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Operativi

Settembre nelle aggressioni

contro Cuba

 

 

3-7-10 settembre 2010 - J.L.Mendez Mendez www.cubadebate.cu

 

1959-1977 (I)

 

 

E' noto che per oltre mezzo secolo, ogni anno, ogni mese, ogni giorno è stato concepito, gestito ed attuato un atto di aggressione contro Cuba ma il mese di settembre, nel corso della storia recente, merita un rilievo particolare. Si registrano un totale di 126 atti di terrorismo, contro personale o interessi del paese, all'interno o all'esterno del suo territorio. Anche contro paesi che, contrariamente alle pressioni delle successive amministrazioni USA per isolare e strangolare la Rivoluzione, mantennero o successivamente ripristinarono le loro relazioni diplomatiche, economiche, commerciali e di altro tipo con l'isola.

 

Sono tante e varie le aggressioni terroristiche che, ai fini della socializzazione di queste conoscenze nelle  generazioni presenti e future, consideriamo fare un primo spaccato - che copre tra il 1959 e il 1976 - che si descrive in questo primo articolo, e un altro a partire dagli anni seguenti.

 

Non solo questo tipo di aggressioni violente cominciarono a perseguitare il popolo di Cuba, ma anche azioni politiche dirette a discreditare e cercare di invertire il processo in corso, rinnovatore, trasformatore della sua società; per esso la difesa delle conquiste, in tutte le direzioni, è stata ed è una permanente priorità.

 

Così l’Assemblea Nazionale del Popolo approvò a L'Avana Territorio Libero di America, il 2 settembre 1960, la Prima Dichiarazione di L'Avana, in dignitosa risposta agli accordi raggiunti nel corso dell' VIII Riunione della Consulta dell'OSA, tenutasi a San José de Costarica, che costituivano inaccettabili minacce per la sovranità nazionale. Questa aggressiva manovra era promossa dal governo degli Stati Uniti, che non solo esercitava pressioni nei paesi dell'America Latina, ma che apertamente cospirava per rovesciare la Rivoluzione.

 

L'8 settembre dello stesso anno vengono scoperte le attività di spionaggio svolte dai diplomatici statunitensi Marjorie A.Lennox e Robert L Neet, che sono espulsi dal paese.

 

Il 26, Fidel dichiarò davanti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite: «Il Governo di Cuba è stato sempre disposto a discutere i suoi problemi con il Governo degli Stati Uniti, ma il governo degli Stati Uniti non ha voluto discutere i suoi problemi con Cuba”.

 

L'aggressione era già in corso e in pieno sviluppo, il 30 settembre il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti annunciava aver raccomandato ai cittadini degli Stati Uniti di non viaggiare a Cuba.

 

Il 18 settembre 1962, il presidente John F. Kennedy , avvertì i paesi membri della NATO, che: "... i paesi membri non dovrebbero permettere che le loro navi si dedichino al commercio con Cuba".

 

Il 24, il Dipartimento di Stato minacciò, osservando da vicino, la costruzione, con il sostegno dell'Unione Sovietica, di un terminal di pesca a L'Avana affermando che avrebbe potuto compromettere la sua sicurezza nazionale, ricorrente pretesto per coprire la sua politica aggressiva.

 

Il 17 settembre 1963 l'organizzazione terroristica Movimento Nazionalista Cubano, MNC, attenta contro la delegazione di Cuba presso l'ONU a New York. Nello stesso mese del 1968, ci sono nove atti di terrorismo, tutti realizzati da un'organizzazione chiamata Potere Cubano, diretta dal terrorista internazionale Orlando Bosch Avila.

 

Il 10, per estorcere denaro a immigrati, alcuni terroristi collocano una bomba che esplode presso la sede dei Municipi di Cuba in Esilio a Miami. Due giorni dopo, la stessa organizzazione collocò bombe sulle navi spagnole Coromoto e Saturstegui in San Juan, Portorico.

 

Il 16, la nave polacca Polianica  fu colpita da un atto di terrore dei criminali complici di Orlando Bosch.

 

Il giorno dopo, una compagnia aerea del Messico, è obiettivo del terrore anticubano a Miami, Florida.

 

Il 19, Potere Cubano di Bosch, collocò cinque bombe contro diversi obiettivi, comprese organizzazioni di emigrati e la residenza del Console del Messico, a Miami. Il 24, questi stessi terroristi attentano contro un teatro a New York, che preparava un’opera cubana.

 

Nel settembre 1969, i terroristi del cosiddetto Comando Libero Nazionalista collocano una bomba in un cinema di West Palm Beach, Florida, dove si trasmette un documentario sulla vita di Ernesto Che Guevara.

 

Tra i fatti che pongono in relazione i terroristi anticubani con i fascisti cileni nell'Operazione Condor, della quale furono sicari, è la fondazione l’11 settembre 1974 della banda criminale Omega 7, la cui figura principale è stata Eduardo Arocena Pérez, e fu qualificata dall'FBI come la più pericolosa dentro gli Stati Uniti, tra il 1974 e il 1983.

 

Omega 7, al servizio dell’Operazione Condor realizzerà servizi, su richiesta, per eliminare gli oppositori politici della Giunta Fascista del Cile. Questo mostro di delinquenti si specializzò nel realizzare azioni in segno di saluto agli anniversari del golpe militare in Cile e per commemorare la sua fondazione.

 

L’11 settembre 1976, i suoi uomini collocarono una bomba contro la nave sovietica Ivan Shepotkov in New Jersey e il 21 di quello stesso anno un comando del Movimento Nazionalista Cubano, MNC, allora diretto dai fratelli Ignacio e Guillermo Novo Sampoll, insieme a membri della DINA cilena, assassinarono a Washington, molto vicino alla Casa Bianca, l'ex ministro degli esteri cileno ed ex ambasciatore negli Stati Uniti, Orlando Letelier.

 

Una bomba fu collocata sotto la sua auto e mentre si recava al suo lavoro, a breve distanza un veicolo guidato dal terrorista anticubano José Dionisio Suárez Esquivel, premette il pulsante e fece esplodere la bomba che praticamente smembrò l'oppositore cileno e la sua segretaria americana, Ronnie Moffitt di 26 anni, e ferì il marito Michael, entrambi accompagnavano Letelier, i cui pochi resti furono inumati a Caracas, in Venezuela, su richiesta della famiglia.

 

La maggior parte degli autori di questo crimine e di altri permangono impuniti negli Stati Uniti, sotto la protezione delle successive amministrazioni di questo paese.

 

Per chiudere questo mese di terrore in tale anno, il cosiddetto Fronte di Liberazione Nazionale Cubano, FLNC, il giorno 30 collocò una bomba in una nave sovietica negli Stati Uniti.

 

Se l'anno precedente fu violento, nel 1977, i criminali sotto il comando di Orlando Bosch, ora guidati da questi da una prigione in cui era stato internato, a Caracas, per l’orribile crimine di aver fatto esplodere un aereo civile della Cubana de Aviación alle Barbados, adottò un nuovo nome per accreditarsi i loro misfatti, che ostacolava il probabile ed atteso agire della giustizia, si facevano chiamare Commando Pedro Luis Boitel.

 

Il 4 settembre, collocano una bomba contro la compagnia aerea sovietica Aeroflot a Miami, Florida, e incluso lanciano, lo stesso giorno, un ordigno esplosivo nei giardini della Casa Bianca, contro l’apertura, il 1 di quel mese, della Sezioni d’Interessi degli Stati Uniti all'Avana e nella capitale USA una similare  di Cuba, accordo firmato quell’anno tra la amministrazione di James E. Carter ed il governo cubano .

 

Il 14 le minacce dei terroristi contro l'amministrazione democratica USA continuano, si registrano più di una dozzina di minacce di attentati dinamitardi contro le agenzie governative statunitensi.

 

Cinque giorni dopo, questi terroristi minacciarono gli imprenditori e commercianti,  di origine cubana negli Stati Uniti, di attentare contro le loro attività, se non sottoscrivevano la convocazione della cosiddetta "Marcia per la Dignità", che aveva come obiettivo protestare contro il riavvicinamento tra i governi di Cuba ed il paese che li protegge.

 

Le loro strutture non erano state colpite dalla nuova amministrazione, ma fu un pretesto e l'occasione per rinnovare la pressione sugli operatori commerciali che resistevano alle richieste dei terroristi per ricevere una "donazioni per la causa".

 

I terroristi, negli anni successivi, continueranno ad agire in totale libertà.

 

 

1977-1988 (II)

 

 

Gli anni del terrore contro Cuba, che si erano mantenuti dopo il trionfo della Rivoluzione, continuarono nei decenni successivi. Il criminale Orlando Bosch Avila detenuto a Caracas, in Venezuela, ha riconosciuto in privato di avere ideato e diretto il piano per far saltare, in pieno volo, un aereo civile cubano come in precedenza aveva tentato in tredici occasioni senza successo; egli si sentiva realizzato nel suo obiettivo di attirare l'attenzione sulla sua persona.

 

Nell'ambito dell'Operazione Condor, l'organizzazione terroristica Commandos Pedro Luis Boitel, agli ordini del criminale Orlando Bosch, rivendicò,  il 9 settembre 1977, l'affondamento dell’imbarcazione cubana Rio Damuji nel porto di El Callao, Perù, causando gravi danni. Un'altra nave cubana, il Rio Jobabo, era stata affondata nello stesso porto due mesi prima.

 

Il 4 settembre 1978, l'organizzazione terrorista Omega 7, collocò una bomba che esplose nella Missione di Cuba presso l'ONU a New York, i danni furono notevoli e portarono al ferimento di due poliziotti nord americani a guardia del palazzo. Il governo cubano presentò all’ONU il documento  A/AC 154/173 della stessa data in cui denunciò l’atto di vandalismo.

 

Il 21 settembre, nel secondo anniversario dell’'assassinio a Washington dell'ex ministro degli esteri cileno Orlando Letelier e mentre erano in corso colloqui tra rappresentanti della comunità cubana all'estero e funzionari del governo cubano, si produsse un atto terroristico che ricordò l'esplosione in volo dell'aereo, il 6 ottobre 1976 a Barbados. Un aereo civile, diretto a Cuba per trasportare negli USA una delegazione nord americana di produttori di agrumi che si trovava a Cuba, scomparve prima di arrivare a L'Avana, senza lasciare traccia. A Miami, l'organizzazione terroristica chiamata Figli della Stella Solitaria, rivendicò l'atto criminale verificatosi nelle Bahamas.

 

Il 25 di quel mese Omega-7, ancora una volta, minaccia di morte i funzionari cubani della Missione di Cuba presso l'ONU a New York.

 

Tali minacce diventarono realtà, quando l’11 settembre 1980, Omega-7 rivendicò la responsabilità per l'omicidio nel quartiere di Queens a New York, del diplomatico cubano Félix García Rodríguez accreditato presso la menzionata sede diplomatica. Gli esecutori materiali dell’assassinio restano ancora impuniti e godono di libertà e movimento per agire negli Stati Uniti.

 

Il 29 settembre, l'organizzazione terrorista Alpha-66,  invia un gruppo di suoi uomini ad infiltrarsi via mare a Cuba, dalla zona di Cayo Piedras, Varadero, Matanzas, per promuovere la sovversione armata. Tutti i partecipanti vengono catturati.

 

Il 11 settembre 1981, ancora una volta Omega-7 rivendica di aver collocato una bomba presso il consolato del Messico a Miami, Florida. Collocò un'altra bomba contro la stessa rappresentanza consolare messicana a New York. Entrambi gli eventi causarono gravi danni. Lo stesso giorno attentò contro la sede della rivista Replica a Miami, il cui direttore aveva partecipato agli interscambi tra cubani emigrati e le autorità di Cuba, finalizzati a rafforzare i legami e risolvere le situazioni di interesse comune. Progetto a cui si opponevano le correnti più aggressive; raggruppate nei gruppi terroristici, che arrivarono persino ad uccidere alcuni dei partecipanti a queste iniziative. Tra gli autori di tali delitti si evidenziò la menzionata Omega-7.

 

Dalla prigione in Venezuela, Orlando Bosch che continuava a dirigere il terrorismo contro Cuba, indicò attentare contro gli interessi del Venezuela nel mondo, come pressione perché il suo caso fosse risolto in suo favore.

 

Il 3 settembre 1982, Omega-7, fece esplodere una bomba nel consolato venezuelano a Miami, in Florida. L’8, un'altra bomba fu fatta esplodere da terroristi della stessa organizzazione contro una società statunitense di Chicago, Illinois, ed il 25, attentò per mezzo di una bomba contro una società d’invio di medicinali da Miami a Cuba, che causò considerevoli danni.

 

Di questi atti di terrore che si attuarono, contro gli interessi di Cuba e altri paesi, all'estero nel successivo decennio si registreranno alcuni all'interno del territorio nazionale, diretti a spaventare gli investitori stranieri, i turisti e i viaggiatori e danneggiare l'economia emergente cubana, orientata a cercare alternative che mantenessero vitale il processo rivoluzionario nonostante le aggressioni di ogni genere e un blocco generalizzato e internazionalizzato, che per decenni ha cercato di sottomettere il popolo cubano e abbattere la Rivoluzione,  garante delle conquiste raggiunte.

 

 

1989-2009 (III)

 

 

Dopo la caduta del campo socialista in Europa e la disintegrazione dell'Unione Sovietica, i nemici della Rivoluzione cubana, speravano che non potesse sostenersi per l'impatto economico e politico che questi cambi avrebbero avuto nella stessa; essi ritenevano che prima o poi sarebbe inevitabilmente caduta.

 

Ciò li ha incoraggiati a fomentare azioni che accelerassero  questo ipotetico processo, compresi i gruppi terroristici con base negli Stati Uniti che organizzarono campi di addestramento e priorizzarono l'attuazione di infiltrazione dal mare per penetrare nel territorio nazionale paese e incitare la formazione di gruppi terroristi armati nelle montagne, per rieditare ciò che fu il banditismo, che per quasi sei anni e fino al luglio 1965, quando fu eliminato dalle montagne e dalle campagne di Cuba, causò oltre 700 morti, centinaia di feriti e orribili conseguenze nelle famiglie cubane.

 

L'aggressore ritenne che ci fossero le condizioni per sovvertire e destabilizzare l'ordine interno del paese. Nei mesi di settembre di quegli anni si registrarono diversi tentativi di questo tipo, che furono abortiti e sconfitti dalle forze rivoluzionarie prima di cominciare ad agire, molti dei quali al momento dello sbarco.

 

Si mantenne anche il terrorismo mediante la collocazione di bombe e le minacce. Il 17 settembre 1991, l'organizzazione terroristica conosciuta come Direttorio Insurrezionale Nazionale, DIN, effettua una infiltrazione di numerosi dei suoi membri, che sono detenuti sulla costa. Era stata organizzata, preparata, armata e diretta da Miami, dove c'era il quartier generale di questo gruppo armato. Sbarcarono sulla spiaggia di Guanabo a est di L'Avana.

 

IL 25 settembre 1993, furono arrestati diversi membri di Alpha 66, organizzazione terrorista basata a Miami, che aveva creato campi per addestrare futuri criminali. Il 30 dello stesso mese, altri terroristi appartenenti all'organizzazione Partito Unità Nazionale Democratico, PUND, legato al traffico di droga, sono arrestati mentre si preparavano ad infiltrarsi in territorio nazionale.

 

Il 6 settembre 1994, nuovamente l'organizzazione DIN lanciò un gruppo d'infiltrazione per introdursi nel paese, furono arrestati due dei suoi membri nella zona di cayo Palo Quemado nella spiaggia di Jinaguayabo, Caibarién, sulla costa nord della provincia di Villa Clara. Uno dei detenuti dichiarò di aver precedentemente già visitato la provincia per cercare sostegno ai suoi piani sovversivi futuri.

 

La presenza del terrorista internazionale Luis Posada Carriles in America centrale negli anni novanta, permise con il finanziamento della terrorista e batistiana Fondazione Nazionale Cubano Americana, di reclutare mercenari provenienti da quella regione, che ricevettero gli esplosivi e i mezzi necessari, più la loro paga eseguire atti di terrore dentro Cuba.

 

Durante il 1996, i terroristi realizzarono i preparativi necessari per l'introduzione degli esecutori e dei mezzi nel paese, così nei primi mesi del 1997, si produssero i primi attentati con esplosivi al plastico, con l'utilizzo di una tecnologia avanzata per far esplodere le bombe con meccanismi a tempo. In luglio ed agosto si produssero vari atti di terrore contro strutture turistiche a L'Avana ed a rappresentanze di Cuba in Messico e Bahamas.

 

Il 4 settembre 1997, un mercenario salvadoregno , reclutato ed equipaggiato da Posada Carriles con la partecipazione esecutiva del delinquente, della stessa nazionalità, Francisco Antonio Chávez Abarca, attualmente in carcere a Cuba, collocò in quel giorno quattro bombe in tre hotel e in un ristorante nella capitalefabiodicelmo.jpg (7693 byte) provocando la morte del giovane imprenditore italiano Fabio Di Celmo e notevoli danni, oltre terrorizzare centinaia di persone, che furono messe in pericolo dal criminale, che era stato incoraggiato dal successo ottenuto, in una incursione analoga il 12 luglio dello stesso anno, quando piazzò bombe contro due hotel dell'Avana.

 

Il terrorista fu arrestato lo stesso giorno dei fatti e durante la ricostruzione delle sue azioni, affermò essere stato mandato da Posada Carriles che identificò durante il processo.

 

Ulteriori tentativi di questo genere furono fatti fallire negli anni successivi dalla vigilanza sostenuta dal popolo cubano, che preparato, allertato e con solida esperienza per affrontare il terrorismo è riuscito a sconfiggere tutti i tentativi del nemico.

 

 

* L'autore è un professore e ricercatore universitario