La verità comincia ad apparire dopo

la morte di  Wilman Villar

 

 

22.01.12 - Iroel Sanchez http://lapupilainsomne.jovenclub.cu/

 

 

Timidamente, mentre alcuni stanno cercando di risolvere il problema ancora prima che si verifichi, la verità comincia ad apparire in mezzo all'inondazione mediatica  scatenata dalla sfortunata morte in un ospedale di Santiago de Cuba del prigioniero Wilman Villar.

Un cablo AFP cerca di mascherare in "fratture ideologiche che dividono migliaia di famiglie cubane" il fatto che il defunto sia stato "denunciato dalla suocera alla polizia dopo una lite domestica nel luglio 2011" e ambiguamente ubica la sua incorporazione "alle attività dissidenti a metà del 2011" quando tutti i media  avevano posizionato  il debutto politico di Villar alla fine di ottobre. Ciò che AFP chiama "frattura ideologica" é denominata dai blogger  cubani, che danno il telefono della suocera di Villar come un modo per verificare, "botte" e "calci" e senza dubbio presto appariranno testimonianze che approfondiranno in questa direzione.

 

A proposito, prima la storia si concluda, come è successo altre volte, la CNN ha dato tribuna a Yoani Sánchez - più famosa per le sue relazioni con gli Stati Uniti che per la sua fedeltà alla verità - per approfittare della deplorevole morte, puntando il dito contro visita del Papa a Cuba e della presidentessa brasiliana Dilma Rousseff.

Come un
avvoltoio che alla fine incontra un sospirato cadavere, Sanchez crede di avere ora l'opportunità che non gli diede il ritiro religioso in una chiesa dell'Avana, o il crollo di un edificio che si é inventato, alla stessa CNN, - appena 24 ore prima della morte di Villar, un "collasso" inesistente in un grande ospedale cubano. Ma non  é questa persona l'unica che si ciba di carogne, i capi di Yoana, in dichiarazioni della portavoce del Dipartimento di Stato diffuse a Miami, hanno procla mato, in chiave elettorale, che il denaro continuerà a fluire perché gli avvoltoi continuino il loro sinistro lavoro: "Continueremo a sostenere, secondo le parole del presidente  'borse di libertà' a Cuba, attraverso visite familiari di cubano-americani, rimesse, viaggi per scopi speciali  e aiuti umanitari ai dissidenti e alle loro famiglie".