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Contras
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Una
decisiva dimostrazione
dell'ingerenza yankee |
30.10.2013 -
Arthur
Gonzalez
http://heraldocubano.wordpress.com
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Coloro che continuano ad
avere una certa ingenuità in relazione alla politica degli Stati Uniti
contro Cuba, ora potranno capire il motivo per cui il governo USA é accusato
d'ingerenza e di essere il vero genitore della controrivoluzione interna,
battezzata dalla sua macchina della propaganda come "dissidenti".
Diversi mezzi stampa degli Stati Uniti come El Nuevo Herald e altri digitali
e come il sito controrivoluzionario spagnolo Diaro de Cuba, hanno fatto da
eco al ricevimento, lo scorso 24 ottobre alla Casa Bianca, della incolta e
maleducata Berta Soler, autoproclamata presidente delle
Dame in Bianco,
da parte del vicepresidente del governo degli Stati Uniti, Joe Biden.
Se mancava qualche prova per dimostrare il carattere mercenario ed
annessionista di Berta, ora c'è. Chi ha gestito detta intervista non era
altri che il senatore
Robert Menendez,
un membro della mafia anticubana di Miami, quella che ha ottenuto incatenare
la politica estera degli Stati Uniti, convertendo il caso cubano in un
problema di politica interna.
Per dimostrare ulteriormente l'impegno del governo yankee nella sua politica
di ostilità verso la Rivoluzione cubana, alla riunione ha partecipato anche
Ricardo Zuniga, Consigliere della Sicurezza Nazionale del Vice Presidente
USA.
Come ulteriore dimostrazione del carattere mercenario di Berta Soler e della
sua posizione contro il popolo cubano, sono state le sue dichiarazioni, in
cui ha chiesto al vice presidente yankee di mantenere il
blocco
economico, commerciale e finanziario, poiché per lei "ciò non è il
problema di Cuba". Ossia, che cercare di uccidere per fame e malattie
il popolo non è un crimine che viola i più elementari diritti umani.
L'ignorante e maleducata mercenaria è stata accompagnata dal presidente
della Giunta Direttiva della
Fondazione Nazionale Cubano Americana,
Jorge Mas Santos, ciò che conferma il suo legame con la parte più
terrorista della mafia anticubana, che garantisce a lei e al suo gruppuscolo
i soldi che le premette di vivere senza lavorare.
Nella suo attuale giro negli Stati Uniti in cerca di più soldi, Berta è
stata ricevuta anche dalla Sottosegretaria di Stato per gli Affari Politici
Wendy Sherman.
Se i governanti cubani avessero ricevuto i leader del Movimento degli
Occupanti di Wall Street, ora gli Stati Uniti starebbero allineando i loro
cannoni contro l'isola e accusando Cuba di esportare la Rivoluzione.
Senza dubbio, il governo cubano ha tutto il diritto di formulare
pubblica denuncia di queste azioni d'ingerenza e presentare una nota
diplomatica al Dipartimento di Stato attraverso la Sezione di Interessi.
Forse
questa mossa da parte del governo degli Stati Uniti è un atto per
dimostrare, in anticipo, la sua impotenza prima della
schiacciante votazione contro il blocco
che si terrà prossimamente in seno all'Assemblea Generale delle Nazioni
Unite.
Ma né questo fatto, né altri simili, potranno invertire il processo
rivoluzionario cubano, che da 53 anni va resistendo a questi attacchi made
in USA.
Alla fine il velo cade e appaiono i mercenari con i loro padroni.
Una prueba contundente de la injerencia yanqui
Arthur González
Aquellas personas que aun mantienen cierta ingenuidad en relación a la
política norteamericana contra Cuba, ahora podrán comprender el motivo por
el cual se señala al Gobierno norteamericano de injerencista y de ser los
verdaderos padres de la contrarrevolución interna, bautizada por su
maquinaria propagandística como “disidentes”.
Varios medios de prensa de los EE.UU. como EL Nuevo Herald y otros digitales
como el sitio contrarrevolucionario español Diario de Cuba, se hicieron eco
del recibimiento el pasado 24 de octubre en la Casa Blanca, de la inculta y
grosera Berta Soler, auto proclamada presidenta de las Damas de Blanco, por
parte vicepresidente del Gobierno norteamericano Joe Biden.
Si faltaba alguna prueba para demostrar el carácter mercenario y anexionista
de Berta, ya está garantizada. Quien le tramitó dicha entrevista fue nada
menos que el senador Robert Menéndez, miembro numérico de la mafia
anticubana de Miami, esa que ha logrado encadenar la política exterior
norteamericana, convirtiendo el caso cubano en un asunto de política
doméstica.
Para demostrar aun más el comprometimiento del Gobierno yanqui en su
política de hostilidad contra la Revolución cubana, en la reunión participó
también Ricardo Zúñiga, consejero de Seguridad Nacional del vicepresidente
estadounidense.
Como otra demostración del carácter asalariado de Berta Soler y su posición
en contra del pueblo cubano, fueron sus declaraciones, en las cuales pidió
al vicepresidente yanqui que mantengan el Bloque económico, comercial y
financiero, pues según ella “ese no es el problema de Cuba”. O sea, que
tratar de matar por hambre y enfermedades al pueblo no es un crimen que
viola los más elementales derechos humanos.
La inculta y grosera mercenaria fue acompañada por el presidente de la Junta
Directiva de la Fundación Nacional Cubano-Americana, Jorge Mas Santos, lo
que corrobora su vinculación con la parte más terrorista de la mafia
anticubana, quien les garantiza a ella y a su grupúsculo el dinero que las
mantiene sin tener que trabajar.
En su actual gira por los Estados Unidos en busca de más dinero, Berta fue
recibida además por la subsecretaria de Estado para Asuntos Políticos, Wendy
Sherman.
Si los gobernantes cubanos hubiesen recibido a los dirigentes del movimiento
Ocupantes de Wall Street, ya Estados Unidos estuviera alineando sus cañones
contra la Isla y acusando a Cuba de exportar la Revolución.
Sin dudas, al Gobierno cubano le cabe todo el derecho de formular una
denuncia pública de estas acciones injerencistas y presentarle una nota
diplomática al Departamento de Estado a través de la Sección de Intereses.
Quizás esta maniobra del Gobierno norteamericano sea un acto para demostrar
anticipadamente su impotencia, ante la aplastante votación contra el Bloqueo
que tendrá lugar próximamente en la Asamblea General de la ONU.
Pero ni este hecho, ni otros similares, podrán revertir el proceso
revolucionario cubano, que lleva 53 años resistiendo esos embates made in
USA.
Al final el velo se cae y aparecen los mercenarios con sus amos. |
I SENTIMENTI UMANI DI
BERTA SOLER |
11.05.2013 -
Arthur
Gonzalez
http://heraldocubano.wordpress.com
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Affinché non rimangano
dubbi a nessuno su quali
sono i veri sentimenti
dei prezzolati di Miami,
quelli che tanto
raccontano che
a Cuba “non si
rispettano i diritti
umani”, dovete conoscere
le più recenti petizioni
che ha fatto Berta Soler
la grezza e incolta
presidentessa delle
Dame in Bianco, al
governo nordamericano,
il suo principale
patrocinatore e
finanziatore.
Nella sua richiesta
Berta ha chiesto che
venga mantenuto il
blocco commerciale e
finanziario che gli
Stati Uniti impongono
contro il suo stesso
paese, da 51 anni. A
questa richiesta ha
aggiunto che continui
anche a proibire ai
cittadini nordamericani
di visitare liberamente
l'Isola.
Questo non ha niente di
casuale, sono state
abbastanza diffuse le
interviste che ha
sostenuto con il capo
della mafia anticubana,
la congressista Ileana
Ros-Lehtinen, conosciuta
come la promotrice
principale di detti
temi.
Con la incultura che la
caratterizza, Berta non si è resa conto che
queste posizioni
aumentano anche di più
il rifiuto popolare
verso la sua persona e
dimostrano il suo
carattere servile e
mercenario verso il
governo nordamericano.
Ovviamente, a causa
della sua mancanza di
intelletto non deve
ricordare neanche che il
6 aprile del 1960,
l’allora Sottosegretario
di Stato per Temi
Ibero-americani degli
USA, Lester D. Mallory,
redasse un memorandum
dove affermava che:“Non esiste
un'opposizione politica
effettiva a Cuba;
pertanto l'unico mezzo
prevedibile che abbiamo
oggi per alienare
l'appoggio interno alla
Rivoluzione è attraverso
la delusione e lo
scoraggiamento basato
sull'insoddisfazione e
le difficoltà
economiche. Si deve
usare prontamente
qualunque mezzo
concepibile per
debilitare la vita
economica di Cuba.
Negare denaro e
forniture a Cuba per
diminuire i salari reali
e monetari, al fine di
causare fame,
disperazione e il
rovesciamento del
governo”.
Il principio è identico,
mezzo secolo dopo non è
cambiato niente. È
quello che perseguono
coloro che desiderano
un'altra Cuba; ma se
loro sono quelli che
salveranno i cubani,
poveri loro. |
Profeta o
brava alunna |
03.05.2013 -
Arthur
Gonzalez
http://heraldocubano.wordpress.com
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L'incolta
e maleducata
Berta Soler,
presidente
delle
chiamate Dame
in Bianco,
gruppuscolo
creato,
addestrato e
finanziato
dalla mafia
anticubana di Miami e
dalle agenzie
federali
degli Stati
Uniti, è
diventata una
"eminente
economista"
per opera e
grazia del
lavoro dei
suoi
protettori
yankee.
Berta che si
esprime in
forma volgare, senza
leadership,
amore
eccessivo per il
denaro e senza
sufficiente
livello
scolastico
come
per dar
criteri della
situazione
economica e
finanziaria
della sua
famiglia, ha
dichiarato
come una
chiaroveggente
che "Cuba
riceverà
meno petrolio
dal
Venezuela
sotto il
nuovo
governo del
neo eletto
presidente
Nicolas Maduro, ciò
che
rafforzerà
la dissidenza
interna nel
paese
caraibico".
Da dove
vengono
questi
criteri?
Saranno dell'ambasciata
degli Stati
Uniti?
E' quasi
certo,
perché lei non
ha mai
detto, nella
sua carriera
controrivoluzionaria,
una sola parola
su temi di
economia
cubana, ciò che
può essere
visto sul
blog delle
Dame e twitters
che hanno inviato.
Se si rileggono
si potrà comprovare
le
sciocchezze
che
esprime e la
totale
assenza di
elementi di
considerazione
nelle sue
esposizioni.
Ricordiamo
anche le
dichiarazioni
rese a Radio Martí dove
ha confuso Papa
Benedetto XI con
Giovanni
Paolo II, o
quando ha
dichiarato
che non
conosceva il
contenuto
della
lettera che
lei
stessa presumibilmente
aveva
inviato al
Santo Padre.
Quindi, come
é possibile che possa avere neuroni per
tali
previsioni?
Evidentemente
la
preparazione
che sta
ricevendo l'hanno trasformata per intero
in erudita,
ha anche
recentemente dichiarato da
Panama
che "é
favorevole che
gli USA
mantengano la
loro guerra
economica
contro la
sua stessa patria",
qualcosa che
non è
sostenuto
da nessuno
al mondo,
dimostrato
ogni anno
nelle
votazioni
che sul tema
si
realizzano
nella plenaria
dell'Assemblea
Generale
delle
Nazioni
Unite.
Speriamo che
ritornino
nella sua
terra per
sentire i
progressi.
Forse arriva
con
nuove
parrucche e
un linguaggio
meno rozzo ed
incolto,
ma la vera
prova del fuoco
sarà quanto
affronta le Dame di Santiago de Cuba, le quali sì che le
fanno
perdere la
sua
poca
compostezza.
Vivere per
vedere.
Profeta o buena alumna
Arthur Gónzalez
La inculta y grosera Berta Soler, presidenta de las llamadas Damas de
Blanco, grupúsculo creado, entrenado y financiado por la mafia
anticubana de Miami y agencias federales norteamericanas, se ha
convertido en una “eminente economista” por obra y gracia del trabajo de
sus protectores yanquis.
Berta que se expresa de forma chabacana, con ausencia de liderazgo,
excesivo amor por el dinero y sin nivel escolar suficiente como para dar
criterios de la situación económica-financiera de su familia, ha
declarado como toda una clarividente que “Cuba recibirá menos petróleo
de Venezuela bajo el nuevo gobierno del recién electo presidente Nicolás
Maduro, lo cual fortalecerá la disidencia interna en el país caribeño”.
¿De donde salieron estos criterios? ¿Serían de la embajada
norteamericana? Es casi seguro, porque ella jamás en su trayectoria
contrarrevolucionaria ha dicho ni una sola palabra sobre temas de la
economía cubana, lo cual puede comprobarse en el blog de las Damas y los
Twitters que han enviado. Si se releen se podrá comprobar las tonterías
que expresa y la ausencia total de elementos de consideración en sus
exposiciones.
Recordamos aun las declaraciones ofrecidas a Radio Martí donde confundió
al Papa Benedicto XI con Juan Pablo II, o cuando afirmó que no conocía
el contenido de la carta que supuestamente ella misma le había enviado
al Santo Padre.
Entonces, ¿Cómo es posible que tenga neuronas para tales vaticinios?
Evidentemente la preparación que está recibiendo la han transformado en
toda una erudita, incluso declaró recientemente desde Panamá que “está a
favor de que los Estados Unidos mantengan su Guerra Económica contra su
propia patria”, algo que no es apoyado por nadie en el mundo, demostrado
cada año en las votaciones que sobre el tema se realizan en el plenario
de la Asamblea General de la ONU.
Esperemos pues que regrese a su tierra para palpar los avances. Quizás
llegue con nuevas pelucas y un lenguaje menos grosero e inculto, pero su
prueba de fuego será cuando se enfrente a las Damas de Santiago de Cuba,
las cuales si la sacan de paso y le hacen perder su poca compostura.
Vivir para ver.
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Ladrona Dama in Bianco chiede di
mantenere il blocco per strangolare Cuba
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27.4.13 - http://cambiosencuba.blogspot.it/
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La leader delle
Dame in Bianco, Berta Soler, si é augurata oggi, nel Congresso degli Stati Uniti, che il nuovo presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, smetta di "regalar petrolio" a Cuba perché il governo "si soffochi" e così raggiungere la libertà per il popolo cubano.
"I barili di petrolio che Hugo Chavez regalava al Governo castrista erano una valvola di ossigeno. Qui l'importante è che Maduro non dia più quel petrolio che Chavez regalava a Raúl Castro. Stiamo cercando che il governo cubano si soffochi. (...) Finché i Castro hanno ossigeno rimarranno al potere, e non lo vogliamo più", ha detto Soler.
Soler ha coinciso inoltre con i rappresentanti della mafia anticubana di Miami sulla necessità di mantenere il blocco: "Rispetto le opinioni di tutti, ma la mia, quelle delle Dame in Bianco, è che non si tolga l'embargo", ha detto.
Nella conferenza stampa, insieme con i legislatori cubano-statunitensi
Ileana Ros
Lehtinen, Albio Sires, Mario Diaz-Balart e Joe Garcia, Soler ha chiesto "ancora una volta" la solidarietà del popolo statunitense, a cui ha riconosciuto il suo sostegno, ma che ha anche avvertito che Cuba "ha bisogno di molto di più, perché ha bisogno di libertà".
La solidarietà del popolo degli Stati Uniti a cui si riferisce Soler è in realtà quella del piccolo gruppo di gangster in quel paese che traggono profitto dalla continuazione del blocco contro Cuba e consiste nella rimessa di milioni di dollari che l'USAID spende per il mantenimento della controrivoluzione a Cuba.
Un video pubblicato in rete di recente ha mostrato diverse Dame in Bianco che si lamentano del disvio dei dollari inviati dalla "solidarietà" che fa la loro leader Berta Soler.
Ladrona Dama de Blanco pide mantener el bloqueo para asfixiar a Cuba
La líder de las Damas de Blanco, Berta Soler, deseó hoy en el Congreso estadounidense que el nuevo presidente de Venezuela, Nicolás Maduro, deje de "regalar petróleo" a Cuba para que el Gobierno "se asfixie" y lograr la libertad para el pueblo cubano.
"Los barriles de petróleo que Hugo Chávez regalaba al Gobierno castrista eran una válvula de oxígeno. Aquí lo importante es que Maduro no le de más ese petróleo que le regalaba Chávez a Raúl Castro. Estamos buscando que el Gobierno cubano se asfixie. (...) Mientras los Castro tengan oxígeno se van a mantener en el poder, y no lo queremos más", dijo Soler.
Soler coincidió además con los representantes de la mafia anticubana de Miami en la necesidad de mantener el bloqueo: Respeto las opiniones de todo el mundo, pero la mía, la de las Damas de Blanco, es que no se levante el embargo", dijo.
En la rueda de prensa, junto a los congresistas cubano estadounidenses Ileana Ros-Lehtinen, Albio Sires, Mario Diaz-Balart y Joe Garcia, Soler pidió "una vez más" la solidaridad del pueblo estadounidense, a quien reconoció su apoyo, pero al que también advirtió que Cuba "necesita mucho más porque está necesitada de libertad".
La solidaridad del pueblo de Estados Unidos a la que se refiere Soler es en realidad la del reducido grupo de mafiosos en ese país que lucran con la prolongación del bloqueo a Cuba y consiste en la remesa de millones de dólares con que la USAID dedica en mantener a la contrarrevolución en Cuba.
Un video colocado en la red recientemente mostró a varias Damas de Blanco quejándose del desvío de los dólares enviados por la "solidaridad" que hace su líder Berta Soler.
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Scandalo per corruzione coinvolge Berta Soler
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24.4.13 -
http://yohandry.com
www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=gyc413P0ODA
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Uno
scandalo per corruzione interna
macchia l'organizzazione delle
Dame in Bianco, creata nel
2003 da parenti di
prigionieri cubani.
Un video di
Cubainformación TV raccoglie le
denunce di sette
membri ed ex membri di questo
gruppo che denunciano
l'attuale Presidente Berta
Soler per la
disvio dei fondi
che ricevono dall'estero,
in particolare dagli Stati Uniti,
così come le pratiche "dittatoriali".
Nel video le sette
persone si lamentano che
l'assegno personale per ogni
marcia di protesta, prima di 30
pesos convertibili (dollari),
è stato ridotto drasticamente
a 15, senza alcuna spiegazione,
dopo la nomina di
Berta Soler come
capo del gruppo, in sostituzione
della defunta Laura Pollan.
Lo scandalo coincide
con l'assegnazione del Premio
Sakharov alla direzione delle
Donne in Bianco, martedì
23 aprile, presso il Parlamento
europeo.
Le denuncianti sono le "Dame
in Bbianco": Leonor Reino
Borges, Mirtha
Gregoria Gomez,
Raquel Castillo
lorenzo e Ana Luisa
Rubio Bez,
e le "ex dame in bianco"
Lilia Castaner Hernandez,
Miriam Reyes
Gomez e Katia Sonia
Martín Veliz.
Quest'ultima rappresenta a Cuba,
attualmente, l'illegale gruppo di
estrema destra
"Cuba Indipendente
e Democratica"
(CID), guidato da Miami
da Huber
Matos, noto ex comandante
che ha tradito la Rivoluzione
e si é scontrato in
armi contro Che Guevara e
Camilo Cienfuegos
.
Il Movimento di Solidarietà con
Cuba, va denunciando da
anni, che le Dame in
Bianco e altri
gruppi della cosiddetta "dissidenza"
cubana, sono finanziati dal
governo degli Stati Uniti, da
diversi governi dell'Unione Europea
e da società mediatiche
internazionali, direttamente o
attraverso organizzazioni intermediarie,
come nel caso delle Dame in Bianco.
Escándalo de corrupción salpica a Berta Soler,
Premio Sajárov
Un escándalo de corrupción interna salpica a
la organización Damas de Blanco, creada en 2003 por familiares de presos
cubanos. Un video de Cubainformación TV recoge las denuncias de siete
miembros y exmiembros de este colectivo que denuncian a la actual presidenta
Berta Soler por el desvío de los fondos económicos que reciben del exterior,
particularmente de Estados Unidos, así como por prácticas “dictatoriales”.
En el video las siete personas denuncian que la asignación personal por cada
marcha de protesta, antes de 30 pesos convertibles (dólares), fue rebajada
abruptamente a 15, sin explicación alguna, tras el nombramiento de Berta
Soler como jefa del grupo, en sustitución de la fallecida Laura Pollán.
Este escándalo coincide con la entrega del Premio Sajárov a la dirección de
las Damas de Blanco, este martes 23 de abril, en el Parlamento europeo.
Estas personas son las “damas de blanco” Leonor Reino Borges, Mirtha
Gregoria Gómez, Raquel Castillo Lorenzo y Ana Luisa Rubio Bez, así como las
“exdamas de blanco” Lilia Castaner Hernández, Miriam Reyes Gómez y Katia
Sonia Martín Véliz. Esta última representa en Cuba, actualmente, al grupo
ilegal de extrema derecha “Cuba Independiente y Democrática” (CID), dirigido
desde Miami por Huber Matos, conocido excomandante que traicionó a la
Revolución y se enfrentó en armas contra el Che Guevara y Camilo Cienfuegos.
El Movimiento de Solidaridad con Cuba viene denunciando, desde hace años,
que las Damas de Blanco y otros grupos de la llamada “disidencia” cubana,
son financiados por el Gobierno de EEUU, por varios gobiernos de la Unión
Europea y por empresas mediáticas internacionales, de forma directa o a
través de organizaciones intermediarias, como es el caso de las Damas de
Blanco. |
Un compito semplice per Berta Soler
Berta Soler, “leader” delle Dame di Bianco, recentemente ha
dichiarato in Spagna che la Cuba di Batista è stata un
“gioiello d’oro”.
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10.4.13 -
di Elier Ramirez Cañedo da La Pupila Insomne
cubadebate.it
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Come
integrante che è della nuova muta di annessionisti
cubani dovrebbe studiare le parole che ha pronunciato
J.F.Kennedy –uno dei suoi presidenti – il 6 ottobre
1960, in una cena offerta dal Partito Democratico nella
città di Cincinnati, nell’Ohio, in piena campagna
elettorale per la presidenza degli Stati Uniti. In
quell’occasione il giovane senatore ha affermato:
“Nel 1953 la famiglia cubana aveva un’entrata di sei
pesos alla settimana. Dal 15 al 20% della forza di
lavoro era cronicamente disoccupata. Solo un terzo delle
case dell’Isola avevano acqua corrente e negli ultimi
anni che hanno preceduto la Rivoluzione di Castro questo
abissale livello di vita scese ancora di più, al
crescere la popolazione che non condivideva la crescita
economica. Solo a 90 miglia c’erano gli Stati Uniti –il
loro buon vicino – la nazione più ricca della Terra, con
le sue radio, i suoi giornali ed i suoi film, divulgando
la storia della ricchezza materiale degli Stati Uniti e
le sue eccedenze agricole. Ma, invece di estendere una
mano amica al disperato popolo di Cuba, quasi tutto il
nostro aiuto è stato in forma di assistenza in
armamenti, assistenza che non contribuì alla crescita
economica per il benessere del popolo cubano; assistenza
che ha permesso a Castro ed ai comunisti di stimolare la
crescente credenza che gli Stati Uniti erano
indifferenti alle aspirazioni del popolo di Cuba di
avere una vita decente…In una maniera antagonista contro
il popolo di Cuba, abbiamo usato l’influenza con il
Governo per beneficare gli interessi ed aumentare le
utilità delle compagnie private nordamericane che
dominavano l’economia dell’Isola. Al principio del 1959
le imprese nordamericane possedevano circa il 40% delle
terre per produrre zucchero, quasi tutte le proprietà di
bestiame, il 90% delle miniere e delle concessioni
minerali, l’80% dei servizi e praticamente tutta
l’industria del petrolio e somministravano due terzi
delle importazioni di Cuba.
Il simbolo di questo atteggiamento cieco è ora in
esibizione in un museo de L’Avana. È un telefono d’oro
massiccio regalato a Batista dalla Compagnia dei
Telefoni. È un’espressione di gratitudine per l’aumento
eccessivo delle tariffe che autorizzò il Dittatore
cubano alle istanze del nostro Governo. Ed ai visitatori
del museo è ricordato loro che gli Stati Uniti non hanno
detto niente su altri eventi che sono accaduti lo stesso
giorno che si autorizzò l’eccessivo aumento delle
tariffe, quando 40 cubani persero la loro vita in un
assalto al Palazzo di Batista…Chissà, il più disastroso
dei nostri errori è stata la decisione di creare e dare
appoggio ad una delle dittature più sanguinanti e
repressive della lunga storia della repressione
latinoamericana. Fulgencio Batista assassinò 20 000
cubani in sette anni, una proporzione della popolazione
di Cuba maggiore che quella dei nordamericani che sono
morti nelle due grandi guerre mondiali…Portavoci
dell’Amministrazione elogiavano Batista, l’esaltavano
come un alleato fidato ed un buon amico, mentre Batista
assassinava migliaia di cittadini, distruggeva le ultime
vestigia di libertà e rubava centinaia di milioni di
dollari al popolo cubano.
Aumentammo una costante corrente di armi ed
approvvigionamenti a Batista, giustificandola in nome
della difesa emisferica, quando in realtà il suo unico
uso era placare l’opposizione al Dittatore ed ancora,
quando la guerra civile a Cuba stava in tutto il suo
apogeo –fino a marzo del 1958 – l’Amministrazione
continuò inviando armi a Batista, che usava contro i
ribelli, aumentando il sentimento anti-nordamericano ed
aiutando a fortificare l’influenza dei comunisti…Por
esempio, a Santa Clara, nel centro di Cuba, c’è
un’esibizione che commemora i danni causati nella città
dagli aeroplani di Batista nel dicembre del 1958. La
parte più importante dell’esibizione è una collezione di
frammenti di bombe con l’iscrizione sotto di due mani
strette che dice “Mutuo Defense-Made in USA”…Anche
quando il nostro governo fermò l’invio di armi, la
nostra missione militare rimase per addestrare i soldati
di Batista per combattere i rivoluzionari e si
rifiutarono di andare via fino a che le forze di Castro
erano già per le strade de L’Avana”. [1]
È chiaro che non possiamo chiedere a Berta che
apprenda i profondi studi storici realizzati da
investigatori cubani sulla dittatura di Batista, ma
sicuramente non smetterà di leggere uno dei suoi
presidenti statunitensi. Questo sarebbe un difetto
imperdonabile per lei. Magari leggendo lo stesso
Kennedy, potrà interessarsi nell’approfondire e
conoscere alcune verità di quella che è stata la Cuba di
Fulgencio Batista.
[1] Citato da Carlos Lechuga
in: Itinerario de una
Farsa, Editorial Pueblo y Educación, La Habana, 1991, pp.127-129.
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Alla ricerca di più
soldi
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17.3.13 -
Arthur Gonzalez
http://heraldocubano.wordpress.com
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Il giorno in cui le
autorità competenti
cubane decidano di
dare piena
applicazione al
codice penale, come
avviene in altri
paesi, vedremo molti
dei principali
salariati di
Washington seduti
sul banco degli
imputati per i reati
di false accuse,
calunnie e simili.
Una delle prime
sarebbe l'ignorante
e maleducata Berta
Soler, che si é auto
titolata presidente
delle cosiddette
Dame in Bianco,
senza essere eletta
da alcuna riunione
del gruppuscolo, ma
che ha usurpato la
carica in seguito
alla morte della sua
presidente
Laura Pollan, con
l'obiettivo di
appropriarsi di gran
parte del denaro che
ricevono dagli Stati
Uniti, ambendo
l'acquisto di una
casa
in un quartiere
residenziale di
L'Avana e
abbandonare il
quartiere popolare
dove vive.
E' proprio questa
ignorante ed
arrogante signora
quella che fin dal
suo arrivo in terra
di Spagna si é
proiettata per ciò
che è, una persona
con incontinenza
verbale per
diffamare ed
emettere false
accuse, su fatti di
cui non ha alcuna
prova, ma lo fa per
ingraziarsi i leader
della estrema destra
spagnola,
diplomatici
dell'ambasciata
degli Stati Uniti a
Madrid e,
naturalmente, i suoi
sponsor a Miami come
Laly Sampedro,
responsabile delle
finanze per fornire
denaro a Berta e ai
suoi seguaci.
Quindi, Berta Soler
ha realizzato
dichiarazioni
ingiuriose
all'agenzia EFE, lo
scorso 11 marzo, in
cui ha detto che "si
é intensificata la
repressione e il
regime agisce
impunemente per le
strade, ci colpisce,
ci trascina, ci
porta in prigione".
Se qualcuno sa
esattamente la
falsità di queste
dichiarazioni e non
mi lascerà mentire,
é proprio l'agenzia
EFE perché i loro
corrispondenti a
L'Avana sanno che
Berta mente
costantemente al
fine di seguire le
istruzioni che le
inviano da Miami,
poiché la osservano
sfilare domenica
dopo domenica,
provocatoriamente,
per un viale
centrale senza
essere disturbata da
nessuno, diciamo
meglio ignorata
persino dagli stessi
diplomatici nord
americani stanchi di
sprecare il loro
tempo libero, per
vederla passeggiare
senza il minimo
contrattempo. I
mercoledì di ogni
settimana si
riunisce in quella
che fu la casa di
Laura per eseguire
una sorta di
tribunale
disciplinare in cui
con la sua
abitudinaria
rozzezza insulta,
offende e contesta
la mancata
partecipazione dei
suoi seguaci alle
attività che
organizza,
espellendo quelle
che le si oppongono;
qualcosa di cui non
parla ma lo fanno,
ad alta voce, le
persone maltrattate quando
lasciano la casa.
A proposito di
quanto detto di
"colpi e trascinamento"
delle Dame in Bianco,
sarà che Berta ha
osservato come
agisce la polizia
spagnola che sì
trascina, colpisce e
imprigiona molte
persone che scendono
in strada a
protestare contro i
criminali tagli
imposti dal governo
del Partito
Popolare, o è che
per dipingere le sue
delizie a Donna Esperanza Aguirre si
sta mostrando tanto
coraggioso ed
aggressiva, qualcosa
che non fa a Cuba
neppure per caso?
Coloro che sono
confusi dalla
manipolazione
mediatica che fanno
i nord americani e i
loro principali
alleati in Europa,
in relazione alle
Dame in Bianco, ora
potranno trarre le
proprie conclusioni
ad ascoltare le
parole della
grossolana ed
incolta Berta sulla
morte del presidente
Rafael Chavez Frías,
quando ha affermato
all'agenzia EFE che
"noi non ci
rallegriamo della
morte di Chavez, ma
neppure abbiamo il
perché
rammaricarci".
Evidentemente lei
non sa che il
Principe delle
Asturie in persona,
ha partecipato ai
funerali per dar
incoraggiamento alla
famiglia del
presidente e
esprimere il dolore
della Spagna per la
sua morte. Poi si
dichiararono
cristiani e vanno a
messa la domenica
quando non si
rammaricano della
perdita di un essere
umano credente e
praticante della
religione cattolica,
è per questo motivo
che il Santo Padre
Benedetto XVI, ha
rifiutato riceverle,
perché come uomo
saggio ha compreso
la bassa risma e
assenza di
convinzioni di
queste donne che
hanno come unico
obiettivo di
ottenere più soldi
per continuare a
vivere senza
lavorare, cosa che
solo possono fare a
Cuba.
En busca de más dinero.
Arthur Gónzalez
El día que las autoridades competentes cubanas se decidan a hacer
cumplir a cabalidad el código penal, como se hace en otros países del
mundo, veremos a muchos de los principales asalariados de Washington
sentados en el banquillo de los acusados por el delito de acusaciones
falsas, calumnias y otros similares.
Una de las primeras sería la inculta y grosera Berta Soler, quien se
auto tituló presidenta de las llamadas Damas de Blanco, sin ser elegida
en ninguna reunión del grupúsculo, sino que usurpó el cargo a raíz de la
muerte de su presidenta Laura Pollán, con el objetivo de apropiarse de
gran parte del dinero que reciben desde los EE.UU., al ambicionar la
compra de una vivienda en un barrio residencial de la Habana y dejar
atrás el barrio obrero donde reside.
Es precisamente esta inculta y arrogante señora la que desde su arribo a
tierras españolas se ha proyectado como lo que es, una persona con
incontinencia verbal para difamar y emitir acusaciones falsas, sobre
hechos de los que no tiene la menor prueba, pero lo hace para agradar a
dirigentes de la ultraderecha española, funcionarios diplomáticos de la
embajada norteamericana en Madrid y por supuesto a sus patrocinadores en
Miami como Laly Sanpedro, encargada de las finanzas para suministrarle
dinero a Berta y sus secuaces.
Así las cosas, Berta Soler realizó injuriosas declaraciones a la agencia
EFE el pasado 11 de marzo, en las que afirmó que “se ha recrudecido la
represión y el régimen actúa impunemente en las calles, nos golpea, nos
arrastra, nos lleva al calabozo”.
Si alguien conoce perfectamente lo falso de estas declaraciones y no me
dejará mentir, es precisamente la agencia EFE, porque sus corresponsales
en la Habana saben que Berta miente constantemente con el propósito de
seguir las indicaciones que le envían desde Miami, pues la observan
desfilar domingo tras domingo provocativamente por una céntrica avenida
habanera sin ser molestada por nadie, digamos más bien ignoradas hasta
por los propios diplomáticos norteamericanos cansados de perder su
tiempo de descanso, para verlas pasar sin el más mínimo contratiempo.
Los miércoles de cada semana se reúne en la que fuera vivienda de Laura
para llevar a cabo una especie de tribunal disciplinario donde con su
acostumbrada grosería insulta, ofende y cuestiona la no participación de
sus secuaces en las actividades que organiza, expulsando a las que se le
oponen, algo de lo que no habla pero si lo hacen a voz en cuello al
salir del lugar las maltratadas.
Sobre lo dicho de “golpes y arrastres” a las Damas de Blanco, ¿será que
Berta observó como actúa la policía española que sí arrastra, golpea y
encarcela a cuanta persona salga a las calles a protestar por los
criminales recortes impuesto por el gobierno del Partido Popular, o es
que para pintarle monerías a doña Esperanza Aguirre se está mostrando
tan valiente y agresiva, algo que no hace en Cuba ni por casualidad?
Los que estaban confundidos por la manipulación mediática que hacen los
norteamericanos y sus principales aliados en Europa, en relación a las
Damas de Blanco, ahora podrán sacar sus propias conclusiones al escuchar
las palabras de la grosera e inculta Berta sobre la muerte del
presidente Rafael Chávez Frías, cuando afirmó a la agencia EFE que
“nosotras no nos alegramos de la muerte de Chávez pero tampoco tenemos
porque lamentarnos”.
Evidentemente ella no conoce que el príncipe de Asturias en persona,
asistió a los funerales para dar aliento a la familia del mandatario y
expresar el pesar de España por su muerte. Después se dicen cristianas y
van a misa los domingos cuando no se lamentan de la pérdida de un ser
humano creyente y practicante de la religión católica, es por esa razón
que el santo padre Benedicto XVI, no aceptó recibirlas, pues como hombre
sabio comprendió la baja calaña y ausencia de convicciones de estas
mujeres que tienen como único objetivo obtener más dinero para continuar
viviendo sin trabajar, algo que solo pueden hacer en Cuba.
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