Ho cercato senza successo immagini che giustifichino l'entusiastica copertura che le mai ben ponderate agenzie di stampa EFE e AFP hanno dato, questo fine settimana, alle cosiddette 'Dame in bianco' in ciò che sembra essere la continuazione dei tentativi falliti che, negli ultimi giorni, la Chiesa cattolica cubana ha descritto come azioni "al fine di creare situazioni critiche a misura dell'avvicinarsi della visita di Papa Benedetto XVI a Cuba".

I corrispondenti stranieri a Cuba non hanno bisogno di essere testimoni di nulla, tanto meno confrontare fonti o fornire testimonianza scritta. Perché comprino i loro dispacci debbono solo riprodurre la storia che gli fanno per telefono coloro che vivono per convertirsi in notizia proprio grazie a giornalisti tanto professionali come questi.

Sappiamo che le agenzie di stampa accreditate a Cuba non hanno mai potuto alludere ai cabli trapelati da Wikileaks con le dotazioni finanziarie del governo degli Stati Uniti a queste persone o  alle ricevute, che mesi addietro, sono ampiamente circolate via Internet per i pagamenti per assistere alle "marce" che questi media amplificano dall'isola.

 

Ma il davvero insolito è che alla EFE e AFP, tanto interessate a ciò che accade intorno alle "Dame in Bianco",  sia sfuggita l'ultima invenzione con cui viene consumato il denaro del contribuente USA destinato a questo gruppo, lo stesso che  in precedenza un controllo federale delle finanze ha rivelato sprecarsi in cioccolatini svizzeri e pellicce di visone.

Si tratta dell'uso di maschere con la faccia della defunta "leader" delle "Dame in Bianco", Laura Pollan, le cui immagini sono apparse in diversi blog cubani.

 

Maschere con il viso di personaggi vivi come i presidenti del G-8 sono state utilizzate da manifestanti in alcuni paesi con senso burlesco. Tuttavia mai si é visto che si usino, dai suoi stessi compagni di partito, maschere del viso di un individuo deceduto; qualcosa che potrebbe anche essere denunciato dai parenti della persona la cui immagine è stata oggetto di tale azione ancor più quando a Cuba la tradizione associa la maschera con il carnevale e i compleanni dei bambini.

Questo sembra essere il senso con cui si producono le maschere utilizzate questo fine settimana dalle "Dame in bianco", perché nel sito www.mask-arade.com - che si pubblicizza nel rovescio della maschera - si promette Endles fun (divertimento senza fine ), insieme ad immagini associate ad eventi come compleanni, feste e altri di questo genere.

 

Forse AFP e EFE dovrebbero chiedere ai loro informatori se qualcuno ha deciso di dare tono da commedia alle attività delle loro molto servite Dame.

Distratti nel ripetere e ripetere le stesse costruzioni con cui annoiano il loro pubblico, a qualche corrispondente straniero all'Avana sfuggirà la notizia spettacolare: "Dame in bianco profanano la loro leader morta", come ogni giorno sfugge ciò che accade su quest'isola con milioni di persone che vivono, studiano, lavorano e anche si divertono a volto scoperto.