La Corte Suprema ha respinto la domanda di Posada Carriles
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26 marzo '09 - Jean-Guy Allard www.granma.cu
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La Corte Suprema degli USA ha appena respinto la domanda del terrorista internazionale Luis Posada Carriles, con cui i suoi avvocati mafiosi di Miami chiedevano la revisione del processo migratorio di El Paso, in Texas, con il pretesto che il governo aveva usato un procedimento falso per elaborare un’accusa contro Posada.
Con la decisione del più alto tribunale del paese, si mantiene l’ordine della Corte d’Appello di New Orleans che dice che il delinquente internazionale ed ex agente della CIA dev’essere processato per aver mentito alle autorità federali, nel suo tentativo, nel 2005, d’ottenere la cittadinanza nordamericana.
La decisione che porta il numero del caso 08-1080 a nome di "Carriles Luis P.", è stata annunciata senza una parola che la giustifichi, tra una dozzina d’altre domande respinte.
Questa nuova manovra per evitare un’estradizione in Venezuela o a Panama è stata presentata presso la Corte Suprema, nel gennaio scorso, da Arturo V. Hernández, il difensore mafioso di Posada.
Tre giorni dopo la dichiarazione del governo di Panama di voler reclamare l’estradizione del terrorista, la Corte d’Appello di New Orleans aveva ordinato un nuovo processo a El Paso, in Texas, di fronte alla stessa giudice, Kathleen Cardone, che aveva liberato Posada.
Una portavoce del Dipartimento di Giustizia, Laura Sweeney, contattata a Washington dal The New York Times al principio di gennaio, non ha assolutamente voluto commentare il caso.
Sino ad oggi il segretario del Dipartimento di Giustizia, Eric Holder, non ha riposto ad una richiesta di Livio Di Celmo, fratello di Fabio Di Celmo - assassinato a L’Avana nel 1997 da un mercenario pagato da Posada - con cui richiede che Posada Carriles sia arrestato immediatamente, giudicato per terrorismo o che sia estradato.
Nella sua sentenza, la Corte d’Appello di New Orleans, si è astenuta dall’ordinare la detenzione del terrorista che è sempre libero a Miami, dove ha partecipato impunemente ad attività pubbliche, molte convocate da gruppi criminali o simpatizzanti del terrore, che sono sempre tollerati dal FBI e dalla Procura Federale nonostante il cambio dell’amministrazione federale.
Il Governo del Venezuela reclama con insistenza da quattro anni l’estradizione di Posada Carriles, perchè sia processato per l’esplosione in volo di un aereo cubano, avvenuta nel 1976, un crimine che provocò la morte di 73 persone innocenti che volavano nell’aereo.
La rivendicazione del Venezuela si aggiunge a quella più recente di Panama, il cui Tribunale Supremo ha dichiarato illegale e anticostituzionale la liberazione nel 2004 del terrorista e di altri tre complici, noti assassini cubano-americani, liberati dalla ex presidentessa Mireya Moscoso.
Dall’arresto nel 2005 di Posada Carriles, i Procuratori antiterrorismo federali hanno moltiplicato i procedimenti di dilazione per evitare l’estradizione del vecchio collaboratore della CIA.
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Ora Posada intende portare il suo caso dinanzi alla
Corte Suprema
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27 gennaio '09 - Jean-Guy Allard www.granma.cubaweb.cu
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In un articolo pubblicato dal The New York Times,
sul controverso caso di Posada Carriles, si afferma che Arturo V.
Hernandez, l'avvocato mafioso del terrorista internazionale, ha intenzione
di presentare la causa migratoria davanti alla Corte Suprema come una nuova
manovra dilatoria per evitare l'estradizione del terrorista in Venezuela o a
Panama.
Tre giorni dopo che il governo di Panama assicurava, lo scorso ottobre, che presto avrebbe richiesto l'estradizione di Luis Posada Carriles, la Corte d'Appello di New Orleans ordinava che il terrorista fosse nuovamente giudicato a El Paso, Texas, sotto l'accusa di frode migratoria.
L'articolo de The New York Times dal titolo "Venezuela farà pressione sugli Stati Uniti per estradare una persona vincolata con la distruzione di un aereo" (Venezuela Will Push U.S. to Hand Over Man Tied to Plane Bombing), e firmato da Simon Romero Damien Cave, fa riferimento ad una portavoce del Dipartimento della giustizia, Laura Sweeney, che contattata a Washington, ha rifiutato categoricamente di commentare il caso.
Nella sentenza d'ottobre, la Corte d'Appello di New Orleans si astenne dall'ordinare l'arresto del terrorista, che è ancora in libertà a Miami, dove ha partecipato impunemente ad attività pubbliche, alcune convocate da parte di gruppi terroristici o simpatizzanti del terrore tollerati dall'FBI e dalla Procura Federale.
Alla rivendicazione del Venezuela si é ora
aggiunta quella di Panama,
la cui Corte Suprema ha
dichiarato illegale ed incostituzionale la liberazione, nel 2004, del
terrorista e di altri tre noti terroristi cubano-americani da parte
dell'ex presidente Mireya Moscoso.
Una testimonianza di Chaffardet, a favore di
Posada, è stata utilizzata, nel 2006, per giustificare l'ordine di un giudice
dell' immigrazione che vietava l'estradizione di Posada in Venezuela con il
pretesto che "potrebbe essere torturato". Chaffardet, paradossalmente, ha
partecipato attivamente a sessioni di tortura nel seminterrato della DISIP a
Caracas, accanto a Posada, che allora guidava uno squadrone della morte sotto il
nome di Commissario
Basilio.
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