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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI |
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Il Parlamento Europeo si é allineato alla campagna mediatica |
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12 marzo 2010 - Javier Rodríguez www.granma.cubaweb.cu http://www.cubainformacion.tv/index.php?option=com_content&task=view&id=14181&Itemid=86
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La risoluzione anti-cubana che ha appena adottato il Parlamento Europeo ha direttamente allineato questa istituzione nella feroce campagna politica e mediatica attualmente sviluppata contro Cuba, che cerca di fabbricare patrioti tra mercenari e delinquenti dentro del lavoro di sovversione diretta a rovesciare l'ordine costituzionale eretto dal nostro popolo rivoluzionario da 52 anni.
Ciò che è accaduto a Strasburgo può catalogarsi come un altro episodio della congiura in corso che, utilizzando i principali media e le organizzazioni gestite dai settori più reazionari, pretende approfittare, al fine di confondere l'opinione pubblica internazionale, del deplorevole episodio della morte di un prigioniero comune, poi reclutato dai gruppi controrivoluzionari, a causa di un prolungato sciopero della fame mantenuto per scelta propria.
Questa iniziativa sospinta dalla destra europea nel Parlamento è riuscita a trascinare i vari gruppi politici che compongono questo corpo legislativo, mettendo in chiara evidenza la convergenza di posizioni, di destra e reazionarie, che lo compongono indipendentemente da nomi e classificazioni.
Ciò è facile da comprendere se si tiene conto della ragione stessa della convocazione del dibattito in seno al Parlamento Europeo, per il quale si é issato il tema, trito e ritrito nella propaganda contro l'Isola, della "situazione dei prigionieri politici e di coscienza a Cuba".
L'unico obiettivo era quello di produrre una condanna contro il governo ed il popolo cubani, effettivamente sottoposti a violazioni dei loro diritti dal blocco degli Stati Uniti e per l'ingerenza nei loro affari interni anche da parte della stessa Unione Europea.
Durante il dibattito e per cercare di sostenere le loro posizioni, gli euro deputati destra, non hanno avuto alcuna vergogna nell'assume i logori argomenti tradizionalmente utilizzati dagli Stati Uniti per criticare, in modo ingerentista, il nostro sistema politico.
E'deplorevole che il Parlamento Europeo includa, in forma grossolana, in una sua risoluzione l'essenza stessa della "Posizione Comune", senza neppure avere l'onestà di menzionarla. La stessa "Posizione Comune" che come è ampiamente noto, fu redatta a Washington nello stesso anno che veniva imposta, a Cuba, la Legge Helms-Burton, entrambe con l'obiettivo comune di distruggere la Rivoluzione. Il Parlamento Europeo non sembra ancora capire che, finché la reliquia della "Posizione Comune" esiste, non ci sarà normalizzazione delle relazioni tra Cuba e l'Unione Europea.
Analizzando a fondo questa riunione dell'Euro camera sarebbe da chiedersi dove sono rimasti i sempre citati "principi democratici e la pluralità" sbandierati dalla sviluppata in Europa.
Senza il minimo imbarazzo, la risoluzione adottata dal Parlamento Europeo "sollecita le istituzioni europee che diano il loro appoggio incondizionato e incoraggino senza riserve la transizione politica" a Cuba. Ed allo stesso tempo "chiede che s'intavoli immediatamente un dialogo strutturato con la società civile cubana e con quei settori che appoggiano una transizione pacifica sull'isola ... utilizzando i meccanismi comunitari di cooperazione allo sviluppo".
Come dire, chiedere apertamente ai governi europei di intensificare le loro attività sovversive e alle loro ambasciate a L'Avana di coinvolgersi ancor più nell'incoraggiare, nell'appoggio e nel finanziamento dei mercenari. La risoluzione domanda sfacciatamente che i progetti di cooperazione tra la Commissione Europea e Cuba siano utilizzati a fini eversivi.
In questo circo politico ha richiamato l'attenzione la posizione del Gruppo Socialista Europeo, che si é inchinato obbidientemente alle posizioni più di destra e anti-cubane. Il vice-presidente del Gruppo dei socialisti spagnoli, Ramon Jauregui, anche se ora è intento a dimostrare il contrario, é anche arrivato a contraddire la linea adottata dalla presidenza spagnola dell'Unione Europea nella sua politica verso Cuba.
Molto più indignante tuttavia è che color che rappresentano paesi che hanno collaborato al sequestro, tortura e imprigionamento in carceri clandestine di molte persone assumono una posizione di difensori dei diritti umani contro Cuba, la cui Rivoluzione ha dedicato i suoi migliori sforzi al salvare vite nel suo territorio e nel resto del mondo.
Il Parlamento Europeo dovrebbe guardare nel suo interno comunitario, dove si reprimono gli immigrati, si dimenticano i disoccupati, aumentano le disuguaglianze, si constatano centinaia di denunce di torture nelle sue prigioni e di violazioni dei diritti umani.
Lo spirito della metropoli colonialista ha avvolto l'emiciclo quando molti deputati si sono attribuiti il supposto diritto di imporre e dettare. Sembrano dimenticare che 52 anni fa il popolo cubano ha preso le redini del suo destino e non riconosce a questo Parlamento alcuna giurisdizione, e molto meno l'autorità morale.
Si sentono con il diritto di immischiarsi nelle nostre decisioni interne e porle in discussione. Solo svelano, le autorità europee, il loro vero e retrogrado spirito colonialista.
Una molto falsa democrazia è quella che, senza calcolare i contribuenti europei, pretende dirigere i fondi UE destinati allo sporco sforzo di sovvertire il sistema politico di un altro paese sovrano.
È deplorevole che un'istituzione come questa si dedichi ad articolare piani cospirativi ed a difendere mercenari e delinquenti, mentre si fa eco delle grossolane menzogne e male intenzionate distorsioni della realtà nel nostro paese.
In ciò che sembrerebbe una burla, se non si trattasse di un tema così offensivo per il nostro paese, questo stesso parlamento stesso, che apparentemente tanto si preoccupa per la protezione e difesa dei diritti umani a Cuba, è stato capace di respinge con una larga maggioranza, due proposte di emendamenti che giustamente trattavano questi diritti.
Quali sono i diritti umani che inalberano i 439 euro deputati che si sono apertamente opposti a condannare e chiedere la cessazione di un blocco, che costituisce una grave violazione dei diritti umani e un atto di genocidio secondo il testo della Convenzione di Ginevra? Per caso il diritto alla vita non è il più elementare di tutti i diritti umani?
Come si può comprendere che questo conclave respinga un altro emendamento che menziona l'esplosione di un aereo della Cubana de Aviacion, nel 1976, e preferisce tacere sulla colossale ipocrisia che è il fatto che gli Stati Uniti mantengono prigionieri cinque anti-terroristi cubani, mentre dà riparo e protezione al principale terrorista di questo emisfero? Per caso alcune vite hanno più valore di altre?
Con quanto sopra si espone solo la sua sottomissione agli interessi degli Stati Uniti e non avere una politica indipendente e propria.
Voci degne come quelle del Gruppo della Sinistra Unita, si sono opposte all'adozione della risoluzione anticubana. Alcuni dei suoi membri, tra cui lo spagnolo Willy Meyer e la portoghese Figueiredo, hanno classificato come ipocrita l'atteggiamento dell'Euro Camera al censurare Cuba e non farlo con il golpe militare in Honduras. Hanno ricordato che questo é stato forse l'unico parlamento al mondo che non respinge "il colpo di stato, con i suoi assassinati e torture". Hanno anche chiesto all'Unione Europea di porre fine alla "Posizione Comune" mentre chiedevano la cessazione del blocco e denunciavano l'ingiusta detenzione dei Cinque antiterroristi cubani nelle carceri statunitensi.
Ancora una volta si sbagliano con il popolo di Cuba coloro che pretendono umiliarlo con il tentativo di assoggettare la nostra piccola isola a trattamenti individualizzati. Cosa successo nella seduta del Parlamento Europeo passerà alla storia come la prova della mentalità ancora colonialista degli stati europei.
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