Vedendo
la performance degli individui che a Cuba ricevono ordini e denaro
dal governo degli Stati Uniti per destabilizzare la situazione
nell'isola, dà l'impressione che coloro che li dirigono sono agenti
del governo cubano o agiscono con una stupidità tale che finiscono
per pregiudicare gli obiettivi per cui
gli Stati Uniti destinano, ogni anno, oltre venti milioni di
dollari.
Il fatto che alcune di queste persone si siano introdotte in una
chiesa cattolica e cercano di rimanere lì contro la volontà della
Chiesa, alla vigilia della visita di Papa Benedetto XVI a Cuba, è un
enorme errore che non farà se non discreditare, ancor più,
tra i credenti i minuscoli gruppi al servizio della campagna di
Washington contro l'isola e rafforzare le relazioni delle
istituzioni religiose con il governo cubano.
La
dichiarazione da parte
delle autorità ecclesiastiche cubane al riguardo non può essere più
chiara: "Si tratta d’una strategia preparata e coordinata da gruppi in varie regioni del paese. Non è un fatto fortuito ma ben pensato, apparentemente con il proposito di creare situazioni critiche durante la visita del Papa Benedetto XVI. Abbiamo ricevuto la comunicazioni che altri gruppi e persone dissidenti sono state invitate ad occupare chiese in altre diocesi, ma che non lo hanno voluto fare perchè
lo considerano ‘un atteggiamento irrispettoso verso la chiesa’
aggiungendo che "Per questo ogni azione che vuole
trasformare la chiesa in un luogo di dimostrazione politica pubblica
senza riconoscere l’autorità del sacerdote o il diritto della
maggioranza che va lì in cerca di pace spirituale e dello spazio per
l’orazione, è certamente un’azione illegittima e irresponsabile".
Nessuno statista che si consideri come tale si lascia manipolare
così maldestramente.
Il risultato di questa strategia per fare pressioni sul Papa durante
il suo viaggio a Cuba sarà simile a quello ottenuto da chi ha
cercato di molestare la presidentessa brasiliana durante la sua
recente visita all'isola.
Dilma
Rousseff ha rifiutato l'uso
politico della questione dei diritti umani e
ha ricordato il 'tetto di vetro' che hanno coloro che pretendono
giudicare Cuba alludendo esplicitamente al carcere senza legge che
gli Stati Uniti gestiscono
in territorio cubano - occupato illegalmente - in
Guantanamo.
A peggiorare le cose, il tentativo di costruire un falso
martirologio intorno ad un invito a viaggiare in
Brasile per la sempre più
screditata blogger Yoani Sanchez, si é convertito in un boomerang
quando poco dopo - e grazie alla vasta promozione che della signora
Sanchez ha fatto la
stampa oligarchica del Brasile - il paese sudamericano é stato
il luogo dove maggior diffusione ha avuto la dimostrazione della
natura fraudolenta della "popolarità" di questo personaggio nel
social network Twitter realizzata dal quotidiano messicano
La
Jornada.
Non bisogna essere un indovino per sapere che lo stesso succederà
con coloro che tentano di creare situazioni imbarazzanti per Papa
Benedetto XVI durante la sua visita a Cuba.
Forse, per loro, vale come anello al dito la frase che Gesù dedicò a
coloro che lo colpivano nella sua crocifissione: "Signore perdona
loro, perché non sanno ciò che fanno".