Vergognosa e ripugnante azione di Mireya Moscoso
Un tradimento per i cubani e
per i panamensi
Elson Concepción Pérez, 27 agosto 2004
Oggi si è consumato uno dei più grossi tradimenti nella storia dei rapporti tra Cuba e Panama. “Un tradimento non solo contro il popolo cubano, ma anche contro lo stesso popolo panamense”, ha detto l’ambasciatore Carlos Zamora nella Mesa Redonda Informativa di ieri sera che ha analizzato il vergognoso indulto concesso dalla presidentessa di Panama Mireya Moscoso aquattro terroristi di origine cubana detenuti nel suo paese.
Zamora ha messo in risalto le dimostrazioni di solidarietà e di appoggio a Cuba compiute in tutti questi anni da molti settori della società panamense, nella lotta per fare giustizia e condannare questi terroristi.
“Il popolo panamense condivide con Cuba l’indignazione per quest’azione preparata in anticipo dalla presidentessa Moscoso”, ha detto Zamora.
Il decreto di indulto, firmato in nottata e pubblicato alle 7 del mattino dalla Gazzetta Ufficiale, dimostra che era una decisione premeditata. L’arrivo a Panama nella stessa notte di due aerei privati per trasportare i terroristi lo conferma.
E’ un atto vile per ingraziarsi la mafia di Miami, per soddisfare le necessità del Governo degli Stati Uniti in questo periodo elettorale nel quale lo stato della Florida è assai importante per le aspirazioni di rielezione di George W. Bush.
Zamora ha segnalato che questi fatti confermano l’incapacità dello Stato panamense ad affrontare questa faccenda. Con l’indulto il rispetto della legge è stato prostituito. Si è trattato di un atto mostruoso contro la volontà popolare e contro il diritto internazionale. Si tratta dell’indulto a terroristi stranieri che sono andati a Panama ad assassinare anche dei panamensi.
Randy Alonso, moderatore della Mesa Redonda, dopo aver letto la Dichiarazione del Governo Rivoluzionario, ha fatto riferimento alle diverse dimostrazioni di rifiuto della decisione presa da Mireya Moscoso e alla solidarietà con Cuba espressa a Panama attraverso le proteste di organizzazioni sindacali e studentesche. R. Alonso ha anche segnalato atteggiamenti come quello del governatore della provincia panamense di Colón, che ha annunciato di rinunciare alla sua carica perché non condivide la decisione della presidentessa.
Anche la stampa ha accusato Mireya Moscoso per questo esecrabile indulto, conferito senza che il processo giudiziario, che era nella fase di appello su richiesta dei legali accusatori, fosse finito.
Raggiunto a Panama per via telefonica, il legale querelante Julio Berrios ha qualificato l’indulto come “un’azione totalmente sbagliata, contraria al diritto internazionale”.
Berrios ha assicurato che la decisione della presidentessa Moscoso costituisce un atto per tentar di aiutare Bush in Florida nelle prossime elezioni presidenziali, come le ha chiesto il segretario di Stato nordamericano Colin Powell durante una visita al paese centro-americano.
Sempre per telefono Gabriel Pascual, vice-presidente del Coordinamento Panamense di Solidarietà con Cuba, ha detto che di fronte a quest’atto della Presidentessa il movimento studentesco ha fatto l’alba per strada, stando allerta e protestando e che così continuerà a fare.
La frustrazione di Lisset Díaz, figlia di Dartagnan Díaz, assassinato dai terroristi adesso perdonati e di Félix Negrín, fratello di Eulalio José Negrín, un’altra vittima delle azioni di questi assassini, è molto grande. Le autorità di quel paese avevano assicurato loro che si sarebbe fatta giustizia. Invece con l’indulto la realtà si è dimostrata totalmente diversa.
DOV’E’ POSADA CARRILES?
Sia Randy Alonso che i giornalisti Bárbara Betancourt e Reinaldo Taladrid si sono riferiti all’uscita da Panama verso Miami –nel buio della sera- dei quattro terroristi perdonati e allo scalo in un paese centro-americano dove è rimasto Posada Carriles.
E’ stato ricordato che in El Salvador questo terrorista ha avuto la sua tana per anni. Anche se l’attuale presidente di quella nazione, Elías Antonio Sacca, ha assicurato questo giovedì che Posada Carriles “non è entrato né entrerà” nel suo paese, si può dedurre che si sia certamente rifugiato lì.
Gli altri tre assassini, Gaspár Jiménez Escobedo, Pedro Remón e Guillermo Novo Sampoll, sono stati ricevuti a Miami dalla mafia cubano-americana, i cui dirigenti hanno immediatamente dichiarato che era una vittoria della democrazia.
Si tratta di persone che entrano nel territorio nordamericano e che hanno le mani sporche di sangue. “Un’impune entrata di terroristi nella capitale del terrorismo”, ha detto Randy Alonso.
Le colleghe Nidia
Díaz e Juana Carrasco hanno fatto riferimento alle diverse manifestazioni di
corruzione del Governo della presidentessa Mireya Moscoso, ai 25 milioni di
dollari che, stando alle informazioni della stampa, fanno parte di un grande
conto segreto controllato dalla Moscoso, che conclude il suo periodo
presidenziale con una fortuna di più di 400 milioni di dollari. Pare strano che
la cifra provenga dal salario riscosso durante questi anni come governante.