Timidamente,
mentre alcuni stanno cercando di risolvere il problema ancora prima che si
verifichi, la verità
comincia ad apparire in mezzo all'inondazione mediatica scatenata dalla
sfortunata morte in un ospedale di Santiago de Cuba del prigioniero
Wilman Villar.
Un cablo AFP
cerca di
mascherare
in "fratture ideologiche che dividono migliaia di famiglie cubane" il fatto che
il defunto sia stato "denunciato dalla suocera alla polizia dopo una lite
domestica nel luglio 2011" e ambiguamente ubica la sua incorporazione "alle
attività dissidenti a metà del 2011" quando tutti i media avevano
posizionato il debutto politico di Villar alla fine di ottobre. Ciò che AFP
chiama "frattura ideologica" é denominata dai blogger
cubani, che danno il telefono della suocera di Villar come un modo per
verificare, "botte" e "calci" e senza dubbio presto appariranno testimonianze
che approfondiranno in questa direzione.
A proposito,
prima la storia si concluda, come è successo altre volte, la CNN ha dato tribuna
a
Yoani Sánchez
- più famosa per
le sue relazioni con gli Stati Uniti che per la sua fedeltà alla verità - per
approfittare della deplorevole morte, puntando il dito contro
visita del Papa
a Cuba e della
presidentessa brasiliana
Dilma Rousseff.
Come un
avvoltoio
che alla fine
incontra un sospirato cadavere, Sanchez crede di avere ora l'opportunità che non
gli diede il
ritiro religioso
in una chiesa
dell'Avana, o il crollo di un edificio che si é inventato, alla stessa CNN, -
appena 24 ore prima della morte di Villar, un "collasso" inesistente in un
grande ospedale cubano. Ma non é questa persona l'unica che si ciba di
carogne, i capi di Yoana, in dichiarazioni della portavoce del
Dipartimento di Stato
diffuse a Miami,
hanno procla mato, in chiave elettorale, che il denaro continuerà a fluire
perché gli avvoltoi continuino il loro sinistro lavoro: "Continueremo a
sostenere, secondo le parole del presidente 'borse di libertà' a Cuba,
attraverso visite familiari di cubano-americani, rimesse, viaggi per scopi
speciali e aiuti umanitari ai dissidenti e alle loro famiglie".