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così si sono espressi:
e
più di otto milioni di cubani che hanno firmato l’appoggio al Progetto di Modifica Costituzionale proposto dalle direzioni delle organizzazioni di massa, il che costituisce un forte sostegno del popolo al sistema socialista e democratico e un Si per la Patria, la Rivoluzione e il Socialismo .
Queste firme sono state raccolte da sabato alle dieci della mattina ora locale, quando è iniziato il progetto, nei 129523 locali abilitati per la firma da parte dei cittadini maggiori di 16 anni con diritto al voto. I seggi resteranno aperti sino alle 12.00 di martedì 18 giugno.
Per i cubani che compiono missioni all’estero, con diritto al voto, si sono abilitati seggi negli uffici diplomatici di Cuba nei diversi paesi perché possano esercitare il loro diritto.
Questo processo d’appoggio alle riforme presentato dalle direzioni delle organizzazioni di massa trascorre con serietà e trasparenza e conta sull’appoggio di cubani di diverse idee e religioni, cittadini diversi che hanno come denominatore comune la difesa della Patria.
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PROGETTO DI MODIFICA COSTITUZIONALE
IL POPOLO DI CUBA
Legittimo erede e continuatore delle
gloriose tradizioni di lotta per la libertà, l'indipendenza e la sovranità
della nazione che ha i più bei precedenti
nei patrizi che aiutarono a formare la
coscienza nazionale;
nei patrioti che durante le lotte di
liberazione del 1868 e 1895 portarono avanti le guerre d'indipendenza contro il
colonialismo spagnolo e a cui le fu strappata la vittoria dall'intervento
militare statunitense;
negli uomini e nelle donne che per oltre
cinquant'anni lottarono contro l'oppressione, il dominio dell'imperialismo
yankee, la corruzione politica e amministrativa, la mancanza di diritti e di
libertà pubbliche, il razzismo, la discriminazione razziale, l'ingiustizia, la
disuguaglianza e la brutale repressione;
in coloro che offrirono in sacrificio la
loro vita nel Moncada, nelle montagne e nelle città per raggiungere un destino
degno, umano e giusto per il nostro popolo, fino a conquistare la definitiva
indipendenza il 1° Gennaio 1959;
in coloro che durante questi quarantatre
anni sacrificarono la loro vita in difesa della Rivoluzione Socialista e dei
suoi principi.
COSCIENTI
che è proprio nel popolo di Cuba dove
risiede il potere sovrano dello Stato e quindi dove risiede il potere
costituente della nazione che si traduce nella Costituzione vigente la cui bozza
originale, discussa e analizzata da milioni di persone che apportarono le loro
idee e modifiche al testo presentato, fu posteriormente approvata in plebiscito
nazionale mediante il voto libero, diretto e segreto del 97,7% degli elettori e
proclamata il 24 febbraio 1976;
che la Rivoluzione Socialista riuscì a
riscattare Cuba dall'umiliante dominio imperialista e a convertirla in una
nazione libera e indipendente che si basa sulla stretta unità, sulla
cooperazione e sul consenso d'un popolo culto, ribelle, di uomini e donne
coraggiosi ed eroici, che sono la forza, il governo e il potere stesso della
nazione cubana e che con il loro coraggio, la loro intelligenza e le loro idee
hanno saputo affrontare le aggressioni del più potente impero che abbia mai
conosciuto la storia dell'umanità e difendersi da esse;
che malgrado il ferreo blocco e la guerra
imposta dal governo degli Stati Uniti di America con la pretesa di asfissiare e
umiliare il nostro popolo, la nazione cubana è cresciuta in questi gloriosi
anni di Rivoluzione fino a raggiungere alti indici d’istruzione, culturali e
sociali, con un tasso d'analfabetismo dello 0,2%, un tasso di scolarizzazione
dell'istruzione elementare del 100%, un tasso di scolarizzazione dell'istruzione
media del 99,7%, una mortalità infantile di 6,2 su ogni mille nati vivi, con
590 medici, 743 infermiere e 630,6 posti letto in ospedali per ogni mille
abitati e una prospettiva di vita alla nascita di 76 anni, nonché, fra tanti
alti, i livelli fondamentali per una vita sana, dignitosa, e giusta di tutti i
cittadini;
che le grandi trasformazioni avvenute
nella nostra società sin dal trionfo rivoluzionario, aprirono insospettabili
accessi alla partecipazione del popolo alla gestione reale della società, in
cui ha assunto un nuovo e sempre crescente protagonismo, e su questa base è
nata e si sviluppa una nuovo carattere istituzionale e un sistema elettorale,
espressi nella Costituzione della Repubblica, che garantiscono il contenuto
democratico dell'attiva presenza cittadina in tanto riconoscono, soltanto al
popolo, il diritto di scegliere, nominare, eleggere, controllare e revocare i
propri rappresentanti, i quali contribuiscono, inoltre, a sviluppare una cultura
di partecipazione che comprende la discussione e presa di decisioni sui
principali problemi del paese attraverso le organizzazioni sociali e di masse e
dei consigli popolari di cui sono parti. La massiccia assistenza del popolo ai
processi elettorali rispecchiata in cifre che superano il 95% è una
manifestazione che conferma l'appoggio alla Rivoluzione;
delle grossolane misure d'aggressione
contro Cuba che ha annunciato il Presidente degli Stati Uniti di Nordamerica,
G.W.Bush, spinto dalla mafia terrorista residente a Miami, in occasione di
commemorarsi i 100 anni dello stabilimento della neocolonia yankee, frutto della
guerra imperialista che strappò ai cubani la loro libertà, nonché della sua
dichiarata pretesa di abbattere il sistema politico cubano e distruggere l'opera
della Rivoluzione.
PER TANTO
in esercizio del potere sovrano e del
diritto che gli conferisce l'articolo 3 della Costituzione di difendere l'ordine
politico, sociale ed economico stabilito e in uso del diritto che possiedono
tutti i cittadini di rivolgere petizioni alle autorità, ai sensi dell'articolo
63 della Costituzione della Repubblica.
SOLLECITA
Dall'Assemblea Nazionale del Potere
Popolare, organo supremo del potere dello Stato, che rappresenta ed esprime la
volontà sovrana di tutto il popolo:
PRIMO: Ratificare che il nostro popolo
s'identifica con tutti e ognuno dei principi che supportano la Costituzione
della Repubblica, in specifico con i Fondamenti Politici, Sociali ed Economici
stabiliti nel Capitolo I, sottolineando specialmente che:
"Cuba è uno stato socialista di
lavoratori, indipendente e sovrano, organizzato con tutti e per il bene di tutti
come Repubblica unitaria e democratica, per la soddisfazione della libertà
politica, della giustizia sociale, del benessere individuale e collettivo e
della solidarietà umana."
SECONDO: Riconoscere ufficialmente la
volontà del popolo secondo cui il regime economico, politico e sociale statuito
nella Costituzione della Repubblica è intoccabile.
TERZO: Ratificare che i rapporti
economici, diplomatici e politici con qualunque altro Stato non potranno essere
mai negoziati sotto aggressione, minaccia o pressione di una potenza straniera.
QUARTO: Che i suddetti aspetti, dopo
essere approvati mediante la procedura legale pertinente, siano espressamente
inclusi nella Costituzione della Repubblica quali parti integranti della
medesima, e con l'espressa abrogazione di tutte le disposizioni precedenti che
gli si oppongano o contraddicano.
Emesso a Cuba, addì 10 giugno 2002,
"Anno degli Eroi Prigionieri dell'Impero".
Firmato: Pedro Ros Leal, Segretario Generale della
Centrale di Lavoratori di Cuba (CTC). Orlando Lugo Fonte, Presidente dell'Associazione
Nazionale di Piccoli Agricoltori (ANAP). Juan Contino Aslan, Coordinatore Nazionale dei
Comitati di Difesa della Rivoluzione (CDR). Miriam Yanet Martín González, Presidentessa
dell'Organizzazione di Pioneros "José Martí" (OPJM). Juan Almeida Bosque, Presidente
dell'Associazione di Combattenti della Rivoluzione Cubana (ACRC). Vilma Espín Guillois, Presidentessa della
Federazione di Donne Cubane (FMC). Hasán Pérez Casabona, Presidente della
Federazione di Studenti Universitari (FEU). Claudia Felipe Torres, Presidentessa della
Federazione di Studenti della Scuola Media (FEEM).
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