Pochi
giorni dopo il
proclama
che annunciava la malattia del C.te in Capo Fidel Castro, si
trovavano riuniti nel ristorante La Cibeles in Linlhurt, New Jersey,
un gruppo di emigrati cubani, accompagnati da molti latinoamericani,
che celebravano una commemorazione legata ad una ONG.
In quei giorni c'era uno stato di euforia negli Stati Uniti, nei
circoli anticubani,
incoraggiati dalla falsa speranza di un possibile crollo della
Rivoluzione in assenza di Fidel alla direzione del paese. Come al
solito in queste celebrazioni si imponeva un brindisi, a richiesta
di qualcuno degli organizzatori si riempirono i bicchieri di vino,
sollevarono le braccia e per la sorpresa di
José Manuel Collera
chiesero che fosse lui che facesse i brindisi di rigore con proprie
parole per l'occasione.
Era da alcuni giorni negli Stati Uniti ed era molto preoccupato di
ciò che era accaduto, la notizia della malattia di Fidel lo aveva
scioccato come tutti i cubani, la mancanza di notizie fresche,
credibile, ti opprime, ci sono contraddittorie, abbondano voci
infondate ma quando più colpito Collera si sente, pensa "Il
comandante non si arrende".
Jose Manuel Collera Vento, è un medico pediatra, un noto cardiologo
infantile oriundo di Pinar del Rio, che era negli Stati Uniti per
questioni relative alla ONG a cui appartiene. Pensò, da buon cubano,
che tale occasione non poteva essere sprecata e avvenne
l'inaspettato: in tutta solennità disse piano: "Amici miei,
brindiamo alla salute del Comandante in Capo"
A onor del vero, non tutti i presenti erano nemici della
Rivoluzione, ma è anche vero che la parte di coloro che desideravano
la distruzione della Rivoluzione cubana era ben rappresentata in
detta cerimonia. L'atto automatico di portare la coppa alle labbra,
come sempre accade in questi casi, non si produsse, ci fu una
iniziale confusione, ma ben presto il vino scomparve dai bicchieri.
Il Dr. Jose Manuel Collera Vento è un uomo saggio, un esperto
nella tua specialità medica, un rispettato maestro
nell'organizzazione cui appartiene da molti anni e un eroe della
patria. Trentasei anni come combattente degli Organi di di Sicurezza
dello Stato avallano quanto affermo.
Come soldato della Rivoluzione la difese dal silenzio, spesso
circondato da pericolosi nemici, proprio nella loro tana. A causa
del suo lavoro ebbe a relazionarsi con
individui come Curtin Winsor, membro dell'Advisory Board della Pan
American Development Foundation (PADF), del Consiglio Direttivo
della Fondazione Donner e dell'Atlas Economic Research, organismi
tutti collegati alla guerra sporca contro Cuba,
Otto Reich,
Lincoln Diaz Balart
e
Frank Calzon
noti personaggi della controrivoluzione, servitori incondizionati di
Washington, John Sambrailo direttore esecutivo della PADF (con cui
ha parlato all'OSA), Jorge Pardo-Maurer, generale a tre stelle , che
si occupava nel Dipartimento della Difesa della politica per
l'America Latina, Manuel Alzugaray, agente della CIA che dirige la
Miami Medical Team Foundation, Marc Wastenheim che era il Direttore
del Programma '"Iniziativa per lo Sviluppo di Cuba della PADF" e con
molti altri funzionari del governo degli Stati Uniti, del
Dipartimento di Stato, Consiglio di Sicurezza Nazionale, dell'USAID,
della NED,
dell'International
Republican Institute
etc.
A José Manuel Collera è stata consegnata dalle mani di Curtin Winsor,
in una
speciale cerimonia, la Medal of Freedom "La più alta onorificenza
concessa dalla Commissione Repubblicana del Senato degli USA" per i
meriti accumulati nel suo lavoro a "favore" di quel paese.
Dopo che i presenti al brindisi svuotarono i bicchieri, ci fu un
breve silenzio, ma ben presto affiorarono i sorrisi e scoppiò anche
qualche sonora risata, regnava l'idea che in sostanza questo
brindisi alla salute di Fidel era ironico, una burla dell'invitato.
A questo proposito il protagonista ci dice: "Io lo sapevo, e sapevo
molto bene ciò che avevo provato e nel mezzo di quel silenzio
obbligato che necessariamente accompagnava tali circostanze, ho
rafforzato il personaggio che avevo montato e almeno in apparenza
fui complice della giocosità della tarda notte con tanto audace
brindisi, che a parte le interpretazioni comode o ingenue della
maggioranza, produsse una secrezione eccessiva di bile in alcuni dei
presenti".
Jose Manuel Collera, è un cubano, amicone, padre eccellente. Gli
altri cinque delle Ragioni di Cuba, i suoi fratelli, Daniele, Robin,
Vladimir, Raul, Emilio, lo chiamiamo il profe, per la sua esperienza
in attività di intelligence. Quanti piani del nemico sono stati
vanificati? Quante vite ha salvato quest'uomo? Quanti colpi alla
nostra economia cubana fermò questo cubano umile, quest'uomo del
popolo? Lo chiamiamo il profe anche per il suo dono di vita e di
gente, per la sua etica a tutta prova, per i suoi valori umani.