Nel giugno di quest'anno l'accademico cubano-americano José Gabilondo, professore
di diritto presso la Florida International University (FIU, il suo
acronimo in inglese) commentava, al giornalista Edmundo Garcia, riguardo il
rappresentante alla Camera per lo stato della Florida
David Rivera
ed una legge, da questi sostenuta, per vietare l'uso di fondi pubblici, da parte delle
università di questo stato, per viaggi a Cuba.
"Io non lo conosco, e preferiscono invece di parlare della sua persona, del suo
profilo, vorrei parlare di alcune delle cose che ha promosso; per esempio,
alcune delle cose che ha promosso e che hanno danneggiato la FIU, e quindi
me: è una legge dello stato della Florida che vieta l'uso di fondi statali per visitare Cuba.
E' una cosa molto rara: Miami è il migliore e il peggior posto per
studiare Cuba; sta qui accanto, ma se si lavora per una università
pubblica non è possibile utilizzare i fondi pubblici per viaggiare a
Cuba, si deve pagare, non mi lamento, vale sempre la pena
andare a Cuba, ma questa legge è un altro esempio di qualcosa
che non ha logica, io credo che vada contro lo spirito, della libertà di
espressione e la libertà d'insegnamento, ed é qualcosa che francamente
pregiudica le università pubbliche in Florida ... "
E l'accademico notava: "... c'é una causa contro questa legge, che si é presentata in un tribunale federale, che l'ha approvata (la legge ndt), e ora vi è un ricorso alla Corte
Suprema e, magari, che la Corte Suprema conosca il problema e riconosca che
questa legge non ha posto
nel nostro ordinamento
legale".
Tre mesi più tardi, il signor Rivera è coinvolto in uno scandalo, un
altro.
Rivera, è stato accusato di essere dietro di un candidato fantasma
nelle primarie democratiche per danneggiare il suo avversario nelle
generali, Joe Garcia.
Il membro del Congresso, come sempre, ha negato tutto, ma l'FBI ha aperto
un'indagine, ancora una di più, a Miami, la città che - secondo il
corrispondente del quotidiano spagnolo El Pais Juan Jose Fernandez - ha
"il maggior numero di sfacciati per metro
quadrato" negli Stati
Uniti.
Ma contro ciò che si aspetta Gabilondo, la Corte Suprema degli Stati
Uniti ha appena
ratificato
la controversa legge e ha dato ragione a
David Rivera, che si é mostrato soddisfatto della decisione.
Si tratta di un verdetto che viene a iscriversi in una serie di notizie
degli ultimi giorni relazionate all'aumento delle restrizioni sui viaggi a
Cuba di carattere educativi e culturali adottate dall'amministrazione Obama
che ha portato entità che operano tali interscambi a dover
"giustificare che ogni minuto di ogni giorno è un contatto persona a persona" come
parte degli obiettivi del "cambio di regime" che l'ultra destra cubano americana patteggiò con
George W.
Bush
e che Barack Obama non ha cambiato nella sostanza.
Ancora un altro legislatore cubano-americano, in questo caso il senatore
Marco Rubio, ha detto che la pratica di questi viaggi "confina nel
indottrinamento degli statunitensi da parte di funzionari del governo Castro."
Una delle indagini pendenti dell'FBI, nello stato della Florida, riguarda l'incendio
e
totale distruzione degli uffici, in Coral Gables, dell'agenzia di viaggi charter per Cuba Airline Brokers, avvenuto il 27
aprile.
Più di quattro mesi sono passati e non si ha notizia di un arrestato,
accusato o processato.
Non è un segreto che l'attentato alla Airline Brokers avesse gli stessi
obiettivi che le pressioni di Rubio e la legge che ora é stata ratificata dalla Corte Suprema: tagliare qualsiasi interscambio con Cuba.
Nel
contesto elettorale, l'amministrazione
Democratica
ha optato per la marcia
indietro di quel poco che aveva avanzato e i
Repubblicani
hanno proclamato nella
loro piattaforma che: "i principi codificati nella legge degli
Stati Uniti, come condizioni per eliminare le sanzioni al commercio,
ai viaggi e quelle
finanziare" contro Cuba, aderendo alla Legge Helms Burton firmata
dal presidente Bill Clinton per incrementare il blocco e compiacere l'estrema destra
cubano-americana di affiliazione, per la maggior parte, repubblicana, anche in un anno
elettorale.
Come ha fatto con il verdetto che lo scorso 14 maggio ha dato ragione a coloro che hanno rubato
il
marchio del rum Havana Club, la Corte Suprema degli Stati Uniti non ha
optato per l' "ordinamento legale" come invocava Gabilondo ma ha dimostrato che la
divisione di
poteri, negli USA, non conta quando si tratta di Cuba: esecutivo,
legislativo e giudiziario soddisfano gli stessi interessi, quelli di coloro che hanno i soldi per pagare gli avvocati, le campagne mediatiche e
coprire atti terroristici.
Adivina dónde el dinero hace la ley y la ley
hace la trampa
Iroel Sánchez
En junio de este año el académico
cubanoamericano José Gabilondo, profesor de
leyes en la Universidad Internacional de la
Florida (FIU, por sus siglas en inglés)
comentaba al periodista Edmundo García sobre el
representante a la Cámara por el estado de la
Florida David Rivera y una ley impulsada por
este para prohibir el uso de fondos públicos por
universidades de ese estado para viajar a Cuba.
“Yo no lo conozco, y prefiero en lugar de hablar
de su persona, de su perfil, qusiera hablar de
algunas cosas que ha promovido; por ejemplo,
algunas de las cosas que ha promovido y que han
perjudicado a FIU, y por tanto a mí, es una ley
estatal de la Florida, que prohíbe el uso de
fondos estatales para visitar Cuba. Es una cosa
muy rara: Miami es el mejor y el peor lugar para
estudiar Cuba; estas aquí al lado, pero si
trabajas para una universidad pública no puedes
usar fondos públicos para viajar a Cuba, tienes
que pagar, no me quejo, siempre vale la pena ir
a Cuba, pero esa ley es otro ejemplo de algo que
no tiene lógica, yo creo que va en contra del
espíritu, de la libertad de expresión y libertad
de cátedra, y es algo que francamente perjudica
a las universidades públicas en la Florida…”
Y señalaba el académico: “…hay pleito contra esa
ley, que se instó en un tribunal federal, que la
mantuvo, y ahora ha habido una apelación al
Tribunal Supremo y ojalá el Tribunal Supremo
conozca del asunto y reconozca que esta ley no
tiene lugar en nuestro ordenamiento jurídico.”
Tres meses después, el señor Rivera está
envuelto en un escándalo, otro más. Rivera, ha
sido acusado de estar detrás de un candidato
fantasma en las primarias demócratas para
perjudicar a su rival en las generales, Joe
García. El congresista, como siempre, lo ha
negado todo pero el FBI ha abierto una
investigación, también una más, en Miami, la
ciudad que -según el corresponsal del diario
español El País Juan José Fernández- posee “el
mayor número de descarados por metro cuadrado”
en los Estados Unidos.
Pero contra lo que esperaba Gabilondo, la Corte
Suprema de los Estados Unidos acaba de ratificar
la controversial ley y dar la razón a David
Rivera, quien se mostró complacido con la
decisión. Es un veredicto que viene a
inscribirse en una serie de noticias de los
últimos días relacionadas con el aumento de las
restricciones contra los viajes a Cuba de
carácter educativo y cultural aprobadas por la
administración Obama que ha llevado a las
entidades que operan esos intercambios a tener
que “justificar que cada minuto de cada día
constituye un contacto de persona a persona”
como parte de los objetivos de “cambio de
régimen” que la ultraderecha cubanoamericana
pactó con George W. Bush y que Barack Obama no
ha modificado en esencia. Así y todo otro
legislador cubanoamericano, en este caso el
senador Marco Rubio, ha afirmado que la práctica
de tales viajes ”raya en el adoctrinamiento de
estadounidenses por parte de funcionarios del
gobierno de Castro“.
Una de las investigaciones pendientes del FBI en
el estado de la Florida es acerca del incendio y
total destrucción de las oficinas en Coral
Gables de la agencia de viajes chárter a Cuba
Airline Brokers, ocurrido el pasado 27 de abril.
Más de cuatro meses han transcurrido y no hay
noticia de un solo arrestado, encausado ni
procesado. Para nadie es un secreto que el
atentado a Airline Brokers buscaba los mismos
objetivos que las presiones de Rubio y la ley
que ahora ratificó la Corte Suprema: cortar
cualquier intercambio con Cuba.
En un contexto electoral, el gobierno Demócrata
ha optado por dar marcha atrás en parte de lo
poco que había avanzado y los republicanos
proclamaron en su plataforma “los principios
codificados en la ley norteamericana como
condiciones para eliminar las sanciones al
comercio, los viajes y las finanzas” contra
Cuba, adhiriéndose a la Ley Helms Burton que
firmó el presidente Bill Clinton para recrudecer
el bloqueo y complacer a la ultraderecha
cubanoamericana de filiación mayoritariamente
republicana, también en un año electoral.
Como hizo con el veredicto que el pasado 14 de
mayo dio la razón a quienes se robaron la marca
de ron Havana Club, la Corte Suprema de Estados
Unidos no ha optado por el “ordenamiento
jurídico” que invocaba Gabilondo sino ha probado
que la división de poderes en Estados Unidos no
cuenta cuando de Cuba se trata: ejecutivo,
legislativo y judicial complacen los mismos
intereses, los de aquellos que tienen el dinero
para pagar abogados y campañas y encubrir actos
terroristas. (Publicado en CubAhora)