Internazionale, non è mai stata tenera con Cuba.
Quasi sempre predilige tradurre e pubblicare articoli che descrivono
l'isola come un inferno governato da terribili tiranni.
Settimanalmente pubblica un post tratto dal blog di
Yoani Sanchez,
la
non del tutto attendibile
bloguera controrivoluzionaria cubana.
Posizioni criticabili, soprattutto perché non lasciano spazio al
dibattito su quello che avviene realmente a Cuba.
Ma del tutto legittime: ognuno sul suo giornale ha il diritto di
pubblicare quello che vuole.
Quello capitato nel numero di venerdì scorso però, è davvero...
curioso.
A pagina 50 si legge: "Sulle note di Calle 13". Un articolo sui
Calle 13, la band militante portoricana che sta spopolando in Sud
America.
E' una traduzione di “La
fokin izquierda. Trece escenas con Calle 13”,
uscito a ottobre sul mensile messicano
Gatopardo.
Tra le altre cose l'articolo parla di Reinaldo Pérez, padre di René, il cantante.
Racconta alcuni episodi legati alla sua militanza rivoluzionaria.
Come l'amicizia con Ortega, conosciuto negli anni '80 in Nicaragua
durante la rivoluzione sandinista.
Anche
René quando va a suonare nella tribuna antimperialista di Cuba
indossa una maglietta dove c'è stampato il suo volto.
Muñiz Varela è un cubano ucciso nel 1970.
Nell'articolo il suo assassinio viene riassunto così:
“El crimen de Muñiz Varela, considerado “mártir de los emigrantes cubanos”, fue realizado de acuerdo con los servicios de inteligencia del gobierno de Fidel Castro, por el grupo terrorista Omega-7, por el cual pasaron criminales cubanoamericanos como Orlando Bosch y Luis Posada Carriles, autor intelectual confeso de un atentado el 6 de octubre de 1976 contra una aeronave de Cubana de Aviación que volaba de Venezuela a la isla, con 73 pasajeros que murieron a causa del ataque, impune hasta la fecha. Según la inteligencia cubana, la razón del asesinato de Muñiz fue su papel de mediador entre los emigrantes cubanos y la isla, por medio de la empresa Viajes Varadero y de una brigada que llevaba el nombre de Antonio Maceo.”
Un periodo che su Internazionale viene tradotto in questo modo:
“L'assassinio di Muñiz Varela, considerato il "martire degli emigrati cubani", è stato organizzato - in collaborazione con i servizi di intelligence del governo di Fidel Castro - dal gruppo terroristico
Omega-7, di cui hanno fatto parte diversi criminali cubano americani come Orlando Bosh e Luis Posada Carriles. Carriles è stato il responsabile dell'attentato del 6 ottobre 1976 contro un aereo della Cubana de Aviación in volo dal Venezuela a Cuba con 73 passeggeri a bordo. L'omicidio di Muñiz Varela è rimasto impunito fino a oggi. Secondo l'intelligence cubana, l'uomo è stato ucciso per il suo ruolo di mediatore tra gli emigrati cubani e l'isola.”
Al che ti viene da pensare che 'sta "intelligence" cubana è composta
o da gran paraculi o da completi idioti.
Ma come? Contribuiscono ad ammazzarlo, poi indagano e fanno pure
ipotesi sul perché è stato ammazzato?
Magari che a Cuba la situazione è molto simile a quella italiana,
dove i settori sani dello stato indagano su quelli deviati?
E poi, che zozzone e fesso 'sto Fidel, va in giro ad ammazzare la
gente con i terroristi che vorrebbero ammazzare lui, e che fanno
strage di cubani sugli aerei e nelle strade dell'isola.
Già, perché il gruppo che ha ammazzato Muñiz Varela è composto da esuli cubani anticastristi, gente che a Fidel Castro vorrebbe vederlo letteralmente morto, e con lui tutti i discepoli della Revolución.
Gente che il governo cubano ha sempre accusato di essere coperta
dagli Stati Uniti, che ne ostacolano l'arresto e permettono loro di
circolare sul suolo statunitense nonostante le stragi commesse
(riassunte in un articolo di
L'assassinio di Muñiz Varela è tra queste.
Secondo Internazionale, Fidel Castro si sarebbe messo d'accordo con
i criminali che vorrebbero ammazzarlo per far uccidere Muñiz Varela.
Che, tra le altre cose, non era neanche un oppositore, ma lottava
per l'indipendenza del Porto Rico dagli Stati Uniti e promuoveva tra
gli emigrati cubani il ritorno a Cuba.
Una persona che lo stesso Fidel considera un
martire della rivoluzione,
al quale ha voluto dedicare alcune scuole.
Perché avrebbe dovuto farlo ammazzare?
Inutile indagare, non c'è un perché. È puro e semplice revisionismo:
Varela è stato ucciso dai nemici di Fidel perché era contro gli
americani in Porto Rico e collaborava con il governo rivoluzionario
cubano.
Non ci sono altre versioni.
Tornando all'articolo sul Gatopardo, c'è scritto:
“El crimen de Muñiz Varela, considerado “mártir de los emigrantes cubanos”, fue realizado de acuerdo con los servicios de inteligencia del gobierno de Fidel Castro, por el grupo terrorista Omega-7”
"de acuerdo con" i servizi d'intelligence cubani.
E "de acuerdo con" si può tradurre sia come "d'accordo con", come fa
la traduttrice di Internazionale, sia come "secondo i".
Se si traducesse con "secondo i", la frase cambierebbe totalmente
senso. E ne acquisterebbe pure:
”L'assassinio di Muñiz Varela, considerato il "martrire degli
emigranti cubani", è stato organizzato - secondo i servizi di
intelligence del governo di Fidel Castro - dal gruppo terroristico
Omega-7”
Cioè: secondo gli agenti segreti cubani ad ammazzare Carlos Muñiz
Varela sono stati i loro acerrimi nemici, gli esuli di Miami.
Ciò giustificherebbe anche perché il figlio di Varela sia convinto
che gli assassini del padre siano protetti dall'FBI, come
nell'articolo originale, e nella traduzione, si legge poco dopo:"Un
hijo de Muñiz Varela, también llamado Carlos, emprendió hace tres
años una nueva lucha para exigir que se castigue a los asesinos de
su padre, los cuales, asegura, son protegidos por el fbi".
"Tre anni fa uno dei suoi figli, anche lui chiamato Carlos, ha cominciato a battersi per far arrestare gli assassini del padre, che- assicura- sono protetti dall'FBI".
Viene da chiedersi, se si tratta di un banale errore di traduzione o di altro.
Se di errore di traduzione si tratta, la traduttrice e i copy editor
di Internazionale dovevano essere davvero molto stanchi: l'una basta
fare un giro su google per capire che non è l'ultima arrivata; gli
altri, in genere, eccedono in pignoleria.
Forse in loro il frame anticubano è così radicato da far sembrare
ovvie frasi senza logica che falsificano la storia.
Spero fortemente che fossero tutti stanchissimi.
Ma mi viene da pensare che stiano andando a scuola di giornalismo da
Yoani Sanchez...