Ancora allo scoperto la doppia

 

morale USA sul terrorismo

 



L’Avana, 13 dic. 2005 (AIN). - Roberto Pérez Betancourt

 

La doppia morale sulla lotta al terrorismo del Governo di Bush è venuta nuovamente allo scoperto di fronte alle barbare azioni dei mafiosi anticubani residenti a Miami. E’ stato dimostrato nella Tavola Rotonda trasmessa dalla radio e dalla TV.

 

Le autorità statunitensi devono affrontare pubblicamente la sfida se processare o proteggere i loro complici dalla lunga storia delittuosa, che trovano riparo nel sud della Florida e non hanno dato corso alla richiesta di estradizione del criminale internazionale Luis Posada Carriles, presentata dal Venezuela.

 

In un ricatto al governo nordamericano, José Basulto, capo dell’organizzazione Hermanos al Rescate, si è vantato dal canale 41 della TV di Miami di aver attentato contro un albergo dell’Avana, da un motoscafo, senza essere stato finora investigato dal FBI.

 

Basulto, dal lungo curriculum terroristico, ha affermato che la CIA lo ha addestrato e ha diretto attività di gruppi cubano-americani contro Cuba. Gli analisti sottolineano che Basulto ha incriminato se stesso senza timore delle rappresaglie della polizia, durante un programma dedicato all’udienza del processo dei suoi complici Santiago Álvarez Fernández-Magriñá e Osvaldo Mitat, noti terroristi arrestati il 18 novembre per possesso di armi da guerra vietate, tutti e due accusati senza diritto alla libertà su cauzione.

 

Dopo che W. Bush ha ribadito che un paese che accoglie terroristi è colpevole come loro, l’opinione pubblica si chiede cosa dirà adesso il presidente USA di fronte a dichiarazioni come quelle di Basulto, che si vanta pubblicamente di aver realizzato e incoraggiato atti di terrorismo contro Cuba e continua a godere di impunità.

 

Álvarez Fernández-Magriñá ha trasportato sulla sua nave Santrina il terrorista internazionale Luis Posada Carriles nel marzo di quest’anno e lo ha introdotto clandestinamente a Miami, fatto che è stato reiteratamente denunciato da Cuba con prove documentate, che però non sono state prese in considerazione dal Governo nordamericano.

 

Durante la Tavola Rotonda è stato nuovamente citato il lungo dossier di azioni criminali portate a termine da Álvarez Fernández-Magriñá, tra le quali figura l’introduzione di sabotatori a Cuba, a uno dei quali dette istruzioni su come far saltare in aria il Cabaret Tropicana in una conversazione la cui registrazione autentica è stata trasmessa dalla TV cubana.

 

Álvarez Fernández-Magriñá, figlio di un corrotto senatore della pseudo-repubblica cubana, confessa di essere amico intimo di Posada Carriles e di altri noti terroristi da lui aiutati.

 

Posada Carriles, di origine cubana e naturalizzato venezuelano, è uno dei principali autori dell’attentato che provocò l’esplosione di un aereo della ‘Cubana de Aviación’ il 6 ottobre 1976, causando la morte di 73 persone innocenti ed è l’autore comprovato di numerosi crimini in vari paesi nei quali ha agito come agente della CIA.

 

Si è svolta martedì a Miami un’udienza contro Álvarez e Mitat, che si sono dichiarati innocenti ed è stata posticipata l’udienza di una settimana per la presentazione di nuova documentazione.

 

I compari degli accusati stanno tentando di far svolgere il processo a Miami, dove per i delinquenti esiste un clima favorevole e insultano il Governo, mentre la Procura sta insistendo affinché il processo si svolga a Fort Lauderdale, nella contea di Broward, più lontano dall’influenza mafiosa, dove si possa operare in modo conforme alla giustizia.

 

Gli analisti opinano che è difficile pronosticare se veramente verrà fatta giustizia nel processo, anche se è evidente che Álvarez e Mitat stanno passando un brutto quarto d’ora e che la stampa possiede elementi sufficienti per collegarli al dossier di Posada Carriles, protetto dalle autorità nordamericane.

 

È stato reso noto che 30 frequenze di differenti radio e TV stanno attualmente trasmettendo da Miami più di 2.000 ore la settimana di programmi sovversivi contro Cuba. Il Governo USA destina 47 milioni di dollari l’anno a quest’aggressione.

 

I giornalisti hanno ricordato che quando si è effettuato a Miami il processo contro René González, Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Fernando González e Antonio Guerrero, i Cinque combattenti cubani contro il terrorismo, procuratori e altre autorità ritennero Miami una piazza imparziale, mentre era evidente il clima di ostilità esistente nei confronti dei patrioti, così come adesso la città si mostra vicina agli interessi di Álvarez e Mitat.

 

Nella Tavola Rotonda è stato sottolineato che Félix Rodríguez Mendigutía, noto agente della CIA, decorato per il suo dossier di assassino e attuale presidente della brigata mercenaria 2506, ha dichiarato alla TV di Miami che farà tutto il possibile, in contatto con le autorità, per aiutare i mafiosi sotto processo.

 

A Miami, i mass-media dell’estrema destra e quelli favorevoli a essa, sorvolano sul noto dossier criminale dei terroristi, che vengono presentati come combattenti ed hanno perfino promosso la celebrazione di una messa in loro onore, dove sono stati elogiati da politicanti e dalla chiesa locali e si è protestato per il loro arresto.

 

Quasi alla fine della Tavola Rotonda è stata resa nota la cospirazione ordita dai venezuelani controrivoluzionari, dalla mafia anticubana e da altri terroristi attivi a Miami.