, quando consegnammo al FBI
voluminose prove sulle esplosioni di bombe in vari centri turistici
cubani, dando l’accesso agli autori di quei fatti, detenuti qui, ed
a testimoni.
Come
unica risposta, il FBI a Miami, con stretti vincoli con l’estrema
destra cubano americana, che ha sempre sostenuto il terrorismo
contro l’Isola, concentrò tutte le sue forze nel perseguitare e
processare i nostri compatrioti
Oggi,
grazie alla solidarietà internazionale, il mondo intero conosce il
trattamento ingiusto ed inumano applicato ai Cinque, che operavano
per proteggere dal terrorismo il popolo di Cuba ed anche quello
degli Stati Uniti.
Sino
a quando il Presidente Obama continuerà a non ascoltare il reclamo
internazionale e permetterà che prevalga l’ingiustizia, che
potrebbe eliminare con le sue mani? Sino a quando i nostri cinque
eroi continueranno ad essere prigionieri?
L’attuale Governo degli Stati Uniti, ratificando recentemente
l’arbitraria inclusione del nostro paese nella lista annuale del
Dipartimento di Stato sugli “Stati patrocinatori del terrorismo”,
oltre all’infame misura ha ignorato ancora una volta il record
esemplare di Cuba in questa materia.
Gli
Stati Uniti hanno anche ignorato la cooperazione ricevuta da Cuba.
In
tre occasioni, (novembre e dicembre del 2001 e marzo del 2002), i
nostri rappresentanti proposero alle autorità nordamericane un
progetto di programma di cooperazione bilaterale per combattere il
terrorismo e nel luglio del 2009 reiterò la sua disposizione a
collaborare in questa sfera senza mai aver ricevuto una riposta.
Il
governo cubano invita il Presidente Obama ad essere conseguente con
il suo impegno nella lotta antiterrorista, perchè attui con
fermezza, senza doppie facciata contro coloro che dal territorio
nordamericano hanno perpetrato e persistono nel realizzare azioni
terroristiche contro Cuba.
Sarebbe una degna risposta alla
Non
va dimenticato nemmeno per un istante che il nostro popolo, come
conseguenza del Terrorismo di Stato, ha accumulato una cifra di
morti scomparsi superiore a quella che hanno provocato glia
attentati alle Torri Gemelle ed in Oklahoma, uniti.
Vorrei concludere questo nostro omaggio, evocando l’indimenticabile
cerimonia di commiato per il lutto delle Vittime del crimine di
Barbados, il 15 ottobre del 1976, quando uniti giurammo di ricordare
e condannare per sempre, con inestinguibile indignazione, quel vile
assassinio.
Ripetiamo oggi la sentenza del compagno Fidel di quell’occasione:
“Quando un popolo energico e virile piange, l’ingiustizia trema!”
Saremo fedeli all’eterno impegno con i caduti!
Gloria ai nostri Eroi e martiri!
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