Il Governo della Repubblica
Bolivariana del Venezuela adempie il dovere di informare il popolo
venezuelano sul decorso clinico del Presidente Hugo Chavez dopo
l'intervento chirurgico eseguita a L'Avana, Cuba, lo scorso 11
dicembre.
Come è noto, il 28 dicembre abbiamo viaggiato a L'Avana su
istruzioni del Comandante Presidente, per cui mi accingo a fare la
seguente relazione:
Al giungere a l'Avana siamo andati subito in ospedale per
aggiornarci personalmente sullo stato di salute del Comandante
Presidente.
Siamo stati informati su ulteriori complicazioni sorte come
conseguenza dell'infezione respiratoria già nota.
Ieri ci siamo mantenuti in attesa dell'evoluzione della sua
situazione e la risposta ai trattamenti. Ci siamo incontrati più
volte con la sua equipe medica ed i suoi parenti più stretti.
Pochi minuti fa eravamo con il Presidente Chavez, ci siamo salutati
e lui stesso si é riferito a queste complicazioni.
Abbiamo avuto l'occasione di informarlo sulla situazione nazionale,
le esaltanti giornate della presa di possesso dei 20
governatori/e bolivariani, ed il soddisfacente accoglimento del suo
messaggio di saluto di fine dell'anno alla Forza Armata Nazionale
Bolivariana.
In particolare, il Comandante Chavez ha voluto che trasmettessimo il
suo messaggio di saluto di fine anno a tutte le famiglie
venezuelane, che si trovano riunite in questi giorni in tutta la
Patria; in particolare ha inviato un caldo abbraccio ai bambini/e
del Venezuela, ricordando che li porta sempre nel suo cuore.
Abbraccio che si estende a tutto il nostro popolo, perché accolga
con amore il 2013, anno che deve essere di grande felicità per la
nostra Patria, di definitivo consolidamento della nostra
indipendenza e unità nazionale.
Il Presidente ci ha dato precise istruzioni perché, uscendo dalla
visita, informassimo il Popolo sulla sua attuale condizione di
salute.
A diciannove giorni dalla complessa operazione chirurgica, lo stato
di salute del
Presidente Chavez continua ad essere delicato, presentando
complicazioni che vengono affrontate, in un processo non privo di
rischi. Grazie alla sua forza fisica e spirituale, il Comandante Chavez sta affrontando questa difficile situazione.
Allo stesso modo, informiamo che abbiamo abbiamo deciso permanere
le prossime ore a L'Avana, accompagnando il Comandante e la sua
famiglia, molto attenti al processo di evoluzione della sua
situazione attuale.
Fiduciosi che la valanga mondiale di amore e di solidarietà con il
Comandante Chávez, uniti alla sua immensa volontà di vivere e l'attenzione
dei
migliori medici specialisti aiuteranno il nostro
Presidente a realizzare con successo questa nuova battaglia.
Que Viva Chavez!
L'Avana, 30 Dicembre, 2012
El Gobierno de la República Bolivariana de Venezuela
cumple con el deber de informar al pueblo venezolano
sobre la evolución clínica del Presidente Hugo Chávez
tras la intervención quirúrgica practicada en La Habana,
Cuba, el pasado 11 de diciembre.
Como es sabido, el día 28 de diciembre viajamos a La
Habana por instrucciones del Comandante Presidente, por
lo cual voy a proceder a realizar el siguiente reporte:
Al llegar a La Habana nos dirigimos de inmediato al
Hospital para actualizarnos personalmente sobre la
situación de salud del Comandante Presidente.
Fuimos informados sobre nuevas complicaciones surgidas
como consecuencia de la infección respiratoria ya
conocida.
El día de ayer nos mantuvimos pendientes de la evolución
de su situación y la respuesta a los tratamientos. Nos
reunimos varias veces con su equipo médico y con sus
familiares más allegados.
Hace unos minutos estuvimos con el Presidente Chávez,
nos saludamos y él mismo se refirió a estas
complicaciones.
Tuvimos la oportunidad de darle parte sobre la situación
nacional, las exitosas jornadas de tomas de posesión de
los veinte gobernadores y gobernadoras bolivarianos, y
la satisfactoria acogida de su mensaje de salutación de
fin de año a la Fuerza Armada Nacional Bolivariana.
De manera especial, el Comandante Chávez quiso que
transmitiéramos su saludo de fin de año a todas las
familias venezolanas, que se encuentran reunidas durante
estos días a lo largo y ancho de toda la Patria; muy
especialmente le envió un cálido abrazo a los niños y
niñas de Venezuela, recordando que siempre los lleva en
su corazón. Abrazo que hace extensivo a todo nuestro
pueblo, para que reciban con amor el 2013, año que debe
ser de mayor felicidad para nuestra Patria, de
consolidación definitiva de nuestra independencia y
unión nacional.
El Presidente nos dio instrucciones precisas para que,
al salir de la visita, le informásemos al Pueblo sobre
su condición actual de salud.
A diecinueve días de la compleja cirugía, el estado de
salud del Presidente Chávez continúa siendo delicado,
presentando complicaciones que están siendo atendidas,
en un proceso no exento de riesgos. Gracias a su
fortaleza física y espiritual, el Comandante Chávez está
enfrentando esta difícil situación.
Igualmente, informamos que hemos decidido permanecer las
próximas horas en La Habana, acompañando al Comandante y
a su familia, muy atentos al proceso de evolución de su
situación actual.
Confiamos en que la avalancha mundial de amor y
solidaridad hacia el Comandante Chávez, junto a su
inmensa voluntad de vida y el cuidado de los mejores
médicos especialistas, ayudarán a nuestro Presidente a
librar con éxito esta nueva batalla.
¡Que Viva Chávez!
La Habana, 30 de diciembre de 2012
Il
Vicepresidente venezuelano
Nicolás
Maduro è giunto a Cuba
29.12.2012
- www.granma.cu
All’alba di oggi, sabato
29, è giunto all’aeroporto
internazionale José Martí de L’Avana, il
Vicepresidente Esecutivo e ministro
delle Relazioni Estere della Repubblica
Bolivariana del Venezuela, Nicolás
Maduro Moros, che ha raggiunto
immediatamente l’ospedale in cui è
convalescente il Presidente Hugo Chávez
Frías, per salutare i suoi familiari e
il Ministro di Scienza e Tecnologia
venezuelano Jorge Arreaza Monserrat, e
per decidere con i medici il momento
adeguato per visitare il Presidente
nella giornata.
Il Vicepresidente è
accompagnato dalla Procuratrice Generale
Cilia Flores.
Il membro del Burò
Politico e ministro delle Relazioni
Estere Bruno Rodríguez Parrilla li ha
ricevuti all’aeroporto.
Il
Presidente del Venezuela ha inviato un
saluto
alla Forza Armata Bolivariana
Il presidente del
Venezuela, Hugo Chávez, ha inviato un
messaggio di saluto alla Forza Armata
Nazionale Bolivariana (FANB), diffuso in
forma simultanea in tutte le regioni
strategiche di difesa integrale nel
paese.
Il
Presidente Hugo Chávez ha parlato con
il
vicepresidente Nicolás Maduro
26.12.2012
-
Luis Enrique Gonzalez
www.granma.cu
Il presidente del
Venezuela, Hugo Chávez, ha conversato
telefonicamente da L’Avana con il
Vicepresidente Esecutivo, Nicolás Maduro,
su diversi temi dell’agenda nazionale.
In un contatto con
Venezolana de Televisión, Maduro ha
indicato che parlato con il presidente
in un telefonata diretta dalla capitale
cubana di circa venti minuti, durante i
quali Chávez ha dettato istruzioni
attorno a vari temi Il Vicepresidente
Esecutivo ha commentato che lo statista
"stava camminando e facendo esercizi che
formano parte del suo trattamento
quotidiano, che era di buon umore e come
sempre ci ha trasmesso energia.
Chavez ha commentato che
a L’Avana faceva freddo e che stava con
il suo staff medico d’appoggio.
Durante la telefonata ha
inviato un saluto al popolo del
Venezuela per Natale, e ai popoli
fratelli dell’America Latina, dei Carabi
e del mondo ha dato istruzioni per il
suo gabinetto esecutivo ed ha indagato
in maniera molto particolare sul
risultati delle ispezioni alle distinte
opere che il governo sta portando
avanti.
Maduro ha aggiunto che il
presidente riceverà un rapporto attuale
attorno a questo tema in particolare.
“Domani avremo un insieme
di riunioni che hanno a che vedere con
l’economia, con il bilancio e con il
piano dell’anno”, ha assicurato.
“Il presidente è
informato sulle prossime azioni
politiche dei nuovi governatori
bolivariani”.
Nicolás Maduro ha
aggiunto che sono stati riferititi a
Chávez i dettagli sul giuramento dei
governatori, processo che continuerà da
oggi mercoledì 26.
Il presidente ha inviato
il suo saluto al popolo e soprattutto ai
bambini e alle bambine della Patria.
REPUBBLICA
BOLIVARIANA DEL VENEZUELA
COMUNICATO
25.12.2012
- www.granma.cu
Il Governo della
Repubblica Bolivariana del Venezuela
compie il
dovere d’informare il popolo venezuelano
sull’evoluzione clinica del presidente
Hugo Chávez dopo l’intervento chirurgico
praticato a L’Avana, Cuba, lo scorso 11
dicembre.
Il Comandante Chávez
continua a rispettare rigorosamente il
riposo assoluto ordinato dal gruppo di
medici che lo segue. Il paziente
presenta un leggero miglioramento delle
sue condizioni, con una tendenza
progressiva.
Il Presidente si mantiene
in comunicazione con i suoi familiari
più stretti.
Ha analizzato i risultati
elettorali del 16 dicembre e viene
costantemente informato sulla situazione
politica, economica e sociale del paese.
È particolarmente
compiaciuto dal compimento della meta di
200.000 case costruite quest’anno dalla
‘Grande Missione Casa Venezuela’.
Il Comandante Chávez ha
ordinato di trasmettere a tutte le
venezuelane e i venezuelani i suoi
auguri di Buon Natale, soprattutto ai
bambini e le bambine, eredi della Patria
nuova in costruzione.
Il Governo della
Repubblica Bolivariana del Venezuela
invita il popolo venezuelano a celebrare
questa feste in armonia e fraternità,
con fede ed ottimismo nel futuro della
Patria, uniti tutti in preghiera per la
salute del Comandante Chávez.
Buon Natale!
Che viva Chávez!
REPÚBLICA BOLIVARIANA DE VENEZUELA
COMUNICADO
El
Gobierno de la República Bolivariana de
Venezuela cumple con el deber de
informar al pueblo venezolano sobre la
evolución clínica del presidente Hugo
Chávez tras la intervención quirúrgica
practicada en La Habana, Cuba, el pasado
11 de diciembre.
El
Comandante Chávez continúa cumpliendo
con rigurosidad el reposo absoluto
ordenado por el equipo médico tratante.
El
paciente experimenta una ligera mejoría
de su condición, con una tendencia
progresiva.
El
Presidente se mantiene en comunicación
con sus familiares más allegados.
Ha estado
analizando los resultados electorales
del 16 de diciembre y está
permanentemente informado acerca de la
situación política, económica y social
del país.
Está
especialmente complacido por el
cumplimiento de la meta de 200 mil
viviendas construidas este año por la
Gran Misión Vivienda Venezuela.
El
Comandante Chávez ha ordenado transmitir
a todas las venezolanas y venezolanos
sus deseos de una Feliz Navidad,
especialmente para las niñas y niños,
herederos de la Patria Nueva en
construcción.
El
Gobierno de la República Bolivariana de
Venezuela invita al pueblo venezolano a
celebrar estas festividades en armonía y
hermandad, con fe y optimismo en el
futuro de la Patria, y unidos todos en
oración por la salud del Comandante
Chávez.
24.12 -
Un gruppo di generali
venezuelani hanno percorso i
posti di frontiera del paese
per trasmettere ai soldati
di queste unità un messaggio
d’affetto del presidente
Hugo Chávez, riferisce PL.
Il presidente ha chiesto di
inviare un messaggio
“d’amore, rispetto,
ammirazione ed affetto per
le Forze Armate”, ha
informato il Maggiore
Generale Wilmer Barrientos.
Barrientos ha inoltre
ricordato che attraverso il
Piano Sentinella continua la
lotta contro il traffico di
combustibile e droga sulla
frontiera.
Nel frattempo il
vicepresidente Esecutivo del
Venezuela, Nicolás Maduro,
ha inaugurato l’ospedale
pediatrico Luisa Cáceres de
Arismendi a Caracas, come
parte della missione Bambino
Gesù, rivolto alla
protezione della popolazione
infantile.
In occasione del terzo
anniversario di questa
iniziativa governativa,
Maduro ha ringraziato per la
collaborazione nata dai
convegni con Cuba e Cina,
infatti l’Isola fornisce
personale e servizi medici,
mentre la nazione asiatica
invia al paese sudamericano
equipaggiamento medico e
moderne tecnologie
ospedaliere.
L’ambasciatore cubano in
Venezuela, Rogelio Polanco,
ha evidenziato la
disponibilità del proprio
paese nel continuare la
cooperazione con la
Rivoluzione Bolivariana.
Il vicepresidente
esecutivo del Venezuela, Nicolás Maduro,
ha dichiarato, sabato 22, che la salute
del presidente bolivariano, Hugo Chávez
si rinforza progressivamente.
“La nostra compagna Cilia
Flores è appena tornata da Cuba ed ha
confermato personalmente le condizioni
favorevoli del presidente Chávez. Un
giorno dopo l’altro recupera le forze il
nostro Comandante, tutte le sue
condizioni”, ha detto.
Durante il suo discorso
dopo il giuramento di Wilmer Castro
Soteldo come governatore dello stato
Portuguesa, ha anche realizzato un
richiamo all’unità, indirizzato alle
forze rivoluzionarie politiche e
sociali.
Inoltre ha aggiunto che
il capo dello Stato deve continuare il
suo processo di convalescenza e che
parallelamente i rappresentanti del
Governo lavorano per difendere il popolo
del Venezuela.
La figlia
di Chávez e Maduro: “Basta con le
menzogne”
María Gabriela Chávez,
figlia del presidente venezuelano Hugo
Chávez , ha chiesto rispetto per la sua
famiglia e per il popolo del suo paese,
di fronte alle menzogne propagate da
alcuni media di comunicazione
internazionali sulla salute del
presidente.
“Rispetto per la famiglia
e soprattutto rispetto per il mio
popolo.¡Basta con le menzogne! Siamo
insieme a papà, vivi, lottando e
recuperando la salute, con Dio!”, ha
scritto la figlia del capo di Stato nel
suo spazio @Maby80, della rete sociale
Twitter .
Il presidente Chávez è a
L’Avana in convalescenza dopo
l’intervento chirurgico, dal positivo
risultato a cui è stato sottoposto due
settimane fa.
Il vicepresidente del
Venezuela Nicolás Maduro, ha reiterato
che il Capo dello Stato mostra un chiaro
processo di stabile recupero, è nelle
sue piene funzioni ed ha chiesto
rispetto dalla stampa internazionale,
che ha cominciato a sviluppare un
insieme di speculazioni, di menzogne, di
incongruenze di gente che non esiste.
Maduro ha sottolineato
che: “Noi dobbiamo dire responsabilmente
e felicemente che il presidente Hugo
Chávez segue il suo trattamento con i
medici, è stabile, migliora lentamente
ogni giorno e Dio e José Gregorio
Hernández, e tutto il potere spirituale
del nostro popolo dei nostri fratelli
del mondo permetteranno che più presto
che tardi lui torni qui in Venezuela,
con il suo sorriso e con la sua forza.
Raúl
ha ricevuto Evo Morales
L’Onorevole Signor Evo
Morales Ayma, Presidente dello Stato
Plurinazionale della Bolivia, ha
raggiunto L’Avana per esprimere il suo
sostegno al Presidente venezuelano Hugo
Chávez Frías.
Il Generale d’Esercito
Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli
di Stato e dei Ministri, ha ricevuto
ieri, domenica 23, l’Onorevole Signor
Evo Morales Ayma, Presidente dello Stato
Plurinazionale della Bolivia, ha
raggiunto L’Avana per esprimere il suo
sostegno al Presidente venezuelano Hugo
Chávez Frías.
Durante il fraterno
incontro, i due statisti hanno parlato
dell’eccellente stato delle relazioni
tra i due paesi e di altri temi
dell’attualità internazionale.
Il distinto visitatore
era accompagnato dal signor David
Choquehuanca Céspedes, Ministro delle
Relazioni Estere.
Per la parte cubana era
presente Bruno Rodríguez Parrilla,
Ministro degli Esteri.
Hugo
Chávez è in condizioni generali di
stabilità
Il Presidente Chávez
presenta un processo
progressivo di stabilità
21.12 - Il
presidente del Venezuela,
Hugo Chávez, presenta un
processo progressivo di
stabilità dopo l’intervento
chirurgico subito in Cuba,
ha informato il
vicepresidente Esecutivo,
Nicolás Maduro
A continuazione il testo
completo del bollettino
medico letto da Maduro
durante la cerimonia del
giuramento del Governatore
dello stato di Guárico,
Ramón Rodríguez Chapín, che
è stato trasmesso da Prensa
Latina:
- Così come abbiamo
informato nel comunicato di
martedì 18 dicembre, le
condizioni generali di
salute del Comandante
Presidente durante la fase
post operatoria continuano
in un processo progressivo
di stabilità. L’infezione
respiratoria diagnosticata,
è trattata e controllata
dallo staff medico con una
rigorosa e costante
metodologia di controllo. Il
presidente necessita riposo
assoluto ed è accompagnato
dai suoi più stretti
familiari che lo informano
costantemente della
situazione del paese, delle
azioni e sulla gestione del
governo bolivariano.
Nella notte di martedì 18
dicembre, su indicazione del
Vicepresidente Esecutivo del Venezuela,
Nicolás Maduro, il ministro di
Comunicazione e Informazione, Ernesto
Villegas, ha diffuso un comunicato
sull’evoluzione della salute del
presidente Hugo Chávez.
Il testo dice
quantosegue:
Il Governo della
Repubblica Bolivariana del Venezuela si
dirige nuovamente al paese per compiere
il suo dovere d’informare opportunamente
sull’evoluzione dello stato di salute
del Comandante Presidente Hugo Chávez.
La condizione generale
del Comandante Presidente in questo
momento è di stabilità, dopo che nella
giornata di ieri, lunedì 17 dicembre, è
stata diagnosticata un’infezione
respiratoria che lo staff medico ha
trattato e controllato.
In accordo con il
criterio dei medici, questa
complicazione e una delle sequele che si
presentano con maggior frequenza nei
pazienti sottoposti ad operazioni
chirurgiche complesse come quella a cui
è stato sottoposto il Presidente Chávez
l’11 dicembre.
Il gruppo dei medici ha
informato che il Presidente Chávez deve
mantenere un riposo assoluto nei
prossimi giorni e ricevere con il
massimo rigore il trattamento
prescritto, con il proposito di
mantenere la stabilità dei valori delle
funzioni vitali che presenta attualmente
Il presidente del
Venezuela, Hugo Chávez, mostra un
recupero “lento, ma progressivo” del suo
stato generale e delle sue condizioni
vitali, ha affermato oggi il ministro
per la Comunicazione e Informazione,
Ernesto Villegas.
A continuazione Prensa
Latina trasmette il testo integro del
comunicato diffuso in catena nazionale
di radio e televisione:
Governo
della Repubblica Bolivariana del
Venezuela
Comunicato
Il Governo della
Repubblica Bolivariana del Venezuela
rispetta il dovere di mantenere
informato il popolo venezuelano e i
popoli fratelli sull’evoluzione dello
stato clinico del presidente Hugo Chávez
dopo l’operazione chirurgica alla quale
è stato sottoposto lo scorso 11
dicembre.
A 72 ore dall’operazione
il bollettino medico indica che il
paziente risponde in modo soddisfacente
al successivo periodo post-operatorio,
in una cornice di complessità associata
ad un intervento chirurgico della natura
e durata di quello praticato al
presidente Hugo Chávez.
L’emorragia avvenuta
durante l’intervento è stata attesa in
forma opportuna e il paziente ha
risposto in forma favorevole al
trattamento applicato.
Il recupero è lento, ma
progressivo, della sue condizioni
generali e delle sue condizioni vitali.
Il presidente Chávez ha
comunicato con i suoi più stretti
familiari e attraverso il ministro Jorge
Arreaza ha inviato un saluto a tutto il
popolo venezuelano.
Il Governo della
Repubblica Bolivariana del Venezuela
ringrazia lo staff di specialisti che
segue il presidente Chávez a L’ Avana,
per le encomiabili cure e le attenzioni
al nostro Comandante.
Esprime inoltre una
speciale gratitudine al fraterno popolo
cubano, al suo presidente Raúl Castro e
al leader della Rivoluzione Cubana,
Fidel Castro, per assumere come una
missione propria la guarigione totale
del presidente Chávez.
Il Governo della
Repubblica Bolivariana del Venezuela
invita il popolo venezuelano e tutte le
donne e gli uomini buoni del mondo a
continuare le loro giornate di
solidarietà con il nostro Presidente,
che sono servite indubbiamente a dare
più forza al Comandante Chávez in questa
difficile circostanza.
Il recupero del
Presidente del Venezuela, Hugo Chávez,
“evolve in maniera stabile e
favorevole”, ha affermato il
Vicepresidente Esecutivo, Nicolás Maduro.
Intervenendo nello stato
di Aragua, in occasione della chiusura
della campagna elettorale del candidato
socialista, Tareck El Aissami, Maduro ha
ricordato che conformemente a quanto era
stato informato, nel corso
dell’operazione si era presentata “una
complicazione a causa di una perdita di
sangue non prevista, controllata in
maniera opportuna”.
Nelle ultime ore, ha
affermato, il processo di recupero “è
evoluto in modo stabile e favorevole,
cosa che fa ben sperare riguardo alla
progressiva guarigione del comandante
Hugo Chávez”.
Maduro ha assicurato che
tutti ci sentiamo figli “del comandante
della libertà, del comandante della
Rivoluzione”, grazia a Chávez “siamo un
popolo migliore, però non è ancora
sufficiente, per questo vi chiedo di
essere ‘chavisti’ migliori”.
Il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, è al momento nella fase postoperatoria dopo aver subito un intervento chirurgico, ha informato il vicepresidente Esecutivo della Repubblica, Nicolás Maduro.
In un intervento sull’emittente radio e la televisione nazionale, Maduro ha indicato che dopo sei ore di intervento, l’operazione al presidente si è conclusa “con successo, nel modo corretto”.
“Il Comandante Chávez si trova adesso nella sua camera per cominciare le cure speciali insieme ai medici e gli esperti, del nostro paese, di Cuba e di altre parti del mondo, per la tappa postoperatoria”, che durerà diversi giorni, ha affermato.
L’operazione è stata complessa, difficile, delicata, fatto che ci dice che anche il processo postoperatorio sarà complesso e duro, ha affermato il vicepresidente.
“Manteniamo la connessione con le squadre mediche, sempre con l’obiettività che deve portarci alla gestione di questa situazione”, ha aggiunto Maduro.
Maduro ha aggiunto che saranno forniti aggiornamenti quotidiani “della sua evoluzione”.
Ha spiegato che “è stata un’operazione complessa, ed i medici sono stati in contatto permanente con noi”, e “abbiamo vissuto momenti complicati”.
“Fortunatamente, questa umanità gigante del nostro comandante ancora una volta ha dimostrato la sua grandezza”, ha segnalato il vicepresidente.
Maduro ha affermato che, insieme a Chávez, a Cuba si trovano i suoi familiari, ed una delegazione politica composta da Diosdado Cabello (presidente dell’Assemblea Nazionale), Cilia Flores (Procuratore Generale), Jorge Arriaza (ministro delle Scienze e le Tecnologie) e Rafael Ramírez (ministro di Petrolio e Miniere).
Maduro ha reiterato i ringraziamenti per le dimostrazioni d’affetto ricevute dai presidenti, dai popoli dell’America Latina, dei Caraibi e Bolivariani.
Allo stesso modo ha chiesto rispetto per la situazione e che si metta fine all’odio nei confronti del presidente Chávez. In tal senso ha ricordato che “questo momento spirituale della Patria deve servire per unirci nell’amore” e pertanto ha chiesto a tutti i venezuelani di “pregare per la pace nel nostro paese”.
In questo senso, ha ricordato che lo statista ha fatto un appello prima di viaggiare a Cuba sul fatto che il popolo sia serenamente preparato per affrontare questi giorni duri, complessi e difficili che ci tocca vivere, e solo possono essere affrontati con l’unità del paese, delle forze politiche e sociali della rivoluzione, degli uomini e delle donne della strada.
Riferendosi ai comizi della domenica, Maduro ha affermato che “siamo più uniti che mai, spiritualmente e politicamente, nella lealtà a Chavez ed al nostro popolo”.
Con
Chávez, il popolo bolivariano
innalza
una Patria nuova
Il presidente è stato
operato e si prosegue nel trattamento
12.12.2012
- René Tamayo
www.granma.cu
“Il Comandante Chávez è
come un padre. Ci ha formato nella
rettitudine, nella lotta, nel lavoro, la
resistenza, l’antimperialismo militante,
nelle bandiere di Bolívar, nelle idee di
una società socialista”, ha segnalato il
vicepresidente esecutivo del Venezuela,
Nicolás Maduro, durante un incontro con
il Potere Popolare, nel quartiere di
Mariche, nello stato di Miranda.
Accompagnato da Elías
Jaua, candidato della Rivoluzione per le
elezioni dei governatori in questa
entità, che si svolgeranno domenica 16
in tutto il paese, il dirigente del
Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV),
ha aggiunto che Chávez li ha chiamati a
costruire una società “nella quale si
possa, con il lavoro di tutti, innalzare
la nostra Patria”.
Il leader della
Rivoluzione Bolivariana ha formato il
popolo venezuelano nei valori della
verità, la solidarietà, l’umanesimo, il
rispetto e l’amore.
Il Presidente conta su un
popolo leale ai suoi principi, che
riempirà il paese di vittorie
rivoluzionarie.
In un discorso trasmesso
dalla Venezolana de Televisión, che ha
commosso tutti, ha affermato: “Chávez ci
avrà per sempre in questa battaglia, di
vittoria in vittoria, e adesso, al di là
delle nostre vite, saremo leali a Hugo
Chávez”.
Maduro ha messo in
risalto la statura del leader mondiale,
del Capo dello Stato, dimostrata anche
dalle dimostrazioni di sostegno che sta
ricevendo da tutte le parti del mondo.
Il Vicepresidente
Esecutivo ha esortato a garantire questa
domenica una vittoria assoluta del
socialismo nei 23 Stati del paese e per
farlo il popolo dovrà unirsi con forza e
garantire la vittoria dei candidati
della Rivoluzione.
“Questo voto di domenica
completerà il ciclo delle vittorie del 7
ottobre, liberando il cammino alla
stabilità politica di questo paese, per
sviluppare il piano della Patria, questo
che è il piano di tutti!
Dobbiamo continuare ad
accompagnare Chávez e dobbiamo farlo in
famiglia, tutti i giorni, e soprattutto
il 16 dicembre.
“Cari compatrioti,
accompagniamo il Presidente con
l’orazione e l’azione e costruiamo
l’immensa soddisfazione del 16, quando
vinceremo in tutte le entità”, ha detto
ancora.
Maduro, che è anche
ministro degli Esteri della Repubblica
Bolivariana, si è riferito a quanto sarà
cruciale la vittoria di Elías Jaua nelle
elezioni per il governatorato di
Miranda, dove il candidato che ha perso
nelle presidenziali, l’ultra
conservatore Henrique Capriles Radonski,
cerca un nuovo incarico al fronte di
questa entità.
“Se c’è uno stato che
necessita un governatore per coloro ai
quali importa la sua terra e la sua
Patria, e che sia vincolato a Chávez nel
comando di questo Stato, questo è
Miranda” ha dichiarato.
“Voi sapete i vantaggi
che ha per lo stato di Miranda e per
tutti gli Stati del paese il vincolo del
governatore con il Presidente della
Repubblica, con tutto il governo
nazionale, per accelerare i piani... Il
16 dicembre la mappa del Venezuela sarà
rossa, tutta rossa e questo ci riempirà
di una grande felicità e darà al
Presidente Chávez una grande forza”.
Governi
latinoamericani solidarizzano con Chávez
11.12.2012 -
www.granma.cu
Vari leader e personalità
latinoamericane hanno espresso nelle
ultime 24 ore i loro auguri di una
rapida guarigione al presidente del
Venezuela, Hugo Chávez, che si
sottoporrà ad un nuovo intervento
chirurgico a Cuba.
Il primo ad esprimere la
sua “profonda solidarietà” con il leader
socialista è stato il presidente
boliviano, Evo Morales, che ha
manifestato “la preoccupazione, la
tristezza ed il dolore del popolo
boliviano in questo momento così
difficile”.
“Invochiamo tutte le
forze, tutte le energie del mondo per
augurare molta fortuna, molta forza, al
presidente Chávez, per il bene della
Patria Grande (America Latina e
Caraibi). Siamo e saremo insieme ai
fratelli venezuelani”, ha dichiarato
dalla Spagna, dove si trova in visita
ufficiale.
La presidentessa
argentina, Cristina Fernández de
Kirchner, ha pregato Dio “per un rapido
recupero di un caro amico, di un
compagno che aiutò l’Argentina quando
nessun altro lo faceva”. “Chiedo a Dio
di donare salute al caro Hugo Chávez”,
ha indicato nel discorso che ha
pronunciato nella Piazza di Maggio in
occasione del Giorno della Democrazia.
Con parole simili si è
espresso il presidente del Cile,
Sebastian Piñera, attraverso Twitter.
“Dinnanzi alla ricaduta della malattia,
auguro molta forza e molta fede, ed un
rapido recupero al presidente Chávez”,
ha scritto.
Anche il ministro degli
Esteri dell’Ecuador, Ricardo Patiño, ha
augurato “tutto il meglio” al comandante
bolivariano. “Qui in Ecuador, è molto
amato, apprezzato e rispettato, speriamo
che si rimetta al più presto e siamo
sicuri della sua forza di corpo, anima e
spirito, che lo spingerà avanti”,
riporta l’emittente TeleSur.
Patiño ha sottolineato il
contributo di Chávez nel processo di
integrazione regionale. “L’America
Latina non è più succube dell’impero ed
ha cominciato a camminare da sola grazie
alla Rivoluzione Cubana ed a Chávez, il
quale diede i primi passi quando nessun
altro avanzava in questa direzione, ci
ha dato l’esempio nella lotta”, ha
considerato.
Il Ministero degli Esteri
del Messico ha emesso un comunicato nel
quale manifesta “il suo desiderio per
una piena guarigione del presidente
Chávez e per l’esito positivo del suo
prossimo intervento chirurgico”.
Oltre ai leader in
carica, anche l’ex presidente
dell’Honduras, Manuel Zelaya, ha
espresso la sua solidarietà con il
presidente venezuelano. “La tristezza
che ci ha sorpresi porta con se anche
una speranza: forza comandante”, ha
scritto sul suo profilo Twitter.
Allo stesso modo, la
presidentessa di Colombiani e Colombiane
per la Pace (CCP), l’ex senatrice del
Partito Liberale Piedad Córdoba ha
chiesto di pregare per la guarigione del
presidente. “Fede e forza, lei è l’anima
e la speranza dei popoli appressi
d’America”, ha pubblicato su Twitter.
Il
Presidente cubano, Raúl Castro,
ha
ricevuto Hugo Chávez
11.12.2012 -
www.granma.cu
Il presidente cubano,
Raúl Castro, ha ricevuto la mattina di
ieri lunedì 10, il suo omologo del
Venezuela, Hugo Chávez, che ha raggiunto
la capitale cubana per continuare il suo
trattamento medico. Lo ha accolto anche
il ministro delle Relazioni Estere,
Bruno Rodríguez.
Chávez
a L’Avana si sottoporrà ad un nuovo
intervento chirurgico, perchè gli ultimi
esami effettuati hanno rivelato la
presenza di nuove cellule maligne nella
stessa area della precedente operazione.
Il presidente bolivariano
ha informato personalmente in una
trasmissione radiofonica e televisiva
della presenza di una metastasi nello
stesso luogo in cui si era manifestato
un tumore e che si sottoporrà ad una
nuova operazione.
Per questo aveva
sollecitato un permesso per assentarsi
dal paese, da domenica 9, all’Assemblea
Nazionale.
Chávez ha anche segnalato
che il vicepresidente Esecutivo, Nicolás
Maduro, resterà al fronte del paese,
sino a quando durerà la sua assenza.
Rafael
Correa è a Cuba
per appoggiare Chávez
Aliana Nieves Quesada
Il presidente
dell’Ecuador, Rafael Correa, è giunto a
Cuba ieri, lunedì 10, per offrire il suo
appoggio al suo omologo venezuelano,
Hugo Chávez, che si trova a L’Avana per
sottoporsi ad un nuovo intervento
chirurgico.
"Vengo per solidarietà, è
un collega latinoamericano che ha un
grave problema di salute", ha detto
Correa al suo arrivo all’aeroporto
internazionale
José Martí, della capitale cubana.
Correa ha definito Chávez
"un presidente storico, un amico, ma
soprattutto uno straordinario essere
umano. Veniamo ad abbracciarlo a nome
del popolo ecuadoriano e credo anche a
nome della Patria Grande".
Il presidente Correa
viaggia accompagnato dal suo ministro
degli Esteri Ricardo Patiño, e dal
Segretario Nazionale delle
Comunicazioni, Fernando Alvarado.
È stato ricevuto
nell’aeroporto dal ministro degli esteri
cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, e
dall’
ambasciatore dell’Ecuador
in Cuba, Edgar Ponce.
Rafael Correa è tornato
nella sua Patria
Dopo
aver incontrato Chávez, Fidel e Raúl
Nella notte di ieri,
lunedì 10, il compagno Rafael Correa
Delgado, Presidente della Repubblica
dell’Ecuador, è ripartito per il suo
paese, accompagnato dal suo ministro
degli esteri Ricardo Patiño.
I
distinti visitatori hanno incontrato il
Presidente del Venezuela, Hugo Rafael
Chávez Frías, al quale hanno trasmesso
un messaggio di solidarietà e di
appoggio.
Correa e Patiño sono
stati ricevuti dal Generale d’Esercito
Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli
di Stato e dei Ministri e dal Ministro
degli esteri cubano, compagno Bruno
Rodríguez Parrilla.
Prima della sua partenza
il presidente Correa e il suo ministro
sono stati ricevuti dal leader storico
della Rivoluzione cubana, Fidel Castro
Ruz.
Il compagno Bruno
Rodríguez Parrilla li ha accompagnati
all’aeroporto internazionale “José Martí”
e si è accomiatato da loro.
Nel suo spazio in twitter,
Rafael Correa ha scritto: “Ritornando da
L’Avana, dove abbiamo visitato Chávez, e
ci siamo riuniti con Raúl e Fidel
Castro. Chávez con grande animo, dà
forza a tutti noi!”
Appoggio mondiale a Chávez
nelle reti sociali
L’appoggio mondiale al
presidente del Venezuela, Hugo Chávez,
ha incontrato un grande spazio nella
rete sociale Twitter, dove si raccolgono
le espressioni di solidarietà con lui.
Messaggi dal Venezuela e
da altre parti del mondo si sommano al
sostegno per lo statista che si deve
sottoporre ad una nuova operazione
chirurgica in Cuba.
Una delle espressioni
solidali proviene dall’avvocatessa
statunitense Eva Golinger, che ha
pubblicato nel suo spazio un
riconoscimento a Chávez perchè è un
esempio di dignità, costanza, fermezza e
amore.
L’iniziativa convocata
dal ministro per la Comunicazione e
l’Informazione, Ernesto Villegas, ha
portato il tema tra le preferenze di
Twitter.
10.12 - I venezuelano si
sono concentrati fin dal
mattino di domenica 9
dicembre, nelle piazze
Bolivar di tutto il paese,
con lo scopo di dimostrare
il loro sostengo e la loro
solidarietà al presidente,
Hugo Chávez, il quale dovrà
sottoporsi ad un nuovo
intervento chirurgico.
L’incontro è stato convocato
dal ministro venezuelano
della Comunicazioni e
dell’Informazione, Ernesto
Villegas, e successivamente,
la Commissione Nazionale di
Mobilitazione si è aggiunta
all’iniziativa.
La manifestazione è stata
promossa in seguito alle
dichiarazioni del
presidente, che ha informato
in merito ad un nuovo
viaggio a Cuba per un
intervento chirurgico,
infatti nello stesso sito
dove fu riscontrato un
tumore sono state trovate
cellule maligne.
Dal Palazzo Miraflores di
Caracas, capitale del
Venezuela, il capo di Stato
ha spiegato che come in
tutti gli interventi medici
esiste sempre un rischio,
pertanto, nel caso succeda
qualcosa che non gli
permetta di proseguire il
suo mandato, la scelta
migliore per il popolo
sarebbe il suo
vicepresidente, Nicolás
Maduro, infatti in una
situazione del genere la
Costituzione prevede di
ricorrere a nuove elezioni.
Il ministro degli Affari
Esteri dell’Ecuador, Ricardo
Patiño, ha espresso la
solidarietà del governo e
del popolo del suo paese al
capo di Stato del Venezuela,
è ha informato sul suo
dialogo con Maduro, nel
quale “ho trasmesso il
saluto di migliaia di
ecuadoriani al Presidente
Chávez”.
“Confidiamo che l’operazione
alla quale si sottoporrà il
nostro amico, il Presidente
Hugo Chávez, a Cuba,
riuscirà perfettamente e
torni come prima”, ha
augurato il capo della
Diplomazia dell’Ecuador.
Nel giorno di uno dei più
grandi trionfi della
Rivoluzione bolivariana, il pieno ingresso nel
Mercosur del Venezuela, dopo anni di
lotta, il presidente Hugo Chávez
annuncia la gravità della sua situazione
di salute, la riapparizione del tumore
maligno, la necessità di operarsi e la
possibilità che non riesca ad insediarsi
alla presidenza il prossimo 7 gennaio
chiamando all’Unità e designando il
Vicepresidente della Repubblica Nicolás
Maduro come suo successore.
Con
un discorso di mezz’ora in diretta
televisiva alle 21.30 di sabato 8, ora
venezuelana, il presidente ha informato
la nazione sulla gravità della sua
situazione di salute. Apparendo comunque
in buono stato, ha comunicato di aver
chiesto autorizzazione al Parlamento per
ritornare immediatamente a Cuba, 24 ore
dopo il suo ritorno in patria dopo nove
giorni di trattamento.
Sarà operato all’Avana
probabilmente già stasera, dopo il voto
parlamentare che lo autorizza ad uscire
dal paese. Hugo Chávez non si è limitato
a tranquillizzare il popolo che lo ha
rieletto appena il 7 ottobre scorso,
ma ha chiaramente esposto uno scenario
drammatico che potrebbe non permettergli
di entrare in carica il 7 gennaio.
“Se si presentassero le
condizioni inabilitanti –ha affermato il
presidente- o soprattutto per entrare in
carica nel nuovo periodo, Nicolás Maduro
non è solo la persona che deve
concludere il periodo ma è la persona
che in mia opinione, chiara come la luna
piena, se dovessero sussistere le
condizioni per la convocazione di nuove
elezioni, deve essere il candidato e
chiedo al popolo che elegga Nicolás
Maduro come presidente della Repubblica
bolivariana del Venezuela”.
Lo scenario, anche
costituzionale, che si apre è complesso.
Tra appena una settimana
in Venezuela si vota per le
amministrative in tutto il paese, ma
evidentemente la situazione di salute
del presidente non ha permesso di
attenderne l’esito.
Hugo Chávez è allo stesso
tempo presidente in carica e presidente
eletto. L’investitura di ieri ha quindi
due funzioni: chiamare i dirigenti del
processo bolivariano all’obbligo di
unità intorno alla figura di Maduro ma
anche continuare a tracciare un cammino
di libertà costituzionali nel quale le
elezioni sono un passaggio ineludibile.
Secondo la Costituzione
bolivariana Chávez ha adesso un periodo
di 90 più 90 giorni prima che il
Parlamento debba costatarne
«l’impossibilità assoluta» a tornare al
governo e il presidente di questo,
Diosdado Cabello, sia obbligato a
chiamare a nuove elezioni nelle quali il
candidato del campo popolare sarà
Nicolás Maduro.
Nicolás Maduro,
di 50 anni, è uno dei dirigenti
bolivariani più vicini da sempre a Hugo
Chávez. Autista di autobus a Caracas e
sindacalista si avvicinò a questo nel
momento più difficile quando sua moglie
avvocato ne assunse la difesa dopo il 4
febbraio 1989. Parlamentare dal 2000 è
stato soprattutto, per sei anni e mezzo,
il ministro degli esteri della
Rivoluzione bolivariana, l’uomo che con
Chávez ha tessuto la tela
dell’integrazione latinoamericana di
questi anni che proprio ieri ha portato
al vertice di Brasilia, il primo nel
quale il Venezuela (dopo anni di
boicottaggio in particolare delle destre
brasiliane e paraguayane) ha partecipato
come pieno membro e nel quale è stata
registrata la richiesta di adesione
della Bolivia.
“Oggi abbiamo una Patria
–ha concluso Chávez commosso- e, succeda
quello che succeda, i nostri sforzi di
tutti questi anni faranno sì che
continueremo ad averla. Non mancheranno
quelli che cercheranno di restaurare il
neoliberismo capitalista. La risposta
dei patrioti dev’essere l’Unità”.
Chávez
felice di stare
di nuovo
in Venezuela
Ha conversato con Fidel
prima di partire da Cuba
07.11 - Il Generale
d’Esercito Raúl Castro Ruz,
Presidente dei Consigli di
Stato e dei Ministri, ha
salutato il Presidente
venezuelano Hugo Chávez
Frías, che è tornato nella
sua patria nella notte di
giovedi.
Era presente
nel terminal aereo anche il
ministro degli esteri
cubano, il compagno Bruno
Rodríguez Parrilla.
Il presidente
venezuelano, Hugo Chávez, è tornato in
Venezuela proveniente da Cuba, dove si è
sottoposto ad un nuovo trattamento
medico, ha informato PL.
Chávez,
che è arrivato nelle prime ore della
mattina è stato ricevuto dal suo
gabinetto nell’aeroporto internazionale
Simón Bolívar di Maiquetía, nello stato
di Vargas.
“Sono molto felice di
stare qui ha detto quando ha disceso la
scaletta dell’aereo ed ha parlato con i
suoi ministri, come si vede nelle
immagini trasmesse da Venezolana de
Televisión.
René Tamayo León, inviato
speciale di Juventud Rebelde, ha
informato che Chávez ha commentato che
prevedeva di rientrare prima in
Venezuela, ma aveva ricevuto una visita
inaspettata del Comandante in Capo della
Rivoluzione cubana, Fidel Castro, e che
avevano trascorso il tempo in una
simpatica conversazione.
Quindi ha raccomandato ai
ministri che sono andati a riceverlo a
Maiquetía, di leggere i libri
“Fidel
Castro: Guerrillero del Tiempo”,
di Katiuska Blanco, giornalista e
biografa del leader cubano.
Pochi minuti prima,
riferendosi alle elezioni del 16
dicembre, aveva detto che il popolo
venezuelano va di vittoria in vittoria.
“È il corso della storia:
noi siamo discendenti dei perdenti,
quelli che adesso sono ritornati
trionfatori. Tocca a tutti noi l’enorme
responsabilità di incarnarli in mezzo
all’ardore”, ha dichiarato Chávez,
segnalando che Fidel gli ha commentato
che: “Lo stesso ardore è diffuso per
tutta l’America Latina, e non esiste
possibilità che qualcuno lo possa
spegnere”.
Il
Presidente Chávez inizia un nuovo
trattamento medico a Cuba
28 novembre 2012 -
www.granma.cu
Il presidente del
Venezuela, Hugo Chávez, ha chiesto
l’autorizzazione all’Assemblea Nazionale
per assentarsi dal paese e sottoporsi ad
un nuovo trattamento medico a Cuba.
In una nota inviata
all’Assemblea, il presidente Chávez ha
indicato che deve sottoporsi ad un
procedimento di ossigenazione
iperbarica, come ha consigliato lo staff
medico che lo segue.
“Nonostante l’intense
campagna elettorale e i suoi compiti di
Capo di Stato e di Governo ho posto
tutta l’attenzione nella cura della mia
salute ed ho rispettato attentamente il
piano delle cure complementari, ordinato
dai medici”, ha detto.
“In questa cornice, sei
mesi dopo l’ultima terapia ricevuta, mi
hanno raccomandato di iniziare un
trattamento speciale che consiste in
varie sessioni di ossigenazione
iperbarica che, assieme alla
fisioterapia consolideranno il processo
di recupero e rafforzamento della mia
salute che sto praticando”, ha spiegato.
Chávez ha chiesto al
Parlamento d’autorizzare la sua assenza
dal territorio nazionale, partendo da
martedì 27 e per la permanenza a Cuba,
per rispettare il cronogramma della
terapia.
L’Assemblea Nazionale che
è riunita a Maracay, nello stato di
Aragua, per commemorare il giorno
dell’Aviazione Militare, del 27 novembre
del 1992, ha approvato la richiesta del
Capo dello Stato per continuare con il
suo trattamento medico nell’Isola.
Hugo Chávez è giunto
nell’Isola la notte di martedì 27.
Chávez di
ritorno in Venezuela: "sarò
in prima
linea nella battaglia"
14 maggio 2012 -
www.granma.cu
Il presidente delle
Repubblica Bolivariana del Venezuela,
Hugo Chávez, ha sostenuto, venerdì 11
maggio, che ha concluso con successo il
ciclo di radioterapia, come pianificato
dallo staff medico. "Sono sicuro che
sarò, progressivamente, dove devo
essere, in prima linea nella battaglia".
Giunto all’Aeroporto
Internazionale Simon Bolivar, nello
stato di Vargas, ha segnalato che oltre
ad alcuni fastidi, normali dopo un
trattamento con radioterapia, "vengo con
grande ottimismo sul fatto che questo
trattamento sortisca gli effetti
desiderati".
Ha inoltre espresso alle
radio e televisioni nazionali:
"Chiediamo a Dio che continui a darci il
miracolo della vita per seguire insieme
a voi costruendo la Patria buona, la
patria socialista".
Ha confermato che dovrà
seguire le indicazioni mediche in
maniera rigorosa per continuare il
recupero dagli effetti del trattamento
di radioterapia.
Il mandatario nazionale
era partito lo scorso 30 aprile per
L’Avana, Cuba, per ricevere l’ultimo
ciclo di radioterapia. In occasione del
viaggio ha potuto contare con
l’approvazione della maggioranza
socialista dell’assemblea Nazionale.
Il majunchismo -come sono
chiamate in Venezuela le forze di destra
antipatriottiche- si frantumerà anche a
livello internazionale, ha espresso il
mandatario nazionale. Ha avvertito che
la destra sembra estenuata, disperata,
"come i pugili esausti che entrano sul
ring tirando pugni nel vuoto però tirano
fuori un badile nascosto".
Ha aggiunto che senza un
leader, senza logica, senza orizzonti,
sono disperati e stanno cercando di
generare atti violenti, "stanno
viaggiando da qualche parte nel mondo
provando ad articolare una specie di
asse contro il Venezuela. Non perdiamoli
di vista".
Chávez
annuncia il suo ritorno in Venezuela
Nella tappa finale della
terapia medica
8 maggio 2012 -
www.granma.cu
Raúl
ha salutato Chávez
12.05 - Il Presidente Hugo
Chávez Frías è ritornato in
Venezuela nel pomeriggio di
venerdì 11 maggio
dall’Aeroporto
Internazionale José Martí,
dove lo ha salutato il
Generale d’Esercito Raúl
Castro Ruz, Presidente dei
Consigli di Stato e dei
Ministri.
Come ha dichiarato lo stesso
presidente Chávez, giungendo
in Venezuela s’incorporerà
progressivamente alla prima
linea di battaglia e
continuerà a lavorare in
vista delle elezioni
politiche che si svolgeranno
il prossimo 7 ottobre.
Il Presidente del
Venezuela, Hugo Chávez Frías, ha
informato ieri, lunedì 7, che nei
prossimi giorni ritornerà nel suo paese
per incorporarsi progressivamente alla
prima linea di battaglia esattamente
cinque mesi prima delle elezioni
politiche.
Parlando telefonicamente
con la statale Venezolana de Televisión
(VTV), il capo dello Stato ha detto da
Cuba che si sente molto contento perchè
si trova nella retta finale del
trattamento medico e che presto potrà
incorporarsi ai suoi lavori
presidenziali.
Ha salutato il direttivo
del Partito Socialista Unito del
Venezuela (PSUV) che aveva appena
indicato che il candidato del movimento
continua ad essere Hugo Chávez, in
risposta all’ondata di rumori che
affermavano un cambio d’aspirante
presidenziale per le elezioni.
Chávez ha fatto
riferimento alla conferenza stampa,
riferendosi al punto denunciato dai
dirigenti sui piani di destabilizzazione
provenienti soprattutto dalla Colombia,
ed ha ricordato che “non è cosa del
passato”, ed ha aggiunto che preferisce
credere alla parola del suo omologo Juan
Manuel Santos, che ha dichiarato “che
non si presterà ad un piano contro il
Venezuela”.
“Bene, tu sai che noi non
li perderemo di vista tutti questi piani
di destabilizzazione che sono sempre
stati nella manica della borghesia
nazionale, ma io preferisco prima di
rispondere alle aggressioni, contare
sulla parola del presidente Santos. Lui
ha detto che nè lui nè il suo Governo si
presteranno per un piano contro il
Venezuela”, ha assicurato Chávez.
Inoltre ha aggiunto che
uno dei compiti del suo popolo e del
Governo del Venezuela è neutralizzare
tutti questi piani di una borghesia
disperata e continuare a lavorare
guardando alle elezioni presidenziali
del prossimo 7 ottobre.
“Non dimentichiamo che
siamo obbligati a neutralizzare i piani
di destabilizzazione e non solo per
ottenere la vittoria del 7 ottobre, ma
per la pace”, ha detto ancora.
Chávez ha chiamato il suo
Partito a guardare lo scenario per i
prossimi cinque mesi e a continuare a
rinforzare l’organizzazione.
Parlando dei temi
internazionali il presidente venezuelano
ha reiterato i suoi auguri e complimenti
al presidente eletto in Francia,
François Hollande, al quale ha augurato
di superare la crisi finanziaria che il
suo paese e l’Europa stanno
attraversando.
Prima di queste
dichiarazioni, il presidente ha
annunciato attraverso Twitter
l’approvazione del risorse per le
missioni sociali di casa e salute per la
sua nazione, con il fine di continuare a
costruire il socialismo rivoluzionario.
Raúl ha ricevuto Hugo Chávez
nell’aeroporto
Il Presidente Chávez è a Cuba per
proseguire la sua terapia
1 maggio 2012 -
www.granma.cu
Il generale d’Esercito e
presidente dei Consigli di Stato e dei
Ministri, Raúl Castro ha ricevuto il
presidente venezuelano, Hugo Chávez
nell’Aeroporto internazionale José Martì
nella notte di lunedì 30 aprile.
Il presidente bolivariano
è tornato a L’Avana per continuare il
trattamento medico che sta ricevendo dal
mese di marzo scorso.
L’Assemblea Nazionale ha
concesso l’autorizzazione al viaggio,
chiesta dal presidente, che aveva
precedentemente informato dal Palazzo di
Miraflores che, con il permesso del
Parlamento, sarebbe tornato a Cuba.
Per ciò che riguarda la
nuova Legge Organica del Lavoro, Chavez
ha assicurato che si trova nella retta
finale d’assistenza medica
corrispondente alla radioterapia.
“Non sono giorni facili
questi, ma siamo guerrieri per
affrontare le avversità, e con la fede
in Dio e in Cristo Redentore e l’amore
immenso di un popolo, andremo avanti”,
ha affermato.
Il Capo di Stato ha
appena approvato l’abilitazione della
Legge del Lavoro, una conquista ha deto,
indirizzata a dare dignità al settore
operaio e sindacalista, storicamente
sfruttato dagli interessi dei padroni.
Chavez
annuncia ritorno in
Venezuela il
prossimo 26 aprile
24 aprile 2012 -
www.granma.cu
Raúl ha salutato Chávez
26.04
- Nella notte di
mercoledì 25 aprile, è
partito per la sua
Patria il Presidente
venezuelano Hugo Chávez
Frías, salutato dal
Generale d’Esercito Raúl
Castro Ruz, Presidente
dei Consigli di Stato e
dei Ministri, dopo un
breve ed animato scambio
di opinioni
nell’aeroporto
internazionale José
Martí.
Il presidente del
Venezuela, Hugo Chávez, ha smentito,
lunedì 23, i rumori che negli ultimi
giorni parlavano di un cattivo stato
della sua salute ed ha parlato per
telefono da L’Avana, confermando che
la sua convalescenza va avanti bene,
con il trattamento che segue dopo
l’operazione per un tumore eseguita
nel febbraio scorso, ha riportato
Telesur.
Il
presidente venezuelano, Hugo Chavez,
ha detto lunedì che ritornerà a
Caracas il prossimo 26 aprile
proveniente da Cuba, dove riceve
trattamento di radioterapia, dopo un
terzo intervento chirurgico che gli
ha estirpato la riproduzione di un
tumore maligno.
Chavez,
di 57 anni, ha
telefonicamente col Venezuela
attraverso il canale statale VTV, in
una chiamata, mentre il presidente
dell’Assemblea Nazionale, Diosdado
Cabello, dirigeva l’abituale
conferenza stampa settimanale del
Partito Socialista Unito del
Venezuela (PSUV).
Il
Ministro della Comunicazione ed
Informazione, Andres Izarra, aveva
informato dal suo account in Twitter
sull’intervento del Presidente
Chavez via telefonica nell’abituale
conferenza stampa del PSUV,
trasmessa da VTV.
Izarra ha
appoggiato l’etichetta #TenemosChavezPaRato,
per resistere alla matrice della
destra internazionale che pretende
disistimare il recupero del
Presidente Chavez.
“Gli esami che mi
hanno fatto oggi dicono che tutto va
bene”, ha detto Chávez. A proposito
della scalata di speculazioni che
attraverso varie vie segnalavano un
deterioramento della sua salute, ha
detto che adesso dobbiamo abituarci
a vivere tra questi rumori, nei
prossimi giorni, perchè questo fa
parte dei laboratori di guerra
psicologica.
Ha spiegato che nella
scorsa settimana ha dovuto subire
trattamenti duri, nell’ultima fase
di radioterapia ed ha dovuto
riposare.
“Sono terapie dure e
uno deve stare all’altezza con
volontà, forza, fede e molto
riposo”, ha spiegato ed ha informato
che deve continuare a curare la sua
alimentazione, riposare e curarsi,
anche se svolgerà il suo lavoro da
presidente.
Poi ha aggiunto che
nei prossimi giorni tornerà in
Venezuela e che poi tornerà di nuovo
a Cuba, per continuare la
radioterapia.
“Sto bene in salute e
non capisco perchè i settori
dell’opposizione venezuelana mi
criticano per dare annunci
sull’approvazione e la gestione del
governo attraverso messaggi di
Twitter, che è una via di
comunicazione”.
Sul caso dell’ex
magistrato Eladio Aponte, al quale è
stato dedicato un video diffuso la
scorsa settimana, il presidente Hugo
Chávez ha segnalato che lo hanno già
spiegato a sufficienza i portavoce
del Governo.
“È stato destituito
dal suo incarico e tutti coloro a
cui capita questo dicono lo stesso”,
ha commentato.
Il Capo di Stato ha
anche annunciato che la nuova Legge
del Lavoro per i venezuelani
potrebbe essere pronta prima del 1º
maggio, quando si celebra il Giorno
Internazionale dei Lavoratori.
“Se la nuova Legge
del Lavoro sarà pronta prima di
domenica prossima, tra i giorno 26 –
27 e 28 aprile, io la firmerò”, ha
dichiarato ed ha aggiunto che la
Legge del Lavoro è una legge fatta
per i lavoratori, non per la
borghesia, e porterà benefici solo
ai venezuelani.
Chávez ha informato
che si realizzeranno modifiche anche
alla Legge di Previdenza Sociale per
via abilitante, ed ha sottolineato
che la cosa migliore avvenuta in
Venezuela non sono i miglioramenti
sociali ed economici, ma è quello
che sta per venire e per questo:
“Dobbiamo proteggere la democrazia,
la pace e il socialismo da tutti
questi rumori disperati".
Il
presidente venezuelano, Hugo Chávez, ha celebrato alcuni
giorni fa il nono anniversario della missione Barrio Adentro,
un programma del suo Governo per offrire servizi di salute
gratuiti nel paese, indirizzati soprattutto alle famiglie
più umili.
“Viva
Barrio Adentro! Questa è la Missione d’Avanguardia. Da qui,
seguendo la mia terapia, felicito e celebro i nove anni di
Barrio Adentro!”, ha detto il presidente nel suo spazio di
twitter (@chavezcandanga) da L’ Avana.
“Questa
iniziativa è possibile solo in un sistema socialista”, ha
sottolineato Chávez in un altro messaggio ai partecipanti
all’inaugurazione della Sala di Riabilitazione integrale
Villa Tatiana, nello stadio di Mirando.
“Salute a
tutti voi lì a Petare-Santa Lucía! Onore a Cuba! Onore al
Venezuela! Questo è possibile solo con il socialismo! Il
regno di Dio è qui!” ha affermato ancora nel suo messaggio.
Il
presidente Chávez è giunto nella capitale cubana sabato 14,
per proseguire le applicazioni di radioterapia a cui si sta
sottoponendo dal mese di marzo.
Dopo i
festeggiamenti assieme al suo popolo per il
Giorno del Riscatto
della Dignità Nazionale, il
Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Hugo
Chávez Frías, è giunto a Cuba nella notte di sabato 14, ed è
stato ricevuto all’aeroporto José Martí, dal compagno José
Ramón Machado Ventura, Primo Vicepresidente dei Consigli di
Stato e dei Ministri.
Come hanno
già informato diversi media di comunicazione, venerdì 13,
Chávez ha ricordato, parlando a migliaia di persone riunite
davanti al Palazzo di Miraflores, che dieci anni fa il
popolo venezuelano è stato protagonista d’una giornata
vittoriosa per l’indipendenza e l’unità dei paesi di Nuestra
America.
Chavez è
tornato a Cuba per continuare la radioterapia che segue
l’operazione chirurgica, a cui è stato sottoposto nel mese
di febbraio scorso, sempre a L’Avana.
Machado Ventura ha
accompagnato Chávez all’aeroporto
Con un fraterno
abbraccio José Ramón Machado Ventura, Primo
Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei
Ministri ha salutato il Presidente della
Repubblica Bolivariana del Venezuela, Hugo
Chávez Frías, che è tornato nella sua Patria
nella notte di mercoledì 11 aprile.
Nel pomeriggio
Chávez ha ricordato, attraverso la rete sociale
Twitter, i fatti dell’11 aprile del 2002 che, ha
sostenuto, furono una tremenda prova per il
popolo del Venezuela.
Il presidente Hugo Chávez ha consigliato i settori più
conservatori del Venezuela di non ripetere le azioni dell’11
aprile 2002,
quando perpetrarono un colpo di Stato contro il Governo
legalmente costituito.
“Che non si sbaglino di nuovo, ha avvisato il presidente,
perchè se lo faranno, noi non ci equivocheremo”.
Poco dopo il suo ritorno in Venezuela, proveniente da
L’Avana dove ha terminato il terzo ciclo di radioterapia, il
presidente si è riunito con vari membri del suo gabinetto
per realizzare una conversazione su quello che avvenne
nell’aprile di dieci anni fa.
“L’11 aprile del 2002 fu un giorno che marcò la storia
venezuelana, ha detto, iniziando la conversazione che è
stata trasmessa in diretta ed in catena nazionale dalla
Venezolana de Televisión.
Chávez ha chiesto a José Vicente Rangel, lì presente, la sua
opinione sul momento in cui cominciarono i preparativi per
il colpo di Stato perpetrato dall’oligarchia venezuelana,
con l’appoggio degli Stati Uniti e dei media privati di
diffusione, oltre che alcuni ufficiali della cupola
militare.
“Il 6 dicembre del 1998, quando lei vinse le elezioni,
cominciarono quei preparativi, ha detto Rangel, che allora
era ministro alla Difesa.
“Esistevano vari piani, ha spiegato, ed il primo era
assassinare Chàvez nel Palazzo di Miraflores. Dato che quel
piano fallì e fallì anche il colpo, che era il secondo
piano, misero in pratica il terzo, cioè il fermo
dell’industria petrolifera”.
Riferendosi ai due primi piani, Chávez ha commentato che
fallirono per la reazione del popolo venezuelano, che uscì
per le strade a reclamare la restituzione del suo presidente
di fronte al Governo.
“Mi sommo all’omaggio a coloro che diedero la vita per
salvare questo soldato”, ha affermato Chávez, riferendosi ai
morti di quei giorni di lotta contro i golpisti.
Inoltre ha segnalato che con il rovescio del colpo si
ottenne l’equazione perfetta guidata dall’ unione civico -
militare.
“L’impero e la borghesia nel 2002 fecero sì che si
coniugasse l’equazione perfetta, l’unione civico - militare,
e ed è quello che avverrebbe di nuovo”, ha reiterato Chávez
che ha insistito avvisando al borghesia e coloro che la
sostengono di non ripetere quello che fecero nel 2002, ed ha
sottolineato che: “Questa non è una rivoluzione disarmata!”
Chávez a Cuba:
“Devo continuare la battaglia per la vita”
Ritornando a Cuba all’alba di questa domenica 8
aprile, il mandatario venezuelano
Hugo
Chavez ha ricevuto il caloroso benvenuto del Generale
dell’Esercito Raul Castro, Presidente dei Consiglio di
Stato e dei Ministri con cui mantenne un animato scambio
nell’aeroporto internazionale Josè Martì.
Chavez che si riunì col suo gabinetto ministeriale
prima di partire dal Venezuela, dichiarò telefonicamente
a Venezuelana di Televisione il passato venerdì che
ritornava a L’Avana per continuare la battaglia per la
salute e per la vita.
Il
presidente del Venezuela, Hugo Chávez, è partito nella notte
di sabato 7 per L’Avana, per continuare il suo trattamento
medico.
“Devo
continuare la battaglia per la vita”, ha detto nel
pomeriggio alle catene radio televisive, durante una
riunione di lavoro realizzata nel Palazzo di Miraflores, a
Caracas.
Poi ha
annunciato la sua partenza attraverso la rete sociale
Twitter, verso le ventidue.
Già sulla
pista dell’Aeroporto Internazionale Simón Bolívar ha
esclaamto: “Andiamo a L’Avana con la fede posta in Cristo
resuscitato. Vivremo e vinceremo!”
Il capo
dello Stato prevede di tornare in Venezuela in questa
prossima settimana, per le cerimonie commemorative dei fatti
dell’aprile del 2002.
Chávez era
rientrato a Caracas, proveniente da Cuba, mercoledì 4, al
termine positivo della seconda fase del suo trattamento e
nell’occasione aveva segnalato i risultati positivi ottenuti
e resi evidente dagli esami clinici.
Il Generale
d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei
Consigli di Stato e dei Ministri ha accompagnato
sino all’aeroporto Internazionale José Martí il
presidente del Venezuela, Hugo Chávez Frías, che
è tornato nel suo paese nella notte di mercoledì
4 aprile, al termine d’una sessione di
radioterapia.
Al suo
arrivo nell’aeroporto internazionale José Martí de L’Avana,
nella notte di sabato 31 marzo, il presidente della
Repubblica Bolivariana del Venezuela, Hugo Rafael Chávez
Frías, è stato ricevuto ai piedi della scaletta dell’aereo
dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, presidente dei
Consigli di Stato e dei Ministri, con il quale ha svolto un
breve e animato dialogo.
Chávez è
giunto accompagnato dal ministro degli Esteri Nicolás Maduro
e poco prima di partire dal suo paese aveva ratificato che
tornava a Cuba per continuare il trattamento medico di
radioterapia iniziato la scorsa settimana.
Al
benvenuto ha partecipato anche il ministro degli Esteri
cubano, Bruno Rodríguez Parrilla.
Nella
notte di mercoledì 28 marzo, è partito per la sua Patria il
Presidente venezuelano Hugo Rafael Chávez Frías, che è stato
accompagnato all’Aeroporto Internazionale José Martí da José
Ramón Machado Ventura, Primo Vicepresidente dei Consigli di
Stato e dei Ministri.
Il presidente del Venezuela, Hugo Chávez ha lasciato
l’Avana, dove ha seguito una terapia successiva
all’operazione chirurgica subita nel mese di febbraio
scorso.
In una videoconferenza trasmessa circa all’una della notte,
nel programma La Hojilla, condotto da Mario Silva, dal
Palazzo di Miraflores, il Presidente ha detto d’aver
ricevuto la quinta sessione di radioterapia consecutiva e
che ora riposerà un paio di giorni per poi tornare, sabato 7
aprile, nella capitale cubana e continuare la terapia.
Hugo Chávez dirige il suo gabinetto anche da L’Avana,
dov’era accompagnato da diversi ministri ed ha assicurato la
popolazione che non ci sono vuoti di potere di sorta, come
vorrebbe far credere l’opposizione.
Verso la mezzanotte di sabato 24 marzo, il compagno Hugo
Rafael Chávez Frías, Presidente della Repubblica Bolivariana
del Venezuela, è arrivato all’aeroporto internazionale José
Martí, dove ha ricevuto il caldo abbraccio di benvenuto del
Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli
e dei Ministri.
Chávez, che è sceso dall’aereo molto animato, aveva
dichiarato prima di partire che veniva a Cuba per iniziare
una sessione di radioterapia, come complemento
dell’operazione chirurgica subita di recente.
Chávez: “Presto percorrerò le strade del Venezuela”
“Viva Maturín! Viva il popolo di Monagas!”. Con queste
parole il presidente Hugo Chávez ha sorpreso migliaia di
venezuelani che si erano concentrati nella capitale di
Monagas, per manifestargli il loro appoggio.
Per telefono il capo dello Stato ha risposto a uomini,
donne, donne, ai giovani, che nelle strade si sono espressi
a favore dell’opzione socialista che lui guida.
Inoltre il Presidente ha informato che continua con la
fisioterapia e le passeggiate quotidiane e che gli avevano
tolto gli ultimi punti dell’operazione positiva a cui era
stato sottoposto a Cuba il 27 febbraio.
“Mi hanno tolto i punti che avevano ancora dell’operazione
che mi hanno fatto a L’Avana e vi garantisco che con il
favore di Dio, José Gregorio Hernández e Cristo Redentore,
che questo cancro che mi è venuto non potrà con Chávez, nè
con il popolo, nè con la Rivoluzione!”, ha esclamato.
Pieno d’allegria, emozione e motivazioni, ha osservato
attraverso la Venezuelana di Televisione, le mostre
d’affetto del popolo ed ha ringraziato tutti i monaguensi
per la risposta data ai traditori ai vendi-patria.
“La detta quinta colonna non è necessaria nelle fila della
Rivoluzione ed in questo senso è meglio che se ne vadano,
perchè il processo bolivariano necessita, ha detto il
Presidente, di veri patrioti socialisti”.
“L’oriente del Venezuela ha un numero infinito di sementi e
di raccolti d’autentici rivoluzionari, perchè l’oriente è
una terra ribelle, una terra rivoluzionaria, una terra
bolivariana”, ha aggiunto.
Poi ha fatto un richiamo all’unità, alla coscienza, al
lavoro e allo studio e ha detto di stare allerta, di stare
attenti alle campagne psicologiche di coloro che avversano
il progetto socialista.
“Sono nemici della Patria, ma non potranno vincere contro di
noi. Ho molta fede che presto starò per le strade di Maturín
e per le strade del Venezuela, con voi, comandando la grande
offensiva rivoluzionaria verso Carabobo! Hasta la victoria
sempre! Vivremo e Vinceremo!”
Chávez da
Miraflores: “Daremo una battuta
memorabile
alla destra”
17
marzo 2012
- www.granma.cu
Dopo i saluti alla folla
riunita solidariamente attorno al Palazzo di Miraflores, il
presidente del Venezuela, Hugo Chávez, ha affermato che
l’unità del popolo è la sola cosa che garantirà la pace
nazionale.
“Si respira già la grande
vittoria bolivariana del 7 ottobre”, ha detto riferendosi
alle prossime elezioni presidenziali, di fronte a migliaia
di seguaci concentrati sotto il balcone del popolo, in
appoggio al presidente rientrato nel paese dopo 21 giorni
trascorsi a Cuba in convalescenza dopo un’operazione subita
L’Avana.
Chávez ha chiesto di
ringraziare in modo speciale il vicepresidente esecutivo
Elías Jaua e tutto il gruppo ministeriale che è stato
incaricato dei lavori del Governo nella nazione durante la
sua assenza.
“Dopo l’operazione chirurgica
positiva eseguita il 26 febbraio, io sono impegnato a vivere
per continuare a costruire la Patria buona, le bella
Patria”, ha detto.
Riferendosi ai recenti
attacchi dell’opposizione contro alcuni dei ministri e dei
leader del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV), ha
sostenuto che: “Daremo alla destra una battuta memorabile”.
E parafrasando il Don
Chisciotte ha aggiunto: “Che la destra attacchi va bene...
se i cani abbaiano è perchè stiamo cavalcando. Continuiamo a
cavalcare!” Chávez ha assicurato che: “La battuta che daremo
alla destra venezuelana sarà la più grande in un’elezione
che si sia mai vista nella storia!, ed ha riconosciuto che
l’amore e l’unità del popolo sono cresciute e su questa base
ha invitato a neutralizzare i ridotti di odio trincerati in
alcuni settori nazionali dell’opposizione.
“Il governo lavora per tutti
i venezuelani e soprattutto per i più necessitati!”ha
aggiunto.
Chávez ha
convocato i venezuelani oggi,
sabato 17, al
balcone del popolo
17
marzo 2012
- www.granma.cu
Il presidente Hugo Chávez
Frías ha chiamato i venezuelani a concentrarsi, oggi sabato
17, al balcone del popolo del Palazzo di Miraflores, per
dettare le linee strategiche di fronte al 7 ottobre prossimo
ed affrontare la azioni disperate della destra.
Chávez
ha denunciato che gli oppositori e i mezzi di comunicazione
della destra stanno cadendo in una pericolosa disperazione
ed ha richiamato il suo gruppo di governo e il popolo
venezuelano a preservare quanto guadagnato, ha indicato la
AVN.
“Mentre ero a Cuba, ha detto,
ho seguito tutto quello che succedeva nel paese ed anche le
cose negative dell’agenda reazionaria degli oppositori,
dell’agenda della destra che sta rinforzando l’agenda della
paura”, ha dichiarato il presidente, che ha definito le
ultime azioni realizzate dagli oppositori “irresponsabili”.
“Hanno toccato la
criminalità”, ha sostenuto.
“Proteggeremo il popolo da
queste azioni e ci dedicheremo a neutralizzare la paura,
loro staranno là con la loro paura, e noi qui con il nostro
amore” ha commentato il capo dello Stato, che ha
riconosciuto la maturità del popolo venezuelano dimostrata
negli ultimi 20 anni e il suo buon giudizio.
“Il cammino che segue il paese
è quello indicato, perchè è la redenzione del popolo, della
Patria, dell’indipendenza nazionale e della crescita,
Continueremo a combattere la nefasta eredità del
capitalismo”, ha detto ancora.
“Torno qui carico di
sentimenti patrii, con il fedele impegno di continuare a
lavorare per difendere l’indipendenza del Venezuela e con
maggior volontà di vivere, di lottare e di vincere!”, ha
assicurato.
“Prima di tornare ho
incontrato il leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro,
e il presidente Raúl Castro, che hanno inviato i loro saluti
al fraterno popolo bolivariano. Fidel si è raccomandato che
io sia disciplinato nella convalescenza...”
Poi ha fatto i suoi
complimenti per il lavoro dell’esecutivo, del potere
popolare, del Partito Socialista Unito del Venezuela, che
hanno dimostrato d’essere al servizio della Patria. “Amore
con amore si paga”, ha sottolineato.
Chávez è stato ricevuto
nell’Aeroporto Internazionale di Maiquetía con gli onori
militari dal vicepresidente Esecutivo del Governo, Elías
Jaua, e da tutti i membri del Consiglio dei ministri, oltre
ai principali dirigenti del Partito Socialista Unito del
Venezuela.
I militari della Forza Armata
Nazionale Bolivariana gli hanno reso gli onori
corrispondenti alla sua investitura.
Il Generale
d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei
Consigli
di Stato e dei Ministri, ha accompagnato
sino all’aeroporto internazionale José Martí
il carissimo amico Hugo Rafael Chávez Frías,
Presidente della Repubblica Bolivariana del
Venezuela, che è partito per la sua Patria
nel pomeriggio di venerdì 16, dopo 21 giorni
di soggiorno a L’Avana. I caldi e solidali
messaggi che in tutti questi giorni si sono
moltiplicati nelle reti sociali, e la
costante comunicazione di Chávez con il suo
popolo confermano che non è stato assente
nemmeno un istante dal Venezuela, così come
non è distante oggi dalla nostra Isola.
Il
Presidente Hugo Chavez ha annunciato, questo venerdì nel
pomeriggio, nella rete sociale Twitter che stava tornando
in Venezuela proveniente dalla città de L’Avana,
capitale di Cuba, dove è stato operato chirurgicamente
ed ha compiuto un riposo medico.
“Buona sera, mondo buono! Stiamo decollando
dall’Aeroporto Internazionale Josè Martì verso il Sud,
di ritorno alla Patria! Grazie Dio Mio!” ha scritto.
“Abbiamo pranzato con Fidel. Ha inviato un abbraccio
gigantesco a tutto il popolo del Venezuela! Vivremo e
Vinceremo!” e più avanti ha indicato: “Raul è venuto a
salutarmi all’Aeroporto e manda anche lui un saluto Martiano e Bolivariano! Viva Cuba! Viva Venezuela!.”
Hugo Chávez: La voglia di vivere è
sempre più forte
Il presidente Hugo
Chávez ha dichiarato in un programma speciale di televisione
trasmesso da L’Avana domenica 11, che gli esami post- operatori
realizzati non hanno presentato complicazioni.
Chávez
ha ringraziato Fidel, il popolo cubano per tutto l’appoggio che ha
ricevuto, il popolo venezuelano e le istituzioni del suo paese per
aver dimostrato ancora una volta la grande maturità politica
sociale, il grande ottimismo (...) che inonda le strade e le città
del Venezuela.
Inoltre ha
commentato che: “In queste circostanze la voglia di vivere è sempre
più forte”, ed ha letto il bollettino sanitario del suo 13º giorno
di ricovero, che segnala il suo buono stato di salute.
“I parametri
vitali sono normali con sequenza quotidiana, la cicatrizzazione è
buona e nelle prossime settimane inizierà il trattamento di
radioterapia”, ha letto.
Chávez ha detto
che continua nella sua più lunga e dura camminata e che ora, in
breve tempo, si dirigerà verso la ‘Battaglia di Carabobo’, come ha
chiamato le elezioni presidenziali del 7 ottobre, per ottenere una
grande vittoria e un trionfo memorabili.
Chávez ha chiamato
i suoi seguaci ad impegnarsi, assicurando la pace, con molto amore,
con molta intelligenza (...): “Perchè le forze avversarie non
possono contro di noi, nè vincere nelle strade, nè nelle urne, nè in
nessuna parte, perchè l’opposizione è contro la Patria”, ha
assicurato.
Il
presidente venezuelano, Hugo Chávez Frías, ha inviato un saluto al
popolo di Barinas, al governatore di questa entità, Adán Chávez, e
ai militanti del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV),
annunciando che presto ritornerà nel paese.
Il Presidente Chávez con le sue figlie
Rosa Virginia e María Gabriela.
In
twitter, il presidente ha scritto: “ Questo governatore Adán! Un
abbraccio fratello. E ai sindaci e al PSUV, e al Gran Polo
Patriottico! Molta unità nella battaglia! Presto sarò con voi!”.
Prima aveva espresso la sua emozione nel vedere il popolo di Barinas
sfilare per le strade, in solidarietà con il suo presidente.
“Barinas, Barinas, ‘barineando’ sono felice da L’Avana! Viva la
‘Patria llanera’! tutti i miei più profondi ringraziamenti al popolo
di Barinas!, ha scritto il Presidente, oriundo di questo stato.
Poi ha
dedicato un secondo messaggio ai suoi genitori, presenti alla
manifestazione.
“Ah, la
mia vecchia Elena! E il mio vecchio Hugo! Vi sto vedendo e chiedo la
vostra meravigliosa benedizione!Viva Barinas!".
La
signora Elena Frías ha risposto a suo figlio: “ Ti stiamo aspettando
, migliaia di persone e benedizioni per te!”
Poi il
padre del capo dello Stato ha aggiunto: “Voglio mandare i miei
ringraziamenti a Cuba, a Fide, a Raúl e ai medici, per questo grande
appoggio che hanno dato a nostro figlio”.
Ieri,
domenica 4, la Venezolana de Televisión ha diffuso la partecipazione
del comandante Hugo Chávez, registrata sabato 3 nella capitale
cubana, nella quale il presidente appare riunito con vari ministri
del suo gabinetto.
Per
quasi 90 minuti di durata del programma speciale, tutti i dubbi
sulla salute di Chávez sono stati dissipati ed è stata pienamente
giustificata la frase pronunciata dal capo dello Stato bolivariano “
Vivremo e vinceremo”, che è apparso in ogni momento energico e
forte.
Con
orgoglio del collettivo del Granma, Hugo Chávez ha mostrato al
pubblico l’edizione del quotidiano cubano di sabato 3.
Fidel e Raúl hanno visitato ieri Hugo Chávez nell’ospedale dove
trascorre la convalescenza dopo un’operazione chirurgica.
Fidel e Chávez hanno conversato circa due ore e poi è giunto
anche Raúl. Durante il dialogo la presidentessa del Brasile,
Dilma Rousseff, ha telefonato ed ha fatto i sui auguri di pronta
guarigione a Chávez; inoltre gli ha inviato i saluti di Luiz
Inácio Lula da Silva.
Il
Presidente venezuelano ha telefonato al ministro alle Industrie
, Ricardo Menéndez, che si trovava con i lavoratori
dell’Impianto Siderurgico del Turbio (SIDETUR), ed ha
riaffermato che sta migliorando rapidamente e segue al minuto il
suo trattamento.
“Grazie a Dio, grazie all’amore del popolo, sto migliorando in
continuazione. Grazie a questo battaglione di medici e di
infermiere, allo staff medico, alle attenzioni di Fide, del
popolo cubano, all’appoggio infinito del popolo venezuelano, al
lavoro del mio gruppo di Governo, alla mia famiglia, alle mie
figlie, mio figlio, i miei vecchi, i miei fratelli”, ha
sottolineato il presidente Chávez nello scambio sostenuto con
loro.
2.03.12 - Via Twitter
ha parlato con il canale Venezolana de Televisión
Il presidente del
Venezuela, Hugo Chávez, si mantiene attivo e impegnato a
L’Avana, in convalescenza dopo l’operazione subita e
segue i programmi sociali che si sviluppano nel suo
paese, ha riportato Prensa Latina.
Attraverso la rete
sociale Twitter, il leader bolivariano ha contattato il
programma Contragolpe, della Venezolana de Televisión,
che offriva informazioni sulla marcia dei vari programmi
di beneficio sociale
“Dobbiamo andare sempre
avanti, avanzare senza tregua contro la povertà, la
perversa eredità del capitalismo. Vivremo e
Vinceremo!”ha scritto il presidente del Venezuela.
La mattina Chávez aveva
parlato per telefono con il vice presidente e ministro
del Petrolio e le Miniere, Rafael Ramírez, durante la
cerimonia di consegna di 192 case nello stato Zulia.
Il
presidente venezuelano Hugo Chávez, operato lunedì
all'Avana di un tumore riformatosi nella zona pelvica
(la stessa per cui fu operato nel giugno scorso), si è
fatto vivo sul suo account Twitter «chavezcandanga»: «Mi
sto levando in volo come un condor», «mando a voi tutti
il mio amore supremo», «vivremo e vinceremo». Ha parlato
per telefono con il vicepresidente Elais Jaua e con la
tv statale assicurando tutti: «sto bene e sto
recuperando velocemente». Secondo l'agenzia cubana
Prensa latina, il presidente venezuelano segue da vicino
la situazione del paese e lavora dalla stanza
d'ospedale, dove lo accompagnano «i suoi famigliari». Il
ministro Jorge Arreaza, che lo ha seguito a Cuba, ha
fatto sapere che Chávez ha anche visto in tv la partita
di calcio Venezuela-Spagna, rammaricandosi per i 5 gol
(a zero) incassati dalla «Vinotinto».
Chávez e il governo venezuelano stanno facendo di tutto
per tranquillizzare un'opinione pubblica scossa rispetto
all'operazione e al decorso post-operatorio, e anche per
contrastare i maliziosi e infausti rumours diffusi
«dall'ultra-destra»: un medico venezuelano emigrato
negli Usa («anticomunista», aggiunge su Twitter)
assicura, senza specificare le sue fonti, che qualsiasi
intervento per Chávez ormai «è inutile e la malattia
completamente diffusa»; i blog di un giornalista
brasiliano di o Globo e di uno venezuelano di El
Universal, anti-chavisti, grazie a «indiscrezioni»
assicurano che Chávez ha «un'emorragia interna» e che
«la situazione è più grave» di quel che si dice. Rumours
o desideri?
LA MISERIA DEL PD - «Una mostra a Roma sul dittatore
Chávez in collaborazione con il Comune?». Lo chiede
indignato deputato Pd, Giulio Santagata annunciando
un'interrogazione al ministro degli esteri. Vuole sapere
«se si ritenga opportuno celebrare un dittatore
condannato da tutte le ong che si occupano di diritti
civili, con una mostra ospitata a Roma, città da sempre
simbolo di democrazia». E bravi il compagno Santagata e
il Pd...
Il popolo
bolivariano e tutti gli amici del mondo interessati alla buona
salute del Presidente venezuelano Hugo Chávez, hanno ricevuto due
buone notizie.
Il primo contatto
di Chávez, attraverso la rete sociale Twitter, dopo l’operazione
chirurgica subita lunedì 27, a L’Avana, è stato: “Sono molte le
buone notizie, compatrioti! Io sono qui, alzandomi in volo come il
Condor! Vi mando tutto il mio amore più grande! Vivremo e
Vinceremo!”
Prima il
vicepresidente Elías Jaua, nel programma Contragolpe, della
Venezuelana di Televisione, aveva parlato per telefono con il capo
dello Stato ed ha aveva confermato il pieno processo di recupero del
Presidente.
“Posso
testimoniate la fermezza con si è espresso e che ho sentito nel
Comandante Presidente Hugo Chávez”.
Tra
applausi ed esclamazioni di “Pa'lante Comandante!”, il
vicepresidente venezuelano, Elías Jaua, ha letto all’Assemblea
Nazionale il comunicato della Presidenza della Repubblica
sull’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto il presidente
Hugo Chávez.
Comunicato
della Presidenza della Repubblica Bolivariana del Venezuela: Come si
sa pubblicamente, nei giorni scorsi, nel più recente controllo
medico del presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela,
Hugo Chávez, gli è stata diagnosticata una lesione che ha reso
necessaria un’operazione chirurgica.
Lo staff
medico, dopo le necessarie valutazioni, ha fissato l’operazione nel
più breve tempo possibile. L’intervento è stato eseguito come
previsto, con un risultato soddisfacente.
Poi è
stato programmato un piano di recupero da svolgere nei prossimi
giorni.
Il
presidente Chávez, che gode di buona salute fisica, è in compagnia
dei suoi familiari ed in contatto diretto e permanente con il
vicepresidente esecutivo ed il Governo Bolivariano, ed è sempre
attento a mantenere informato opportunamente il popolo venezuelano e
la comunità internazionale con esattezza e trasparenza sui dettagli
del trattamento che sta ricevendo.
Il
Presidente ha ordinato di rendere pubblici i risultati della recente
operazione, che sono stati esposti dallo staff medico, alla sua
conclusione, nei termini seguenti:“È stata realizzata l’estrazione
totale della lesione pelvica diagnosticata, estirpando anche il
tessuto che circondava la lesione. Non ci sono state complicazioni
in relazione agli organi locali. Il post-operatorio immediato è
stato stabile clinicamente e senza complicazioni sistemiche. Si
recupera adeguatamente, collaborando con la riabilitazione
post-chirurgica. Nelle prossime ore saranno a disposizione gli studi
istologici che determineranno il trattamento migliore della
lesione”.
Il
presidente Chávez ringrazia di tutto cuore il caldo accompagnamento
che ha ricevuto dal popolo venezuelano e le innumerevoli espressioni
di solidarietà venute da uomini e donne di tutto il mondo.
Ugualmente vuole esprimere il suo ringraziamento per i numerosi
messaggi e le chiamate ricevute da parte di capi di Stato e di
Governo, da leader internazionali e rappresentanti d’importanti
organizzazioni sociali del mondo.
In
maniera speciale vuole, a nome del popolo del Venezuela, ringraziare
Fide, Raúl, il popolo cubano e lo staff di specialisti della sanità
che ha diretto questa operazione e segue con sapienza scientifica e
calore umano il trattamento per il totale ristabilimento della
salute del Comandante Chávez.
Il
Governo Bolivariano esprime i suo desidero che il sentimento di
solidarietà e appoggio del popolo venezuelano verso il suo
Presidente sia rispettato da parte di quei settori politici e della
destra nazionale e internazionale al servizio degli interessi
imperiali, e che si interrompa la campagna perversa contro il
Venezuela.
Il
presidente Hugo Chávez ratifica il suo richiamo a tutti gli uomini e
le donne della nostra Patria, perchè si mantengano nel lavoro e
nella lotta quotidiana, per consolidare l’indipendenza e costruire
il socialismo che non è altra cosa che il sogno supremo del nostro
Libertador, Simón Bolívar.
Il
nostro popolo sa che può contare sempre con la lealtà e l’impegno
del Comandante Chávez alla guida della Patria, cosi come lui sa di
poter contare sull’amore e la lealtà di tutto un popolo. Hasta la
victoria siempre!
Dopo intense
giornate di emozioni e forti espressioni d’appoggio da parte della
popolazione venezuelana, il presidente Hugo Chávez Frías è arrivato
sorridente all’aeroporto internazionale José Martí de L’Avana, nella
notte di venerdì 24 febbraio, dov’è stato ricevuto dal Generale
d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei
Ministri che, con il suo abbraccio di benvenuto, gli ha fatto
giungere anche quello di tutti i cubani.
"Starò
nella mia stessa Patria", aveva commentato giovedì il leader
bolivariano al suo popolo, riunito davanti al Teatro Nazionale
Teresa Carreño, per trasmettergli messaggi di protezione e d’amore
infiniti.
“Me ne vado, ma
tornerò e tornerò con più vita”, ha assicurato pochi minuti prima di
partire dall’aeroporto di Maiquetía, e chiedendo di non lasciare
spazi alla tristezza.
Il Presidente
Chávez è giunto accompagnato dalle ministre di Salute e della
Presidenza, Eugenia Sader e Érika Farías, rispettivamente, e da suo
fratello Adán Chávez, governatore dello stato di Barinas.
24.02 - Applausi, musica,
parole d’ordine e molta emozione: una folla di
venezuelani ha ricevuto così il presidente Hugo Chávez a
“Un Canto per la Vita”, incontro culturale realizzato
nel Teatro Teresa Carreño, dove il popolo ha espresso al
leader bolivariano la sua solidarietà e i suoi auguri
per una rapida guarigione.
“Grazie
per questa iniziativa, per questo incontro! Andiamo ad
affrontare questa nuova battaglia, e grazie a Dio ne
usciremo ben diritti da questo combattimento! Non ci
sono altre opzioni in considerazione!”, ha assicurato il
capo dello Stato.
Riferendosi alle elezioni
presidenziali del 7 ottobre, ha segnalato che l’unità
nella battaglia è fondamentale per preservare
l’indipendenza nazionale.
“Oggi il popolo sa quello
che deve fare di fronte a qualsiasi difficoltà come
questa o altre e non perchè lo dico io... lo ha
chiaramente dimostrato”, ha segnalato ancora Chávez.
“Il
presidente Hugo Chávez supererà questo
nuovo problema di salute ed
ha tutte le capacità per stare al fronte del governo”, ha affermato
Elías Jaua, vicepresidente Esecutivo del Venezuela.
“Il
prossimo 7 ottobre il popolo vincerà con Chávez al fronte”, ha
reiterato Jaua riferendosi alle prossime elezioni presidenziali.
“Il capo
dello Stato, ha aggiunto, è nelle migliori condizioni per svolgere
una campagna elettorale, anche se verrà operato nuovamente a Cuba
nei prossimi giorni.
Chavez
farà importanti annunci di carattere politico e lascerà tracciate
linee per la militanza del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV)”.
“Hugo
Chávez è un uomo fatto per le battaglie e questo è solo un nuovo
problema per chi ha saputo portare avanti diverse situazioni
avverse, semplicemente è invincibile in questi tempi storici”, ha
aggiunto, in un’intervista rilasciata al programma televisivo
notturno Contragolpe.
A
proposito dei rumori su una possibile sostituzione del presidente
nell’incarico, Jaua ha considerato che la sola intenzione dei gruppi
che fanno queste dichiarazioni, è generare destabilizzazione e
confusione, giocando con la malattia di Chávez per seminare il caos
nel paese.
Inoltre
ha informato che il presidente ha comunicato al suo staff la
presenza di una lesione di circa due centimetro lì dove lo avevano
operato nel giugno del 2011.
“Il
presidente ha una forte capacità di recupero e lo ha dimostrato dopo
l’intervento dello scorso anno”, ha affermato ancora Jaua.
“Chávez,
ha detto, chiederà all’Assemblea Nazionale un permesso per
assentarsi dal paese per circa cinque giorni, per iniziare il
processo dell’intervento e il successivo recupero. Il presidente non
presenta metastasi in nessuna parte del corpo, come hanno dichiarato
falsamente portavoce dell’opposizione”.
Il presidente del Venezuela, Hugo
Chávez, ha appena annunciato che sarà operato per una lesione nello
stesso punto in cui è stato operato per un tumore maligno un anno
fa, ed ha disapprovato fortemente i rumori pubblicati attorno alla
sua salute, con l’intenzione di confondere la popolazione, ha
informato Telesur.
“In
un esame che mi hanno fatto a L’Avana è stata incontrata una piccola
lesione nello stesso punto in cui era stato estratto il tumore... si
tratta d’una piccola lesione di due centimetri e la si dovrà
operare”, ha dichiarato Chávez durante un giro di controllo della
fabbrica di trattori Veneminsk.
"Smentisco tutte le informazioni che
circolano nei media su una metastasi del fegato. Non ci sono
metastasi da nessuna parte!”, ha affermato categoricamente.
Inventano rumori sul mio stato di salute per provocare angoscia e
cercare di destablizzare il paese per questa via”, ha denunciato.
“Ma uno abituato alla battaglia si
alza e la vita non finisce qui, ha detto, ed io sono in buone
condizioni fisiche per affrontare questa nuova battaglia. Con il
favore di Dio mi opereranno e mi guariranno da questa lesione!”
“Che nessuno si allarmi, ma che
nessuno si rallegri, perchè questa Rivoluzione è in marcia e nessuno
la potrà fermare!”, ha detto ancora Chávez.