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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI |
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Mandanti James Cason e Frank Calzón: banditi in agguato |
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24 ottobre 2010 - Aleida Godínez Soler www.cubadebate.cu
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L'atmosfera cospirativa che si respirava nella biblioteca della residenza di James Cason, ex Capo della Sezione di Interessi Nordamericana all'Avana, la sera del 18 settembre 2002, quando mandò fuori le domestiche e chiese a Carmen, sua moglie, che servisse personalmente il solito whisky ed i gamberi impanati in salsa agrodolce che addolciscono i nostri più intimi incontri mi hanno portato alla conclusione che lo strano personaggio che, quel giorno, dettagliò il suo curriculum diplomatico era collegato, in primo grado di consanguineità ed affinità, con la CIA. Per quella data disimpegnavo il ruolo di "Direttora" di un'Agenzia di Stampa controrivoluzionaria che si dedicava, come tutte le altre, a diffamare la Rivoluzione e a diffondere notizie false per servire, su un piatto d'argento, il blocco contro Cuba e far morire di fame e malattie il nostro popolo.
In tale riunione, intensa per essere la prima, s’impegnò ad apportare, in alcuni giorni, le esagerate risorse richieste. Eseguì come fece per tutto il tempo che rimase come mentore della controrivoluzione e capo del quartier generale a L'Avana. Da molto prima di arrivare esibiva, con orgoglio, i suoi buoni rapporti con me, “cugino Paquito "(1).
In quella data, il Centro per una Cuba Libera era uno dei più attivi
emittenti di attrezzature tecniche, propaganda e grandi somme di denaro per
la controrivoluzione sponsorizzata specialmente dai diplomatici USA che si
dedicano a realizzare una tanto delicata missione, ben lontano dai fini che
hanno dato luogo all'apertura di questi uffici a Cuba il 1 settembre 1977, e
che da allora hanno sfruttato appieno le agevolazioni offerte da questa
rappresentanza consolare.
Nell'agosto 1997 fu arrestato a Cuba David Norman Dorn attivista sindacale nord americano che approfittando della sua condizione di turista si incontrava con i leader controrivoluzionari su incarico della Freedom House e dava loro del denaro. Prima di viaggiare, si incontrò a Washington con "Paquito" che gli diede istruzioni specifiche per eludere i controlli. Nelle conversazioni sostenute con le autorità cubane, confessò la realizzazione di attività di spionaggio a Cuba, scattando foto ad obiettivi economici a L'Avana, Santiago di Cuba e Moa una roccaforte economica situata a nord-est della provincia di Holguin, dove si trovano ubicate le Imprese Pedro Soto Alba ed Ernesto Che Guevara impegnate nella estrazione e lavorazione del nichel. Al momento dell’interrogatorio fu sequestrato l'elenco dei nomi dei capi che doveva contattare e le ricevute, firmate, che confermavano la consegna del denaro, su richiesta del suo capo Calzon. Una volta che Cuba denunciò le attività di spionaggio svolte da Dorn, oltre a vecchie divergenze con il Dipartimento di Stato per implicare pubblicamente il governo degli Stati Uniti in lavori d’intelligence, si separò dalla Freedom House e così nacque il Centro per una Cuba Libera, un altro mostro con identici genitori.
Tuttavia, né cambiarono i suoi metodi né il modus operandi, poiché nel febbraio 1999, inviò con le stesse "raccomandazioni" il nordamericano Robert Kent, che viaggiò dopo aver ricevuto istruzioni e s’incontrò con una dozzina di capi di gruppuscoli controrivoluzionari, e specialmente con chi scrive queste righe nel suo status di combattente della Sicurezza dello Stato. In questa occasione non scattò foto della sua recluta ma lasciò i mezzi necessari perché scattassero foto, ripetendo un poco le gesta di David Norman.
Nei suoi migliori giorni in Freedom House, prima dello scandalo che ha motivato la sua uscita, Frank Calzon dichiarava pubblicamente che su sua richiesta "amici europei e nordamericani si riunivano, a L'Avana, con "dissidenti" per ottenere informazioni di prima mano sulla situazione nell'isola e offrire solidarietà e sostegno". Le sue parole erano precise, poiché giunsero a Cuba, uno dopo l'altra, emissari provenienti da Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca che nelle loro richieste di informazioni sollecitavano una sorta di "stato dei conti" circa la situazione sociale del paese. Raffinate analisi nello stile dei servizi di intelligence dovevano essere consegnate loro, ciò che pagava Calzon, utilizzando i più disparati personaggi con ingenti somme di denaro che giungevano due volte l'anno, in febbraio ed agosto.
Oltre alla sua speciale predilezione per l'estrazione di petrolio e lo stato dei Servizi Medici a Cuba richiedeva una valutazione dettagliata in occasioni molto imbarazzanti se non fosse stata richiesta, ironie della vita, a colei che dalla sua supposta condizione di mercenaria serviva la Patria.
Correva l'anno 1995, quando Robin Diane Meyer (2), parlò, per la prima volta, di ciò che divenne in seguito un fornitore di primo piano. Fu in quell’epoca che diplomatici cospiratori della CIA misero nelle mani di un piccolo gruppo di dissidenti al soldo della Guida delle Risorse per la Transizione a Cuba, uno strumento realizzato a mano dall’Istituto Repubblicano Internazionale, dove apparivano le presunte organizzazioni non governative che sarebbero venute in aiuto ai loro mercenari su un segnale da L'Avana.
Jeb Bush, Lincoln Diaz Balart, Daniel W. Fisk, ex Vice Segretario Aggiunto per gli Affari Emisferici, Porter Goss, ex capo della CIA, Otto Reich, la lupa feroce Ros-Lehtinen e Frank Calzon, erano membri di un "selezionato" Comitato per la Transizione a Cuba.
Il subordinato di Cason, è stato Direttore dei programmi cubani della Freedom House e per accedere a tale posto presentò come avallo il suo reclutamento da parte della CIA da giovane età mentre era studente all'Università di Georgetown. Utilizzando la stessa carta vincente servì come traduttore del Dipartimento di Stato. Lontano rimanevano gli anni della stazione della CIA JM-Wave in cui operavano circa 600 funzionari della compagnia per i quali lavoravano tra il 3 e 4 mila agenti di origine cubana, che controllavano centinaia di organizzazioni che servivano da schermo nella loro costante aggressione contro Cuba, data in cui era vincolato ad Alpha e Abdala, due delle organizzazioni terroriste di origine cubana che vissero i loro giorni di gloria negli anni '60 specializzate nell’assassinare con atti terroristici.
Lo stesso cane ma con un altro collare
Come era da supporre Frank Calzón doveva fare affidamento sui suoi amici europei ed altri emissari per misurare il polso dentro Cuba, ma per un funzionario diplomatico della grandezza di James Cason, il compito era più facile. Diventato un acerrimo nemico del popolo cubano era abbastanza conoscitore del terreno e per adempiere la missione affidata da Bush creò i suoi propri strumenti. Tra le sue più oltraggiose provocazioni si conta il suo tour per una parte importante del paese e i contatti personali con i capi della controrivoluzione interna dell'isola.
Erano passati appena un mese e nove giorni di disimpegno del suo ufficio quando visitò Cienfuegos per incontrarsi lì con il capo del Movimento Democrazia, emulo del celebre Ramon Saul Sanchez (3). Tra le sue domande c’era quella di sapere la forma in cui questi inviava all'estero le sue "denunce "e sulla reazione del governo di Cuba davanti a queste visite, pranzarono con Pedro e Arturo di questo gruppo e chiesero relazioni dettagliate circa l'alimentazione della gente e la loro reazione a queste limitazioni. Il lettore tenga conto che una delle premesse del Blocco, rinforzato dal febbraio 1996 dalla legge Helms-Burton è far arrendere il popolo cubano per fame.
In ottobre ricevette, nella sua residenza, la visita di 26 controrivoluzionari, che furono convocati dalla mercenaria Martha Beatriz Roque per una riunione di lavoro. Alla riunione hanno assistito, da parte USA, i funzionari diplomatici Ricardo Zúniga, Nicholas Giacobbe y Susan Archer. Gli amici di Cason ricevettero un saluto speciale. Egli si lasciò andare in frasi appassionate e riconobbe che conosceva le difficoltà che tenevano per riunirsi. Ancora una volta ribadì il suo incondizionato appoggio materiale e morale " perché è volontà del mio governo" ha assicurato. In novembre visita il contras Félix Navarro Presidente del Partito per la Democrazia, s’interessò specialmente alle attenzioni che ricevono i leader dei gruppi che vivono a L'Avana e le organizzazioni all’estero. Commentando il suo tour per il paese "per ascoltare e vedere la vera realtà cubana", dispiace, disse, “che i funzionari nord americani accreditati nel nostro Ufficio si sbaglino su alcuni aspetti di Cuba”. Al suo ritorno nella capitale si riunì, l’11 novembre, con una delegazione di 18 nordamericani difensori dei diritti dei negri per circa due ore. Invitò anche Oswaldo Payá, Osvaldo Alfonso, Vladimiro Roca, Oscar Biscet e Elsa Morejon. Lo scopo dell’animata riunione era quello di promuovere uno dei progetti fabbricati a Miami e mettere a conoscenza i cittadini statunitensi delle azioni che realizzano i "dissidenti" nel paese.
Il 21 novembre, alle due pomeridiane, James Cason presiedette una importante riunione nella casa di Martha Beatriz Roque nel quartiere avanero di Santos Suarez dove arrivò accompagnato da Ricardo Zúñiga a cui parteciparono membri delle Commissioni delle Relazioni Pubbliche e di Coordinamento e Organizzazione. Lì si prese l’accordo che il diplomatico intercedesse presso il signor Luis Gomez Echeverria, capo della missione dell’ONU a Cuba per chiedergli un locale dove celebrare il 19 dicembre la giornata dei Diritti dell'Uomo.
Cinque giorni più tardi, si recò a Camaguey, in compagnia di Francisco Daniel Sainz per incontrarsi con Alberto Hernandez Frómeta, che lo ricevette in compagnia di Evelio Heredero e Eduardo Cedeño. Chiese quale opinione avesse la popolazione circa la situazione del paese, lo stato economico, il livello di disoccupazione. Mostrò particolare interesse per il contra Humberto Real che entrò in un Team di infiltrazione per commettere atti di sabotaggio. Domandò se qualche volta la Sezione di Interessi o altra ambasciata aveva visitato le loro case e se il gruppo aveva aiuto finanziario. Gli disse che l'Ufficio avrebbe dato loro una telecamera per filmare le testimonianze interessanti.
Tra il 20 e il 23 gennaio 2003 durante il suo tour per Santiago de Cuba con Ricardo Zúniga visitò la casa di quattro leader di piccoli gruppi e si riunì con 18 persone. Lì spiegò ai suoi soldati che da quel momento i loro movimenti nell'isola dovevano essere coordinati dal Ministero degli Affari Esteri informando giorno, ora, luogo, percorso e che loro avevano applicato la stessa regola negli Stati Uniti, ma che era imprescindibile conoscere in dettaglio la situazione dell' "opposizione" per aiutarli.
Tuttavia, il culmine delle provocazioni fu, senza dubbio, presiede una conferenza stampa presso la residenza privata di Martha Beatriz Roque, quando accettò essere intervistato dalla stampa straniera presente sul luogo. Per i suoi misfatti contò, durante il suo mandato come capo della Sezione d'Interesse USA, sui suoi mercenari.
Cason non ingannò nessuno, solo un'ora dopo aver calpestato il suolo cubano, dichiarò apertamente che la sua missione era quella di "accelerare il processo verso una Cuba democratica".
Dieci giorni dopo, a circa 17 leader controrivoluzionari disse:"mia intenzione non è quella di comandare o di dirigere l'attività, ma lavorerò in funzione di attuare la politica annunciata dal presidente George W. Bush". Le suoi ipocriti parole nascosero per poco tempo le sue vere intenzioni poiché il 18 dicembre già mi indicava di recarmi immediatamente nelle province orientali per formare cellule, dove si conoscevano solo tre persone e un capo "per lavorare senza essere scoperti e raccogliere più informazioni".
Esplorò, insieme con Louis Nigro, vice capo della SINA, Francisco Daniel Sainz, primo segretario politico economico, Gonzalo Gallegos, primo segretario per Cultura e Stampa, Nicholas Giacobbe, secondo Segretario per Cultura e Stampa, Teddy Taylor, un funzionario in transito - occhio ai funzionari in transito - e sua moglie Carmen, le necessità dei mercenari al suo servizio per conseguire l'obiettivo del suo governo ricevendo da essi multiple richieste di denaro.
Tale comportamento e il compimento delle sue promesse lasciava chiaramente dimostrate le sue eccellenti relazioni, da allora, con il Centro e soprattutto al suo amato Calzón, che è diventato milionario in questa attività di aiuto umanitario e consegna di risorse ai "dissidenti" e se al lettore rimangono dubbi basta chiedere a Elizardo Sanchez Santa Cruz y Pacheco, l’agente Juana, internazionalmente noto come El Camajan, che a titolo di essere un buon amico di Frank visse in uno dei suoi lussuosi appartamenti a Washington, tra ottobre e novembre 2001. O chiedere a John Suarez suo aiutante privato che vive comodamente a Washington con i proventi di quel denaro.
Stessi comportamenti e metodi, appresi dagli insegnamenti dei servizi di intelligence, dettati da presidenti sanguinari o travestiti politici faranno sì che questo binomio di mafiosi potranno godere di una dolce luna di miele mentre accarezzano il suo sogno di impadronirsi di Cuba con il concorso di coloro che vivono nel vendere pezzi di patria per l’oro dell'impero.
(1) Frase di circostanza che abbiamo usato nelle nostre abituali telefonate, ogni domenica, per sviare i curiosi facendo finta che fossero semplici comunicazioni famigliari. (2) Seconda segretaria dell'Ufficio degli Affari Politici ed Economici della Sezione d'Interesse USA accreditata a Cuba tra l'agosto 1994 e il 1996. Attiva nell’attenzione e le priorità della controrivoluzione interna. Mentore dell’unificazione della "opposizione" in un unico blocco chiamato Concilio Cubano, ciò che ha tentato di fondare, costringendo i leader più vicini alla SINA ad aderirvi, utilizzando diversi metodi tra cui la coercizione.
(3) Ramón Saúl Sánchez Rizo, legato a una dozzina di organizzazioni
terroristiche tra esse l'Organizzazione per la liberazione di Cuba nel 1982,
Omega 7, CORU, Alpha 66, il Fronte Nazionale per la Liberazione di Cuba, Giovani
della stella e Movimento democrazia.
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