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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI |
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Un gangster di Union City al riscatto dell'OSA |
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20 marzo 2010 - JEAN-GUY ALLARD www.granma.cubaweb.cu
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I l senatore Robert "Bob" Menendez, ex sindaco mafioso di Union City, legato al terrorismo contro Cuba, ha trovato una nuova missione: salvare e "democratizzare", alla sua maniera, la vacillante Organizzazione degli Stati Americani (OSA), sotto attacco dell’ estrema destra USA per la sua presunta "debolezza" contro i paesi progressisti del continente.
Menendez è famoso per essere stato, dal 1986 al 1992, il sindaco corrotto della città del New Jersey, che la mafia cubano-americana nel nord sempre ha usato come quartier generale e dove la mafia gestisce il gioco d'azzardo, l’estorsione e la prostituzione.
Nei giorni scorsi, Menendez ha guidato, insieme a John Ferry, il capo della commissione delle Relazioni Estere del Senato, un disegno di legge per "modernizzare" l'OSA, con lo scopo di, nelle sue parole, "affrontare le sfide della regione". Che significa, nel linguaggio di destra, di neutralizzare le iniziative dei paesi dell’ ALBA.
Nel maggio 2009, il senatore di Union City ha presentato una risoluzione per impedire qualsiasi forma di reincorporazione di Cuba nell'OSA, sotto la minaccia di sospendere il contributo finanziario degli Stati Uniti a questa organizzazione.
Per i congressisti cubano-americani e le loro bande mafiose, la posizione adottata dall’OSA nella sua 39 Assemblea Generale di San Pedro Sula, Honduras, dove fu annullata la risoluzione del 1962, che sospendeva Cuba "andava contro la Carta Democratica InterAmericana del 2001”.
Incredibilmente, il bilancio dell’OSA dipende al 60% dai contributi di Washington, ciò che ha sempre assicurato la dipendenza di questa organizzazione dal governo imperiale.
L’attuale progetto di legge chiede anche una revisione della contabilità dell'OSA, cosa può convertirsi in uno strumento di pressione e ricatto, un metodo già utilizzato, dal gangster di Union City, nel 2009.
Nelle sue dichiarazioni a favore di una OSA ancora più sottomessa alle orientazioni di Washington, Menendez concentra i suoi attacchi contro Venezuela e Cuba.
"Per compiere la nostra missione nel XXI secolo, l'OSA ha bisogno di riformarsi e modernizzarsi, e la nostra legislazione va chiaramente in questa direzione" ha annunciato in un comunicato in cui si dichiarava che gli USA hanno “bisogno di un forum multilaterale forte, capace e competente”.
Diversi legislatori statunitensi hanno recentemente denunciato l'OSA come "inefficace", dicono, non si sottomette sufficientemente alle linee guida del Dipartimento di Stato.
Il nuovo capo della diplomazia di Washington per l’America Latina, Arturo Valenzuela, ha appena affermato che l'OSA ha bisogno di "prevenire e contro arrestare le minacce emergenti" alle aspirazioni del suo governo.
IN HONDURAS PER CONTO DELLA " FAUNA DEL MIAMI"
Nel 2008, Menendez è stato colui che ha proposto al Congresso il diplomatico Hector Morales come ambasciatore USA per l'organizzazione. Morales ha guidato la rappresentanza USA nell'OSA, durante la crisi hondurena, in dibatti nei quali non ha nascosto le sue inclinazioni di estrema destra.
Ora sono noti nuovi dettagli su una riunione di Menendez, nella prima metà del maggio 2009, con un gruppo di persone di Miami legate al terrorismo contro Cuba, che poi sono riapparse a San Pedro Sula, mentre era in svolgimento il vertice nel tentativo d’influenzare l'esito dei dibatti.
In tale riunione erano presenti Ernesto Diaz Rodriguez di Alpha 66, mostruosità della CIA con un ben documentato passato terrorista, che beneficia della protezione dell’FBI, il narco terrorista Hubert Matos di Cuba Indipendente e Democratica, Orlando Gutiérrez Boronat del Direttorio Democratico cubano, oltre ai leader del Consiglio per la Libertà di Cuba, che riunisce la maggior parte dei leader del terrorista comitato paramilitare della Fondazione Nazionale Cubano - Americana, che ha finanziato il terrorista Luis Posada Carriles.
POLITICANTE MAFIOSO SOCIO DI TERRORISTI
Nato negli Stati Uniti, Menéndez è figlio di un falegname che era fuggito dal regime sanguinoso di Fulgencio Batista. Lui senza dubbio cominciò ad attaccare Cuba rivoluzionaria lì dove erano emigrati vari dei più noti capi militari e della polizia della dittatura, con il suo personale di repressione.
La storia mafiosa di Menéndez inizia negli anni ’80, quando, protetto dal sindaco gangster di Union City, William Musto, decide di rivoltarsi contro il suo mentore e denunciarlo al FBI per corruzione.
Fu a testimoniare in tribunale con un gilè antiproiettile, un gesto teatrale, che i suoi avversari denunciarono come una provocazione, destinata a creargli un’immagine di fronte agli elettori.
E Menéndez diede loro ragione sostituendo Musto, recluso, e prendendo il controllo di tutto quello che pretendeva eliminare.
Come sindaco è stato paragonato a Meyer Lansky per come maneggiava la città, come il famoso capo dominava la mafia a L’Avana.
La rotta di Bob Menéndez è una successione ininterrotta di accuse di corruzione alle quali e riuscito a sopravvivere grazie al suo istinto di vecchio politicante e alla sua rete di complici repubblicani e democratici.
Poche settimane fa è stato scoperto il suo intervento, nel mese di luglio del 2009, presso il Banco Federale di Riserva, a favore di un’istituzione bancaria che stava per fallire ed i cui principali dirigenti sono importanti contribuenti del fondo per la sua campagna.
Menéndez ha sempre tratto vantaggio dalla sua posizione anticastrista in questa località dove risiedono i capoccia delle famiglie mafiose cubano - americane del nord, guidate da terroristi con grandi risorse, come l’imprenditore milionario Abel Hernández.
Socio del politicante questi che è padrone del ristorante e del supermercato Mi Bandera, di Union City, è uno di coloro che hanno finanziato, con il negoziante milionario Arnaldo Monzón Placencia, il criminale Luis Posada Carriles, mentre sviluppava la sua campagna terrorista contro Cuba, nel 1997.
Nell’aprile del 2006, Menéndez attaccò Cuba nella già estinta Commissione dei Diritti Umani di Ginevra, con il suo aiutante personale, José Manuel Álvarez, fondatore dell’organizzazione terrorista Abdala, che aveva cospirato nell’assassinio del diplomatico cubano Félix García.
"La OEA è una vergogna putrefatta", hanno dichiarato nel giugno scorso i rappresentanti Mario e Lincoln Díaz-Balart, repubblicani per Miami, in una dichiarazione congiunta, nella quale hanno attaccato il governo di Barack Obama.
La OEA è stata denunciata diverse volte negli ultimi mesi come strumento servile della politica imperiale.
La crisi in Honduras, il dispiegamento di basi militari USA in America Latina e lo sbarco ad Haiti di 10000 – 15000 militari USA, hanno rafforzato queste critiche contro l’organizzazione, radicata a Washington, la cui sostituzione con un Forum latino- americano autentico, senza presenze imperiali, è reclamata con sempre maggior forza dai popoli del continente.
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