Racconta la sua storia e quello che i giornali non dicono

Parla Gerardo Hernàndez

Era infiltrato in Alpha 66 per difendere Cuba

Questa conversazione si è svolta il 1 aprile 2009. La nostra troupe ha ricevuto il permesso del Dipartimento di Giustizia di parlare con il "prigioniero" in presenza di una guardia di sicurezza nella cella. Prima del suo arresto nel 1998, Gerardo Hernàndez ha diretto le operazioni di altri agenti dì sicurezza dello Stato cubano infiltrati in gruppi violenti nella zona di Miami, al fine di fermare gli attacchi terroristici contro i luoghi di interesse turistico a Cuba. Abbiamo preso delle note dettagliate e accurate.

 

9 giugno '09 - Saul Landau* tratto da El Moncada

 


Qual è stata la sua missione e perché?

Negli Stati uniti, in generale, e in particolare in Florida, molti dei gruppi organizzati hanno effettuato atti terroristici a Cuba. Abbiamo raccolto informazioni su Alpha 66, Commandos F-4. Fondazione Nazionale Cubano Americana e Hermanos del Rescate. Sono passali molti anni e mi auguro di non aver dimenticato nulla, ma penso che quelli fossero i principali gruppi di lavoro in cui ci siamo infiltrati.

 

Che cosa ha imparato attraverso la sua attività di infiltrato?

La prima cosa che mi ha impressionato è stata l'impunità con la quale questi gruppi operavano in violazione delle leggi degli Stati Uniti: la legge di neutralità (del 1790) prevede che le organizzazioni non possano utilizzare il suolo statunitense per gli atti terroristici contro un altro paese.

 

Nel caso di Alpha 66 gli agenti avevano preso una barca veloce per sparare contro obiettivi lungo la costa cubana. Quando sono tornati a Miami hanno organizzato una conferenza stampa e hanno dichiarato apertamente ciò che avevano appena fatto.

 

E se qualcuno chiedeva: "Ehi. ma questo non viola la legge di neutralità? La risposta era: No perché prima siamo andati nei Cayos da qualche parte nei Caraibi e poi a Cuba. Tecnicamente, non siamo partiti dagli Stati Uniti". Questo avveniva pubblicamente e nessun organismo statunitense richiedeva che si assumessero le responsabilità per la loro azione.

 

In che anni?

Questo è avvenuto a partire dal 1959. Personalmente, ho inizialo a trattare con loro negli anni '90. Dal momento che sono stato in carcere in Viclorville (California), tre anni fa, credo che nel 2005 sia stato arrestato un cubano in questa regione con un arsenale di ogni tipo di armi in casa sua. E la prima cosa che ha detto è stata: "Beh, sono membro di Alpha 66 e uso queste armi nella lotta per la liberazione di Cuba". È Stata questa la sua difesa.

 

I cinque cubani erano tutti volontari? Come si prepara uno per infiltrarsi in un gruppo nemico in un paese nemico? E poi quale è il modo dì agire come se fosse nemico del suo paese e amico degli altri?

Sì. tutti i volontari. Nel mio caso, io non sono un soldato di carriera. Ho studiato da diplomatico. Ci sono voluti sei anni per completare la mia carriera politica in relazioni internazionali. Poi mi sono recato in Angola nel quadro di un sistema internazionale di volontariato. E mentre ero in Angola devo aver richiamato l'attenzione dei servizi di intelligence cubana e al mio ritorno sono stato avvicinato e mi hanno parlato di questa missione. Mi hanno detto: "Sappiamo che hai studialo per essere un diplomatico, ma si sa che il nostro paese soffro di una certa situazione a causa di questi gruppi terroristici provenienti dalla Florida pronti a commettere ogni sorta di crimine e abbiamo bisogno di qualcuno che si rechi là per adempiere a questa missione". Avrei potuto dire: "No. ho studialo la diplomazia, voglio essere diplomatico", ma noi cubani, che siamo cresciuti con la Rivoluzione, sappiamo che nel corso degli ultimi cinquanta anni il nostro paese ha affrontato quasi un clima di guerra. A Cuba, colui che non conosce personalmente una vittima del terrorismo, almeno conosce l'aereo che è esploso nel cielo di Barbados, uccidendo 73 persone (ottobre 1976). Chi non conosce la bomba (nel 1997) che ha ucciso Fabio di Celmo (un turista italiano che soggiornava presso l'Hotel Copacabana a La Habana, messa da un salvadoregno che ha detto di essere stato ingaggiato da Luis Posada Carriles), per citare solo alcuni esempi? C'è stata una scuola per bambini che i controrivoluzionari hanno incendiato utilizzando un serbatoio di gas. Questi fatti sono parte della coscienza cubana. Allora ho detto ai funzionari dell'intelligence: "Sì, sono disposto a compiere questa missione".

 

Come ci si può infiltrare in questi gruppi! Come avete convinto persone come José Basulto (leader degli Hermanos al Rescate), per esempio?

Per i cubani in questo paese tutto è collegato. I cubani negli Stati Uniti hanno grandi privilegi, i privilegi che non posseggono altri cittadini nel mondo. I cubani arrivano da tutte le rotte, con ogni mezzo, anche con i passaporti falsi, e l'unica cosa che devono dire è: "Sono venuto in cerca di libertà", e subito gli Stati Uniti offrono loro tutti i documenti di cui hanno bisogno. Pertanto, nel caso di José Basulto, per esempio, uno dei nostri compagni infiltrato negli Hermanos al Rescate inizialmente aveva "rubato" un aereo cubano. René (Gonzalez, un altro dei cinque cubani) è volato qui con il suo aereo e, come al solito, è stato ricevuto come un eroe. Ha avuto un sacco di attenzioni e, successivamente, ha aderito agli Hermanos. Il suo lavoro è stato la raccolta di informazioni su questa organizzazione.

Quindi, se mi chiedete come, dico che abbiamo usato come base per la nostra stessa infiltrazione i privilegi che tutti i cubani ricevono quando arrivano in questo paese, anche quelli che hanno sequestrato gente, hanno dirottato gli aerei, o hanno puntato una pistola alla testa di un pilota. Ho visto gente come Leonel Matias, che (nel 1994 ha dirottato una barca a Cuba uccidendo un ufficiale di marina) è arrivato qui nella stessa barca con la medesima pistola e con il cadavere. Ma nonostante questo, non ha subito alcun processo nel sistema giudiziario degli Stati Uniti. Queste persone sono automaticamente perdonate. Quindi, utilizzando proprio questo tipo di vantaggio siamo stati in grado dì penetrare queste organizzazioni fino a un certo livello.

 

Quando ho citato gli Hermanos del Rescate, alcuni potrebbero pensare: "Questa è un organizzazione umanitaria che ha salvato balseros". Al contrario, mentre le loro attività si sono limitate al salvataggio di balseros, non hanno avuto problemi con le autorità cubane. Ciò che la gente non sa è che José Basulto, capo dell'organizzazione, ha una lunga storia di terrorismo. Egli è stato addestrato dalla CIA e infiltrato in Cuba negli anni '60. Nel 1962, è venuto a Cuba in un motoscafo e ha sparato contro vari obiettivi della costa cubana tra cui un albergo. Anche Basulto, con tutta la sua gloria conosciuta, non ha avuto problemi, sino a quando la sua azione si è limitala al salvataggio dei balseros. Nel 1995, tuttavia, gli Stati uniti e Cuba hanno firmato accordi migratori, specificando che le imbarcazioni intercettate in mare non sarebbero più entrate negli Stati Uniti, ma che sarebbero tornate a Cuba. In quel momento la gente smise di dare denaro a Basulto e alla sua organizzazione perché si disse; "Perché dare soldi per l'organizzazione di Basulto se basta chiamare la Guardia Costiera per restituire la barca a Cuba?". Quindi, quando Basulto ha visto la sua attività in pericolo, ha inventato questa invasione (nel 1995) dello spazio aereo cubano, in modo che le persone continuassero a donare denaro. Abbiamo presentalo questa prova nel nostro caso. Se la stampa non ha voluto prestare particolare attenzione a questo, beh, evidentemente non volevano toccare questo materiale, non lo trovavano di competenza loro. Mi riferisco ai media di comunicazione corporativi. I documenti mostrano interamente come Basulto e gli Hermanos del Rescate provavano armi artigianali per introdurle a Cuba. Quando Basulto ha testimoniato al nostro processo (2001), i nostri avvocati gli hanno chiesto cosa avesse intenzione di fare con tutto quelle armi. Tutto è nella registrazione del processo, anche se nessuno sembra volervi prestare attenzione. La gente tende a parlare di Hermanos del Rescate come se si trattasse di una organizzazione umanitaria, omettendo la parte di terrorismo, così come si omette il fatto che l'FBI era infiltrata dentro l'organizzazione. L'FBI aveva qualcuno all'interno del gruppo che forniva informazioni sull'attività degli Hermanos. Perché l'FBI avrebbe dovuto infiltrarsi in un'organizzazione umanitaria?

 

 

*Sani Laudali e uno scrittore, giornalista e documentarista il cui lavoro accademico si è concentrato in gran parte sull'America Latina.

Attualmente, con Jack Wiìlis, sta facendo un documentario sui Cinque cubani. Le sue opere sono disponibili su DVD in roundworld productiona@gmail.com. E' membro dell'Istituto per gli studi politici e autore di  A BUSH E BOTOX MONDO (Counterpunch A/Kl.

L'articolo in originale è su http://www.counterpunch.org/landau04172009.html