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No terrorismo |
Ermetico silenzio della polizia di
Miami dopo l'attacco terroristico |
29.07.12 - Prensa Latina * Miguel Fernández Martínez è un giornalista del Nord America Editorial Prensa Latina.
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Più di due mesi dopo che un attentato ha distrutto gli uffici della Airline Brokers, a Miami, un'agenzia specializzata in viaggi dagli Stati Uniti a Cuba, le autorità e il Federal Bureau of Investigation (FBI) tacciono al riguardo.
Anche se funzionari e investigatori dei vigili del fuoco di Miami-Dade County hanno riconosciuto l'intenzionalità dell'atto e hanno sostenuto che i sospetti hanno utilizzato bombe incendiarie, ancora nessun arresto, indizio o piste che portino ai criminali.
Le indagini continuano in coordinamento con vari dipartimenti tra cui l'FBI, Vigili del Fuoco della città di Coral Gables e il Bureau of Alcohol, Tabacco e Armi da fuoco, secondo versioni della polizia.
Ma gli annunci non passano da lì. Il silenzio è quasi ermetico e gli esperti solo esibiscono come prova le immagini sfocate di un veicolo sospetto, prese da una telecamera di sicurezza.
Chi conosce la storia del terrorismo generato a Miami nutre scetticismo e di dubbi, pensando se questo attentato sarà uno in più della lunga lista di attacchi contro Cuba, ancora irrisolti nella polarizzata città del sud della Florida.
Airline Brokers è diventata la nuova vittima del terrorismo anticubano, dopo la gestione delle operazioni e voli alla Maggiore delle Antille durante la visita papale, effettuata dal 26 al 28 marzo scorso.
Il pellegrinaggio è stata un'iniziativa congiunta dell'Arcidiocesi di Miami e la Chiesa cattolica cubana, che ha permesso a centinaia di emigrati cubani che vivono negli Stati Uniti di visitare l'isola durante il soggiorno del Santo Padre Benedetto XVI.
Gli elementi più recalcitranti della controrivoluzione cubana nella città floridana, ferrei detrattori di ogni interscambio tra Cuba e la sua diaspora, si sono opposti al pellegrinaggio e, naturalmente, alla Brokers Airline, l'agenzia di viaggio che ha gestito il trattamento e il trasferimento dei pellegrini.
Recentemente, Andres Gomez, giornalista e attivista cubano residente a Miami, presidente dell'Alleanza Martiana e editore del sito Areito Digital, ha denunciato la mancanza di agilità e serietà nel processo investigativo per l'attentato contro l'agenzia di viaggi.
Egli ha inoltre denunciato l'esplicita collusione delle autorità di polizia e giudiziarie con i promotori del terrorismo anticubano.
Gomez ha commentato in un recente articolo distribuito nelle reti sociali, che tra il 1968 e il 1969, almeno 50 atti terroristici furono eseguiti, a Miami, dall'organizzazione Potere Cubano, guidato dal mercenario assassino Orlando Bosch Avila. Ha ricordato come elemento coincidente il fatto che l'attentato contro l'agenzia di voli charter è stato commesso nel giorno del primo anniversario della morte di Bosch.
Egli ha anche notato che dal 1970 al1979, secondo documenti declassificati dell'FBI, 95 azioni estremiste sono state commesse, a Miami, da queste organizzazioni controrivoluzionarie.
Gomez ricorda che durante questo periodo ed in un lasso di 24 ore, questi gruppi eseguirono otto azioni vandaliche con esplosivi negli uffici della Procura distrettuale della Florida, della Social Security, della Questura di Miami e negli uffici centrali del dipartimento delle Poste e e in quelli dello stesso FBI, tra gli altri.
Il direttore di Areito Digital sottolinea che tra il 1980 e il 1983, a Miami sono stati commessi 13 atti di terrorismo: sei nel 1987, otto nel 1988 e due nel 1989.
La maggior parte degli effetti ricaddero su agenzie di viaggi a Cuba, consolati i cui governi intrattenevano relazioni diplomatiche con quello cubano e gli uffici della Rivista Replica.
Negli anni novanta, il sud della Florida ha subito nove atti terroristici, in particolare nei confronti di società i cui proprietari sostenevano la normalizzazione dei rapporti con Cuba e locali notturni dove si presentavano artisti di Cuba.
L'attivista cubano segnala che la stragrande maggioranza dei terroristi colpevoli di questi crimini a Miami non sono stati arrestati né processati, e coloro che hanno affrontato la "giustizia", hanno scontato e miti condanne.
Non agire, né perseguire e processare giuridicamente i colpevoli (...) come la legge esige è tornare a un passato oscuro a Miami (...) quando tutto ciò relazionato con il terrorismo perpetrato dall'estrema destra cubano-americana era trattato come questione comune e imperava il terrore e non la legge, ha detto Andres Gomez.
Dopo il sinistro, Airline Brokers dispone ora di una nuova sede e, secondo Vivian Mannerud, proprietaria e fondatrice, la compagnia charter opera su diverse destinazioni tra gli Uniti e Cuba.
Anche se gli esperti antiterrorismo dell'FBI non possono mostrare prove o accusati dell'esecrabile fatto, il sito Nuevo Accion diretto dal noto mercenario di origine cubana Aldo Rosado-Tuero lancia attacchi contro Vivian Mannerud, suo padre Fernando Fuentes Cobas e la compagnia di viaggi.
Il sito anticubano, pubblicato a Miami, ha inoltre ricordato la riunione tenutasi il 15 maggio 2009, presso gli uffici del gruppuscolo terroristico Alpha 66, legata alla Central Intelligence Agency (CIA). L'evento riunì alcuni dei boss cubano americani più noti, in Miami, per la loro storia criminale, allo scopo di "rinnovare i voti e continuare la lotta fino alla fine" ai sensi del documento emesso nel corso della riunione.
Insieme a Rosado-Tuero, c'erano alla riunione Reinol Rodriguez, capo militare di Alpha 66, Virgilio Paz e José Dionisio "Charco de Sangre" Suárez, assassino dell'ex ministro degli esteri cileno Orlando Letelier, Hector Alfonso "Fabian", Osiel Gonzalez, Henry Agüeros Garcés, Luis Gonzalez Lalondry e Luis Crespo, molti dei quali legati alle azioni criminali organizzati da Orlando Bosch e Luis Posada Carriles.
Di questi "casuali" incontri tra terroristi l'FBI non dice una parola, come neppure investiga su chi attacca verbalmente o sostengono l'azione violenta contro un ufficio commerciale nel cuore di Miami.
Nessuno di questi cultori del crimine è stato chiamato a testimoniare sulle loro attività e minacce contro obiettivi legati al popolo cubano.
Il silenzio è tutto ciò che offrono le indagini. In qualsiasi modo, le autorità statunitensi, da più di mezzo secolo, quando si tratta di Cuba non si preoccupano troppo di trovare i colpevoli.
Hermético silencio policial en Miami tras
ataque terrorista En los años noventa, el sur de Florida sufrió nueve acciones terroristas,
sobre todo contra empresas cuyos dueños apoyaban la normalización de las
relaciones con Cuba y centros nocturnos donde se presentaban artistas de
la Isla.
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Critiche all’ermetismo di Miami sulle
azioni della destra anticubana |
13 luglio 2012 - Yolaidy Martinez Ruiz www.granma.cu
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L’attivista cubanoamericano Andrés Gómez ha denunciato l’ermetismo delle autorità e della stampa di Miami sulle azioni terroriste organizzate ed eseguite dall’estrema destra anticubana del sud della Florida.
Gómez ha messo in discussione la passività dei funzionari pubblici e dei mezzi d’informazione per fare pressione sull’FBI per chiarire i fatti e scoprire gli autori dell’attacco incendiario contro la sede di Miami della Airline Brokers, agenzia che organizza viaggi a Cuba.
Secondo il dipartimento dei Pompieri di Coral Gables, dove si trova l’installazione, l’attentato dello scorso 28 aprile fu intenzionale e fu prodotto da un artefatto lanciato all’interno degli uffici.
“La stampa, i funzionari pubblici eletti e le autorità competenti nei casi di terrorismo, si comportano come se quest’atto di terrorismo non fosse mai successo. Vogliono che tutti dimentichino quanto accaduto ed agiscono come se a Miami tutto deve restare uguale”, ha affermato in un articolo al quale ha avuto accesso Prensa Latina.
Il giornalista ha avvisato che il silenzio sul caso può segnare un ritorno all’epoca di quando i gruppi violenti assassinavano coloro che difendevano il ritorno di relazioni normali tra Stati Uniti e Cuba e collocavano bombe in sedi diplomatiche di paesi che avevano connessioni con L’Avana.
“Non agire, non portare in giudizio e processare i colpevoli (...) come esige la legge, significa tornare ad un passato tenebroso (...) quando tutto ciò che era relazionato con il terrorismo perpetrato dall’estrema destra cubanoamericana era trattato come un fatto comune. Imperava il terrore e non la legge”, ha assicurato.
Gómez ha ricordato che la stessa sede del FBI, la Procura della Florida, la Previdenza Sociale, il comando di polizia di Miami ed il Dipartimento delle Poste furono bersaglio degli attentanti diretti da organizzazioni come Poder Cubano del criminale scomparso Orlando Bosch.
La maggior parte dei responsabili di quei delitti non ne hanno mai risposto di fronte alla legge, ha aggiunto l’attivista.
Andrés Gómez è uno dei leader dell’emigrazione cubana a Miami che difende il ritorno alla normalizzazione dei vincoli tra Washington e L’Avana.
Dal 2001, inoltre, coordina le azioni in favore della libertà immediata ed incondizionata di Antonio Guerrero, Gerardo Hernández, Fernando González, Ramón Labañino e René González, condannati negli Stati Uniti nel 1998 per aver evitato l’esecuzione di atti violenti contro il popolo cubano.
René González è stato messo in libertà ad ottobre del 2011 dopo aver scontato la sua condanna, però deve restare in territorio statunitense per altri tre anni in libertà vigilata.
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