Cuba reitera all'ONU la denuncia

contro il blocco degli USA

 

 

25 maggio 2012 - V.M.Carriba www.granma.cu

 

 

Il 24 maggio, Cuba ha reiterato all'ONU la denuncia contro il blocco degli Stati Uniti e le difficoltà che questo comporta all’Isola caraibica per adempiere ai propri impegni finanziari con l’organizzazione mondiale.

 

Ha inoltre criticato le misure coercitive unilaterali od altre azioni portate avanti dal paese ospitante la sede della ONU contro vari stati, contravvenendo in questo modo agli obblighi che comportano tale ruolo.

 

Queste segnalazioni sono state fatte nella Quinta Commissione dell’Assemblea Generale dal rappresentante permanente alterno di Cuba presso l’ONU, Oscar León González, ratificando l’impegno del proprio paese con il multilateralismo nonostante le difficoltà.

 

Ha ricordato che Cuba soffre da oltre 50 anni le conseguenze dell’ingiusto blocco economico, commerciale e finanziario del Governo degli Stati Uniti.

 

Questo recinto finanziario impedisce all’Isola di utilizzare il dollaro statunitense nelle sue transazioni internazionali, compreso il pagamento della quota ad organismi internazionali, e questo va a scapito della sua capacità di pagamento, giacché i movimenti sono soggetti a fluttuazioni di mercato, ha aggiunto.

 

Il diplomatico ha sottolineato le numerose occasioni nelle quali sono stati congelati trasferimenti finanziari cubani, anche in euro, ed ha denunciato che le azioni statunitensi pregiudicano inoltre la cooperazione della ONU con Cuba.

 

Come esempio, ha ricordato quando gli Stati Uniti si impossessarono, nel gennaio del 2011, di 4207mila dollari del Fondo Mondiale della Lotta contro l’AIDS, la Tubercolosi e la Malaria destinati all’esecuzione di progetti a Cuba.

 

León González ha affermato che un atto del genere non ha nessuna legittimità o fondamento possibile e dimostra soltanto la volontà di incrementare la politica di blocco in uno dei settori più sensibili per il Governo e la popolazione cubana.

 

Allo stesso modo ha menzionato il diniego delle banche svizzere UBS e Credit Suisse, sedi dei conti bancari della maggior parte degli organismi internazionali, con sede a Ginevra, a ricevere direttamente i trasferimenti finanziari da istituzioni cubane.

 

Entrambe le banche sono subordinate agli ordini degli Stati Uniti e si sono sommate all’applicazione delle leggi extraterritoriali, ha aggiunto.

 

Il diplomatico ha insistito sulla necessità di porre fine al blocco statunitense contro Cuba, cosa che “costituisce il principale ostacolo allo sviluppo sostenibile del nostro paese” ed è stato condannato per 20 anni consecutivi dall’Assemblea Generale della ONU, ha rimarcato.