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Caso Snowden: Obama, il re degli ipocriti |
13.08.2013 - di Michel Collon (*); da: lahaine.org (traduzione di Daniela Trollio Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” Via Magenta 88, Sesto S.Giovanni)
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Non la tortura, ma la nostra solidarietà. Per aver difeso le nostre libertà, dimostrando al mondo intero che gli Stati Uniti violano la vita privata di tutta l’umanità. Questo Stato, che incessantemente dà lezioni di democrazia e di morale, si comporta in realtà come il Grande Fratello più totalitario. Quei delinquenti che, al di sopra di qualsiasi giustizia, spiano i loro cittadini, gli Stati indipendenti, i loro concorrenti commerciali e, anche, i loro “alleati”. Telefoni, mail, computer, nulla viene rispettato.
E perché? Per aumentare i profitti di quelle multinazionali che rubano il mondo intero.
Oggi le 300 persone più ricche della Terra possiedono di più dei 3 mila milioni dei più poveri, e questo solo grazie al saccheggio delle risorse naturali, al supersfruttamento del lavoro, alla criminalità economica e a guerre in nessun caso umanitarie.
E’ per farla finita con la nostra resistenza a quelle multinazionali ladrone che i gaglioffi della NSA ci spiano, e per questo Obama li protegge.
Oltretutto è il re degli ipocriti! Si arrabbia perchè la Russia (che non ha trattati di estradizione con gli USA) ha rifiutato di consegnare Snowden. Evitandogli così la tortura e la prigione a vita, inflitte a quell’altro eroe, Bradley Manning, che ha rivelato migliaia di menzogne dei dirigenti USA.
Ora, gli Stati Uniti hanno sempre rifiutato di estradare i criminali che gli sono utili. Anche quando esisteva un trattato. Nel 2003 e nel 2007 rifiutarono di estradare gli agenti della CIA responsabili di sequestri politici in Italia. Nel 2010 rifiutarono di estradare il loro protetto Luis Posada Carriles, che aveva messo una bomba su un aereo cubano, assassinando 73 persone. Nel 2010 rifiutarono di consegnare l’ex presidente della Bolivia, Gonzalo Sanchezde Losada, che aveva massacrato gli Indios Aymara, ma era protetto dalla CIA e legato a lobbysti del partito democratico.
E gli esempi si possono moltiplicare. Gli Stati Uniti non consegnano mai alla giustizia i loro complici, anche quando si tratta dei crimini più orribili.
Meravigliosamente ipocriti sono anche i nostri governi europei. Facendo finta di scoprire adesso uno spionaggio a cui hanno collaborato e che hanno praticato da molto tempo. Protestando due minuti a bassa voce per non offendere il padrino USA di cui sono il tappetino. Accordando l’asilo politico a una Femen anti-Putin e rifiutandolo ai difensori delle nostre libertà come Snowden e Assange. Contraddizione silenziata dai grandi mezzi di comunicazione.
E allora, chi ha salvato l’onore della democrazia offrendo l’asilo definitivo a Snewden? Nicaragua, Bolivia, Venezuela. Mentre l’Ecuador protegge Assange. Da pensarci sopra.
Articolo 12 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (ONU, 1948): “Nessuno sarà oggetto di interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nel suo domicilio, nella sua corrispondenza, né di attacchi al suo onore o alla sua reputazione. Ogni persona ha diritto alla protezione della legge contro tali ingerenze o attacchi”.
(*) Scrittore, giornalista e storico belga
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