Il presidente cubano, Fidel Castro, ha affermato che
l'economia dell'Isola avanza su basi solide in differenti sfere e
settori.
Parlando ad una cerimonia per il 15° anniversario della fondazione del
Palazzo Centrale di Informatica ed Elettronica, lo statista ha
segnalato che la produzione di elettricità cresce ad un ritmo di
80 mila kilowatt per settimana. Ciò succede anche per i programmi che
lo Stato sta portando a termine in diversi rami dell'economia
nazionale.
“Lo stesso paese si sorprenderà della velocità che si imprime alla
Rivoluzione Energetica e delle risorse economiche che disporrà a
partire da questo sforzo supersonico”.
Fidel ha detto che sarebbe forse un'esagerazione dire che il progetto
va alla velocità della luce, però porta tanta luce, accessibile ai
cittadini e ad altri paesi del mondo. Avrà una gran rilievo per
l'umanità ciò che fa il paese con le risorse disponibili. Ha
sottolineato che la battaglia contro i blackout si va compiendo ad un
eccellente ritmo.
Agli inizi dell’anno il capo di Stato aveva assicurato che la
rivoluzione energetica era una battaglia decisiva, dalla quale si
potevano apprendere lezioni utili per l'Isola ed il mondo. “Ci sarà un
prima ed un dopo a questo processo” assicurò il presidente cubano in
quell'occasione, una cerimonia celebrata da una sottostazione
elettrica, nell'occidentale provincia di Pinar del Rio.
Allora fu dichiarata ufficialmente l'indipendenza energetica di questo
territorio, il primo di un processo che prevede la trasformazione
nazionale nel settore. Questo programma è nato dopo le serie
difficoltà energetiche, analizzate conseguentemente, affrontate dal
paese nel 2004, e dall'esperienza del confronto con gli
uragani. Da allora si sono acquistati generatori più efficienti e
sicuri, i quali si combinano con gruppi elettrogeni e motori
posizionati in maniera strategica.
Fidel Castro si é riferito anche ai risultati della
nazione caraibica in settori come l'educazione e la salute. Ha
commentato il lavoro che si realizza nella
Scuola Latinoamericana di
Medicina, dove studiano più di 12 mila giovani provenienti
dall'America Latina, Caraibi e Stati Uniti. Gli sforzi che realizza il
paese in questo settore permettono all'Isola di inviare medici dove
più necessita, come Pakistan o
Guatemala.
Questi medici avrebbero potuto andare,perfino, negli Stati Uniti se
l'egoismo e la superbia del governo di questa nazione non avessero
preferito che morissero centinaia di persone quando fu colpita
dall'uragano Katrina.
Fidel Castro ha anche sottolineato le conseguenze, che ha per
l'umanità, lo spreco generato dal consumismo della società
capitalista. Gli 8,6 milioni di litri di benzina che giornalmente
consumano gli Stati Uniti sono una delle principali cause della
tragedia energetica che vive il mondo. Se non si trattengono ogni
giorno sarà maggiore lo spreco prodotto da questo consumismo
smisurato, sorto quella società caotica che è il capitalismo.
Di lì l'importanza di creare una coscienza necessaria per lottare
contro questo male e vincerlo. Durante la cerimonia, nel quale si
inaugurarono 300
Giovani Club di Informatica ed Elettronica, Fidel Castro ha
sottolineato l'importanza, per lo sviluppo della società, l'impulso di
questo settore.
In questo senso sono gli sforzi del paese per promuovere questo
settore mediante detti centri e ha ricordato i primi passi che fece la
nazione caraibica, in questo ramo, da quando nel 1987 si creò questo
movimento.
Il Palazzo Centrale di Informatica ed Elettronica, inaugurato da Fidel
Castro il 7 marzo 1991, ha preparato oltre 18 mila studenti in
differenti tipi di corsi, tanto basilari come di programmazione, e
speciali per ciechi e ipo-visuali.
Con progetti educativi destinati a bambini e giovani, ma anche ad
handicappati, pensionati o alla produzione di multimedia educativi e,
recentemente, di pagine e siti web, i Giovani Club sono oggi, a Cuba,
un pilastro della socializzazione delle nuove tecnologie.