Il traduttore si scusa per gli errori |
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Ros-Lehtinen minaccia i “nemici” degli Stati Uniti:
giorno della giustizia |
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4 maggio 2011 -Jean-Guy Allard www.granma.cubaweb.cu
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Pochi giorni fa, Ileana Ros-Lehtinen piangeva, a Miami, la morte del terrorista Orlando Bosch. Oggi festeggia, con frenesia, la morte di un altro terrorismo, Osama Bin Laden, e minaccia i "nemici" degli USA che "prima o poi verrà il giorno della giustizia".
La rappresentante della Florida che i repubblicani hanno posto come presidente della Commissione Relazioni Estere della Camera Bassa, ha detto che la morte di Bin Laden manda un messaggio "ai gruppi anti-americani e anti-democratici che gli Stati Uniti non hanno abbassato la guardia".
La congressista che ha sostenuto, in modo determinante, il dittatore dell'Honduras Roberto Micheletti, ha avvertito "i gruppi che vogliono danneggiare il paese" che "gli USA stanno vigilando le loro azioni e prima o poi il giorno della giustizia verrà".
L’estremista destra cubano-americana, conosciuta per il suo fanatismo in difesa delle più violente azioni di Israele, ha detto che molte persone pensavano che gli Stati Uniti "si fossero dimenticati di Osama Bin Laden dopo dieci anni" fino a quando "finalmente il giorno per fare giustizia arrivò".
Dimenticando i suoi pregiudizi verso il presidente, Lehtinen si è congratulata con Barack Obama e con l'esercito per l'operazione, ma ha ripetuto che la "lotta" continuerà contro al-Zawahiri che, afferma, ha assunto la leadership di Al Qaeda "e di altri gruppi come i Talebani, Hamas e Hezbollah".
Con il suo solito cinismo e odio viscerale dei musulmani, ha commentato che "sarà interessante vedere come si gestisce questa situazione di truppe statunitensi che entrarono in Pakistan per eliminare il terrorista ed il leader spirituale di Al Qaeda. Vediamo il danno che ciò provoca al Pakistan".
Pochi giorni fa, la congressista che qualifica il Venezuela come terrorista, piangeva Orlando Bosch, il terrorista che ha ordinato un attentato contro un aereo civile cubano, nel 1976, assassinando 73 persone.
"Abbiamo sempre considerato Orlando Bosch come uno dei più fermi combattenti contro il regime cubano", ha dichiarato, con il padre, un collaboratore della sanguinaria dittatura di Fulgencio Batista, in una dichiarazione diffusa all’ annuncio della morte di Bosch.
Nel 1989, l'allora candida al Congresso Ileana Ros-Lehtinen, guidò, con Connie Mack padre, la campagna per la liberazione, negli Stati Uniti, del terrorista Orlando Bosch, detenuto dall’ Immigrazione dopo il suo ritorno dal Venezuela, grazie a Otto Reich, che comprò la sua liberazione.
Mack padre di Ros-Lehtinen allora celebrarono pubblicamente come un "eroe" il capo del CORU, l'organizzazione terrorista cubana americana che più morti americane e danni ha causato nella guerra sporca degli Stati Uniti contro Cuba.
Nel marzo 2006, Ros-Lehtinen lanciò un appello per l'assassinio del leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, durante un'intervista per il documentario britannico 638 Ways to Kill Castro.
"Anni che dico questo e non ho nessuna vergogna delle mie parole", ha insistito quando la si interrogò circa la veridicità delle sue dichiarazioni.
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La Lupa Feroce riceve l’assassino del Che nel Campidoglio di Washington |
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15 aprile 2011 - www.cubadebate.cu |
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Alcuni dicono che mercoledì è un brutto giorno ed il numero tredici porta sfortuna. Ma a Miami e a Washington sembra non si creda a ciò.
Mercoledì 13 aprile è stato il giorno scelto dai fan di Luis Posada Carriles, nella città della Florida, per realizzare un banchetto per l'assoluzione del noto terrorista, dopo un processo per spergiuro che è durato tre mesi a El Paso, Texas. "Contro di noi nessuno può" ha gridato euforico dal palcoscenico, l'autore dell’esplosione di un aereo civile in cui furono uccise 73 persone.
Lo stesso giorno, nel Campidoglio a Washington, un gruppo di congressisti ha reso omaggio a undici veterani della sconfitta invasione mercenaria di Cuba, nel 1961, di cui, in questi giorni, si compie il cinquantesimo anniversario.
La presidente della Commissione Affari Esteri della Camera dei Rappresentanti, Ileana Ros-Lehtinen, ha guidato il tributo a cui erano presenti i congressisti Mario Diaz-Balart, David Rivera, Bill Nelson, Joe Lieberman e Bob Menendez.
"Hanno mostrato il loro appoggio e supporto ai veterani e li hanno definiti "eroi" dice il commento pubblicato dal quotidiano El Nuevo Herald con il titolo "Sentito omaggio ai membri della Brigata 2506 nel Congresso".
Secondo l'Herald, la signora Ros-Lehtinen ha trovato un eufemismo per denominare la schiacciante sconfitta di Giron "l’operazione non ebbe successo" ha detto, e ad un pranzo in onore degli ospiti di Miami, il senatore Bob Menendez ha affermato: "E' un onore essere accanto a uomini che sono stati disposti a rischiare la loro vita per la libertà del popolo cubano e che da quel momento fino ad oggi non hanno smesso di lottare per la libertà". Si tratta di una "lotta" che Menendez conosce molto bene perché, come dimostrato da un agente dell'FBI nel processo di El Paso, lui ha ricevuto soldi per la sua campagna politica dagli stessi che finanziarono gli attentati del terrorista Luis Posada Carriles negli alberghi di L'Avana nel 1997.
Tra i presenti a Washington c’era un intimo amico di Posada Carriles, l’ex agente della CIA Felix Rodriguez che, nel contesto dell'attività, ha mostrato una fotografia e ne ha fatto un’altra con il presidente della Camera dei Rappresentanti USA, John Boehner.
E qui è dove il mercoledì e il numero tredici possono iniziare a fare la loro parte, perché forse Boehner non sa che nel 1985 un comitato ad hoc, nello stesso Congresso, indagò il signor Rodriguez per "un'operazione senza successo" realizzata da lui con Luis Posada Carriles che mescolava denaro per la Contras del Nicaragua, armi per l’Iran e droga verso gli Stati Uniti, sotto il nome di Iran-Contras, e questa fotografia di George Bush padre, nel suo ufficio, insieme a Felix Rodriguez fece epoca.
Il decorato ex agente della DEA, Celerino Castillo III, ha testimoniato davanti al Comitato Ristretto di Intelligence della stessa Camera dei Rappresentanti, che lo stesso Boehner ora presiede, che "alla fine del 1984 Donald Gregg [Consigliere alla Sicurezza Nazionale] s’incontrò con Oliver North e Felix Rodriguez, che già da più di un anno lavorava in America Centrale, agli ordini di Bush. Il 22 gennaio 1985, si riunirono Bush, Gregg e Felix Rodriguez, due giorni dopo questa riunione, Rodriguez andò in El Salvador e prese accordi per organizzare il suo centro di operazioni nella base aerea di Ilopango..."
Fate attenzione alla fotografia. Quando più di 600 persone a Miami applaudono un terrorista che si vanta dei suoi crimini e nel Congresso degli Stati Uniti trattano come un eroe, con il denaro del contribuente, coloro che hanno violato le leggi del paese, è molto probabile che nuove cospirazioni siano in corso.
Sul governo statunitense, che si é rifiutato di giudicare Posada per terrorismo e dopo si è detto "deluso" dal verdetto, cade la responsabilità per “le operazioni senza successo" del futuro; perfino la data è di mal augurio.
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