Gli Stati Uniti continuano la loro politica di blocco
economico contro Cuba e puniscono le aziende straniere che stabiliscono relazioni
commerciali con l'isola.
Utilizzando uno dei metodi di pressione, l'Ufficio di
Controllo degli Attivi
Stranieri (OFAC) del Dipartimento del Tesoro, ha
multato per 175000 dollari una succursale newyorkese della banca tedesca Commerzbank. La banca è stata punita per supportare transazioni che violano le
restrizioni imposte dagli Stati Uniti contro Cuba.
Secondo il rapporto della OFAC, la
banca ha realizzato operazioni bancarie che violano il blocco
economico che gli Stati Uniti mantengono intorno all'isola. Questa stessa entità
ha già pagato altre multe, in passato, per presunte violazioni delle leggi stabilite da
Washington per le relazioni commerciali con L'Avana.
Juan Jose Gutierrez, direttore dell'organizzazione
Vamos
Unidos USA, afferma che "il governo
degli Stati Uniti si pone nettamente al di sopra del diritto internazionale
cercando d'imporre sanzioni a nazioni sovrane per commerciare direttamente con la
nazione cubana".
Nonostante che, il mese scorso,
186 Paesi
abbiano respinto, per la ventesima volta, nell'Assemblea
Generale delle Nazioni Unite, la continuità di questa politica
statunitense contro Cuba, le imprese straniere continuano a perdere milioni di
dollari.
Il primo Vice Ministro del Commercio Estero e degli Investimenti Stranieri di Cuba, Orlando Hernández Guillén,
ha denunciato che durante i due anni e mezzo in cui é al potere il presidente
Barack Obama il governo USA ha imposto più di 100000 milioni
di dollari di multe a entità o cittadini statunitensi che commerciano con l'isola.
Le restrizioni colpiscono anche le organizzazioni internazionali della salute,
come il Fondo Mondiale per la Lotta contro l'HIV-AIDS, la Tubercolosi e la
Malaria, che ha cessato di collaborare con Cuba dopo che gli sono stati trattenuti,
per un lungo periodo,
4,207 milioni di dollari.
Secondo i dati ONU, il blocco economico, finanziario e commerciale che gli Stati Uniti
hanno imposto a Cuba, nel 1962, ha causato perdite per un valore di circa 975000 milioni
di dollari all'arcipelago dei Caraibi, che ha visto così pregiudicato il suo
sviluppo economico e sociale.
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