HOME AMERICA LATINA

Haiti: terremoto - riflessioni - la solidarietà di Cuba - l'invasione USA?

Piovono promesse ma non arrivano gli aiuti

 

26 marzo 2010 - Raymundo Gómez Navia www.granma.cu (ain)

 

La società haitiana si dibatte di fronte al dilemma di tante promesse di aiuti arrivate negli ultimi giorni, e la poca materializzazione di tali annunci.

 

L’ultima prova di ciò si è verificata il 22 marzo, con la paradossale visita dei due ex presidenti William Clinton e George W. Bush, che sono andati nella capitale per valutare i danni del sisma e promuovere una raccolta di fondi per la ricostruzione attraverso il Fondo per Haiti Clinton-Bush.

 

I due hanno risposto alla chiamata dell’attuale presidente degli Stati Uniti Barack Obama, dopo lo stabilimento, dal gennaio di quest’anno, di centinaia di soldati nell’aeroporto della capitale, nelle zone portuarie ed in altre aeree per salvaguardare l’arrivo degli aiuti umanitari sul luogo.

 

Entrambi, nei rispettivi mandati, intervennero nella vita interna di Haiti: Clinton reintegrò il presidente Jean-Bertrand Aristide al potere, mentre Bush lo cacciò dallo stato finanziando un golpe.

 

Nessuno è riuscito, fino ad ora, a fornire allo stato l’aiuto vero, necessario ed effettivo per la soluzione dei grandi problemi economici e sociali che lo attanagliano.

 

Promesse e parole che si sono pronunciate in inglese nei giardini del Palazzo che sono arrivati all’orecchio della popolazione, raggruppata a meno di 50 metri in tendoni nel mezzo della sofferenza e delle conseguenze del sisma.

 

Il Senato statunitense si è incaricato di tagliare le ali alle propagandate pretese di Obama di aiuti ad Haiti, ed il suo presidente, Preval, è tornato senza l’illusorio ed ingombrante appoggio.

 

La FAO ed altri organismi internazionali hanno richiesto una più reale ed immediata materializzazione degli aiuti promessi.

 

Nei giorni passati si è tenuta a Santo Domingo una riunione di alto livello tecnico dei paesi donanti per abbordare la situazione di Haiti, nella quale si sono presentati studi e cifre sulla necessità in vista alla nuova riunione del prossimo 31 a New York.

 

Haiti: terremoto - riflessioni - la solidarietà di Cuba - l'invasione USA?

 

La visita di Bush ad

 

Haiti attrae sospetti

 

22 marzo 2010 - Héctor Miranda www.granma.cu (pl)

 

Le proteste degli haitiani contro Bush e Clinton a Port au Prínce

 

24.3 - Gli ex presidenti George W. Bush e Bill Clinton hanno visitato Haiti lunedì 22, nel ruolo di copresidenti nello sforzo per gli aiuti statunitensi al paese.

Decine di haitiani hanno partecipato alla protesta nella cspitale, Port au Prince, per denunciare le poltiche degli ex presidenti rispetto Haiti, quando erano al potere. 

Bush sospese gli aiuti che Haiti necessitava disperatamente, ed appoggiò l’allontanamento del presidente di Haiti, Jean-Bertrand Aristide.

Il padre di Bush, l’ex Presidente George H. W. Bush, appoggiò il primo colpo di Stato contro Aristide  nel 1991, e Clinton aiutò a ristabilire Aristide unicamente con la condizione d’accettare severe riforme neoliberiste.

La manifestante Elizabeth Pierre ha segnalato Bush durante la prima visita di questi in Haiti ed ha detto: “Ho sentito che l’ex presidente  George Bush è qui e chiedo al  Presidente Clinton che ci dispensi dal parlare con George Bush, perchè George Bush è il sequestratore del Presidente Aristide”.
Clinton ha detto che lui e Bush hanno parlato della necessità di ricostruzione di Haiti ed hanno promesso di cercare l’appoggio del Congresso per implem
entare una legge che assegni preferenze commerciali ai prodotti haitiani.

Bill Clinton ha aggiunto che: “Abbiamo passato la maggior parte del tempo parlando di quello che si deve fare adesso, perchè il piano economico e la conferenza dei donanti che si svolgerà alla fine del mese possano funzionare... ci siamo impegnati nel fare tutto quello che potremo, per far si che il Congresso adotti il cambio che permetterà agli haitiani d’utilizzare al massimo questa legge e credo che si potranno creare più di centomila posti di lavoro in Haiti, in breve tempo”.

Gli ex presidenti degli Stati Uniti William Clinton e George W. Bush sono arrivati ad Haiti per una visita di un giorno in un'atmosfera di ostilità per la visita del secondo, che non gode di buona fama nella capitale. Entrambi gli ex leader hanno creato l’amministrazione Fondazione Clinton-Bush, con l’obiettivo di raccogliere fondi per il paese caraibico, la cui capitale e le cui città sono state seppellite dal terremoto del 12 gennaio, che ha lasciato oltre 220mila morti, 300mila feriti e più di un milione di dannificati, buona parte dei quali non hanno ancora tendoni nei quali ripararsi.

 

Clinton, che visita il paese per la seconda volta dopo il sisma, e Bush, si riuniranno con membri del Governo haitiano e con il personale che somministra l’assistenza ai dannificati con l’obiettivo di garantire la ricostruzione della nazione nel lungo termine.

 

Fino ad ora, la fondazione di entrambi gli ex presidenti ha raccolto 36 milioni di dollari per Haiti, ma Bush continua ad essere mal visto da una parte degli haitiani che credono che ognuno dei suoi gesti nasconda qualcosa di occulto.

 

Pierre Jaraque, uno delle centinaia di haitiani che gestiscono un tap tap - pittoreschi mezzi di trasporto - crede che "George Bush cerchi di pulire la sua immagine dopo molti anni di tentativi di schiacciare gli haitiani".

 

"Ringrazio tutti quelli che stanno cercando di aiutare il mio paese, però ci sono volte in cui sospetto, perché se non hai mai avuto buona volontà, perché la dovresti avere adesso, quando non puoi fare molto", ha commentato Jaraque.

 

In un paese nel quale ci sono più di 13mila soldati statunitensi, Virgine Cicé, che dava lezioni di aritmetica un una delle scuole distrutte dal terremoto, considera che l’ex presidente "non è benvenuto ad Haiti".

 

"Lui, Bush, cospirò contro gli haitiani e fece tutto il possibile per togliere il presidente Jean Bertrand Aristide dal potere. Lo ringrazio per l’aiuto, ma di certo viene circondato da molti guardaspalle, perché ha paura", ha ricordato Cicé, che adesso sta cercando lavoro.

 

La Fondazione Clinton-Bush è stata creata su iniziativa dell’attuale inquilino della Casa Bianca, Barak Obama, che ha mandato ad Haiti 23mila soldati a pochi giorni dal terremoto, buona parte dei quali si preparano a rimanere nella capitale.

 

Nel frattempo migliaia di haitiani cercano ancora un luogo nel quale ripararsi durante la prossima stagione delle piogge o quella degli uragani, che comincia in giugno, e molti di più cercano lavoro in una capitale nella quale centinaia di migliaia di edifici sono distrutti.