L'Avana,
23 febbraio.
Sostenitori del governo di Cuba ed oppositori sono stati
protagonisti, oggi, di un nuovo scontro verbale su Internet, a dimostrazione
della rapida espansione che ha avuto verso la rete questa spirale di
scontro, questa volta per il secondo anniversario della morte dell'attivista
Orlando Zapata Tamayo.
La giornata ha visto anche l'azione su entrambi i lati e le denunce di
arresti, tra cui quello di
Jose Daniel Ferrer,
uno dei 75 oppositori condannati a nove anni e che sono stati scarcerati tra
il 2010 e il 2011.
Lo scambio di accuse ed epiteti tra simpatizzanti e avversari del governo,
attraverso blog e social network, è costante negli ultimi anni, ma
dall'inizio del 2011 è entrato in una dinamica intensa, con incrementi
in alcuni periodi.
Questo è stato il caso degli ultimi tre giorni, quando gli oppositori hanno
intensificato la denuncia per l'arresto di Ferrer e l'anniversario di Zapata
e i filogovernativi hanno replicato con una campagna su Twitter, richiedendo
di aggiungere messaggi sotto il tag
#DerechosdeCuba.
L'elenco dei messaggi su questo tema è stato trend topic (uno dei più
seguiti) in Spagna, poco prima del mezzogiorno di giovedì, ha detto il sito
Cubadebate.
Le azioni di strada anche sono frequenti da che, nove anni fa,
lanciarono proteste le
Dame in Bianco
che, in origine, erano le mogli e familiari dei prigionieri del 2003.
Alcune donne che hanno riattivato il gruppo si sono oggi concentrate in
un'abitazione centrale della capitale, in omaggio a Zapata, e hanno avuto la
solita risposta, a slogan, dei sostenitori del governo.
In parallelo, il flusso della guerra virtuale si è accelerato negli ultimi
mesi.
Ad esempio, l'arresto di Ferrer il martedì, a L'Avana, é stato conosciuto
quasi subito, quando alcuni dei suoi parenti lo denunciarono su Twitter.
Inoltre: lo stesso martedì, il blog filo-governativo
Cambios en Cuba,
di Miguel Henriquez Lagarde, ha anticipato che il giorno successivo ci
sarebbe stato un incontro di oppositori, a
casa di un diplomatico statunitense
per pianificare "provocazioni nelle strade cubane" per l'anniversario
di Zapata.
L'incontro si è svolto e il diario digitale ha pubblicato numerose foto
dell'arrivo dei partecipanti alla residenza.
La riunione delle Dame in Bianco avvenne nella calle Neptuno, nella casa
della defunta
Laura Pollan,
che ha animato il gruppo fino alla sua morte, lo scorso ottobre.
Come al solito, la polizia ha bloccato gli accessi e i filogovernativi sono
scesi in strada, dove hanno ripetuto slogan di sostegno al governo e contro
gli oppositori, con musica di sottofondo lanciata da altoparlanti.
Il riflesso in rete
è stato immediato.
La blogghera oppositrice
Yoani Sanchez
ha riferito il "meeting di ripudio" in tempo reale su Twitter.
Questo stesso pomeriggio, lei e Lagarde, avevano collocato in rete foto
della concentrazione.
"Mi fanno pena i giovani che portano al meeting di ripudio" ha scritto la
Sanchez "Hanno la stessa età di mio figlio".
Lagarde ha riassunto lo stesso fatto così:"gli studenti cubani affrontano
ballando la provocazione mercenaria".
Azioni come quelle di calle Nettuno non sono solite trascendere il resto
della città e hanno solo impatto sul quartiere, interrompendo la
circolazione.
Le campagne virtuali neppure hanno peso in Cuba, dove l'accesso a Internet è
molto limitato.
L'illegale ma tollerata Commissione dei Diritti Umani e Riconciliazione
Nazionale ha riferito che questa settimana ci sono stati "numerosi arresti"
di attivisti, "per impedire" che si ricordi Zapata.
Zapata è morto a 42 anni in un ospedale dell'Avana dopo uno sciopero della
fame di quasi tre mesi in una prigione della provincia di Camagüey, con cui
chiedeva migliori condizioni di detenzione.
Il governo ritiene gli oppositori "mercenari" al servizio degli Stati Uniti.
Aumentan en Internet los choques
entre partidarios y opositores al gobierno cubano
Por Gerardo Arreola
La Habana, 23 de febrero. Partidarios del gobierno de Cuba y opositores
protagonizaron hoy un nuevo choque verbal en Internet, en una muestra de la
rápida expansión que ha tenido hacia la red esa espiral de enfrentamientos,
esta vez por el segundo aniversario de la muerte del activista Orlando
Zapata Tamayo.
En la jornada también se registraron acciones de ambos bandos y quejas por
detenciones, entre ellas la de José Daniel Ferrer, uno de los 75 opositores
sentenciados hace nueve años y que fueron excarcelados entre 2010 y 2011.
El cruce de acusaciones y calificativos entre simpatizantes y adversarios
del gobierno, a través de blogs y redes sociales, es constante en los
últimos años, pero desde principios de 2011 entró en una intensa dinámica,
con alzas en algunos momentos.
Este fue el caso en los últimos tres días, cuando los opositores
intensificaron la queja por la detención de Ferrer y el aniversario de
Zapata y los oficialistas replicaron con una campaña en Twitter, al convocar
a sumar mensajes bajo la etiqueta #DerechosdeCuba.
La lista de mensajes bajo ese lema era trending topic (uno de los temas más
seguidos) en España, poco antes del mediodía del jueves, dijo el sitio
Cubadebate.
Las acciones callejeras también son frecuentes desde que hace nueve años
emprendieron protestas las Damas de Blanco, que originalmente fueron esposas
y familiares de los presos de 2003. Algunas mujeres que han reactivado ese
grupo se concentraron hoy en una vivienda céntrica de esta capital, en
homenaje a Zapata, y tuvieron la habitual réplica a gritos de partidarios
del gobierno.
En forma paralela, la fluidez de la contienda virtual se ha acelerado en los
últimos meses. Por ejemplo, la detención de Ferrer el martes, en La Habana,
se conoció casi al instante, cuando algunos de sus allegados la reportaron
en Twitter.
Más aún: el mismo martes, el blog pro gubernamental Cambios en Cuba, de
Miguel Henríquez Lagarde, anticipó que al día siguiente habría una reunión
de opositores, en la casa de un diplomático estadunidense, para planear "provocaciones
en las calles cubanas" por el aniversario de Zapata.
El encuentro se realizó y la bitácora digital publicó numerosas fotos de la
llegada de los asistentes a la residencia.
La reunión de las Damas de Blanco transcurrió en la calle Neptuno, en la
vivienda de la desaparecida Laura Pollán, que animó a ese grupo hasta su
muerte, en octubre pasado. Como es habitual, la policía bloqueó los accesos
y los oficialistas tomaron la calle, donde repitieron lemas de apoyo al
gobierno y contrarios a las opositoras, con música de fondo en altavoces.
El reflejo en la red fue inmediato. La bloguera opositora Yoani Sánchez
reportó el "mitin de repudio" en tiempo real en Twitter. Esta misma tarde,
ella y Lagarde habían colocado en la red fotos de la concentración.
"Me dan pena los jóvenes que traen al mitin de repudio", escribió Sánchez "Tienen
la edad de mi hijo". Lagarde resumió el mismo hecho así: "estudiantes
cubanos enfrentan bailando provocación mercenaria".
Acciones como las de la calle Neptuno no suelen trascender al resto de la
ciudad y sólo tienen impacto en el barrio, al trastornar la circulación. Las
campañas virtuales tampoco tienen peso dentro de Cuba, donde el acceso a
Internet es muy limitado.
La ilegal pero tolerada Comisión de Derechos Humanos y Reconciliación
Nacional reportó que esta semana se registraron "numerosas detenciones" de
activistas, "para impedir" que se recordara a Zapata.
Zapata murió a los 42 años en un hospital de La Habana, después de una
huelga de hambre de casi tres meses en una prisión de la provincia de
Camagüey, con la que pedía mejores condiciones carcelarias. El gobierno
considera a los opositores "mercenarios" al servicio de Estados Unidos.
Tomado de La Jornada
|
L’etichetta
#DerechosdeCuba,
usata dagli
internauti
in Twitter
per
denunciare
l’ostilità
contro
l’isola ed
il silenzio
mediatico
davanti a
questi
attacchi, ha
registrato
oggi un
vertiginoso
aumento nel
numero di
entrate.
Appena 17
minuti dopo
iniziato il
tuittazzo
- un
appuntamento
per mostrare
solidarietà
col paese
caraibico -,
#DerechosdeCuba
si
trasformava
in Spagna in
Trending
Topic (TT),
la
convenzione
per
riconoscere
la
popolarità
in questa
rete sociale
che conta
con più di
200 milioni
di utenti.
Gli
strumenti di
misurazione
di Twitter
che valutano
la quantità
di entrate
realizzate
nella rete
in un luogo
comune
determinato,
hanno
segnato a
partire
dalle 10
della
mattina, ora
fissata per
l’iniziativa,
un aumento
che é
arrivato
fino alla
cifra di
quattromila
menzioni,
secondo la
pagina
digitale
Cubadebate.
Nel
pomeriggio
di ieri,
tuitteri
cubani hanno
fatto un
appello agli
internauti
affinché
esprimessero
il loro
appoggio
all’isola
con questo
mezzo, e
dovuto
all’accoglienza
dell’iniziativa,
fondamentalmente
in nazioni
come Spagna,
Venezuela,
Brasile,
Argentina e
Messico, la
convocazione
si é
rinnovata
per domani
venerdì alla
stessa ora.
No alla Base
di
Guantanamo ,
No al
bloqueo,
No al
terrore
mediatico,
Libertà per
i Cinque,
#DerechosdeCuba
per la
rivoluzione
del popolo
cubano che
prosegua!!
esprimono
due dei
tweets
pubblicati.
Che nessuno
interrompa
il rito,
vogliamo
amare in
pace, per
dire in un
grido #CubaVa!!!
#derechosdecuba,
#DerechosdeCuba
di potersi
sviluppare
senza un
bloqueo
economico
ingiusto, #DerechosdeCuba
ad esigere
non più
Guerre
mediatiche,
né lacché
pagati dalla
CIA, esigono
altre
entrate.
In questo
modo, si
affrontano
le recenti
provocazioni
contro Cuba,
tra queste
un
incontro
nella
residenza di
un
diplomatico
USA,
in questa
capitale,
con la
partecipazione
di persone
vincolate al
governo di
Washington,
d’accordo
col sito
digitale.
La
riattivazione
di oggi
coincide con
l’inizio
della Guerra
Necessaria,
il
24 febbraio
del 1895,
come la
chiamò il
suo
organizzatore,
l’Eroe
Nazionale
José Martí,
che morì in
combattimento
poco dopo il
suo arrivo
in
territorio
cubano, il
19 maggio
dello stesso
anno.
I
Cinque,
come sono
conosciuti
internazionalmente
gli
antiterroristi
cubani
Gerardo
Hernández,
Antonio
Guerrero,
Ramón
Labañino,
Fernando
González e
René
González,
furono
detenuti più
di 13 anni
fa negli
Stati Uniti
e sottoposti
ad un
processo
pieno di
irregolarità,
nel quale si
violarono
tutte le
garanzie di
un giusto
processo.
Come
risultato
sono stati
condannati
ingiustamente
a pene
enormi per
aver
avvertito il
loro paese
dell’organizzazione
di azioni
violente da
parte dei
gruppi di
terroristi
nemici di
Cuba che
operano
negli Stati
Uniti.
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