Finanziatori

 

Dove ha investito la  NED 2,4 milioni di

finanziamenti per la sovversione a Cuba?

 

 

12.06.2012 - www.cubadebate.cu

 

 

La Fondazione Nazionale per la Democrazia (NED) ha divulgato i nomi dei beneficiari delle sue "donazioni" a Cuba, pubblicata oggi il blog Along the Malecon.

 

Questa non è una notizia. L'elenco è incluso nella Relazione Annuale 2010 della NED, che è stato pubblicato nell'agosto 2011. Ma mi sono appena accorto di esso e non vorrei lasciarlo passare.

 

Alleanza Afro-Cubana, inc. 

110000 $

Per continuare con la pubblicazione della rivista "Isole", che mira ad informare i cubani di origine africana nell'isola e nell' "esilio" dei diritti civili, la storia occulta della discriminazione razziale a Cuba, l'esperienza dei movimenti dei diritti civili, e gli strumenti per organizzare e realizzare un cambiamento di regime.

 

Associazione Incontro della Cultura Cubana

91000 $

Per promuovere una cultura della "democrazia", ​​il dialogo e il "giornalismo indipendente". Incontro pubblicherà la sua rivista e rafforzerà la comunità cubana sul web.

 

Centro per una Cuba Libera (CLC)

55000 $

Per fornire assistenza umanitaria ai prigionieri politici, le loro famiglie, attivisti dei diritti umani (Dame in bianco), attivisti giovanili, avvocati, insegnanti, artisti e le vittime della "repressione" a Cuba. Oltre all'assistenza umanitaria, il Centro fornirà agli attivisti "indipendenti" con il sostegno di un importante materiale che gli permetta loro di svolgere il loro lavoro in modo più efficace.

 

Centro per l'Apertura e lo Sviluppo dell'America Latina

60000 $

Per coinvolgere i leader della società civile, governi e funzionari pubblici  dell'America Latina per sostenere gli attivisti pro-democrazia a Cuba, e per promuovere e consolidare una rete di organizzazioni della società civile in America Latina a favore della "democrazia" a Cuba.

 

Clovek V tisni, o.p.s. (People in Need) (PIN)

103875 $

Per aumentare il libero flusso di informazioni a Cuba e su Cuba, per migliorare la capacità dei giornalisti cubani "indipendenti" di interagire con i cubani, e contribuire alla creazione di una società civile indipendente e mezzi di comunicazione a Cuba. PIN addestrerà anche i "giornalisti indipendenti" nelle nuove tecniche e all'uso delle tecnologie.

 

Comitato per il Sindacalismo Libero (CFTU)

90000 $

Promuove la cooperazione interregionale tra i sindacati di America Latina, Europa e il CFTU. Continuerà a sviluppare una campagna internazionale per ottenere sostegno per i sindacalisti "indipendenti" a Cuba.

 

Direttorio Democratico Cubano (Direttorio)

175000 $

Fornirà formazione ai nuovi membri del movimento giovanile "pro-democrazia". Il Direttorio aiuterà i giovani attivisti a sviluppare strumenti per comunicare più efficacemente tra di loro e la comunità internazionale, e contribuirà a facilitare i collegamenti tra il movimento giovanile e tradizionali attivisti "pro-democrazia". Il Direttorio continuerà a produrre programmi radiofonici per Cuba.

 

CubaNet Notizie Inc.

239434 $

Per fornire informazioni, consulenza e assistenza tecnica e umanitaria ai "giornalisti indipendenti" a Cuba. Per rafforzare la stampa indipendente e la presentazione di relazioni sulla situazione a Cuba, tanto per un pubblico cubano che internazionale. CubaNet genererà il contenuto dei media "indipendenti" sulla situazione a Cuba e effettuerà una campagna di solidarietà internazionale per aumentare il sostegno e la consapevolezza circa la situazione che affrontano i "giornalisti indipendenti" a Cuba. 

 

Dissidente Universale di Portorico

50000 $

Fornirà fonti di informazione "indipendente" a Cuba. Dissidente pubblicherà il riassunto mensile di notizie, Dissidente Universale, che contiene articoli ed editoriali degli attivisti a Cuba, i dissidenti in esilio e delle organizzazioni giornalistiche internazionali. Dissidente invierà copie dalla sua pubblicazione a Cuba e ad altre organizzazioni e centri di ricerca in tutta l'America Latina, Stati Uniti ed Europa.

 

Evangelical Christian Humanitarian Outreach for Cuba (ECHOcuba)

60064 $

Per rafforzare i leader della comunità di donne in quattro province del centro e oriente di Cuba. ECHOcuba offrirà a un gruppo selezionato donne leader formazione per coordinare una rete nazionale dedicata alla riforma "democratica" e lo sviluppo nelle loro comunità. Alla fine del programma, ECHOcuba aiuterà i leader della rete ad organizzare un incontro tra tutti i partecipanti al progetto.

 

Gruppo Internazionale per la Responsabilità Sociale Corporativa a Cuba (GIRSCC)

200000 $

Per promuovere i diritti del lavoro e difendere il movimento sindacale indipendente a Cuba. GIRSCC fornirà attivisti sindacali "indipendenti" a Cuba con assistenza tecnica e finanziaria. Si appoggerà anche su suo consiglio di amministrazione internazionale per condurre una campagna per diffondere l'informazione in tutto il mondo sulla situazione dei diritti del lavoro a Cuba.

 

Istituto Politico per la Libertà del Perù (IPL)

49967 $

Offrirà a giovani a Cuba addestramento all'uso di Internet e dei social network. IPL si recherà a Cuba per interagire con i contatti di giovani e fornir loro formazione sui diritti democratici, l'accesso a strumenti di informazione e le norme internazionali di libertà di espressione.

 

International Republican Institute (IRI)

800000 $

Sosterrà la partecipazione dei cittadini cubani, ampliando le opportunità per le persone di organizzare e raccogliere sostegno per  importanti questioni locali e il rafforzamento della capacità della società civile di rispondere alle priorità più importanti che preoccupano i cittadini cubani.

 

Istituto Nazionale Democratico per gli Affari Internazionali (NDI)

325000 $

Aumentare la capacità delle organizzazioni cubane "indipendenti" della società civile attraverso lo sviluppo delle competenze e seminari di addestramento di formatori e viaggi di interscambio delle conoscenze  per l'isola. Il NDI  anche annuncerà e sosterrà gli attivisti cubani 'democratici' e i prigionieri che utilizzano le nuove tecnologie, e fornirà assistenza per lo sviluppo a una ONG con sede in Europa per aumentare la sua capacità di realizzare progetti a sostegno della società civile cubana.

 

People in Peril Association CVO (PIPA)

40000 $

Fomenterà il pensiero critico e il libero interscambio di idee tra i giovani a Cuba, per migliorare la conoscenza sul funzionamento delle società aperte e democratiche e il libero mercato, e rafforzare le competenze didattiche degli educatori cubani "indipendenti". PIPA condurrà seminari di formazione per educatori 'indipendenti', contribuendo a creare club giovanili di dibattito, e organizzerà una presentazione sulle "transizioni democratiche" in Europa centrale e orientale.

 

Totale: 2449340 $

 

Dónde invirtió la NED 2,4 millones de los fondos para la subversión en Cuba?


La Fundación Nacional para la Democracia (NED, por sus siglas en inglés) ha divulgado los nombres de los beneficiarios de sus “donaciones” en Cuba, publica hoy el blog Along the Malecon.

Esto no es noticia. La lista se incluyó en el Informe Anual 2010 de la NED, que fue publicado en agosto de 2011. Pero me acabo de enterar de ello y no quería dejarlo pasar de largo.

Afro-Cuban Alliance,
Inc.$ 110.000
Para continuar con la publicación de la revista “Islas”, que pretende informar a los cubanos de ascendencia africana en la isla y en el “exilio” de los derechos civiles, la historia oculta de la discriminación racial en Cuba, la experiencia de los movimientos de derechos civiles, y las herramientas para organizar y lograr un cambio de régimen.

Asociación Encuentro de la Cultura Cubana
$ 91.000
Para promover una cultura de la “democracia”, el diálogo y el “periodismo independiente”. Encuentro va a publicar su revista y fortalecer la comunidad cubana en la web.

Center for a Free Cuba
$ 55.000
Para prestar asistencia humanitaria a los presos políticos, a sus familias, activistas de derechos humanos (Damas de blanco), activistas juveniles, abogados, profesores, artistas y víctimas de la “represión” en Cuba. Además de la asistencia humanitaria, el Centro proporcionará a los activistas “independientes” con el apoyo de un importante material que les permita llevar a cabo su trabajo de manera más eficaz.

Centro para la Apertura y el Desarrollo de América Latina
$ 60.000
Para involucrar a los líderes de la sociedad civil, gobiernos y funcionarios públicos de América Latina para apoyar a activistas pro-democracia en Cuba, y para promover y consolidar una red de organizaciones de la sociedad civil en América Latina a favor de la “democracia” en Cuba.

Clovek V Tisni, o.p.s. (People in Need) (PIN)
$ 103.875
Para aumentar el libre flujo de información en Cuba y sobre Cuba, para mejorar la capacidad de los periodistas cubanos “independientes” para interactuar con los cubanos de a pie, y contribuir a la creación de la sociedad civil independiente y los medios de comunicación en Cuba. PIN también capacitará a “periodistas independientes” en las nuevas técnicas y el uso de las tecnologías.

Committee for Free Trade Unionism (CFTU)
$ 90.000
Promueve la cooperación interregional entre los sindicatos de América Latina, Europa y el CFTU. Seguirá desarrollando una campaña internacional para conseguir apoyo para los sindicalistas “independientes” en Cuba.

Cuban Democratic Directorate (Directorio)
$ 175.000
Ofrecerá formación a los nuevos integrantes del movimiento juvenil “pro-democracia”. El Directorio ayudará a los activistas jóvenes a desarrollar herramientas para comunicarse más eficazmente entre ellos y la comunidad internacional, y ayudará a facilitar los vínculos entre el movimiento juvenil y los tradicionales activistas “pro-democracia”. El Directorio continuará produciendo programas de radio para Cuba.

CubaNet News Inc.
$ 239.434
Para proporcionar información, asesoría y asistencia técnica y humanitaria a los “periodistas independientes” en Cuba. Para fortalecer la prensa independiente y la presentación de informes sobre la situación en Cuba, tanto para el público cubano e internacional. CubaNet va a generar el contenido de los medios de comunicación “independientes” sobre la situación en Cuba y llevará a cabo una campaña de solidaridad internacional para aumentar el apoyo y la concienciación acerca de la situación que enfrentan los “periodistas independientes” en Cuba.

Disidente Universal de Puerto Rico
$ 50.000
Proporcionará fuentes de información “independiente” en Cuba. Disidente publicará su resumen mensual de noticias, Disidente Universal, que contiene artículos y editoriales de los activistas en Cuba, los disidentes exiliados y de las organizaciones internacionales de noticias. Disidente le enviarán copias de su publicación en Cuba y la política de otras organizaciones y centros de investigación en toda América Latina, Estados Unidos y Europa.

Evangelical Christian Humanitarian Outreach for Cuba (ECHOcuba)
$ 60.064
Para fortalecer a los líderes de la comunidad de mujeres en cuatro provincias del centro y el este de Cuba. ECHOcuba ofrecerá a un selecto grupo de mujeres líderes formación para coordinar una red nacional dedicada a la reforma “democrática” y el desarrollo en sus comunidades. Al final del programa, ECHOcuba ayudará a los líderes de la red organizar una reunión entre todos los participantes en el proyecto.

Grupo Internacional Para La Responsabilidad Social Corporativa en Cuba (GIRSCC)
$ 200.000
Para promover los derechos laborales y defender el movimiento sindical independiente de Cuba. GIRSCC proporcionará activistas sindicales “independientes” en Cuba con asistencia técnica y financiera. También se apoyará en su consejo de administración internacional para llevar a cabo una campaña de difusión de información en todo el mundo sobre la situación de los derechos laborales en Cuba.

Instituto Político para la Libertad del Perú (IPL)
$ 49.967
Proporcionará a jóvenes en Cuba capacitación en el uso de Internet y los medios de comunicación de redes sociales. IPL viajará a Cuba para interactuar con los contactos de los jóvenes y proporcionarles formación sobre los derechos democráticos, el acceso a herramientas de información y las normas internacionales de libertad de expresión.

International Republican Institute (IRI)
$ 800.000
Apoyará la participación ciudadana cubana mediante la ampliación de oportunidades para las personas a organizar y reunir apoyo para importantes temas locales y el fortalecimiento de la capacidad de la sociedad civil para responder a las prioridades más importantes que preocupan a los ciudadanos cubanos.

National Democratic Institute for International Affairs (NDI)
$ 325.000
Aumentará la capacidad de las organizaciones cubanas “independientes” de la sociedad civil a través de desarrollo de habilidades y talleres de capacitación de instructores y viajes de intercambio de conocimientos a la isla. El NDI también dará a conocer y apoyará a los activistas cubanos “democráticos” y los presos que utilizan las nuevas tecnologías, y proporcionará asistencia para el desarrollo a una organización no gubernamental con sede en Europa para aumentar su capacidad para ejecutar proyectos en apoyo de la sociedad civil cubana.

People in Peril Association CVO (PIPA)
$ 40.000
Fomentará el pensamiento crítico y el libre intercambio de ideas entre la juventud en Cuba, para mejorar el conocimiento sobre el funcionamiento de las sociedades abiertas y democráticas y el libre mercado, y fortalecer las habilidades de enseñanza de los educadores cubanos “independientes”. PIPA llevará a cabo talleres de capacitación para los educadores “independientes”, ayudar a establecer los clubes juveniles de debate, y organizará una presentación sobre las “transiciones democráticas” en Europa Central y Oriental.

Total: $ 2.449.340

 

Finanziatori

 

La NED e l'uso di Internet contro

la Rivoluzione cubana

 

 

15.04.2012 - Luis Miguel Rosales

 

 

Elemento chiave della guerra economica degli Stati Uniti contro Cuba é il divieto stabilito che l'isola non acceda a molti dei servizi forniti da Internet.


Allo stesso tempo, ci sono molte limitazioni per le comunicazioni telefoniche tra i due paesi e che impediscono che imprese statunitensi interessate ad investire nel settore delle telecomunicazioni si vedano impedite nel farlo, nonostante che l'amministrazione Obama abbia adottato alcuni elementi di flessibilità in questo senso.


Cuba si vede anche impossibilitata ad accedere alle nuove tecnologie dell'informatica e le comunicazioni a causa delle stesse norme del
blocco, tenendo in considerazione che la maggior parte di queste tecnologie sono di origine statunitense.


E' pubblicamente noto che alcune società statunitensi di telecomunicazioni sono interessate ad investire sull'isola, come AT & T, Verizon Communications e Nokia (1), e addirittura hanno richiesto all'amministrazione Obama di intervenire nei termini di consentire le operazioni a Cuba, ma non sono in grado di soddisfare questi interessi a causa del blocco.


Tra altri motivi è proibito l'accesso di Cuba a queste tecnologie per uno tanto stupido e incoerente come l'eventuale possibilità che Cuba la usi per sviluppare una guerra asimmetrica contro gli Stati Uniti.


Tuttavia é veramente una guerra in Internet quella che stanno sviluppando gli USA contro Cuba. Con molto cinismo, e al di fuori delle leggi del blocco, il governo degli Stati Uniti puntano ad utilizzare queste nuove tecnologie per promuovere la sovversione a Cuba, facilitando il loro accesso ai settori che puntano all'abbattimento della Rivoluzione cubana.


La fornitura di
sofisticate apparecchiature di telecomunicazione ai membri della controrivoluzione interna, come ad esempio BGAN, telefoni satellitari, cellulari di ultima generazione, attrezzature per videoriprese, PC e laptop, programmi di crittografia tra altre risorse, come pure finanziamenti e la consulenza ai "dissidenti" per imparare a utilizzare questa apparecchiatura, è stata una costante dei piani dell'Amministrazione USA.


L'uso efficace dei social network attraverso Internet per promuovere i processi della "primavera araba", ha incentivato i piani volti a promuovere un processo simile a Cuba attraverso Internet e ICT.


Tali piani  sono in gestazione da tempo e abbondanti fondi provenienti dal contribuente USA vengono assegnati ad essi. E' ovvio che i programmi non raccolgono esplicitamente le finalità e sono generalmente nascosti sotto ricorrenti consegne, come "libero accesso all'informazione" o "liberare l'accesso a Internet" fallaci di un forte cinismo se consideriamo le misure risultanti dal blocco che incidono sulla possibilità che Cuba, come ogni altro paese del mondo, abbia accesso, senza restrizioni, a Internet e alle nuove tecnologie per l'utilizzo non solo nell'accesso alle informazioni ma in settori chiave per il benessere della popolazione come sono la salute e l'istruzione.


L'utilizzo del cyberspazio per promuovere la controrivoluzione cubana è ampiamente discusso e progettato da varie agenzie ed istituzioni degli Stati Uniti che promuovono la sovversione a Cuba.


Uno di queste  é  Fondazione Nazionale per la Democrazia (
NED, il suo acronimo in
inglese). Nella sua Strategia del 2007, era già configurato che l'istituzione avrebbe appoggiato l'accesso a Internet nei "paesi autoritari",  in cui ci comprendono. Inoltre riconosce che, in passato, la NED ha fornito si suoi "beneficiari di aiuti" l'accesso alle ultime tecnologie delle comunicazioni, permettendo loro di fare un "uso creativo" di Internet, e-mail e sms. il tutto senza dimenticare i vecchi metodi come video e CD.


Proponeva inoltre di rendere più agevole una maggiore comunicazione e interazione tra i gruppi controrivoluzionari, attraverso l'uso crescente di Internet e telefoni cellulari.


Nell'aprile dello scorso anno si è svolta in maniera clandestina, come gran parte di ciò che viene fatto contro la Rivoluzione cubana, l'evento "Pensare Cuba" (2). L'agenda pubblica era visibile, ma ciò che si è "cucinato" nell'evento e i piani da lì derivati ​​non sono mai stati pubblicizzati. Anche per poter accedere ai risultati della manifestazione si deve avere una password autorizzata dagli organizzatori (3)


Il 21 marzo 2012 è stato tenuto, presso la sede della ultra-conservatrice
Heritage Foundation, con il patrocinio di Google Idee, la tavola rotonda "Cuba ha bisogno di una rivoluzione (tecnologica): come Internet possa scongelare un'isola congelata nel tempo" in cui si é discussa la strategia da seguire per  promuovere  la controrivoluzione cubana attraverso un maggiore utilizzo di Internet.


Lì si é riunita la crema dei più acerrimi nemici della Rivoluzione cubana: Daniel Fisk, vice presidente dell'
International Republican Institute, Roger F. Noriega, membro dell'American Enterprise Institute, Mauricio Claver-Carone, direttore di US-Cuba Democracy PAC, e Carlos Saladrigas, co-presidente del Cuba Study Group, tra altri.


Alcune delle raccomandazioni da lì emanate sono  state quelle di ampliare la connessione a Internet che la SINA offre ai controrivoluzionari cubani e "incoraggiare" i paesi alleati degli Stati Uniti a fare lo stesso, esplorare le opzioni che dà la tecnologia super wireless per dar accesso wireless a Internet ai membri della controrivoluzione interna, e aumentare la fornitura di sofisticate apparecchiature di telecomunicazione a questi personaggi così come il sostegno finanziario. E' stata una vera e propria cospirazione dell'ultra destra nord americana e cubano-americana


Ha preso la parola il senatore cubano-americano
Marco Rubio, che ha detto che l'accesso a Internet, in modo illimitato, al "popolo cubano" causerebbe la caduta immediata del governo cubano, supportando anche un maggiore utilizzo dei servizi offerti dalla rete della reti per promuovere il rovesciamento della Rivoluzione cubana mentre, al contempo, ha difeso il blocco stabilito contro Cuba. L'inconsistenza di questi signori ha solo una logica: l'interesse a distruggere la nazione cubana. (4)
 

Rubio, astro nascente del Tea Party non ha spiegato come risolverebbe il fatto che i cubani  accedano illimitatamente a Internet pur mantenendo il blocco contro Cuba.

 

Tuttavia, é apparso chiaro non attraverso la via commerciale, ma per via di forniture clandestine e l' "effetto contagio" che si immagina potrebbe essere realizzato a Cuba, in particolare nella sua gioventù.


Il linguaggio sibillino non può nascondere che non si tratta di rendere più agevole, al popolo cubano, l'accesso illimitato a Internet e ai servizi da esso erogati, per cui sarebbe sufficiente levare il blocco. Si tratta di fornire tale accesso a coloro, dentro Cuba, promuovono il messaggio nord americano e aspirano al rovesciamento della Rivoluzione cubana.


Un altro dei relatori è stato David E. Lowe, Vice Presidente per le Relazioni Governative e Affari Pubblici della NED, che ha suggerito la necessità di incoraggiare l'uso di Internet per promuovere azioni destabilizzanti contro il Governo cubano.


Il suo Intervento alla tavola rotonda è legata alla presentazione, da parte della NED, della sua "Estrategia2012" (5) documento dove si afferma chiaramente che questa istituzione ha tra i suoi principali obiettivi per quest'anno e i successivi "continuare e possibilmente aumentare il suo sostegno ai democratici in paesi come Cuba...", cioè per mantenere ed aumentare il sostegno ai settori controrivoluzionari cubani. Per questo fornirà importanti risorse per aumentare l' "accesso sicuro" a Internet e aumentare le loro competenze nell'utilizzo delle nuove tecnologie dell'informatica e della comunicazione. Il documento sostiene che il mondo è diventato meno democratico, per cui si dovrebbe adottare l'esperienza dei processi di Primavera Araba.


In questa strategia, la NED riconosce che nel suo lavoro per i prossimi anni si troverà ad affrontare diverse "sfide". Una di queste é sostenere i "democratici" in "società altamente repressive" come Cuba!, aiutando "i gruppi pro-democrazia" ad avere un accesso sicuro a Internet, che abbiano la capacità di difendersi dagli attacchi dei "malware" e dalla negazione dei servizi, creazione di reti dove condividere esperienze e tattiche e connetterli con specialisti in tecnologie per soddisfare le loro necessità.


La NED riconosce nel documento che una delle quattro aree di scontro che avranno luogo in futuro è il cyberspazio, e imparando dalle esperienze di Egitto e Tunisia nel 2011, agevolare i settori di opposizione nei paesi i cui governi non sono graditi agli USA. La tecnologia che permette loro di comunicare rapidamente per denunciare le "violazioni dei diritti umani" e "repressioni governative" così come presunti momenti critici.


In linea con questa piattaforma i destinatari dei fondi della NED per lavorare contro la Rivoluzione cubana vedranno incrementare il finanziamento per sviluppare azioni dirette a sovvertirla.


Ci saranno un sacco di soldi per promuovere la sovversione contro Cuba.

 

Il Dipartimento di Stato ha annunciato, il 13 febbraio 2012, che la NED avrebbe ricevuto dal bilancio federale del 2013 un totale di 104 milioni di  $. Alcuni, ovviamente, saranno dedicati a progetti contro Cuba. Dallo stesso budget federale, l'USAID riceverà 15 milioni di dollari per promuovere la controrivoluzione cubana. L'USAID destinerà anche fondi alla NED senza dimenticare fondi occulti che gli fornisce la CIA.


La NED ha investito, secondo le informazioni pubbliche che appaiono sul suo sito web, tra il 2006 e il 2010, un totale di 7946650 di dollari per promuovere la controrivoluzione cubana (6), denaro che ha permesso che un gruppo di persone a Cuba e negli Stati Uniti vivano a spese del contribuente USA.


Sarà difficile lottare nel cyberspazio, si sta giocando duro e dobbiamo essere preparati ad affrontare questo nuovo progetto sovversivo. Non tutto è sul tavolo, questo è un nuovo tipo di guerra sporca psicologica che, storicamente, hanno creato i Servizi Speciali degli Stati Uniti, in particolare la CIA, di cui la NED può assicurarsi  come la sua principale creazione. Quando di queste azioni si parla pubblicamente, in eventi di taglio accademico, si può supporre la dimensione di ciò che non è stato rivelato.


L'utilizzo del cyberspazio per abbattere la Rivoluzione cubana è un progetto forte che viene discusso apertamente e pubblicamente nel mondo accademico e politico degli Stati Uniti, ma che agisce clandestinamente. Non si tratta solo dell'uso del cyberspazio per sviluppare campagne contro Cuba, confondere l'opinione pubblica con una immagine negativa sulla nostra società. Si tratta di utilizzare i social network a fini provocatori e cercare di provocare il caos nell'isola.


Parlando della visita del
Papa l'hanno già provato senza risultati. E' chiaro che Cuba non è il mondo arabo. Tuttavia il denaro assegnato é molto e ogni progetto contro Cuba implica una burocrazia, oltre agli operatori e intermediari, i quali vivono di tale bilancio. Quindi l'ovvio diventa invisibile.

 

 

La NED y el uso de Internet contra la Revolución cubana


Por Luis Miguel Rosales - La Pupila Insomne.

Elemento clave dentro de la guerra económica de EE.UU. contra Cuba es la prohibición establecida para que la Isla no acceda a muchos de los servicios brindados por Internet.
Al mismo tiempo, existen numerosas limitaciones que afectan las comunicaciones telefónicas entre ambos países y que impiden que empresas norteamericanas interesadas en invertir en el sector de las telecomunicaciones se vean imposibilitadas de hacerlo, a pesar de que la Administración Obama aprobó algunas flexibilizaciones en este sentido.
Cuba también se ve imposibilitada a acceder a las nuevas tecnologías de la informática y las comunicaciones debido a las mismas regulaciones del bloqueo, teniendo en cuenta que la mayoría de estas tecnologías son de procedencia norteamericanas.
Es de conocimiento público que varias empresas norteamericanas de las telecomunicaciones están interesadas en realizar inversiones en la Isla, como AT & T, Verizon Communications y Nokia, (http://www.elnuevoherald.com/2010/09/01/v-fullstory/793983/telefonicas-presionan-para-operar.html#ixzz0yOtsPdoZ) e incluso le han solicitado al gobierno de Obama intervenir en función de permitir sus operaciones en Cuba, pero ven imposibilitados cumplir estos intereses debido al bloqueo.

Entre otros argumentos, se prohíbe el acceso de Cuba de estas tecnologías bajo uno tan burdo e inconsistente, como la eventual posibilidad de que Cuba las use para desarrollar una guerra asimétrica contra EE.UU.

Sin embargo, es verdaderamente una guerra en Internet lo que viene desarrollando EE.UU. contra Cuba. Con mucho cinismo, y al margen de las leyes del bloqueo, el gobierno de EE.UU. apuesta por utilizar estas nuevas tecnologías para promover la subversión en Cuba, facilitando su acceso a los sectores que apuestan el derrocamiento de la Revolución cubana.

El abastecimiento de equipos de telecomunicaciones sofisticados a miembros de la contrarrevolución interna, tales como BGAN, teléfonos satelitales, celulares de última generación, equipos de filmaciones, PC´s y laptops, programas de encriptación de comunicaciones entre otros recursos, además de los financieros y el asesoramiento a los “disidentes” para que aprendan a utilizar estos equipos, ha sido una constante en los planes dela Administración norteamericana.
La utilización exitosa de las redes sociales a través de Internet para promover los procesos de la “Primavera Árabe”, ha incentivado los planes para promover un proceso semejante en Cuba a través de Internet y las TIC´s.

Tales planes se vienen fraguando desde hace tiempo y abundantes fondos provenientes del contribuyente norteamericano se destinan para ello. Es obvio que los programas no recogen explícitamente los propósitos y generalmente se encubren bajo recurrentes consignas tales como “liberar el acceso a la información” o “liberar el acceso a Internet” falacias de un fuerte cinismo si consideramos las medidas derivadas del bloqueo que inciden sobre la posibilidad de que Cuba, como cualquier país del mundo tenga un acceso sin restricciones a Internet y a las nuevas tecnologías, para su uso no solo en el acceso a la información, sino en sectores medulares para el bienestar de la población como son la salud y la educación.
El uso del ciberespacio para promover la contrarrevolución cubana es ampliamente debatido y planificado por las distintas agencias e instituciones norteamericanas que promueven la subversión en Cuba.
Una de estas esla FundaciónNacionalparala Democracia(NED, por sus siglas en inglés). En su Estrategia del 2007, habían dejado ya plasmado que la institución apoyaría el acceso a Internet en los “países autoritarios”, bolso en el que nos incluyen. Asimismo, reconoce que en el pasadola NED había facilitado a sus “receptores de ayuda” el acceso a las últimas tecnologías de las comunicaciones, permitiéndoles que hicieran un “uso creativo” dela Internet, los correos electrónicos y la mensajería de textos. Todo sin olvidar métodos más antiguos como videos y CD´s.

Proponía además facilitar mayor comunicación e interacción entre entre los grupos contrarrevolucionarios, a través del uso creciente de la Internet y los teléfonos celulares.

En abril del año pasado se desarrolló de manera clandestina, como mucho de lo que se hace contra la Revolucióncubana, el evento “Pensar Cuba” (https://lapupilainsomne.wordpress.com/2011/04/09/cumbre-en-panama-para-ciberguerra-contra-cuba-hacia-nuevos-fracasos/). La agenda pública estaba a la vista, pero lo que se “cocinó” en el evento y los planes que de allí se derivaron nunca fueron puestos a la publicidad. Incluso, para poder acceder a los resultados del evento hay que contar con una contraseña autorizada por los organizadores (http://cambiosencuba.blogspot.com/2011/04/think-cuba-un-evento-encriptado.html).
El 21 de marzo de 2012 se desarrolló en la sede de la ultraconservadora Heritage Foundation, con el copatrocinio de Google Ideas, la mesa redonda “Cuba necesita una revolución (tecnológica): cómo Internet puede descongelar una isla congelada en el tiempo”, en la cual se debatió la estrategia a seguir para promover la contrarrevolución cubana a través de un mayor uso de Internet.
Se reunió allí la flor y nata de los enemigos más recalcitrantes de la Revolucióncubana: Daniel Fisk, vicepresidente del Instituto Republicano Internacional; Roger F. Noriega, miembro del Instituto de Empresas Americanas; Mauricio Claver-Carone, Director de U.S.-Cuba Democracy PAC; y Carlos Saladrigas, co-presidente del Cuba Study Group, entre otros.

Algunas de las recomendaciones de allí emanadas fueron ampliar la conexión a Internet que le proporcionala SINA a los contrarrevolucionarios cubanos y “alentar” a países aliados de EE.UU. a hacer lo mismo, explorar las opciones que da la tecnología súper Wifi para dar acceso a Internet inalámbrico a miembros de la contrarrevolución interna, e incrementar la entrega de equipos sofisticados de telecomunicaciones a estos personajes, así como apoyo financiero. Fue una verdadera conspiración de la ultraderecha norteamericana y cubano-americana
Hizo uso de la palabra el senador cubano-americano Marco Rubio, quien expresó que el acceso a Internet de manera ilimitada por la “población cubana” provocaría la caída inmediata del gobierno cubano, apoyando también que se incrementara el uso de los servicios que brinda la red de redes para promover el derrocamiento de la Revolución cubana, al tiempo que defendió el bloqueo establecido contra Cuba. La inconsistencia de estos señores solo tiene una lógica: el interés por destruir a la nación cubana. (http://www.kansascity.com/2012/03/21/3505403/internet-could-lead-to-regime.html y  http://online.wsj.com/article/SB10001424052702303404704577304201075114644.html

Rubio, estrella naciente del Tea Party no explicó como resolvería que los cubanos accedieran ilimitadamente a Internet al tiempo que mantener el bloqueo a Cuba. Sin embargo, quedó claro que no es por la vía comercial, sino por la vía de los abastecimientos clandestinos y el “efecto contagio” que imaginan podrían lograr en Cuba, especialmente en su juventud.

El lenguaje sibilino no puede ocultar que no se trata de facilitarle al pueblo cubano el acceso sin restricciones a Internet y a los servicios que este brinda, para lo cual bastaría con levantar el bloqueo. Se trata de facilitarle este acceso a quienes dentro de Cuba promueven el mensaje norteamericano y aspiran al derrocamiento dela Revolucióncubana.

Otro de los panelistas fue David E. Lowe, Vicepresidente para las Relaciones Gubernamentales y Asuntos Públicos dela NED, quien planteó la necesidad de fomentar el uso de Internet para promover las acciones desestabilizadoras contra el gobierno cubano.
Su intervención en la mesa redonda está relacionada con la presentación por parte de la NED de su “Estrategia2012” (http://www.ned.org/), documento donde se plantea claramente que esta institución tiene entre sus principales objetivos para este año y los subsiguientes “continuar y de ser posible incrementar su apoyo a los demócratas en países como Cuba…”, es decir mantener e incrementar el apoyo a los sectores contrarrevolucionarios cubanos. Para ello destinará importantes recursos para incrementar “el acceso seguro” a Internet e incrementar los conocimientos de éstos en el uso de las nuevas tecnologías de la informática y las comunicaciones. Alega el documento que el mundo se ha hecho menos democrático, por lo que se debía adoptar la experiencia de los procesos de la Primavera Árabe.
En dicha estrategia, la NED reconoce que en su trabajo para los próximos años enfrentará diferentes “desafíos”. Uno de ellos es apoyar a los “demócratas” en “sociedades altamente represivas” como ¡Cuba!, ayudando a los “grupos pro democracia” a tener un acceso seguro a Internet, tengan la capacidad de defenderse de ataques de “malware” y de denegaciones de servicios, creación de redes donde compartan experiencias y tácticas y conectarlos con especialistas en tecnologías para que satisfagan sus necesidades.
La NED reconoce en el documento que una de las cuatro áreas de enfrentamiento que tendrán lugar en el futuro es el ciberespacio, y aprendiendo de las experiencias de Egipto y Túnez en el 2011, facilitarle a los sectores opositores en los países cuyos gobiernos no son del agrado de EE.UU. la tecnología que les permita comunicarse rápidamente para denunciar “violaciones de derechos humanos” y “represiones gubernamentales”, así como movilizarse en supuestos momentos críticos.
En consonancia con esta plataforma los receptores de fondos dela NED para trabajar contrala Revolución Cubana verán incrementado el financiamiento para desarrollar acciones dirigidas a subvertirla.
Habrá dinero abundante para promover la subversión contra Cuba. El Departamento de Estado anunció el 13 de febrero de 2012 que la NED recibiría del presupuesto federal del año 2013 un total de 104 millones de dólares. Una parte obviamente estará destinada a los proyectos contra Cuba. Del mismo presupuesto federal la USAID recibirá 15 millones de dólares para promover la contrarrevolución cubana. La USAID también destinará fondos a la NED sin olvidar fondos ocultos que le suministra la CIA.
La NED ha invertido, según información pública que aparece en su sitio Web, entre los años 2006 y 2010, un total de 7 946 650 dólares para promover la contrarrevolución cubana (http://www.ned.org/where-we-work/latin-america-and-caribbean/cuba), dinero que ha permitido que un grupo de personas en Cuba y en EE.UU. vivan a costa del contribuyente norteamericano.
Va a ser dura a lucha en el ciberespacio, se está jugando al duro y hay que estar preparados para enfrentar este nuevo diseño subversivo. No todo está sobre el tapete, esta es una nueva modalidad de la guerra sucia psicológica que históricamente han montado los Servicios Especiales Norteamericanos, en particularla CIA, de quien la NED puede asegurarse en su principal engendro. Cuando de estas acciones se habla públicamente en eventos de corte académico, puede suponerse la dimensión de lo que no se ha develado.
El uso del ciberespacio para derrocarla Revolución cubana es un proyecto fuerte, que se debate abiertamente y públicamente en el mundo académico y político de EE.UU., pero que opera clandestinamente. No se trata solo del uso del ciberespacio para desarrollar campañas contra Cuba, confundir a la opinión pública con una imagen negativa sobre nuestra sociedad. Se trata de utilizar las redes sociales con fines provocadores e intentar provocar el caos dentro de la Isla.
A propósito de la visita del Papa ya intentaron hacerlo, sin resultados. Es evidente que Cuba no es el mundo árabe. Sin embargo es mucho el dinero asignado y cada proyecto contra Cuba implica una burocracia, además de los operadores e intermediarios, todos los cuales viven de ese presupuesto. De ahí que lo obvio se haga invisible.

 

 

(1) (http://www.elnuevoherald.com/2010/09/01/v-fullstory/793983/telefonicas-presionan-para-operar.html#ixzz0yOtsPdoZ)

(2) (https://lapupilainsomne.wordpress.com/2011/04/09/cumbre-en-panama-para-ciberguerra-contra-cuba-hacia-nuevos-fracasos/)

(3) (http://cambiosencuba.blogspot.com/2011/04/think-cuba-un-evento-encriptado.html)

(4) (http://www.kansascity.com/2012/03/21/3505403/internet-could-lead-to-regime.html

http://online.wsj.com/article/SB10001424052702303404704577304201075114644.html)

(5) (http://www.ned.org/)

(6) (http://www.ned.org/where-we-work / latin-america-and-caribbean/cuba)