Aumentano in Internet gli scontri tra

sostenitori e oppositori del governo cubano

 

 

 

24 febbraio 2012 - di Gerardo Arreola tratto da La Jornada


 

 

 

L'Avana, 23 febbraio. Sostenitori del governo  di Cuba  ed oppositori sono stati protagonisti, oggi, di un nuovo scontro verbale su Internet, a dimostrazione della rapida espansione che ha avuto verso la rete questa spirale di scontro, questa volta per il secondo anniversario della morte dell'attivista Orlando Zapata Tamayo.


La giornata ha visto anche l'azione su entrambi i lati e le denunce di arresti, tra cui quello di
Jose Daniel Ferrer, uno dei 75 oppositori condannati a nove anni e che sono stati scarcerati tra il 2010 e il 2011.


Lo scambio di accuse ed epiteti tra simpatizzanti e avversari del governo, attraverso blog e social network, è costante negli ultimi anni, ma dall'inizio del 2011 è entrato in una dinamica intensa,  con incrementi in alcuni periodi.


Questo è stato il caso degli ultimi tre giorni, quando gli oppositori hanno intensificato la denuncia per l'arresto di Ferrer e l'anniversario di Zapata e i filogovernativi hanno replicato con una campagna su Twitter, richiedendo di aggiungere messaggi sotto il tag #DerechosdeCuba.


L'elenco dei messaggi su questo tema è stato trend topic (uno dei più seguiti) in Spagna, poco prima del mezzogiorno di giovedì, ha detto il sito Cubadebate.


Le azioni di strada anche sono frequenti da che, nove anni fa,  lanciarono proteste le
Dame in Bianco che, in origine, erano le mogli e familiari dei prigionieri del 2003. Alcune donne che hanno riattivato il gruppo si sono oggi concentrate in un'abitazione centrale della capitale, in omaggio a Zapata, e hanno avuto la solita risposta, a slogan, dei sostenitori del governo.


In parallelo, il flusso della guerra virtuale si è accelerato negli ultimi mesi. Ad esempio, l'arresto di Ferrer il martedì, a L'Avana, é stato conosciuto quasi subito, quando alcuni dei suoi parenti lo denunciarono su Twitter.


Inoltre: lo stesso martedì, il blog filo-governativo
Cambios en Cuba, di Miguel Henriquez Lagarde, ha anticipato che il giorno successivo ci sarebbe stato un incontro di oppositori, a casa di un diplomatico statunitense per pianificare "provocazioni nelle strade cubane" per l'anniversario di Zapata.


L'incontro si è svolto e il diario digitale ha pubblicato numerose foto dell'arrivo dei partecipanti alla residenza.


La riunione delle Dame in Bianco avvenne nella calle Neptuno, nella casa della defunta
Laura Pollan, che ha animato il gruppo fino alla sua morte, lo scorso ottobre. Come al solito, la polizia ha bloccato gli accessi e i filogovernativi sono scesi in strada, dove hanno ripetuto slogan di sostegno al governo e contro gli oppositori, con musica di sottofondo lanciata da altoparlanti.


Il riflesso in rete è stato immediato. La blogghera oppositrice
Yoani Sanchez ha riferito il "meeting di ripudio" in tempo reale su Twitter. Questo stesso pomeriggio, lei e Lagarde, avevano collocato in rete foto della concentrazione.


"Mi fanno pena i giovani che portano al meeting di ripudio" ha scritto la Sanchez "Hanno la stessa età di mio figlio". Lagarde ha riassunto lo stesso fatto così:"gli studenti cubani affrontano ballando la provocazione mercenaria".


Azioni come quelle di calle Nettuno non sono solite trascendere il resto della città e hanno solo impatto sul quartiere, interrompendo la circolazione. Le campagne virtuali neppure hanno peso in Cuba, dove l'accesso a Internet è molto limitato.


L'illegale ma tollerata Commissione dei Diritti Umani e Riconciliazione Nazionale ha riferito che questa settimana ci sono stati "numerosi arresti" di attivisti, "per impedire" che si ricordi Zapata.


Zapata è morto a 42 anni in un ospedale dell'Avana dopo uno sciopero della fame di quasi tre mesi in una prigione della provincia di Camagüey, con cui chiedeva migliori condizioni di detenzione. Il governo ritiene gli oppositori "mercenari" al servizio degli Stati Uniti.

 

 



Aumentan en Internet los choques entre partidarios y opositores al gobierno cubano

Por Gerardo Arreola

La Habana, 23 de febrero. Partidarios del gobierno de Cuba y opositores protagonizaron hoy un nuevo choque verbal en Internet, en una muestra de la rápida expansión que ha tenido hacia la red esa espiral de enfrentamientos, esta vez por el segundo aniversario de la muerte del activista Orlando Zapata Tamayo.
En la jornada también se registraron acciones de ambos bandos y quejas por detenciones, entre ellas la de José Daniel Ferrer, uno de los 75 opositores sentenciados hace nueve años y que fueron excarcelados entre 2010 y 2011.
El cruce de acusaciones y calificativos entre simpatizantes y adversarios del gobierno, a través de blogs y redes sociales, es constante en los últimos años, pero desde principios de 2011 entró en una intensa dinámica, con alzas en algunos momentos.
Este fue el caso en los últimos tres días, cuando los opositores intensificaron la queja por la detención de Ferrer y el aniversario de Zapata y los oficialistas replicaron con una campaña en Twitter, al convocar a sumar mensajes bajo la etiqueta #DerechosdeCuba.
La lista de mensajes bajo ese lema era trending topic (uno de los temas más seguidos) en España, poco antes del mediodía del jueves, dijo el sitio Cubadebate.
Las acciones callejeras también son frecuentes desde que hace nueve años emprendieron protestas las Damas de Blanco, que originalmente fueron esposas y familiares de los presos de 2003. Algunas mujeres que han reactivado ese grupo se concentraron hoy en una vivienda céntrica de esta capital, en homenaje a Zapata, y tuvieron la habitual réplica a gritos de partidarios del gobierno.
En forma paralela, la fluidez de la contienda virtual se ha acelerado en los últimos meses. Por ejemplo, la detención de Ferrer el martes, en La Habana, se conoció casi al instante, cuando algunos de sus allegados la reportaron en Twitter.
Más aún: el mismo martes, el blog pro gubernamental Cambios en Cuba, de Miguel Henríquez Lagarde, anticipó que al día siguiente habría una reunión de opositores, en la casa de un diplomático estadunidense, para planear "provocaciones en las calles cubanas" por el aniversario de Zapata.
El encuentro se realizó y la bitácora digital publicó numerosas fotos de la llegada de los asistentes a la residencia.
La reunión de las Damas de Blanco transcurrió en la calle Neptuno, en la vivienda de la desaparecida Laura Pollán, que animó a ese grupo hasta su muerte, en octubre pasado. Como es habitual, la policía bloqueó los accesos y los oficialistas tomaron la calle, donde repitieron lemas de apoyo al gobierno y contrarios a las opositoras, con música de fondo en altavoces.
El reflejo en la red fue inmediato. La bloguera opositora Yoani Sánchez reportó el "mitin de repudio" en tiempo real en Twitter. Esta misma tarde, ella y Lagarde habían colocado en la red fotos de la concentración.
"Me dan pena los jóvenes que traen al mitin de repudio", escribió Sánchez "Tienen la edad de mi hijo". Lagarde resumió el mismo hecho así: "estudiantes cubanos enfrentan bailando provocación mercenaria".
Acciones como las de la calle Neptuno no suelen trascender al resto de la ciudad y sólo tienen impacto en el barrio, al trastornar la circulación. Las campañas virtuales tampoco tienen peso dentro de Cuba, donde el acceso a Internet es muy limitado.
La ilegal pero tolerada Comisión de Derechos Humanos y Reconciliación Nacional reportó que esta semana se registraron "numerosas detenciones" de activistas, "para impedir" que se recordara a Zapata.
Zapata murió a los 42 años en un hospital de La Habana, después de una huelga de hambre de casi tres meses en una prisión de la provincia de Camagüey, con la que pedía mejores condiciones carcelarias. El gobierno considera a los opositores "mercenarios" al servicio de Estados Unidos.

Tomado de La Jornada

 

 

Internauti denunciano in Twitter l’ostilità anticubana

 

 

24 febbraio 2012 - Prensa Latina traduzione di Ida Garberi

 

 

L’etichetta #DerechosdeCuba, usata dagli internauti in Twitter per denunciare l’ostilità contro l’isola ed il silenzio mediatico davanti a questi attacchi, ha registrato oggi un vertiginoso aumento nel numero di entrate.

 

Appena 17 minuti dopo iniziato il tuittazzo  - un appuntamento per mostrare solidarietà col paese caraibico -, #DerechosdeCuba si trasformava in Spagna in Trending Topic (TT), la convenzione per riconoscere la popolarità in questa rete sociale che conta con più di 200 milioni di utenti.

 

L’avatar di #DerechosdeCuba, creato da Paco ArnauGli strumenti di misurazione di Twitter che valutano la quantità di entrate realizzate nella rete in un luogo comune determinato, hanno segnato a partire dalle 10 della mattina, ora fissata per l’iniziativa, un aumento che é arrivato fino alla cifra di quattromila menzioni, secondo la pagina digitale Cubadebate.

 

Nel pomeriggio di ieri, tuitteri cubani hanno fatto un appello agli internauti affinché esprimessero il loro appoggio all’isola con questo mezzo, e dovuto all’accoglienza dell’iniziativa, fondamentalmente in nazioni come Spagna, Venezuela, Brasile, Argentina e Messico, la convocazione si é rinnovata per domani venerdì alla stessa ora.

 

No alla Base di Guantanamo, No al bloqueo, No al terrore mediatico, Libertà per i Cinque, #DerechosdeCuba per la rivoluzione del popolo cubano che prosegua!! esprimono due dei tweets pubblicati.

 

Che nessuno interrompa il rito, vogliamo amare in pace, per dire in un grido #CubaVa!!! #derechosdecuba, #DerechosdeCuba di potersi sviluppare senza un bloqueo economico ingiusto, #DerechosdeCuba ad esigere non più Guerre mediatiche, né lacché pagati dalla CIA, esigono altre entrate.

 

In questo modo, si affrontano le recenti provocazioni contro Cuba, tra queste un incontro nella residenza di un diplomatico USA, in questa capitale, con la partecipazione di persone vincolate al governo di Washington, d’accordo col sito digitale.

 

La riattivazione di oggi coincide con l’inizio della Guerra Necessaria, il 24 febbraio del 1895, come la chiamò il suo organizzatore, l’Eroe Nazionale José Martí, che morì in combattimento poco dopo il suo arrivo in territorio cubano, il 19 maggio dello stesso anno.

 

I Cinque, come sono conosciuti internazionalmente gli antiterroristi cubani Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Ramón Labañino, Fernando González e René González, furono detenuti più di 13 anni fa negli Stati Uniti e sottoposti ad un processo pieno di irregolarità, nel quale si violarono tutte le garanzie di un giusto processo. Come risultato sono stati condannati ingiustamente a pene enormi per aver avvertito il loro paese dell’organizzazione di azioni violente da parte dei gruppi di terroristi nemici di Cuba che operano negli Stati Uniti.