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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI |
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Vicini al "pasogate" |
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6 marzo 2010 - www.cubadebate.cu L’autore di questo articolo, José Luis Méndez Méndez, è un ricercatore, docente universitario e storico cubano. E’ autore di vari libri sul terrorismo della CIA, tra cui:”Sotto le ali del condor” dove denuncia la connessione delle dittature del cono sud con i terroristi cubani.
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Il 20 maggio 2010 è prevista un'audizione in El Paso, Texas, dove si concorderà una nuova data per il processo contro il terrorista internazionale Luis Posada Carriles, che non viene processato negli Stati Uniti per l' "opera" di tutta la sua vita, ma per la sua esercitata pratica di mentire, nella quale é esperto.
La data del 20 maggio ha, per Cuba, un tragico destino.
Alla stessa data, ma nel 1961, si produsse un attacco con bombe incendiarie e mitragliate contro l'ambasciata di Cuba a Panama.
L'anno seguente, quel giorno, é catturato un commando della CIA, mentre si infiltrava, a Cuba, per realizzare missioni di terrorismo e spionaggio; nel 1963, alla stessa data, é attaccata la città di Santa Cruz del Norte da un'imbarcazione della CIA e la banda Fronte Unito Occidentale, infiltra in territorio nazionale cinque dei suoi membri con armi ed esplosivi.
Nel 1970, alla stessa data, sono aggrediti tre pescatori cubani nell'aeroporto delle Isole Canarie da parte di estremisti cubani.
Nel 1976, nelle lotte interne tra gruppi terroristici rivali, sono uccisi due dei loro membri.
Nel 1992, l'organizzazione terrorista Alpha 66, rivendicò le minacce ricevute da agenzie di viaggio in Brasile, Ecuador, Porto Rico, Messico e Canada.
Nel 1993, nella stessa data, un commando dalla stessa organizzazione, a Miami, si stava preparando a infiltrarsi in territorio cubano; due anni più tardi, lo stesso giorno, lo stesso gruppo realizzava il suo terzo attacco pirata contro l'hotel Guitart Cayo, a nord di Ciego de Avila.
Il 20 maggio 1996, terroristi del cosiddetto Commando di Liberazione Uniti CLU, progettavano attentare contro emigrati cubani a Miami.
Ci sono molti atti realizzati, in tale data, dai gruppi violenti tollerati negli USA.
Sembra che per il processo contro Posada, a data ancora da destinarsi, saranno convocati esperti nazionali e internazionali per presentare testimonianze in vista delle udienze, la presentazione di documenti "rivelatori" a favore dell'imputato, si faranno collette, si prepareranno carovane di appoggio ed escursioni "all inclusive" per assistere a questo nuovo show - quando si tratta di giudicare i suoi terroristi - con un finale prevedibile.
Conta non solo sull'appoggio della CIA, ma anche dell'FBI - agenzia incaricata, tra altre missioni, di combattere il terrorismo - che lo ha ricevuto, con tutti gli onori, nel febbraio 1992 presso l'Ambasciata USA in Honduras, lì dove il terrorista ha mentito di nuovo.
Il beniamino della CIA, disse in quel mentre, che un altro dei loro agenti, Félix Ismael Rodríguez Mendigutía, e altri amici lo aiutarono ad uscire dal Venezuela e trasferirsi in El Salvador. Ha poi aggiunto che: "Funzionari del governo degli Stati Uniti, come Oliver North e gente della Central Intelligence Agency (CIA), non lo aiutarono ad arrivare in El Salvador." Questo è più che buffo, se allora l'Operazione segreta contro il Nicaragua, che ha portato alla scandalo Iran-Contra era eseguita dalla CIA e Felix Rodriguez ha affermato, fino alla noia, di essere agente di questa Agenzia e Posada è riconosciuto come un servitore di "talento e affabile" dai suoi superiori nell'Agenzia, come è possibile che questa dipendenza dell'intelligence non abbia partecipato nella sua partenza dal Venezuela, né nell'approvazione del suo inserimento in quella missione?
In questo incontro con l'FBI, nel 1992, si sarebbe anticipata, a Posada, l'offerta negoziata di stabilirsi a Miami, ciò che è avvenuto in seguito, nel 2005. "A Posada piacerebbe andare finalmente negli Stati Uniti. È stanco e vuole trasferirsi con la moglie. Gli manca anche la sua famiglia a Miami" scrivono i funzionari di polizia nella relazione finale. Hanno anche scritto: "Gli piacerebbe visitare Washington" così impunito e protetto si sentiva tra i suoi uguali dell'FBI dentro l'ambasciata statunitense in Honduras, che lasciò dopo aver stretto calorosamente la mano dei tutori della legge, che gli augurarono il meglio e gli diedero i loro biglietti da visita per future consultazioni.
Ora, un comitato di gestione é stato costituito per organizzare il ricevimento del "guerriero"per il suo trionfale ritorno a Miami, a fine giugno, quando si pensa termini il verdetto ed una mozione sarà presentata al Consiglio della città perché gli si consegni le chiavi e che una strada porti il suo nome per immortalare chi, secondo Armando Pérez Roura:"... ha salvato il prestigio dell' indipendenza di Cuba".
Il Municipio in esilio di Cienfuegos, decreterà il terrorista figlio illustre di questa città e disegnerà una moneta commemorativa, che conierà per commemorare l'occasione. Avrà da un lato il viso di Posada Carriles con il paesaggio della baia di Cienfuegos sullo sfondo e, dall'altro, lo scudo cubano, avrà una patina garantita per la vita e varrà solo $ 10.
Molti dei suoi accoliti a Miami, preparano le loro valigie e hanno promesso di essere presenti in questo burlesco processo. Uno di loro è Francisco José Hernández Calvo, presidente della Fondazione Nazionale Cubano Americana FNCA, mostro annessionista, terrorista e mafioso, ora in un pubblicizzato processo cosmetico.
"Pepe" Hernandez, membro del Battaglione n. 2 della sconfitta Brigata 2506, dipendente, come apprendista nell’impianto di Melones, nel 1960, della Compagnia Cubana di Elettricità, che si arrese ai miliziani a Cayo Ramona e, in quel momento, in una lunga relazione alle autorità cubane scrisse: "Il governo americano, che organizzò, armò e diresse l'invasione all'ultimo momento ci abbandonò, non ci diede il sostegno che aveva promesso."
Al ritorno negli USA, si arruolò nell'Esercito di quel paese e entrò a Fort Benning, dove fu condiscepolo di Luis Posada Carriles e Jorge Mas Canosa ed altri; raggiunse il grado di capitano dei Marines. Proprietario di uno dei fucili di alto calibro e precisione che sarebbero stati utilizzati in un tentativo di assassinio contro il Presidente di Cuba, nel 1997, si mantenne, nella FNCA, all'ombra del presidente Mas Canosa, e dopo la sua morte, in quello stesso anno, si dichiarò erede del suo legato politico e divenne una delle figure chiave dell’organizzazione.
Benché condividesse i complotti terroristi del gruppo che si scisse dalla Fondazione e formò il chiamato Consiglio per la Libertà di Cuba, ha conservato il suo posto e mantenuto i suoi legami complici con loro.
Gli antecedenti suggeriscono che nulla di nuovo ci si possa aspettare a El Paso, tanto meno in una data come questa preda della strategia dilatoria e dell'impunità. Ciò è avvenuto con i pochi terroristi anti-cubani, che sono stati giudicati, attraverso negoziazioni, negli USA da mezzo secolo. I casi di Orlando Bosch,e Guillermo Novo Sampol, Armando López Estrada, Humberto López Núñez, Pedro Remón Rodríguez, Dionisio Suárez Esquivel, Gaspar Jiménez e un elenco di altri che potrebbe essere infinita, terroristi rei confessi con crimini impuniti, che hanno ricevuto il beneficio della parzialità della giustizia nord americana. Posada non farà eccezione.
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