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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI |
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La guerra contro Cuba |
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8 luglio 2010 - www.resistenze.org P.Etcheverry Vázquez (Prensa Latina) da Amicuba
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Dal
Durante
mezzo secolo, gli Stati Uniti hanno
realizzato una guerra sporca contro Cuba
che oltre al campo politico, militare ed
economico, ha compreso l'educazione, la
scienza e la cultura.
Dal 1959,
il governo rivoluzionario ha preso
misure di beneficio popolare, come la
creazione di 10000 nuove aule in zone
rurali e 200 scuole, la costruzione di
città scolari e la formazione di maestri
volontari.
Il nuovo
processo sociale ha anche ribassato di
circa il 35% il prezzo dei libri, ha
approvato la Riforma Integrale
dell'Insegnamento e ha trasformato 66
caserme in scuole.
Inoltre
ha dato inizio alla Campagna di
Alfabetizzazione, alla realizzazione
della Riforma Universitaria e alla
creazione dell'Università di Oriente.
Analogamente ha appoggiato lo sviluppo
del balletto classico, il trasferimento
del teatro e del cinema alle popolazioni
rurali; ha inaugurato La Casa de las
Américas e ha creato le condizioni per
lo sviluppo della ricerca scientifica.
Il fatto di portare l'insegnamento in
forma gratuita dappertutto, di mettere
la scienza in funzione degli interessi
della società e di fomentare una cultura
nazionale a portata di tutti fu mal
visto dal governo statunitense e dalla
borghesia creola appena spodestata. Si
stava sviluppando una manifestazione di
giustizia sociale che costituiva un
precedente per le nazioni
latino-americane e colpiva gli interessi
egemonici di Washington.
Durante i
primi mesi, stimolati dalla propaganda
statunitense e da una politica di
trattamento preferenziale, più della
metà dei 6000 medici su cui contava Cuba
abbandonò il paese. In quel periodo
emigrarono anche migliaia di ingegneri e
di tecnici di differenti rami
dell'industria.
Il
Alcuni
giorni dopo, nell'Accademia Newton,
anch’essa del Segretariato Commerciale,
ubicata in calle San Indalecio 417, nel
quartiere di Santo Suárez, municipio 10
di Octubre, accadde un altro atto
terroristico. All'alba del 15 di aprile,
aerei B-26, provenienti dal Guatemala,
con false insegne della Forza Aerea
Rivoluzionaria, attaccarono di sorpresa
l'aeroporto internazionale Antonio Maceo,
di Santiago di Cuba, e gli aeroporti di
San Antonio de los Baños e Ciudad
Escolar Libertad, a La Habana. In
quell'ultimo posto ci furono 7 morti e
53 feriti. I minori Miguel J Garay,
Olivia González Chiaro, Miriam, Jorge e
Roberto González furono feriti
gravemente.
Attorno
alle sei della mattina, in calle 80, di
Marianao, la casa della famiglia
González López, al numero 2306, fu
distrutta da una bomba di 200 libbre
lanciata dall'aviazione mercenaria.
Georgina Garrido e i suoi due figli
riportarono lesioni.
L'invasione
della Brigata Mercenaria di Assalto 2506
cominciò a scatenarsi attorno alle 12
della notte del 17 aprile, sulla costa
meridionale della Palude di Zapata,
municipio Aguada de Pasajeros, a Las
Villas. Il capo della postazione delle
Milizie di Playa Girón, accompagnato da
un alfabetizzatore, scambiò i primi
spari coi mercenari. Alcune ore dopo, il
fuoco degli attaccanti causò la morte di
varie persone, tra esse Dulce María
Martín, di 14 anni, e Berto Córdoba
Morales, di sei. Una maestra volontaria
e cinque brigatisti alfabetizzatori
furono fatti prigionieri dai mercenari,
ma si mantennero fermi nelle loro
convinzioni. La forza d’invasione era
composta da circa 1500
controrivoluzionari di origine cubana.
Era stata concepita, organizzata,
addestrata, equipaggiata e finanziata
dal governo statunitense e dall'Agenzia
Centrale di Intelligence (CIA). Fu
accompagnata fino alle coste di Cuba da
imbarcazioni delle forze navali degli
Stati Uniti, e anche così risultò
sconfitta in 66 ore.
Il 28
maggio, nel cinema Riesgo, a Pinar del
Río, mentre si svolgeva il matiné
infantile, un gruppo di
controrivoluzionari scatenò un incendio:
utilizzò “fosforo vivo”. Come
conseguenza di questo sabotaggio, 26
bambini e 14 adulti riportarono ferite.
I danni si calcolarono in circa 379222
dollari.
Tra 1960
e 1961, si riportarono 48 feriti in
sabotaggi a sale cinematografiche della
capitale, come Patria, Lido, Manzanares
, 23 e 12, La Rampa, Rex, Cándido,
Radiocentro, Mónaco, Payret e Negrete, e
al Teatro América. Il 3 febbraio 1962,
il presidente John . Kennedy firmò
l'Ordine Esecutivo Presidenziale 3447,
che stabilì il blocco totale sul
commercio con Cuba. Il testo diede
potestà al segretario del Tesoro di
proibire l'importazione di qualunque
prodotto cubano, e indicò al segretario
di Commercio di proibire le esportazioni
statunitensi verso l’isola. Il giorno
dopo, nella Piazza della Rivoluzione,
durante un'enorme concentrazione
popolare, centinaia di migliaia di
cubani approvarono la Seconda
Dichiarazione di La Habana.
Nel
periodo 1960-1965, tra i 196 civili che
furono assassinati da bande di
sovversivi fomentate, armate e
finanziate dalla CIA, si trovano maestri
volontari, brigatisti alfabetizzatori e
15 bambini.
Il 25
agosto 1967, attorno all'una della
mattina, la scuola primaria Vicente Díaz,
ubicata nell'Asociación Campesina
Blanquizal, a Las Pelonas, fattoria
Adriana Nieves, a Guáimaro, Camagüey, fu
distrutta da un incendio
intenzionalmente provocato dai
terroristi.
Fino a quella data, la
controrivoluzione aveva commesso 152
atti terroristici contro scuole e 13
contro altri obiettivi legati
all'educazione. Il 6 ottobre 1976, fu
abbattuto in pieno volo un
A metà
del 1981, fu introdotto a Cuba il virus
del dengue emorragico tipo II, una
malattia caratterizzata da sintomi acuti
che infiammano il fegato e provocano la
morte. L'attacco scatenò un'epidemia che
colpì 344203 cittadini e tolse la vita a
158 persone, di esse 101 bambini, 32
donne, 18 uomini in età lavorativa e
sette anziani di 60 anni. 70 dei 101
bambini morti erano in età scolare.
Le spese
totali del governo rivoluzionario per
affrontare l'epidemia ammontarono a
103,2 milioni di dollari. Una rigorosa
ricerca realizzata da scienziati cubani
rivelò che l'epidemia era stata ottenuta
in laboratorio e introdotta previamente
nell'isola: “il ceppo del virus che
colpì Cuba nel 1981 non circolava nel
mondo nel momento in cui si produsse
l'epidemia”.
Nel 1984, il terrorista
di origine cubana Eduardo Arocena Pérez,
capoccia del gruppo controrivoluzionario
Il 25 marzo 1984, durante
l'attacco terroristico dell'Unione
Nazionale per l'Indipendenza Totale
dell'Angola (UNITA) nella località
angolana di Sumbe, morirono più di 100
persone tra civili e reclute di una
scuola militare, quattro costruttori e
tre maestri internazionalisti cubani:
Héctor Alfredo Pineda Zaldívar, di 29
anni; Alfredo Guillot Pozo, di 27, e
Lázaro A Molina López, di 28. Anche in
quell'azione si riportarono sette
maestri e 14 costruttori cubani feriti.
Il 19 aprile 1984, un
gruppo terroristico fece esplodere
un'autobomba con una carica di grande
potenza di fronte a un edificio di
appartamenti, ubicato a Huambo, Angola,
dove alloggiavano collaboratori civili
cubani dei settori della costruzione,
dell'educazione e della salute; 14
costruttori cubani e 10 angolani
morirono, compresi donne e bambini, e ci
furono più di 100 feriti di entrambe le
nazionalità. Tra i 25 cubani feriti, ci
furono vari costruttori e alcune maestre
con lesioni di differente gravità.
Nonostante quelle azioni terroristiche,
la Rivoluzione Cubana continuò a offrire
il suo aiuto internazionalista ad altre
nazioni sottosviluppate. Dopo la
sparizione del campo socialista europeo
nel 1989 e la disgregazione dell'Unione
Sovietica nell’agosto del 1991, a Cuba
cominciò il Periodo Speciale in Tempo di
Pace. L'economia cubana fu colpita,
poiché l’85% dello scambio commerciale
era con l'Unione delle Repubbliche
Socialiste Sovietiche. Il prodotto
interno lordo cadde del 35%. Nella
pratica, costituì un secondo blocco. In
queste difficili circostanze, i governi
statunitensi misero in pratica altri
meccanismi per acutizzare la critica
situazione economica nella quale si
dibatteva la Rivoluzione Cubana.
L'Emendamento Torricelli (settembre
1992), la Legge Helms-Burton (marzo
1996), il Programma per la Transizione a
Cuba (1997), l'Emendamento Graham (1998)
e il Piano Bush (maggio 2004) portarono
altre privazioni materiali e obbligarono
il paese a ricorrere a nuovi sforzi. Il
sistema educativo, scientifico e
culturale cubano vide enormemente
colpita la sua assicurazione
tecnico-materiale in capitoli vitali, ma
nessuna scuola fu chiusa, nessun maestro
rimase disoccupato e nessuno studente
vide interrotti i suoi studi. Nessun
programma educativo, scientifico o
culturale della Rivoluzione fu
definitivamente interrotto. Durante il
decennio del 1990, le scuole di borsisti
e i centri speciali per bambini con
limitazioni fisiche o mentali
continuarono a ricevere i mezzi
materiali. Neanche il sistema di
recupero degli adulti si fermò.
Nonostante questa guerra sporca, nel
2000 Cuba aveva elevato il numero di
medici di 22 volte e disponeva di 66505
laureati nelle sue facoltà di medicina.
Contava su un medico per ogni 168
abitanti, il migliore indice del mondo.
La rivoluzione educativa formò anche gli
ingegneri, i tecnici e gli operai
qualificati di cui il paese aveva
bisogno.
La guerra
sporca scatenata contro Cuba era costata
la vita a 3478 cubani e causato 2099
handicappati; ha lasciato
un'incalcolabile sequela di sofferenza e
dolore in centinaia di vedove e migliaia
di orfani, e ha provocato enormi perdite
economiche e danni materiali. I sistemi
educativo, scientifico e culturale agli
inizi del primo decennio del XXI secolo
hanno continuato a svilupparsi con le
stesse limitazioni. La guerra economica
del governo statunitense contro Cuba ha
ostacolato l'accesso dei ricercatori
cubani a centri di prestigio del primo
mondo i cui governi in molte occasioni
non hanno concesso borse di studio a
professionisti residenti nell'isola per
paura delle rappresaglie. È stata una
costante anche la limitazione
dell'accesso a fonti di finanziamento
internazionale, a progetti di ricerca,
sviluppo e formazione postlaurea, legati
a tecnologie di punta. Le imprese
statunitensi e le loro filiali producono
attrezzature di alta tecnologia alle
quali Cuba non ha accesso. L'acquisto di
queste attrezzature, di reagenti e di
componenti elettronici, rincara il loro
prezzo, perché i funzionari cubani si
vedono obbligati a comprarli attraverso
terzi, e dopo la contrattazione, il
ritardo nel trasferimento per via
marittima si può prolungare per mesi.
Il 5 giugno 2006,
Giornata Mondiale dell'Ambiente, ha
avuto luogo nel Palazzo delle Nazioni,
della città di Algeri, la consegna dei
premi ai vincitori del XV Concorso
Internazionale Infantile sull’Ambiente,
promosso dal Programma delle Nazioni
Unite per l'Ambiente (PNUMA). Oltre al
presidente algerino, Abdelazid
Bouteflika, e ai rappresentanti del
PNUMA, hanno assistito all’evento anche
rappresentanti della Bayer, della
Fondazione per la Pace Globale del
Giappone, copatrocinante del concorso, e
della casa produttrice giapponese
Nikon,compreso il presidente della
compagnia. Ai ragazzi vincitori sono
state consegnate le rispettive targhe di
riconoscimento, una maglietta, materiali
da disegno e una
Sempre a
causa del blocco, si ostacolano i visti
affinché professori e scienziati di
università statunitensi non viaggino a
Cuba per partecipare a eventi
organizzati nelle università cubane, in
quanto facenti parte delle delegazioni
come invitati o portando con sé nuove
tecnologie e informazioni. Il governo
statunitense ha continuato a prendere
misure restrittive. In alcune occasioni
stabilendo autorizzazioni specifiche per
viaggiare a Cuba, in altre, regolando il
conferimento di permessi o
l'approvazione perché i cittadini
statunitensi visitino l'isola. Se si
violano queste regole, qualunque ente o
individuo si espone a subire sanzioni in
virtù della Legge Helms-Burton.
Il 30
giugno 2007, i funzionari del
Dipartimento di Sicurezza Interna degli
Stati Uniti che prestavano servizio alla
frontiera Maine-Québec, avevano
istruzioni di non lasciare passare
niente con destinazione Cuba, con il
premuroso pretesto che avrebbe potuto
essere minacciata la sicurezza nazionale
degli statunitensi.
L’11
luglio, l'Ufficio di Controllo dei Fondi
Stranieri (OFAC), una dipendenza del
Dipartimento del Tesoro, informò che la
compagnia statunitense Logica CMG, Inc,
era stata multata di 220000 dollari,
perché l'azienda predecessore CMG
Telecommunications, Inc, aveva
procurato, assemblato ed esportato
calcolatrici a Cuba e aveva offerto
assistenza tecnica dopo l'esportazione.
Il 24
ottobre, il presidente George W Bush
ratificò la sua politica di blocco e
annunciò “nuove iniziative”, e a questo
ha unito un appello all'uso della forza
per abbattere il governo cubano. Le
azioni erano in sintonia con la
strategia tracciata nel Piano per la
Ricolonizzazione di Cuba (Piano Bush),
approvato il 6 maggio 2004 ed elaborato
da una commissione presidenziale. Il
Piano Bush è stato aggiornato il 10
luglio 2006 e rafforzato il 24 ottobre
2007.
In quel
processo si aggiunse in questo programma
un capitolo classificato segreto, nel
quale si aggiunsero azioni che non
poterono diventare pubbliche per la loro
natura di violazione del diritto
internazionale. Questo capitolo non è
stato declassificato.
In una
relazione elaborata dall'Ufficio di
Auditing (Revisione Contabile) del
Governo, pubblicato nel novembre 2007 su
richiesta del rappresentante democratico
per New York, Charles Rangel, presidente
del Comitato di Mezzi e Arbitrati della
Camera dei Rappresentanti, si riconobbe
che il blocco contro Cuba costituiva
l'insieme di sanzioni economiche più
esteso imposto dagli Stati Uniti nella
loro storia, considerando i 20 programmi
di sanzioni applicati ad altri paesi.
Il 18
dicembre 2007, il senatore democratico
Bill Nelson (per la Florida) presentò il
disegno di legge S.2503, “per proibire
l'entrata negli Stati Uniti di stranieri
che abbiano contribuito in maniera
diretta o significativa alla capacità di
Cuba di sviluppare le sue risorse
petrolifere”.
Detto
progetto propose abrogare l'Accordo di
Frontiera Marittima e altre misure,
adducendo la necessità di “affrontare il
potenziale pericolo che affrontano gli
ecosistemi in Florida”, come risultato
del programma cubano di esplorazione e
sfruttamento di idrocarburi nella sua
zona economica esclusiva.
Fino alla
fine di dicembre 2007, il blocco aveva
causato a Cuba perdite per un valore
superiore ai 93000 milioni di dollari.
Il 22
febbraio 2008, furono multati il Bank
Atlantic e la RMO, Inc. Nel primo caso
si sostenne che nel luglio 2004 non si
era bloccata una transazione
finanziaria, nella quale si supponeva
che il governo cubano avesse interessi.
Nel secondo caso, si addusse il supposto
inizio di un trasferimento di fondi
relazionati con viaggi a Cuba.
In
aprile, la Divisione Salute della
General Electric ha comprato la
compagnia britannica di forniture
mediche Whatman, per un importo di 713,7
milioni di dollari. Dopo l'operazione,
l'impresa commerciale Merck, SA, ha
informato di aver “ricevuto una
comunicazione dalla GE nella quale ci
proibisce tassativamente di vendere
prodotti di Whatman a Cuba”.
Per un
altro trapasso di proprietà verso la
bandiera statunitense, la società
svedese Pharmacia ha congelato la
vendita a ospedali cubani dell'ormone
della crescita GH, impiegato in
endocrinologia pediatrica per curare
bambini con problemi nella crescita.
Cuba non
ha potuto comprare tre milioni di
siringhe monouso per un valore di 256000
dollari per la vaccinazione infantile,
attraverso l'Alleanza Mondiale per
Vaccini e Immunizzazione.
Questi sono solo esempi del blocco.
A Sandra
Levison, direttrice del Centro di Studi
Cubani, di New York, ritornando da un
viaggio a La Habana furono trattenute in
aeroporto varie opere d'arte cubane. Le
perdite per le azioni di rafforzamento
del blocco promosse dal Dipartimento del
Tesoro su collezionisti e galleristi
cubani, ammontarono quell'anno a 150000
dollari.
Le
gallerie cubane dovettero partecipare
alle esposizioni convocate dall'Europa,
ma con l'inconveniente di promuovere
l'arte cubana a un costo addizionale,
quello delle spese di trasporto e di
noli. A causa di questo ostacolo sono
stati spesi quasi 100000 euro all’anno
per accedere a mercati emergenti, di
fronte all'impossibilità di collocare
l'arte cubana nel suo mercato
potenziale.
L’8
ottobre 2008, a La Habana si fecero
conoscere gli enormi ostacoli esistenti
perché le autorità cubane
dell’educazione potessero acquistare
mezzi di diagnosi, didattici e
informatici fabbricati negli Stati
Uniti, il che continuava a colpire il
sistema educativo, principalmente le
scuole vocazionali e i centri speciali
di educazione per handicappati. Queste
proibizioni si estendevano ai pezzi di
ricambio e ad altre attrezzature
prodotti da filiali con sede in paesi
terzi.
Una
relazione di Cuba presentata
all'Organizzazione delle Nazioni Unite
(ONU) segnalava che, nel 2007, era stato
colpito il funzionamento di 16 scuole
speciali per bambini sordi e ipoudenti e
vari circoli infantili che richiedevano
attrezzature speciali per lo sviluppo
della percezione uditiva.
“L'intransigenza di Washington ha
impedito nell'ultimo anno che la nazione
caraibica potesse contare su ambulatori
per l’udito e visualizzatori di
linguaggio per il lavoro correttivo
individuale la cui vendita è stata
proibita come se si trattasse di armi
molto letali” ha indicato il testo.
“Ha
provocato anche che 2230 bambini con
limitazioni fisiche motorie, che
ricevono cure ambulatoriali offerte
dallo Stato in questi casi, non possano
contare su mezzi informatici il cui
acquisto negli Stati Uniti permetterebbe
risparmio e un rapido trasporto” ha
aggiunto. Raciel Proenza, direttore
dell'America del Nord nel Ministero di
Investimenti Stranieri e Collaborazione
Economica, ha dichiarato che come
conseguenza del blocco, Cuba non
beneficia dei flussi di investimento
straniero internazionale che, secondo i
calcoli di quell'organismo, prendendo
come riferimento paesi dell'Associazione
Latinoamericana di Investimento,
potrebbero arrivare a 232 milioni di
dollari annuali, solo provenienti degli
Stati Uniti.
Ha
assicurato che per quelle restrizioni,
Cuba non ha beneficiato dei crediti e
dell'assistenza per lo sviluppo che
concedono la Banca Mondiale e la Banca
Interamericana di Sviluppo. Proenza ha
spiegato che, allo stesso tempo,
Washington destinava forti risorse
materiali e finanziarie alla sovversione
e ai gruppi controrivoluzionari che
agivano a Cuba.
Il 25
ottobre, Jorge Luis Fernández Chamero,
direttore di Collaborazione
Internazionale del Ministero della
Scienza, Tecnologia e Ambiente (CITMA),
ha detto che era stato impossibile
comprare prodotti del fabbricante
Amersham Biosciences, appartenente alla
compagnia General Electric, perché
questa società non ha autorizzato
l'operazione scoprendo che la richiesta
era per Cuba. Ha aggiunto che era
risultato impossibile l'acquisto delle
attrezzature adeguate per la
certificazione di laboratori di
sicurezza biologica e la loro
calibrazione, così come apparati di
protezione radiologica destinati ad
affrontare emergenze.
Il
funzionario cubano ha fatto un esempio:
a istituzioni cubane è stato negato
l'accesso a database come la
SpringerLink, il provider di
informazioni scientifiche, tecniche e
mediche più completo del mondo, e alla
Science Citation Index, il repertorio
più importante che esiste per conoscere
la produzione intellettuale di qualunque
nazione. Secondo le valutazioni del
CITMA, a partire da aprile 2008 i danni
del blocco a Cuba hanno continuato a
manifestarsi. Si sono avuti problemi
nell'accesso all’informazione aggiornata
su software e tecnologie, servizi che
non sono disponibili per gli utenti
cubani che si colleghino a internet.
Cuba ha
continuato ad affrontare ostacoli per
realizzare commerci con aziende
straniere, a causa delle proibizioni
esistenti, agli alti costi dei bonifici
bancari, e alle commissioni che si
richiedono nelle banche per eludere il
blocco.
Ci sono
state difficoltà nello scambio
scientifico, nell'accesso limitato a
istituzioni che producono conoscenza,
come università e centri di ricerca,
alle loro rispettive pubblicazioni, e a
tecnologie di punta. Ci sono state
limitazioni per realizzare scambi
accademici, poiché gli statunitensi
affrontavano enormi ostacoli per
ottenere licenze che li autorizzassero a
viaggiare a Cuba. Difficoltà per
utilizzare i servizi di linee aeree
statunitensi e per fare scali di
transito in territorio statunitense, il
che ha rincarato il costo dei viaggi in
America Latina e in altre regioni.
Si è
vista limitata la partecipazione
statunitense a eventi internazionali
organizzati dall'Istituto di
Antropologia dell'Accademia delle
Scienze di Cuba. L'Istituto di
Informazione Scientifica e Tecnologica
ha fatto conoscere che a Cuba è stato
rifiutato l'accesso ai database Premier
Academia e a libri elettronici
dell'editoriale Taylor Francis, tra
altre.
Il Centro
di Informazione e Gestione Tecnologica
di Holguín ha avuto problemi nei servizi
di gestione di informazione per la
riduzione nell'ottenere riviste come la
Network in spagnolo e il Bollettino
Ufficiale. Il Centro Meteorologico
Provinciale di Holguín è stato colpito
da proibizioni nello scaricamento di
programmi gratuiti, di pacchetti di
sicurezza e dal blocco all'informazione
pubblica, l'aggiornamento dell'Antivirus
Internazionale e installatori di MySQ.
La
decisione del consorzio tecnologico
Microsoft, di sospendere il suo servizio
di conversazione On Line Messenger per
Cuba, ha sollevato una polemica
internazionale. Tra coloro che chiedono
di emigrare, Washington seleziona chi
entra nel suo territorio come parte di
una politica di furto di cervelli che
comprendequella di causare il maggiore
danno alla società cubana. Al principio
della Rivoluzione, hanno stimolato
l'uscita in massa di medici, ingegneri e
tecnici, e dopo hanno limitato l'entrata
di artisti e scienziati invitati a
partecipare a spettacoli e conferenze.
Durante il 2008, l'Ufficio di Interessi
degli Stati Uniti a La Habana ha
approvato 360 uscite definitive di
docenti, dotati di laurea in educazione.
Le conseguenze di carattere sociale si
sono tradotte in danni a centri
scolastici del paese, dove questi
professori impartivano lezioni a oltre a
7000 bambini e giovani che hanno dovuto
essere ridistribuiti in altre scuole con
i problemi che questi processi provocano
negli alunni. Per la formazione
pedagogica di ognuno di questi
professionisti emigrati, il governo
cubano ha investito più di 41000
dollari. Il totale di risorse
finanziarie perse solamente in questo
settore è stato calcolato in più di 14
milioni. Il 25 ottobre si è saputo che,
alcuni mesi prima, la casa editrice
dell'Educational Testing Service, di
Austin, Texas, cercò di pubblicare il
poema La Muraglia, del poeta nazionale
Nicolás Guillén, ma quando iniziarono i
le pratiche legali per l'acquisizione
dei diritti d'autore, si scontrarono con
l'OFAC.
Qualcosa
di simile è successo con la casa Holt
McDougal, una delle imprese di
pubblicazioni di materiali di uso
pedagogico che doveva pubblicare la
poema Epistola, anch’esso di Guillén.
Per le stesse ragioni, l'impresa Pearson
Prentice Hall, specializzata nella
pubblicazione di libri per
l'insegnamento, non ha potuto includere
poemi degli autori cubani José Lezama
Lima, Roberto Fernández Retamar e Nancy
Morejón e un racconto di Alejo
Carpentier, nelle collezione Orme della
letteratura latinoamericana. Allo stesso
tempo, la Casa editrice dell'Università
di San Diego, in California, ha dovuto
cancellare un progetto relazionato con
l'opera di Lezama.
L'Istituto Cubano dell'Arte e Industria
Cinematografici non aveva potuto
accedere all'American Film Market che si
tiene ogni anno a Santa Monica, in
California, né alle convencion
dell'Associazione Nazionale dei
Dirigenti di Programmi di Televisione,
due avvenimenti importanti nel commercio
audiovisivo.
Data
l'impossibilità che Cuba potesse
accedere a crediti in banche
statunitensi, la base materiale di studi
destinata agli studenti e le risorse
materiali per garantire la riparazione e
il mantenimento della rete scolastica si
sono dovute comprare in Cina, il che ha
portato come conseguenza il pagamento
addizionale di elevate tariffe di noli e
magazzino.
L'importo
totale dei prodotti acquistati durante
questo stesso anno ha raggiunto un
valore di 40 milioni di dollari. Nel
caso degli acquisti, l’8,7% di questa
cifra è stata destinata al pagamento di
noli. Se queste operazioni fossero state
realizzate negli Stati Uniti, si la
cifra sarebbe stata solo il 3.9%. Per
queste cause, il Ministero
dell’Educazione ha dovuto stabilire una
riserva di mezzi immagazzinati che ha
raggiunto il 60% dell'importo
dell'importazione ascendente a 24
milioni di dollari per periodi di fino
ad otto mesi. Questo ha originato spese
addizionali di immagazzinamento per un
valore stimato di 788.000 dollari. Senza
contare che è stato necessario aumentare
l'area dei magazzini a 11.594 metri
quadrati, con il conseguente aumento di
costo per un maggiore volume di perdite
e deterioramenti causati dai lunghi
periodi di permanenza di queste risorse
nelle navi e per le numerosissime
manipolazioni.
Le
restrizioni dovute al blocco hanno
limitato l'acquisto dei mezzi necessari
per dotare 60 aule terapeutiche
destinate a bambini con necessità
educative speciali, per un costo stimato
in Europa di 840000 dollari. Se questi
prodotti fossero stati acquistati in
mercati statunitensi, le spese sarebbero
scese alla metà. Le carenze di batterie
per alimentare mezzi tecnici moderni,
note come Wppisi, Wais e Grace Arthur,
hanno colpito l'applicazione
specializzata per la valutazione di
bambini con limitazioni.
Queste
tecnologie hanno un costo stimato in più
di 15000 dollari. Analizzando i danni
del blocco nei diversi livelli del
sistema educativo durante il 2008, le
carenze che hanno maggiormente influito
sul processo insegnamento- apprendimento
si possono riassumere in deficit di
libri e mezzi per l'insegnamento delle
lingue straniere, ma anche nella carenza
di carte geografiche, limitazioni
nell'uso di internet per alunni e
professori delle università pedagogiche,
nell'acquisto di giocattoli didattici,
mobili per la scuola, oggetti di
toilette e igiene e vestiario, nella
disponibilità di microscopi, atlanti
geografici e storici, e nella capacità
di acquisti di attrezzature, reagenti
chimici, laminati ed elettrodi,
destinati all'insegnamento tecnico e
professionale.
All’inizio di novembre, l'OFAC ha rivelò
che le imprese Myers Industries,
Priceline, Trevolicity e Spirit
Airlines, e un centro di ricerche
culturali, erano stati multati per
violazione delle leggi del blocco. Il
Centro di Studi Interculturales, con
sede ad Amherst, Massachusetts, ha
dovuto pagare 15000 dollari di multa.
Un po'
prima, nel 2007, la Trevolicity,
un'altra agenzia di viaggi via internet,
ha dovuto pagare 182750 dollari, mentre,
nel 2008, l'impresa Spirit Airlines ha
dovuto pagare 100.000 dollari. La stessa
fonte ha aggiunto che le multe dell'OFAC,
per le trasgressioni delle leggi della
guerra economica imposta dal governo
degli Stati Uniti a Cuba da 50 anni,
durante l'anno fiscale 2008 hanno
superato i 2 milioni. L’11 novembre, lo
scienziato statunitense Eli Sercarz,
dottore in immunologia dell'Università
di Harvard, direttore del Gruppo di
Immunoregolazione dell'Istituto Torrey
Pines per Studi Molecolari, in
California, per una visita a La Habana,
ha deplorato che le barriere imposte dal
blocco non permettano maggiori scambi e
affluenza di scienziati statunitensi
nell'isola, con il conseguente beneficio
di entrambe le parti. Durante il 2008,
le spese per l’educazione hanno avuto un
aggravio di 1,39 milioni di dollari per
il pagamento di noli per il trasporto
delle merci a La Habana da differenti
mercati in Asia.
I dollari
che lo Stato cubano spende ogni anno a
causa delle leggi statunitensi che
impediscono di accedere al mercato degli
Stati Uniti, o a filiali in paesi terzi,
permetterebbero di comprare strumenti di
geometria, scrittura e accessori, carta
braille, strumenti di registrazione e di
riproduzione di rilievo, per scuole di
bambini ciechi, o l’acquisto di maggiori
quantità di prodotti. Mentre l'opera di
Cuba in materia educativa era
riconosciuta a livello delle Nazioni
Unite, un semplice libro bilingue di 32
pagine, che faceva parte di una serie di
testi sulla vita dei bambini in 24
paesi, intitolato Andiamo a Cuba,
scritto e disegnato soprattutto per i
bambini dal prescolare fino a secondo
grado, e concepito come “lettura extra-
programma”, in determinati circoli
estremisti della città di Miami ha
provocato un'intensa onda d’isteria.
La Giunta
Scolare della contea di Miami-Dade ha
tolto dalla circolazione del sistema di
biblioteche nelle scuole pubbliche il
libro Andiamo a Cuba, scritto dalla
tedesca Alta Schreier ed edito nel
dicembre 2000 dall'editore Heinemann/Raintree.
Agli inizi di 2009, dopo un esteso
processo legale che ha compreso una
forte polemica a livello della Giunta
Scolare di Miami-Dade e di due comitati
accademici assessori, il Tribunale di
Appello del 11 Circuito di Atlanta ha
concluso chela suddetta Giunta non aveva
violato il Primo Emendamento quando
aveva deciso di rimuovere il libro dalle
biblioteche, perché questo materiale
“presentava una visione distorta della
vita nell'isola” ed “era inesatto e
offensivo per tutta una comunità”. La
vera causa di tanto contrasto era che il
testo esprimeva una realtà
indiscutibile: l'infanzia cubana vive
molto felice nella sua patria. Alla fine
della contesa, la controversia giuridica
era costata al contribuente statunitense
più di 250000 dollari. Le infondate
preoccupazioni hanno privato i bambini
di quella comunità, situata nel sud
della Florida, del suo diritto di
conoscere come vivevano e studiavano
altri bambini che abitavano in un paese
vicino.
Il 16
gennaio, l'OFAC ha decretato
“chiarimenti legali” che hanno imposto
regole ancora più rigorose sui viaggi a
Cuba e che hanno colpito le imprese
statunitensi di voli charter, le agenzie
di viaggio e gli invii di denaro che
inviano gli emigrati cubani ai loro
parenti nell'isola. Queste misure,
annunciate quattro giorni prima
dell’insediamento di Barack Obama, sono
state interpretate come un risultato
della resistenza di funzionari
“bushisti” recalcitranti che non erano
d’accordo con l'arrivo di una nuova
amministrazione. Anche quando è stato
possibile che Galería Habana
partecipasse a due fiere d’arte
convocate in territorio statunitense,
Pinta New York (novembre 2008) e Pulse
New York (marzo 2009), le autorità
statunitensi hanno continuato a
praticare azioni di blocco per
ostacolare la promozione dell'arte
cubana.
Alla
decima edizione della Biennale di La
Habana, sono riusciti a partecipare solo
250 statunitensi, sotto il ridicolo e
discutibile pretesto di renderlo
possibile solo con licenze religiose.
Alla Fondazione Amicizia è stato negato
il visto e un gruppo di 48 viaggiatori (Maricarmen
Arte e Cultura) che viaggiavano a Cuba
via il Messico, e non avevano ancora
richiesto l’autorizzazione, sono stati
minacciati con sanzioni. Secondo studi
dell'Impresa di Gallerie d’Arte (Génesis),
il migliore mercato potenziale per le
arti plastiche si trova negli Stati
Uniti, per la vicinanza geografica con
Cuba, che tende a ribassare passaggi e
noli. Si stima che le esportazioni
cubane sarebbero potute crescere il
doppio se non fossero colpite da fattori
come la diminuzione del turismo
statunitense con indicatori da un 80% ad
un 90%, la diminuzione nella stessa
proporzione di visite di artisti,
agenti, galleristi e collezionisti che
viaggiavano a Cuba tra sei otto volte
all'anno. Crea danni anche la
diminuzione dell'assistenza a eventi
culturali che contavano su una grande
presenza e rappresentavano entrate per
le gallerie cubane e l'impossibilità di
realizzare le transazioni commerciali in
dollari statunitensi, il che implica
perdite nel mercato dei cambia per i
clienti di Cuba.
Cuba non
ha accesso alla rete di pubblicità di
media specializzati in arte che
funzionano dagli Stati Uniti. Neanche
accede alle industrie di stampe d’arte.
Quella restrizione implica di dovere
incaricare gli stampatori d’arte in
Europa con un incremento dei costi di
100000 euro all’anno. Si devono anche
pagare costi addizionali di trasporto,
nolo e bonifici monetari per potere
collocare l'arte cubana negli Stati
Uniti. Queste barriere economiche
limitano le vendite di un volume vicino
al milione di dollari, che rappresenta
il 50% del valore totale delle
esportazioni che il sistema di cultura
cubano ha prodotto l'anno scorso, nel
quale più del 60% è stato realizzato nel
mercato europeo, considerato di più
difficile penetrazione. Durante il 2010,
anche quando l'arte latinoamericana ha
segnato il boom del mercato e vari
autori come Manuel Mendive, Manuel
Mendive, Roberto Fabelo, Alexis Leyva
Machado (Kcho), Roberto Diago, Carlos
Quintana, il gruppo Los Carpinteros e
Roberto González hanno raggiunto buone
quotazioni in aste internazionali, è
stata inaccessibile la presenza di
rappresentanti cubani alle edizioni dei
principali eventi d’arte, come alle aste
Christie's e Sotheby's, o alle fiere Art
América o Art Chicago, alle quali si era
riusciti a partecipare precedentemente.
Nei
ultimi tre anni, nelle audizioni di Arte
Latinoamericana a New York si sono
venduti più di 30 milioni di dollari in
arte cubana, compresi artisti che
risiedono a Cuba che sono presentati ad
aste da enti o privati forestieri, di
fronte all'impossibilità di farlo
dall'isola, per il rischio della
confisca dei fondi. Questo processo
ostacola una fonte di entrate senza
colpire il patrimonio dell'isola e
cospira contro la promozione degli
artisti cubani. In agosto del 2009 si
fatto sapere che l'OFAC aveva appena
imposto una multa di 10.341 dollari alla
MGE UPS Systems, Inc (poi conosciuta
come American Power Conversión
Corporation) - una compagnia con sede in
California - per aver venduto
“regolatori elettronici la cui
destinazione finale era Cuba”. Secondo
questo ufficio, “il direttore regionale
delle vendite avrebbe dovuto accertare
che il carico in questione avrebbe
potuto essere diretto verso Cuba e
avrebbe dovuto prendere misure per
bloccare la transazione”. Dall'arrivo al
potere dell'amministrazione di Obama, l'OFAC
ha applicato nuove sanzioni per supposte
violazioni del blocco a Cuba, che
ammontano a oltre 365.000 dollari, un
terzo di tutto il denaro riscosso da
quell'ente quest’anno a titolo di
infrazioni commerciali.
In
ottobre, il governo statunitense ha
negato il visto al dottor Luis Raúl Paz,
specialista dell'Istituto di
Meteorologia di Cuba, per un viaggio
alla sede del Fondo per l'Ambiente
Mondiale, situato a Washington, che
aveva intenzione di partecipare a una
riunione legata alla Convención Marco de
Naciones Unidas sobre el Cambio
Climático. Inoltre non è stato concesso
il permesso affinché un gruppo di
scienziati statunitensi assistesse a un
congresso internazionale che si sarebbe
tenuto a La Habana dal 26 al 30 ottobre.
Il 28 ottobre si sono registrati 187
voti a favore della risoluzione contro
il blocco, presentata dalla delegazione
cubana, tre contro (Stati Uniti, Israele
e le Isole Palau) e due astensioni
(Micronesia e le Isole Marshall). Questa
è stata la diciottesima occasione in cui
la sessione plenaria di quel forum
mondiale ha ripudiato l’assedio
economico instaurato da Washington
contro Cuba. Il 5 novembre si chiuse
nella capitale cubana il Congresso
Biotecnologia Habana 2009 che riuniva
circa 500 esperti di più di 30 nazioni.
La scarsa presenza di scienziati
statunitensi contrastava con quella di
altri paesi. Durante l'evento, l'alto
livello scientifico raggiunto nell'isola
è stato riconosciuto dai premi Nobel
tedeschi Robert Hubert (Chimica 1988) e
Harald zur Hausen (Fisiologia e Medicina
2008). In uno dei suoi interventi, il
vicepresidente del consiglio dei
Ministri di Cuba, José Ramón Fernández,
ha segnalato che gli ostacoli allo
scambio scientifico tra Cuba e Stati
Uniti erano una dimostrazione
dell'anacronismo del blocco di
Washington contro l'isola. Alla fine del
2009, a Cuba si continuava a negare
l'accesso ai mercati di programmi
informatici specializzati, tastiere
intelligenti, schermi tattili,
interruttori e opzioni innovative per
bambini ciechi e sordomuti che sono
stati create dalla scienza con la
finalità di superare le limitazioni che
provocano questi handicap.
Durante i
50 anni di Rivoluzione trascorsi,
attraverso questo ferreo blocco, i
governi degli Stati Uniti, con
l'eccezione dell'amministrazione di
Carter che aveva cercato di renderlo
flessibile, hanno tentato di frustrare i
programmi di sviluppo di Cuba in materia
educativa, scientifica e culturale. Per
questo, la principale potenza
imperialista ha violato la Dichiarazione
Universale dei diritti umani, del 10 di
dicembre 1948; la Dichiarazione dei
Diritti del Bambino, del 20 novembre
1959; il Patto Internazionale dei
Diritti Economici, Sociali e Culturali,
del 16 dicembre 1966; la Risoluzione
32-130 dell'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite, del 1977; e la
Convenzione dell'ONU su Diritti del
Bambino, del 20 novembre 1989.
In 50
anni, 16 cubani hanno offerto le loro
vite nel nobile impegno di esercitare la
docenza, alfabetizzare, collaborare, o
incoraggiare la rivoluzione tecnica e
sette professori internazionalisti
cubani sono stati assassinati. In quello
stesso lasso di tempo, 39 cubani legati
all'educazione o alla cultura sono morti
a causa del terrorismo e due maestri,
quattro figli di maestri, quattro
alfabetizzatori, 11 alunni e 12 bambini
hanno riportato lesioni. Sette
professori internazionalisti sono
rimasti feriti in una sola azione
terroristica in Angola; 40 cubani legati
a questi settori sono stati feriti o
lesi in atti terroristici; 152 atti
terroristici sono stati perpetrati
contro scuole e 13 contro altri
obiettivi legati all'educazione.
Inoltre,
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