Il 17 marzo
1960,
l'allora
presidente
degli USA
E.
Eisenhower
approvava il
primo
"Programma
di Azione
Segreta
contro il
regime di
Castro", per
volere della
CIA,
documento
ora
declassificato.
Secondo
questo
programma
ufficiale
del governo
yankee,
l'obiettivo
da
raggiungere
era:
"Provocare
la
sostituzione
del regime
di Castro
con uno che
risponda
meglio ai
veri
interessi
del popolo
cubano e sia
più
accettabile
per gli
Stati
Uniti".
Per questo
stabilirono
diverse
requisiti ed
il primo fu:
"Creare una
opposizione
cubana
responsabile,
attraente e
unificata
contro il
regime di
Castro, che
si dichiari
pubblicamente
come tale".
Il secondo:
"Avviare una
potente
offensiva di
propaganda
per conto
della
dichiarata
opposizione".
Il terzo:
"Evitare la
rivalità che
disturba e
divide i
principali
dirigenti
cubani
dell'opposizione".
Il quarto
espone
chiaramente
chi c'è
dietro tutta
questa
impalcatura
fabbricata
da loro,
dicendo che:
"Tutte le
azioni
intraprese
dalla CIA, a
sostegno o
per conto
del
Consiglio
dell'Opposizione,
saranno
presentate,
naturalmente,
come
attività di
tale entità".
Non è
cambiato
nulla.
In questi
giorni il
Parlamento
europeo in
una
cerimonia
simile agli
Oscar, ha
consegnato
il trito e
ritrito
premio
"Andrei
Sakharov"
alle
chiamate
Dame in
Bianco, un
premio
creato
appositamente
per
distinguere
l'attività
contro gli
allora paesi
socialisti e
contribuire,
ora, alla
formazione
di una
"potente
offensiva di
propaganda"
che consenta
loro di
promuovere
una corrente
di opinione
contro Cuba.
Perché non si
consegna
detto
stimolo agli
oppositori
greci,
spagnoli,
portoghesi o
italiani che
quotidianamente
resistono
alle
bastonate,
gas
lacrimogeni
e potenti
getti
d'acqua da
parte della
polizia in
questi
paesi?
Qual è il
merito di
cui hanno
bisogno gli
studenti
cileni,
repressi e
soggiogati,
guidati da Camila
Vallejo,
perché il
Parlamento
europeo li
premi per il
coraggio e
la
perseveranza
delle loro
proteste per
un migliore
sistema
educativo?
Non è
credibile,
dopo aver
esaminato il
documento
ufficiale
nord
americano,
che le Dame
in Bianco
siano
autentiche e
non invece una
parte di
quel macabro
piano, che
si ripete,
contro Cuba.
La vita ha
dimostrato
che neppure
vengono
picchiate
come dicono,
né viene
impedito
loro di fare
ciò che gli
dicono di
fare da
Miami.
Ora non
hanno
famigliari
in carcere,
ma visitano
quotidianamente
la missione
diplomatica
degli Stati
Uniti, dove
si
addestrano e
si
riforniscono.
Tutte danno
mostra di
ottima
salute e
inoltre
l'eccesso di
grasso
corporeo
mostra il
loro buon
livello di
vita.
La loro
auto
titolata
"presidente"
si presenta
con fronzoli
e
acconciature
stile
Hollywood,
immagine che
non ha nulla
a che fare
con quelli
che sono
veramente
repressi in
Europa, che
mostrano
segni e
cicatrici
lasciate,
per sempre,
dai pestaggi
da parte
della
polizia.
Solo ci
resta da vedere
l'epilogo,
quando
devono
dividere i
soldi; lì si
le vedremo
in azione
come
film western,
qualcosa che
la CIA ha
immaginato
da quando ha
fabbricato
la
cosiddetta
"opposizione
cubana".
Da lì che
considerò
come uno dei
suoi
requisiti:
"Evitare la
rivalità che
disturbano e
dividono i
principali
leader".
Aspettiamo
la fine
dello
spettacolo.
La verdadera historia de cómo se fabrica
la disidencia
Arthur Gónzalez
El 17 de marzo de 1960, el entonces presidente de los
Estados Unidos E. Eisenhower, aprobaba el primer “Programa de Acción
Encubierta contra el régimen de Castro”, a instancias de la CIA,
documento ya desclasificado.
Según este programa oficial del Gobierno yanqui, el objetivo a lograr
era: “Provocar la sustitución del régimen de Castro por uno que responda
mejor a los verdaderos intereses del pueblo cubano y sea más aceptable
para Estados Unidos”.
Para esto establecieron varios requisitos y el primero era: “Crear una
oposición cubana responsable, atractiva y unificada, contra el régimen
de Castro, que se declare públicamente como tal”.
El segundo: “Iniciar una poderosa ofensiva propagandística en nombre de
la oposición declarada”. El tercero: “Evitar la rivalidad que perturbe y
divida a los principales líderes cubanos de la oposición.”
El cuarto expone claramente quienes están detrás de todo este andamiaje
fabricado por ellos, al decir que:“Todas las acciones acometidas por la
CIA, en apoyo o en nombre del Consejo de la Oposición, se presentarán,
por supuesto, como actividades de esa entidad.”
Nada ha cambiado.
En estos días el parlamento europeo en una ceremonia similar a los
premios Oscar, entregó el manido premio “Andrei Sájarov” a las llamadas
Damas de Blanco, galardón creado especialmente para distinguir la
actividad contra los entonces países socialistas y contribuir ahora a la
conformación de una “poderosa ofensiva propagandística” que les permita
fomentar una matriz de opinión contra Cuba.
¿Por qué no se le otorga dicho estímulo a los opositores griegos,
españoles, portugueses o italianos que resisten de forma cotidiana los
golpes, gases lacrimógenos y chorros potentes de agua de la policía de
esos países?
¿Cuál es el mérito que necesitan los reprimidos y avasallados
estudiantes chilenos, liderados por Camila Vallejo, para que el
Parlamento europeo los premie por el valor y la constancia de sus
protestas por un sistema educacional mejor?
No resulta creíble, después de repasar el documento oficial
norteamericano, que las Damas de Blanco sean autenticas y no una parte
de ese plan macabro que se repite contra Cuba. La vida ha demostrado que
ni son golpeadas como dicen, ni se les impide hacer lo que les orientan
desde Miami.
Ya no tienen familiares en prisión, pero visitan a diario la misión
diplomática norteamericana, donde se entrenan y se abastecen. Todas
muestran una excelente salud y por demás con exceso de grasa corporal,
muestra de su buen nivel de vida. Su autotitulada “presidenta” luce las
mejores galas y peinados al estilo de Hollywood, imagen que nada tiene
que ver con los que son verdaderamente reprimidos en Europa, que exhiben
marcas y cicatrices dejadas para siempre por las golpizas propinadas por
la policía.
Solo nos resta ver el epílogo cuando tengan que repartirse el dinero,
ahí si las veremos en acción cual filme del Oeste, algo que la CIA
previó desde que fabricó a la llamada “Oposición cubana”. De ahí que
contempló como uno de sus requisitos: “Evitar la rivalidad que perturbe
y divida a los principales líderes”.
Esperemos el final del show.