Il Ministero cubano delle Relazioni Estere condanna l'assoluzione del terrorista Luis Posada Carriles e reitera che il governo degli Stati Uniti è il responsabile principale di questo epilogo.
Nel pomeriggio dell’8 aprile del 2011 è terminata la farsa iniziata 13 settimane fa a El Paso, in Texas, con l’assoluzione del terrorista Luis Posada Carriles per tutte le accuse che gli venivano imputate nel processo migratorio contro di lui.
Per tutti coloro che hanno seguito la tenebrosa traiettoria terroristica e i suoi vincoli con i successivi governi nordamericani, il FBI e la CIA, nella sua sporca guerra contro Cuba, si tratta di un’ulteriore dimostrazione dell’appoggio e della protezione che storicamente le autorità nordamericane gli hanno offerto.
Da quando Posada Carriles è sbarcato nella Florida dov’era giunto da Islas Mujeres, in Messico, a bordo dell’imbarcazione ‘Santrina’, come opportunamente aveva denunciato il Comandante in Capo, Fidel Castro, è sempre stato, come sempre, sotto la tutela e la protezione del Governo degli Stati Uniti.
Il suo processo per aver mentito in un controllo migratorio e non come terrorista, sono un insulto al popolo di Cuba e alle famiglia in lutto per le azioni di Posada.
L’insolenza avvenuta a El Paso è totalmente contraddittoria della politica antiterrorista che il governo degli Stati Uniti dice di praticare e che ha provocato anche interventi militari in altre nazioni, che sono costati migliaia di vite.
Il governo degli Stati Uniti conosce bene la partecipazione di Posada Carriles nell’esplosione di un aereo della Cubana de Aviación sopra Barbados nel 1976, la campagna di bombe contro le installazioni turistiche cubane nel 1997, e i suoi piani per attentare contro la vita del nostro Comandante in Capo a Panama, nell’anno 2000, per il quale fu anche condannato in questo paese.
Il governo di Washington ha nelle sue mani tutte le prove dei crimini di Posada, molte del quali sono state presentate nel processo di El Paso.
Vedremo ora se sarà capace di intavolare un nuovo processo contro Posada Carriles per terrorismo, o di procedere alla sua estradizione al Venezuela, com’è stato sollecitato da più di cinque anni da questo paese, com’è obbligato a fare giuridicamente per gli accordi internazionale di cui è parte e per la Risoluzione 1373 (2001) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, promossa dallo stesso governo degli Stati Uniti.
Il paradosso è che mentre si esonera Posada Carriles, cinque combattenti antiterroristi rimangono ingiustamente reclusi nelle prigioni nordamericane per aver cercato informazioni sulle azioni dei terroristi d’origine cubana che, come Posada Carriles, passeggiano liberi e impunemente per le strade di Miami.
Cuba reitera che il governo degli Stati Uniti è il responsabile principale di questo finale e lo spinge a rispettare i suoi obblighi nella lotta contro il terrorismo, senza ipocrisie nè doppie facciate.
L’Avana, 9 aprile 2011.