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Mercenari
Il vecchio teatrino, con nuove marionette, continua senza pubblico in platea |
28/11/11 - Iroel Sanchez http://lapupilainsomne.jovenclub.cu/
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Dicono, coloro che sanno, che si richiedono dai 10-20 anni per
raggiungere la padronanza nell'uso delle marionette. Ma, a quanto pare,
alcuni hanno bisogno di più tempo e altri non l'ottengono in tutta la loro
vita, anche se a volte la colpa per il fallimento è condiviso tra
insegnanti, maneggiatori e marionette. Vent'anni dopo, gli amici di Montaner a Cuba sono ben lungi dall'aver raggiunto questi obiettivi e la loro storia è ben lontana dal romanzo omonimo, basato sul valore dell'amicizia, scritto da Alexandre Dumas, come seconda parte de 'I tre moschettieri' in cui i valorosi militari mantenevano la capacità di raggiungere obiettivi comuni nonostante appartenessero a diversi partiti. Secondo gli apprezzamenti dei diplomatici statunitensi accreditati all'Avana, rivelati da Wikileaks, i cosiddetti dissidenti "dirigono i loro maggiori sforzi per ottenere risorse sufficienti per affrontare le necessità quotidiane dei principali organizzatori e dei loro sostenitori chiave" e "le loro agende sono praticamente sconosciute" ai cubani. Per quanto riguarda la tanto agognata unità, gli stessi statunitensi chiedono che i combattenti per la libertà che "smettano di consumare tanta energia a togliersi la terra sotto i piedi l'uno all'altro". Davanti a questa situazione, nello stesso documento, si scommette su quello che chiamano 'dissidenti non tradizionali' e si afferma che "i blogger, musicisti e artisti plastici non fanno parte di organizzazioni dissidenti" e adottano "molto meglio, posizioni ribelli di grande impatto". Oltre il livello di apprezzamento dei funzionari degli Stati Uniti, che subordinano ai loro obiettivi politici qualunque criterio qualitativo, una recente indagine dell'Ufficio d'Interessi USA a Cuba afferma che Yoani Sanchez, il personaggio più promosso tra i "dissidenti non tradizionali" e a cui arrivarono a costruire una falsa intervista con Barack Obama, è nota solo del 2% dei cubani intervistati dal conduttore.
Anche così gli sforzi
propagandistici e le risorse finanziarie investite nella creazione di
'dissidenti non tradizionali' sarebbero giustificati se, almeno al di fuori
dell'isola, si ottenesse il sostegno reale delle persone, trascurando le
screditate macchine politiche e mediatiche coinvolte nella assedio contro
Cuba.
Quello che è successo all'inizio di questo mese alla manifestazione "Fuera Censura" nella città di Bilbao, in Spagna, dove una molto pubblicizzata videoconferenza CIA con la "blogger dissidente" é riuscita a riunire appena venti persone, dodici delle quali erano membri di un'organizzazione di solidarietà con la Rivoluzione cubana, è un inequivocabile segnale che neppure nel paese dove forse più spazio, i principali media, hanno dedicato a presentare la nuova marionetta - compreso il potente gruppo Prisa e Radio Nazionale di Spagna - il pubblico inghiotte il consunto spettacolo con il quale segue truffando l'ora veterano Montaner. Mi chiedo anche se, a peggiorare le cose, il bombardamento di sciocchezze della signora Sanchez sugli spagnoli sia terminato con un effetto boomerang, provocando il rifiuto del pubblico. |
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