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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

 

Gli Stati Uniti agiscono come

 

metropoli coloniale della Spagna

 

 

10.4.10 - Patricio Montesinos (cubadebate)

 

 

Il governo USA agisce come metropoli coloniale della Spagna, a giudicare dalla posizione di interferenza e di violazione della sovranità di questo paese europeo che, storicamente, hanno preso i successivi ambasciatori degli Stati Uniti a Madrid.

 

Recenti dichiarazioni del nuovo capo della missione di Washington nella capitale spagnola, Alan D. Solomont, hanno confermato, ancora una volta, il comportamento irrispettoso delle autorità USA verso le controparti di tale stato ibérico, attuale presidente semestrale dell'Unione Europea (UE).

 

In una conferenza stampa questo mercoledì, Solomont, che è da soli tre mesi a Madrid in qualità di ambasciatore, ha detto che sarebbe una vergogna che la Spagna non sostenesse la cosiddetta “dissidenza” a Cuba, in un chiaro appello a che si continui sostenendo e  financiando la contro rivoluzione e i mercenari al servizio di Washington nell'isola caraibica.

 

Lo stesso diplomatico ha riferito che  "non é deluso" dal fatto che non ha funzionato il tentativo dell’attuale esecutivo spagnolo  di variare la fallita  ed illegale cosiddetta Posizione Comune che la UE impose e sostiene verso Cuba dal 1996.

 

L'atteggiamento del proconsole Solomont, simili a quelle dei suoi predecessori, rivela anche la chiara intenzione che ha Washington di evitare a tutti i costi che anche il denominato Gruppo dei 27 adottati un atteggiamento indipendente e cambi, una volta per tutte, la sua Posizione Comune verso la nazione dei Caraibi.

 

Questo, evidentemente, sarebbe un pesante colpo per gli Stati Uniti impegnati da più di mezzo secolo nel mantenere assediata  Cuba, a qualsiasi prezzo, e distruggere la Rivoluzione, con il sostegno dei suoi alleati e paesi terzi.

 

Le dichiarazioni dell'ambasciatore statunitense coincidono con una feroce campagna dei media scatenata in Spagna contro la più grande delle Antille, col fine di screditarla, e contemporaneamente far pressioni sul governo di Jose Luis Rodriguez Zapatero perché abbandoni definitivamente la sua annunciata intenzione che si analizzi, in sede UE, la  modifica della Posizione Comune verso l'Isola.

 

Tale aggressiva escalation mediatica contro Cuba, iniziata soprattutto dai mezzi di comunicazione della destra ed  altri ingannevolmente chiamati di "sinistra", è stata avviata proprio al momento dell’inizio, lo scorso gennaio, della presidenza semestrale spagnola del Gruppo dei 27, ciò che evidenza che è stata strutturata tutta una trama perché gli Stati Uniti ottengano il loro fine.

In questa cospirazione anti cubana ha svolto un ruolo strategico  l’ultra-conservatore Partito Popolare (PP), ben noto per il suo odio viscerale contro Cuba, la sua sottomissione ai settori più di destra degli Stati Uniti, e che compiendo le istruzioni di Washington ottenne, quando governava in Spagna José María Aznar, che la UE adottasse la Posizione Comune verso la più Grande delle Antille.