Come fecero i nazisti, l'auto nominato "Osservatorio Cubano dei Diritti Umani", stranamente
con sede nella capitale spagnola, insiste con la tattica di ripetere una bugia
fino a quando ottenga convertirla in verità.
E' dimostrato che, dal 1959, la CIA per ordini del governo USA iniziò numerose campagne tendenziose contro la
trionfante Rivoluzione cubana, allo scopo di creare l'illusione che esistesse una forte opposizione contro
di essa. La stessa cosa ha fatto perché, in altri paesi dell'America Latina, si tenessero
dimostrazioni contro il processo rivoluzionario cubano e durante l'invasione
mercenaria della Baia dei Porci trasmisero notizie false, fabbricate di prima
mano, per distorcere la verità sul fallimento della stessa.
Ora continuano con le campagne mediatiche riguardanti i presunti
maltrattamenti fisici alle cosiddette
"Dame in Bianco", accusando Cuba davanti l'Alta
Rappresentante
dell'Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Catherine Ashton, con l'uso di termini grammaticali come "brutale aggressione", "bastonate", "trascinate" ed altri per impregnarle
del drammatico che van cercando.
Forse per l'Alta Rappresentante dell'Unione Europea, tali fatti potrebbero
essere reali, poiché in Spagna è comune vedere la polizia farlo contro centinaia di
migliaia di lavoratori, studenti, professionisti e artisti che protestano
contro la vertiginosa perdita del tenore di vita, l'aumento della
disoccupazione ed i massicci sfratti; ma chi conosce la realtà di Cuba sa
perfettamente che ciò non si vede, nell'isola, dal 1958.
Per fortuna il governo cubano ha messo in vigore, lo scorso
14 gennaio, una serie
di modifiche alla Legge migratoria, che hanno permesso la partenza dal paesi di
diversi salariati di Washington e Miami, ed il mondo ha potuto constatare la salute
fisica e mentale dei principali "quadri"della controrivoluzione interna, tra
cui i leader delle Dame in Bianco, e come dice il proverbio:"vista fa fede".
Ma richiama fortemente l'attenzione che questo "Osservatorio" abbia la
lente al rovescio
e ciò gli impedisca di vedere realmente dove sono le gravi violazioni dei diritti umani, come
é il caso
del Cile, dove si attaccano, colpiscono e arrestano gli studenti che cercano una
migliore educazione.
Né l' "Osservatorio" spagnolo vede e sente le denunce di Gloria Requena,
Direttrice dell'ONG Activa, per l'aumento dal 72,3 al 75,1% della violenza
contro i bambini cileni, secondo dati dell'ultima Inchiesta Nazionale di Vittimizzazione
per violenza interfamiliare e reati sessuali realizzata dal Ministero degli Interni.
Molti comportamenti criminali che si osservano negli adolescenti e bambini hanno
le loro radici nei
maltrattamenti che subiscono nelle case. Il 7,3% dei bambini/e cileni sono vittime
di abusi sessuali.
Il maltrattamento infantile è un fenomeno trasversale che colpisce allo stesso
modo bambini di tutti i
ceti sociali, in tutto il paese. Le più grandi assenze di azioni ufficiali di
fronte alle violazioni degli infanti per violenza intrafamiliare, si verificano nei
collegi privati,
con il 15,7% contro il 6,5% nei collegi pubblici.
E' tempo di smascherare quelli che stanno suffragando le manovre contro Cuba e il
triste ruolo
di coloro che ricevono qualche euro nel presunto "Osservatorio", nel
tentativo di creare una corrente d'opinione nell'Alta Commissaria, per evitare
che si tolgano, alla maggiore delle Antille, le
ingiuste sanzioni che in
un determinato momento vennero adottate dall'Unione Europea, su richiesta di José María Aznar,
seguendo le indicazioni della mafia anticubana di
Miami.
Los principios nazis
Arthur Gónzalez
Al igual que hicieron los nazis, el autotitulado “Observatorio
Cubano de Derechos Humanos” extrañamente con sede en la capital
española, insiste en la táctica de repetir una mentira hasta que
logren convertirla en verdad.
Está comprobado que desde 1959 la CIA por órdenes del gobierno
norteamericano, inició varias campañas tendenciosas contra la
triunfante revolución cubana, a fin de crear la ilusión de que
existía una fuerte oposición contra la misma. Lo mismo hizo para que
en otros países latinoamericanos se llevaran a cabo manifestaciones
en contra del proceso revolucionario cubano y durante la invasión
mercenaria por Bahía de Cochinos trasmitieron noticias falsas,
fabricadas de ante mano para distorsionar la verdad sobre el fracaso
de la misma.
Ahora continúan con las campañas mediáticas referente a los
supuestos maltratos físicos a las llamadas Damas de Blanco, acusando
a Cuba ante la Alta Representante de la Unión Europea para Asuntos
Exteriores y Política de Seguridad, Catherine Ashton, con el empleo
de términos gramaticales como “brutal agresión”, “golpizas”,
“arrastradas” y otros más, para impregnarle el dramatismo que buscan.
Quizás para la Alta Representante de la Unión Europea, esos hechos
pudieran ser reales, pues en España es común observar a la policía
hacerlo contra cientos de miles de obreros, estudiantes,
profesionales y artistas que protestan ante la pérdida vertiginosa
del nivel de vida, el creciente desempleo y los desalojos masivos;
pero los que conocen las realidades de Cuba saben perfectamente que
eso no se ve en la Isla desde 1958.
Por suerte el gobierno cubano puso en vigor el pasado 14 de enero un
conjunto de modificaciones a la Ley migratoria, que permitió la
salida del país de varios asalariados de Washington y Miami, y el
mundo pudo constatar la salud física y síquica de los principales
“cuadros” de la contrarrevolución interna, entre ellos las
dirigentes de las Damas de Blanco; y como dice el refrán: “vista
hace fe”.
Sin embargo llama poderosamente la atención que este “Observatorio”
tenga el catalejo al revés y le impida ver realmente donde están las
graves violaciones de los derechos humanos como es el caso de Chile,
donde se ataca, golpea y arrestan estudiantes que buscan una
educación mejor.
Tampoco el “Observatorio” español ve ni escucha las denuncias de
Gloria Requena, directora de la Organización No gubernamental Activa,
por el aumento de 72,3 a 75,1 por ciento de la violencia contra los
niños chilenos, según datos de la última Encuesta Nacional de
Victimización por violencia intrafamiliar y delitos sexuales
realizada por el Ministerio del Interior.
Muchas conductas delictivas que se observan en adolescentes y niños
tienen su raíz en los maltratos que se sufren en los hogares. Un
7,3% de las niñas y niños chilenos son víctimas de abuso sexual.
El maltrato infantil es un fenómeno transversal que afecta por igual
a menores de todas las condiciones sociales, a lo largo de todo ese
país. Las mayores ausencias de acciones oficiales frente a la
vulneración de los infantes por violencia intrafamiliar, ocurren en
los colegios privados, con un 15,7% contra un 6,5% de ocurrencia en
los públicos.
Es hora de desenmascarar a quienes están sufragando las maniobras
contra Cuba y el triste papel de los que reciben algunos euros en el
supuesto “Observatorio”, al intentar fomentar una matriz de opinión
en la Alta Comisionada, para evitar que se le levante a la mayor de
la Antillas las injustas sanciones que en su momento adoptó la Unión
Europea, a solicitud de José María Aznar, siguiendo las
orientaciones de la mafia anticubana de Miami. |
L'Osservatorio
è il luogo dove si osserva lo sviluppo di fenomeni naturali, ma a quanto pare
"L'Osservatorio" Cubano dei Diritti Umani ha il telescopio al rovescio e non
vede o non vuole vedere, le situazioni più complicate sul tema dei diritti umani
che ci sono nel suo immediatamente intorno.
Questo è successo di nuovo il 1 agosto, quando
hanno consegnato una relazione sulle presunte violazioni dei Diritti Umani a
Cuba, niente meno che nella Sede spagnola della Commissione Europea, per essere
inviato all'Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri e la
Politica di Sicurezza, Catherine Ashton.
Per nessuno è un segreto che Washington paga
queste azioni come parte della guerra psicologica strutturata contro Cuba dal
1959 quando trionfò la Rivoluzione e si stabilì un nuovo progetto sociale, per
il dispiacere dei nord americani.
Tuttavia, detto "Osservatorio dei Diritti Umani",
né vede né sente le violazioni che si verificano nello scenario spagnolo, come
se fossero ciechi e sordi e i suoi membri non patissero gli stessi disagi che
vive oggi quel popolo con la maggior disoccupazione d'Europa, licenziamenti di
massa, sfratti, xenofobia con maltrattamenti delle minoranze etniche ed i più
recenti scandali per corruzione che infangano dal presidente sino alla stessa
famiglia reale.
Se volessero essere un pò credibile, e non lacchè
degli USA, "L'Osservatorio" dovrebbe, per prima cosa, denunciare il
maltrattamento dei cubani che arrivarono in Spagna, nel 2011, come "rifugiati
politici" e sono da un anno e mezzo non
protetti dal governo, dormendo in tende nelle strade circostanti e nella stessa
piazza di fronte al Ministero degli Affari Esteri.
Per caso questi cubani che sono della sua stessa
parte non sono vittime di violazioni dei diritti umani?
E che cosa ha fatto il detto "Osservatorio" con le
violazioni dei diritti umani commesse dal Partito Popolare, arricchitosi con i
soldi sporchi a spese del sofferente popolo spagnolo?
Dubito molto che 6202700 disoccupati spagnoli
rappresentino meno delle 50 cosiddette
"Dame in Bianco",
create e pagate dagli USA che possono permettersi il lusso di vivere della
controrivoluzione, senza dover sudare sette camicie per mantenere le loro
famiglie.
Questi atteggiamenti de "L'Osservatorio" sono ciò
che lo pongono realmente nel luogo esatto che gli spetta: quello di mercenario
dell'imperialismo yankee.
Il resto, è poco più della stessa cosa, per
ottenere un pò di euro che gli consenta di sopravvivere in un sistema che poco
fa per occuparsi degli esseri umani, altrimenti che lo chieda ai 960400 giovani
spagnoli che oggi sono senza lavoro o alle 1906100 famiglie di Spagna in cui
tutti i membri sono disoccupati.
Questo sì costituisce un aspetto di fondamentale
importanza perché l'Unione Europea lo tenga in debito conto nella sua relazione
per valutare la situazione dei Diritti Umani e prendere una posizione politica
conseguente.
Las omisiones de un Observatorio
Arthur Gónzalez http://heraldocubano.wordpress.com
El Observatorio es el lugar donde se le da seguimiento al desenvolvimiento de
fenómenos naturales, pero al parecer “El Observatorio” Cubano de Derechos
Humanos, tiene el telescopio al revés y no ve o no quiere ver, las situaciones
más complicadas en el tema de derechos humanos que hay a su alrededor inmediato.
Así sucedió nuevamente el día uno de agosto cuando entregaron un informe sobre
supuestas violaciones de Derechos Humanos en Cuba, nada menos que en la Sede
española de la Comisión Europea, para ser enviado a la Alta Representante de la
Unión Europea para Asuntos Exteriores y Política de Seguridad, Catherine Ashton.
Para nadie es secreto que desde Washington se pagan estas acciones, como parte
de la guerra sicológica estructurada contra Cuba desde el propio 1959 cuando
triunfo la Revolución e instauró un nuevo proyecto social, para disgusto de los
norteamericanos.
Sin embargo, dicho “Observatorio de Derechos Humanos”, no ve ni escucha las
violaciones que se producen en el escenario español, como si estuvieran ciegos y
sordos y sus integrantes no padecieran de las mismas penurias que vive hoy ese
pueblo con el desempleo mayor de Europa, los despidos masivos, los desalojos, la
xenofobia con el maltrato a las minorías étnicas y los más recientes escándalos
de corrupción que enlodan desde el presidente hasta la misma Casa Real.
Si desearan ser un poco creíbles y no lacayos de los norteamericanos, “El
Observatorio” lo primero que tiene que denunciar es el maltrato a los propios
cubanos que llegaron a España en el 2011 como “refugiados políticos” y se
encuentran desde hace año y medio sin amparo del gobierno, durmiendo en carpas
en las calles aledañas y en la propia plaza frente al Ministerio de Asuntos
Exteriores.
¿Acaso esos cubanos que están de su mismo bando no son víctimas de violaciones
de los derechos humanos?
¿Y que ha hecho “El Observatorio” mencionado con las violaciones de los derechos
humanos que realiza el Partido Popular, enriqueciéndose con dinero sucio a costa
del sufrido pueblo español?
Dudo mucho que 6 millones 202 mil 700 desempleados españoles representen menos
que 50 llamadas “Damas de Blanco”, creadas y asalariadas de los norteamericanos,
que pueden darse el lujo de vivir del cuento de la contrarrevolución, sin tener
que sudar las blusas para mantener a sus familias.
Estas actitudes de “El Observatorio” son las que los sitúan realmente en el
sitio exacto que les toca, el de mercenario del imperialismo yanqui.
Lo demás es más de lo mismo para obtener unos euros que les permita sobrevivir
en un sistema que lo menos que hace es ocuparse de los seres humanos, sino que
le pregunten a los 960.400 jóvenes españoles que están hoy sin trabajo o al
millón 906 mil 100 hogares de España donde todos sus miembros están sin empleo.
Eso si constituye un aspecto de vital importancia para que la Unión Europea lo
tenga en cuenta en su informe para evaluar la situación de los Derechos Humanos
y tomar una posición política consecuente. |