L'amministrazione
Bush, la cui agenda anticubana è fallita strepitosamente, non può fidarsi oramai
dei suoi mercenari dentro e fuori di Cuba per destabilizzare l'Isola, per questo
ora che deposita le sue speranze nelle mani, non molto pulite, di un ceco che è
degno alunno dei suoi servizi speciali.
Selezionato e reclutato dalla CIA alla fine degli anni 80, Petr "Peter" Kolar,
l'ambasciatore della Repubblica Ceca a Washington, passò in meno di tre anni da
impiegato di mantenimento in un edificio e di carico sacchi nella posta, ad
Investigatore Capo dell'Istituto degli Studi Strategici del Ministero della
Difesa in Praga. Con una spinta del suo amico Vaclav Havel, anch'egli connesso
alla tubatura dell'intelligence yankee.
Kolar intraprende la sua fulminante carriera con la scomparsa del socialismo in
quella che era la Cecoslovacchia e quando è inviato a Washington per prepararsi
nei suoi nuovi compiti con un "training program", così dice testualmente la sua
biografia ufficiale.
Si tratta di un "programma di addestramento" del Woodrow Wilson International
Center (WWIC), un'istituzione fondata e mantenuta dallo stesso governo degli
Stati Uniti e con forti nessi con le dipendenze dell'intelligence nordamericana.
Che cosa avrà studiato, allora, l'agente Kolar a Washington?
Certo è che di ritorno a Praga, la connessione con Havel subito l'avvia verso il
Ministero degli Esteri dove salirà, da un intrigo all'altro, alla velocità di un
razzo, fino ad un posto di viceministro.
A Washington non rimaneva che raccogliere la frutta.
ARRIVA A WASHINGTON
CON LA DEBACLE MAFIOSA
Il 2 dicembre 2005, il dottore Kolar (ora lo chiamano Dottore) presenta le sue
credenziali a George W. Bush. Conosce già i suoi compiti. Lascia passare il fine
anno e martedì 17 gennaio 2006, é a Miami dove si riunisce con gli elementi
mafiosi più recalcitranti. In maggio, è pronto ad apparire da star in un show
anticubano.
I cospiratori scelgono gli uffici del Center for a Free Cuba, del noto
agente CIA Frank Calzón, per convocare la stampa. Lì Kolar ha invitato altri
rappresentanti diplomatici di ex paesi socialisti dell'Europa dell'est, per
lanciare quello che chiama "un'iniziativa di appoggio all'opposizione interna a
Cuba".
Al suo fianco si trova il rappresentante Lincoln Díaz-Balart, figlio di un
ministro della dittatura di Fulgencio Batista; il capo del Piano Bush di
annessione di Cuba,
Caleb Mc Carry; Orlando
Gutiérrez Boronat, terrorista riciclato in capo del Direttorio Democratico
Cubano; la molto sovvenzionata Sylvia Iriondo del MAR per Cuba; Angel de Fana de
Plantados fino a la Libertà e la Democrazia, un'associazione
controrivoluzionaria di ex reclusi e Mauricio Claver Carone, direttore dell'U.S.
- Cuba Democracy PAC che si dedica a subornare congressisti.
In quel momento Kolar non sospettava che prima che finisse l'anno la sua truppa
di cospiratori fosse dispersa da un uragano: in dicembre una relazione della
General Accountability Office,
GAO, rivelava come funzionari dell'USAID avevano occultato il
finanziamento di 65,4 milioni di dollari malversati a beneficio delle loro
amicizie di Miami e Washington.
Tra i sospetti individuati dalla relazione della GAO, si trovavano due dei
migliori appoggi di Kolar: Frank Calzón e Gutiérrez-Boronat che ricevettero
finanziamenti per milioni.
Il colpo è troppo forte. Alcuni giorni più tardi, Adolfo Franco,
l'amministratore dei fondi latinoamericani dell'USAID rinuncia d'urgenza al suo
posto per sommarsi alla squadra del candidato alla presidenza
John McCain, casualmente un dirigente dell'International
Republican Institute (IRI), uno dei grandi beneficiari della sua generosità.
Seguiranno, nei mesi seguenti, gli sconvolgimenti nell'USAID con più rinunce ed
un'investigazione poliziesca che "esplose" alcuni giorni fa.
Felipe Sixto, l'ex
braccio destro di Calzon, che si nascondeva come assessore "speciale" del
presidente, é stato segnalato come autore di una grossa deviazione di risorse.
Un'altra attività convocata dai "soci" di Kolar, poco tempo fa, nell'Hotel
Biltmore, de Coral Gables, Miami, ha chiarito il nuovo piano di sovversione
contro Cuba.
Riconoscendo l'isolamento di Washington nella sua guerra sporca contro
l'Isola, il senatore cubano americano
Mel Martínez ha sottolineato la necessità di includere nell'operazione
anticubana "altri paesi".
Questo per ricordare ai cubani "che sono stati addestrati ad odiare" il governo
degli Stati Uniti che questo "non è il loro unico alleato". José Cardenas il
"sostenuto" dal truffatore Franco, nell'USAID, ha detto che presto questa
istituzione comincerà a "seguire il modello stabilito per i paesi del blocco
dell'Europa orientale negli anni 90", confermando che per di là correranno i
milioni.
La riunione mafiosa é finita con un eloquente sproposito del segretario del
Commercio USA, Carlos M. Gutiérrez: per questo ex dirigente milionario di un
transnazionale, bisogna dirigere l'attenzione verso Cuba, "come è stato col
Tíbet e Darfur", confessando l'ingerenza yankee in entrambe le crisi.
Mentre l'ambasciatore ceco sanzionava tante assurde orientazioni, il suo
perspicace socio Calzon non perdeva tempo in un show inutile. Aspettava nel bene
chiamato aeroporto Dulles di Washington il prossimo volo per Praga.
Sapeva già che, da ora in poi, il sostituto Cardenas favorirà la capitale ceca
per distribuire i milioni dell'USAID.
Vaclav Havel, da parte sua, ha appena inaugurato il 16 aprile, a Bruxelles,
un'altra organizzazione per "promuovere la democrazia", dietro la quale appare
la lunga mano dei padrini della sovversione a Cuba.
Basta sapere che la coordinatrice del "nuovo" programma è la ceca Kristina
Prunerova, di People in Need, un gruppo fondato a Praga dalla CIA e fortemente
sovvenzionato dalla Fondazione Nazionale per la Democrazia (NED),
un'altra dipendenza dell'Agenzia.
A Miami, i gruppuscoli che da decadi si alimentano delle crociate anticubane del
governo federale, ora sono in stato di shock davanti al Piano Kolar e continuano
a domandarsi come collegarsi a questa impalcatura sovversiva che favorisce
supposte ONG europee, satelliti dell'USAID, della NED ed altri canalizzatori.
Col suo viaggio a Praga, il mercenario Frank Calzón ha dato l'abbrivio. Dopo
verranno tutti i suoi simile a cercare nuove vie di finanziamento, per questo la
coda si annuncia lunga.
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