Su
Cuba cade di nuovo una tempesta di calunnie ed insulti. Di lei parlano, come se
fosse l'inferno, personaggi politici privi di ogni autorità morale per criticare
chicchessia, poiché nulla dicono delle atrocità che si verificano ogni giorno
sotto il loro naso.
Contro Cuba sproloquiano mezzi "informativi", la cui caratteristica principale,
lo ha già segnalato Noam Chomsky, è quella di essere molto "disciplinati".
Questa pioggia di menzogne non deve sorprendere nessuno. Non è questo il primo
temporale e non sarà l'ultimo. Non è neppure una tormenta naturale.
Si tratta, in realtà, di un'operazione colossale d’inganno, la più lunga,
costosa e sporca che registra la storia. Compie già più di mezzo secolo.
Una parte, solo una parte, dell’insidioso piano può leggersi in alcuni
documenti ufficiali del governo degli Stati Uniti, in parte declassificati, in
cui si constata che l'essenza della sua politica per distruggere la Rivoluzione
cubana – unito alla guerra economica e al terrorismo – era e sempre è stato
"fabbricare" una opposizione, finanziarla, dirigerla e appoggiarla con "una
potente offensiva propagandistica".
Non è un piano qualsiasi. Lo hanno concepito ed approvato al più alto livello a
Washington, e tutti i governanti degli Stati Uniti, senza alcuna eccezione, gli
hanno concesso cifre monetarie favolose.
Il
17 marzo 1960,
riunito alla Casa Bianca, il Consiglio Nazionale di
Sicurezza ha approvato il "Programma di Azione Coperta"
contro Cuba, che aveva proposto, il giorno prima, il Direttore della CIA Allen
Dulles. All’approvarlo il Presidente Eisenhower fece solennemente giurare tutti
i convocati che mai dicessero di avere udito parlare di questo piano e li ha
avvertiti che si doveva "mantenere occulta la mano degli Stati Uniti”.
Il "Programma di Azione Coperta", o meglio una porzione molto
mutilata, è stato pubblicato dal Dipartimento di Stato nel 1991 (Foreign
Relations degli Stati Uniti, 1958-1960, Volume VI, Cuba, pp. 850-851). La
parte più interessante di questo documento è probabilmente quello che continua a
rimanere occultato. Segnala “quattro principali corsi di azione", dove i primi
due sono appunto "la creazione dell' opposizione" - qualcosa che si qualifica
come "prima necessità" di tutto il piano - e la "potente offensiva di
propaganda" per gonfiarla e renderla credibile .
A questi due scopi fondamentali sono dedicati due paragrafi per un totale di
dieci righe. È interessante notare che secondo l'editore a continuazione del
primo paragrafo venivano dieci linee ed alla fine del secondo altre quattro,
tutte ancora segrete. Il Programma comprende, ovviamente, gli altri due “corsi
principali di azione" riferendosi ad attività di intelligence e paramilitari. Il
testo si chiude tornando al tema della propaganda. Ad essa si destinano cinque
paragrafi, ma se ne riproduce solo uno. Gli altri quattro rimangono segreti.
Le attività segrete non sono cessate per mezzo secolo, ma ora a
queste si aggiungono, inoltre, i progetti che appaiono nei bilanci dell’USAID,
la NED
e di altri entità USA che apertamente forniscono il proprio sostegno finanziario
all' “opposizione" cubana e generosi pagamenti a coloro che distorcono la realtà
dell'isola e mentono consapevolmente.
Sono molti i congiurati che hanno mantenuto fedeltà a quel giuramento.
Lo continuano a compiere alla lettera, incluso alcuni politici e giornalisti che
non sono mai stati invitati alla Casa Bianca. Non importa. Loro si occupano che
"la mano degli Stati Uniti", la generosa mano di Washington, rimanga nascosta.
|