Senatore Lincoln Díaz-Balart: chiodo

ossidato schiaccia chiodo

 

 

17 agosto '09 - www.granma.cu

 

 

 

Delusi per l’uscita intempestiva – e ancora da spiegarsi – del loro eminente rappresentante nel Senato, Melquiades “Mel” Martínez, i capi più recalcitranti della mafia di Miami hanno già trovato un sostituto, il delfino di Flugencio Batista e fanatico sostenitore dell’uso del terrorismo contro Cuba, Lincoln Díaz-Balart.

 

Figlio di Rafael Díaz-Balart, ex ministro della dittatura di Batista e fondatore della Rosa Blanca, organizzazione terrorista nata 30 giorni dopo il trionfo della Rivoluzione, Lincoln Díaz-Balart è il designato scelto dalla stampa di Miami come successore di Martínez.

 

Lo stesso Governatore Charlie Crist, a cui spetta il compito, questo venerdì, di nominare il sostituto, ha rivelato il la settimana passata che Lincoln Díaz-Balart è repentinamente apparso nella sua corta lista dei candidati.

 

Martínez, nato a Cuba e trasportato negli Stati Uniti attraverso l’operazione della CIA conosciuta come Peter Pan, operazione che sequestrò 14000 bambini cubani, ha annunciato la settimana passata che abbandonerà la propria poltrona in quanto Crist nomini il sostituto.

 

La brusca uscita del senatore, che fu padrino del Cuban Liberty Council, organizzazione di Miami che più terroristi racchiude, ha lasciato tutti sorpresi nella città mafiosa, dove nessuno si rassegna a credere che il vecchio politico abbia assunto una tale decisione per “consacrarsi alla sua famiglia” come egli stesso ha assicurato.

 

Durante l’ultima campagna presidenziale statunitense, Ann Louise Bardach, la reporter nordamericana famosa per le sue interviste a Posada Carriles e per le sue indagini sul terrorismo cubanoamericano, si è interrogata, in un ampio articolo pubblicato da Slate.com, circa la nomina di Díaz-Balart realizzata dal candidato repubblicano John McCain, come portavoce per la comunità latina ed assessore per l’America Latina.

 

La giornalista ha scritto “McCain ha vincolato la propria campagna al Cuba Liberty Council, un gruppo anti-Castrista intransigente, che ha dettato la propria politica a George W. Bush”.

 

Come risultato, la campagna di McCain, ed i suoi assessori si sono ritrovati alleati con individui “che hanno commesso atti che qualsiasi osservatore ragionevole definirebbe terrorismo”, continua la ricercatrice, ricordando che Díaz-Balart, assieme alla sua collega Ileana Ros-Lehtinen, ha ottenuto la liberazione di Jose Dionisio “Chargo de Sangre” Suárez Esquivel e Virgilio Paz Romero, entrambi condannati per gli omicidi del Ministro cileno Orlando Letelier e del suo collega Ronni Moffitt, avvenuti in Washington nel 1976.

 

Tanto Suárez come Paz sono inoltre stati segnalati come autori diretti dell’assassinio del Monsignor Oscar Arnulfo Romero, vescovo del San Salvador, relativamente al quale il recentemente eletto Presidente salvadoregno ha appena richiesto l’apertura di un’indagine.

 

Nel suo articolo la Bardach ha inoltre rivelato che Valentín Hernández, condannato alla catena perpetua per aver giustiziato Luciano Nieves, un Cubano che militava a favore della normalizzazione delle relazioni con Cuba, si trova adesso in libera circolazione a Miami, grazie alle pressioni esercitate da Díaz-Balart.

 

Il 2 maggio del 2005, Díaz-Balart ha partecipato come invitato d’onore ad un gala per la raccolta di fondi a favore del terrorista internazionale Luis Posada Carriles. Si trattava allora del secondo evento in onore del vecchio assassino a cui partecipava l’uomo.

 

Approfittando della sua intimità con Bush, il rappresentante di Miami è stato tra quelli che più hanno contribuito a far sì che l’amministrazione dell’ex-Presidente maneggiasse il caso Posada “nel più alto livello” del Dipartimento di Giustizia, con il dovuto procedimento dilatorio che permette a Posada di continuare a vivere a Miami, “mafiando” con la sua truppa assassina.

 

Oltre a tutto ciò che ha scritto Bardach, circa la relazione tra Díaz-Balart con il terrorismo ed addirittura col narco traffico colombiano, si potrebbe scrivere un libro, senza parlare del suo debole di fronte alle cause che aumentano anche il suo conto bancario.

 

Secondo il gruppo Cittadini per la Responsabilità e l’Etica in Washington (Citizens for Responsibility and Ethics in Washington - CREW) l’industria di Ron mafiosa Bacardí ha versato numerosi contributi illegali ai fratelli Lincoln e Mario Díaz-Balart.

 

L’anno passato, Lincoln fu denunciato per aver appoggiato una legge che beneficiava in modo considerevole un’impresa di protesi del Maryland, successivamente alla consegna di oltre 10000 $ sotto forma di contributi per la campagna.

 

Díaz-Balart non si era mai dimostrato interessato al tema delle protesi, ma Hanger, il principale produttore di protesi degli Stati Uniti, con 635 punti di vendita, sta conoscendo, grazie alla nuova legislazione, una reale esplosione dei suoi profitti.

 

Per quanto riguarda la “sostituzione” del “Mel”, un dettaglio rivela come andrà a finire.

 

Díaz-Balart ed il Governatore condividono uno stesso assessore politico e addetto alle relazioni pubbliche, Carlos Curbelo, che è anche stato consulente per il Partito Repubblicano, ha diretto la campagna di Crist nel 2006 ed è un solido socio dei Díaz-Balart.

 

Aspirante ad una poltrona nel Congresso per il 2010, Curbelo si specializza nella raccolta di fondi, punto chiave della vita politica nel Paese che tanto predica la democrazia alle nazioni che denunciano la sua egemonia.

 

 

 

Mario Díaz-Balart classificato tra i

 

Repubblicani “più vulnerabili”

 

 

 

 

28 luglio '09 - J.G.Allard www.granma.cu

 

 

 

 

 

Mario Díaz-Balart, il congressista mafioso di Miami, fratello di Lincoln ed alunno di Ileana Ros-Lehtinen, è appena stato ubicato, dai massimi dirigenti del suo partito, nella lista nera dei rappresentanti più suscettibili di perdere il proprio seggio nelle prossime elezioni del Congresso.

 

Lo rivela l’analista Kyle Munzenrieder dal seminario Miami Times, spiegando come in ogni ciclo elettorale entrambi i comitati d’organizzazione dei due grandi partiti che occupano tutta la scena politica statunitense, determinino quali dei propri candidati abbiano più probabilità di essere battuti da un avversario. 

 

Dopodiché coprono, questo candidato della lista nera chiamata “dei più vulnerabili”, di denaro perché resista, se può, alla tendenza negativa identificata dagli specialisti di questo confronto qualificato come “democratico”.

 

“Avere il denaro è bello, ma questa non è mai una buona notizia per coloro che si trovano su quella lista”, commenta la Munzenrieder.

 

Mario Díaz-Balart si trova, più specificatamente, tra “i 25 eletti più vulnerabili” del NRCC (Comitato Congressista Repubblicano Nazionale www.nrcc.org)

 

Il fratello minore di Lincoln è riuscito a mantenersi nel Congresso nel 2008 con un ridotto margine di 1500 voti, a dispetto dell’appoggio massiccio di tutti gli energumeni dell’estrema destra della città.

 

Bisogna ricordare come nei comizi del 2006, Mario Díaz-Balart non impressionò nessuno, e neppure con i 59.507 voti che riuscì a riunire - a forza di propaganda televisiva - di fronte a Michael Calderón che nessuno a Miami, salvo sua nonna e forse la cognata Rita, conosceva prima di tale periodo elettorale.

 

Sembra chiaro che i democratici nel 2010 ci daranno dentro contro l’adesso non più tanto giovane Díaz-Balart, come segnala la specialista: “Adesso che hanno dato il posto di lavoro a Washington a Joe García (l’avversario democratico del 2008), l’unica domanda è chi candideranno”.

 

Munzenrieder cita Generetion Miami, un sito web conosciuto per la chiarezza delle sue opinioni e che non prova simpatia per lo sfortunato candidato. I suoi analisti segnalano che Mario è il Congressista più inefficiente dello Stato della Florida per quanto riguarda i sussidi federali per il proprio distretto, occupando il posto 405 tra i peggiori 435 congressisti del Paese relativamente al problema della mancanza di efficienza. Ed in sette anni di camera, non è riuscito a far adottare che un solo progetto di legge.

 

Nel suo portale, Generation Miami fa un passo in più, dimostrando come Mario appoggi sempre le lobby a Washington contrarie alle famiglie medie ed ai piccoli impresari locali. Inoltre ricorda al candidato repubblicano la sua uscita di qualche mese fa quando diede dei “nazi” ai Cubani-americani che mandano le rimesse alle loro famiglie o che desiderano tornare sull’Isola.

 

Molta gente in Miami ricorda bene come il fratellino Mario abbia accettato 10000 dollari del fondo ARMPAC di Tom Delay, l’ex leader corrotto della Camera Bassa nordamericana, implicato nell’enorme scandalo scatenato con la condanna del corruttore Jack Abramoff. Quest’ultimo, smascherato grazie a manovre finanziarie per l’acquisto di crociere proprio a Miami, ha confessato la sua colpevolezza e negoziato le sue informazioni con l’FBI in cambio di una condanna ridotta.

 

Mario Díaz.Balart, suo fratello ed Ileana Ros-Lehtinen, che da anni vive grazie alla retorica anticubana sui diritti umani, si trovano oggi tra i febbrili sostenitori della dittatura miliare di Honduras. Hanno accolto con frenesia a Washington i “delegati” golpisti, negando lo stesso Colpo di Stato e celebrando le virtù della cupola fascista che oggi rifiuta di sottomettersi ai reclami di tutta la comunità internazionale.