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Cinque decenni di fruttuose relazioni tra Cuba e l’India
Stampato a Cuba un nuovo francobollo in onore del 50° anniversario del ristabilimento delle relazioni diplomatiche tra i due paesi |
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11 febbraio 2010 - Carlos Marcos Calzadilla www.granma.cu
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"La lunga storia di amicizia tra i nostri due popoli è sempre stata all’insegna del rispetto" ha affermato mercoledì Marcos Rodríguez, vice ministro delle Relazioni Esteriori, durante l’inaugurazione del francobollo commemorativo del 50° anniversario del ristabilimento delle relazioni diplomatiche tra Cuba e l’India.
"Non dimenticheremo mai che nei periodi più difficili del periodo speciale, quando pochi credevano nelle nostre possibilità di resistenza e vittoria, l’India si è mantenuta al nostro fianco, dimostrandoci in vario modo la sua solidarietà", ha elogiato il diplomatico cubano riferendosi alla collaborazione con il paese fratello.
Durante la celebrazione, sono stati ribaditi i principi della lotta per il mantenimento della pace, lo sviluppo indipendente e l’autodeterminazione, ed è stato dato risalto al ruolo attivo dell’India nella difesa dei diritti delle nazioni in via di sviluppo all’interno del Movimento dei Paesi Non Allineati (MNOAL).
Anche l’Ambasciatrice del paese asiatico a Cuba, Mitra Vasisht, ha manifestato rispetto e ringraziamento verso la Maggiore delle Antille, per la cooperazione nelle sfere della salute, della biotecnologia e dello sport. Ha poi condannato l’ingiusto blocco economico che per più di mezzo secolo Washington ha imposto all’isola, e ha reiterato l’impegno ad approfondire mutuamente gli sforzi nell’industria farmaceutica e nell’agricoltura.
Il francobollo contiene una riproduzione fotografica dell’immagine del leader della Rivoluzione Fidel Castro e quella di Jawaharlal Nehru, allora primo ministro indiano nell’Assemblea Generale dell’ONU nel 1960.
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L’Ambasciatrice indiana afferma:
“Cuba è il mio amore” |
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10 febbraio 2010 - Arnaldo Musa www.granma.cu
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“Questi giorni sono stati molto tristi per me, perché a breve dovrò abbandonare questa bella terra. Poco fa ho detto che Cuba è l’amore per molta gente in India, adesso affermo che Cuba è il mio amore”.
Per Mitra Vasisht, Ambasciatrice d’India in Cuba, “i cubani sono speciali, intelligenti, cercano soluzioni ai molti e difficili problemi che affrontano a causa del costante blocco. Per questo è comprensibile il perché quest’Isola rappresenti una speranza per questo emisfero”.
Con un’emozione particolare l’Ambasciatrice ricorda l’incontro con il Comandante in Capo Fidel Castro, quando accompagnava il suo Primo Ministro durante la Riunione dei Paesi Non Allineati all’Avana: “È stato un momento storico”.
Segnala che Fidel è una persona molto amata nel suo paese, e che il nome di Che Guevara è ossequiato da milioni di indiani.
“I vincoli di Fidel con Jawaharlal Nehru, Indira e Rajiv Gandhi, i sentimenti di amicizia di Raouf Gandhi verso Cuba consolidano questa fratellanza al più alto livello politico, che si esprime anche nel Movimento dei Paesi Non Allineati, del quale entrambe le nazioni furono membri fondatori, ed in altri fori internazionali”, ha raccontato la donna.
Mitra Vasisht valuta che queste relazioni potrebbero essere maggiori in altre sfere, fino a raggiungere un grado altrettanto elevato quanto quello presente nella sfera politica.
“L’India ha aiutato Cuba ed altre nazioni in via di sviluppo attraverso il Programma di Cooperazione Tecnica ed Economica dell’India (ITEC), nell’ambito della cooperazione Sud-Sud, ma si può fare molto di più, principalmente nel campo della biotecnologia, nella produzione farmaceutica, in altre aree della scienza e della tecnica, e nella cultura. Vorrei che Cuba e India avessero vincoli eccezionali in tutte le sfere”, specifica.
La diplomatica è anche l’attuale ambasciatrice della Repubblica Dominicana e di Haiti, da dove è appena tornata.
“Bisogna fornire al popolo haitiano tutta l’assistenza internazionale possibile. Il lavoro dei medici cubani è incomparabile, ed è in linea con l’aiuto disinteressato che Cuba presta a tutti i paesi”.
Recentemente si è compiuto il 60° anniversario della funzione della Repubblica Indiana, rispetto alla quale l’Ambasciatrice ha dichiarato:
“A dispetto della crisi economica, il tasso di crescita è stato maggiore di quello che ci si aspettava. Anche se le esportazioni non sono state tante, il consumo interno è stato elevato, e questo ha permesso di assorbire l’impatto.
“Però il nostro futuro dipende molto dalla distribuzione delle ricchezze del conseguimento della giustizia sociale.
L’India ha 1200 milioni di abitanti – un sesto della popolazione mondiale. L’eliminazione dell’analfabetismo si rende difficile, perché ci sono 28 lingue principali. È un problema per il Governo centrale, come lo è quello della salute e quello che tutti gli stati abbiano uguale sviluppo”.
Finalmente, l’Ambasciata ripete: “La principale sfida è eliminare la povertà. Se possiamo raggiungere questo in India, contribuiremo anche con il resto del mondo”.
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