contras

 

 

Chi muore giace, chi vive

si dà al lusso ed ai viaggi

 

 

15.09.2013 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com

 

 

Con totale immoralità e disperazione, le agenzie federali di intelligence USA, responsabili delle attività sovversive contro Cuba, progettano e finanziano la campagna mediatica per travisare le cause della morte del controrivoluzionario (contra ndt) Oswaldo Paya Sardinas, con la complicità della vedova Ofelia Acevedo e uno tre figli, Rosa Maria Paya Acevedo.

Come moneta di scambio il governo USA ha dato loro, in forma rapida ed inusuale, i visti come "rifugiati politici"; sistemando, la famiglia, a Miami.

Oswaldo Paya non era una figura di spicco all'interno della controrivoluzione interna e i suoi tempi di risonanza internazionale rimasero alle spalle dopo che fu dimostrato, in modo attendibile, che aveva falsificato le firme quando presentò il suo aborto: 'Progetto Varela'; criticato da diversi elementi salariati di Miami che lo accusaron di consegnare, alla intelligence cubana, i nomi dei suoi seguaci.

A Cuba, il cosiddetto Movimento Cristiano di Liberazione, che il defunto dirigeva, non aveva la minima influenza ed é noto solo allo 0,0001% degli 11 milioni di cubani; la struttura è altrettanto esigua e anche durante la
visita di Papa Benedetto XVI non è stato menzionato né ricevuto dalla Chiesa, con cui aveva sviluppato, negli ultimi tempi, una guerra verbale  con dichiarazioni pungenti contro la sua gerarchia.

Al non aver ripercussioni, le false accuse di figlia e vedova contro le autorità legali e la polizia cubana, né il sostegno della
Spagna, la CIA insieme con alcuni elementi all'interno del Partito Popolare di Spagna, come la rumorosa estremista di destra Esperanza Aguirre, hanno ripreso la crociata tentando di internazionalizzare la questione.

Di fronte alla mancanza di credito di Esperanza e dello stesso Angel Carromero, hanno passato la mano all'ex presidente spagnolo José María Aznar, vecchio amico della mafia anticubana di Miami che finanziò parte della sua campagna presidenziale, nel tentativo di dare maggiore visibilità al fatto.

Davvero la decisione di impiegare il signor Aznar ha maggiormente infangato il caso, perché tutti sanno i suoi precedenti di servilismo ai nordamericani e ai congressisti di origine cubana implicati in suborni e altri atti di corruzione, lasciando perdere i loro precedenti con la tirannia di Fulgencio Batista.

Di tutto questo la cosa più infame è che sono i contribuenti nord americani e spagnoli che stanno pagando i biglietti aerei, alberghi e alimenti per la vedova e la figlia di Paya, per i loro
viaggi in Europa e America Latina, poiché nessuna delle due ha le risorse finanziarie né il peso politico per essere ricevute da personalità governative.

La stessa campagna mediatica dispiegata é quella che rivela, a gran voce, chi sta dietro di essa, perché senza il sostegno della CIA sarebbe impossibile da ottenere. Gli stessi documenti declassificati, di questa Agenzia, confermano tale sospetto perché, anni fa, fecero la stessa cosa per cercare di ingannare l'opinione pubblica internazionale e creare una corrente di opinione contro Cuba.

Un'altra prova che é la CIA la creatrice di questa linea d'azione, sono le dichiarazioni apparse sul quotidiano statunitense The Washington Post, cercando di influenzare le menti dei nordamericani e di evitare, così, un sostegno alla lotta contro il
Blocco e per la normalizzazione dei rapporti tra i due Stati. Inoltre, hanno fatto pressione sullo stesso governo spagnolo perché si schierasse con la falsa versione di Rosa Maria e sua madre contro Cuba.

Aznar da parte sua, ha lo scopo di evitare che l'Unione Europea levi le
sanzioni contro Cuba, che egli stesso ha proposto per volere della mafia di Miami, cosa che ha detto apertamente a Strasburgo nel corso di una cerimonia che il Parlamento Europeo ha celebrato per Oswaldo Paya, come un'altra delle azioni volte a mantenere la questione nell'ambito internazionale.

Perché The Washington Post e José María Aznar non fan pressioni sul governo degli Stati Uniti perché giudichi Luis Posada Carriles e gli altri assassini che vivono pacificamente negli Stati Uniti?
  
Posada Carriles ha confessato davanti alle telecamere della TV la sua collaborazione con la CIA ed i suoi atti criminali, come è stata
esplosione di un aereo di linea cubano dove rimasero uccise 76 persone innocenti, oltre le bombe che sono esplose in diversi hotel di L'Avana, dove morì il turista italiano Fabio Di Celmo.

Per questi morti non ci furono campagne stampa, pressioni sul Governo degli Stati Uniti e tanto meno dichiarazioni degli elementi della controrivoluzione cubana, i salariati degli yankee.

L
a giustizia spagnola ha appena respinto la domanda imposta, contro le autorità cubane, per mancanza di verità; sicuramente questo genererà più campagne ma il sole non può essere coperto con un dito e la verità emerge da sé.

Per il
triste e svergognato ruolo a cui si sono prestate la figlia e la vedova di Paya Sardinas, che a spese del defunto si stanno dando ai lussi e bella vita durante i viaggi che mai hanno sognato di poter fare, vale il proverbio popolare: "I morti nella fossa e ai vivi il pollo".

Questo è la vera caratura della cosiddetta opposizione cubana.

 

 

¿Quiénes somos?

Arthur Gónzalez

Con total desenfreno y desespero, las agencias federales de inteligencia norteamericanas, responsabilizadas con las actividades subversivas contra Cuba, diseñan y financian la campaña mediática para tergiversar las causas de la muerte del contrarrevolucionario Oswaldo Paya Sardiñas, con la complicidad de la viuda Ofelia Acevedo y uno de los tres hijos, Rosa María Payá Acevedo.
Como moneda de cambio el gobierno norteamericano les otorgó, de forma expedita e inusual, visas como “refugiados políticos”, asentándose el núcleo familiar en Miami.
Oswaldo Payá no era figura dentro de la contrarrevolución interna y sus tiempos de resonancia internacional quedaron atrás después que se comprobó fehacientemente que había falsificado firmas cuando entregó su engendro el Proyecto Varela, cuestionado por varios elementos asalariados de Miami, al acusarlo de entregarle a la Seguridad del Estado cubana los nombres de sus seguidores.
En Cuba, el llamado Movimiento Cristiano de Liberación que encabezaba el difunto, no tenía la más mínima repercusión y es solo es conocido por el 0,0001 % de la población de 11 millones de personas; la plantilla es igualmente exigua e incluso durante la visita del Papa Benedicto XVI no fue mencionado ni recibido por la iglesia, con la cual había desarrollado una guerra verbal en los últimos tiempos, con declaraciones punzantes contra su jerarquía.
Al no tener repercusión las acusaciones falsas de su hija y viuda contra las autoridades jurídicas y policiales cubanas, ni el respaldo de las españolas, la CIA junto a ciertos elementos dentro del Partido Popular de España, como la estridente derechista Esperanza Aguirre, retomaron la cruzada intentando internacionalizar el asunto.
Ante la falta de crédito de Esperanza y del propio Carromero, le han echado mano al ex presidente español José María Aznar, viejo vínculo de la mafia anticubana de Miami, la cual financió parte de su campaña presidencial, en un intento de darle más visibilidad al asunto.
Realmente la decisión de emplear al señor Aznar ha enlodado más el caso, pues todo el mundo conoce sus antecedentes de servilismo a los norteamericanos y a los Congresistas de origen cubano implicados en sobornos y otros actos de corrupción, amen de sus antecedentes con la tiranía de Fulgencio Batista.

De todo esto lo más infame es que son los contribuyentes norteamericanos y españoles los que están sufragando los boletos aéreos, hoteles y alimentación de la viuda y la hija de Payá, para sus viajes por Europa y América latina, ya que ninguna de las dos cuenta con los recursos financieros, ni la influencia política para ser recibidas por personalidades gubernamentales.
La propia campaña mediática desplegada es la que revela a gritos quienes están detrás de la misma, pues sin el apoyo de la CIA resultaría imposible de lograr. Los propios documentos desclasificados de esa Agencia confirman esta sospecha, pues años atrás realizaron lo mismo para intentar confundir a la opinión pública internacional y crear matrices de opinión contra Cuba.
Otra prueba de que es la CIA la generadora de esta línea de acción, son las declaraciones aparecidas en el diario estadounidense The Washington Post, buscando influir en la mente de los norteamericanos y evitar así un apoyo a la lucha contra el Bloqueo y por la normalización de relaciones entre los dos Estados. Además, presionan al propio gobierno de España para que tome partido por la falsa versión de Rosa María y su madre contra Cuba.
Aznar por su parte, está orientado a evitar que la Unión europea levante las sanciones contra Cuba que él mismo propuso a instancias de la mafia miamense, aspecto que planteó abiertamente en Estrasburgo durante un acto que celebró el parlamento europeo para Oswaldo Payá, como una más de las acciones diseñadas para mantener el asunto en la palestra internacional.
¿Por qué The Washington Post y José María Aznar no presionan al Gobierno norteamericano para que juzgue a Luís Posada Carriles y otros asesinos que residen plácidamente en los Estados Unidos?
Posada Carriles ha confesado ante las cámaras de la TV su colaboración con la CIA y sus actos criminales, como fue la voladura de un avión civil cubano donde perecieron 76 personas inocentes, más las bombas que explotaron en varios hoteles de la Habana, donde murió el turista italiano Fabio Di Celmo.
Para esos muertos no hubo campañas de prensa, presiones al Gobierno norteamericano y mucho menos declaraciones de los elementos de la contrarrevolución interna cubana, asalariados de los yanquis.
La justicia española acaba de rechazar la demanda impuesta contra las autoridades cubanas por falta de veracidad, seguramente eso generará más campañas, pero el sol no puede taparse con un dedo y la verdad aflora por sí sola.
Para triste y desvergonzado papel se han prestados la hija y la viuda de Payá Sardiñas, las que a costa del difunto se están dando lujos y buena vida durante los viajes que jamás soñaron realizar, haciendo valer el proverbio popular de: “El muerto al hoyo y las vivas al pollo”.
Esa es la verdadera calaña de la llamada oposición cubana.

 

 

Evidente manovra

 

 

5.09.2013 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com

 

 

Per qualsiasi neofita in materia di propaganda occulta risulta chiaro che dietro le azioni divulgative di Rosa Maria Paya Acevedo, figlia del defunto controrivoluzionario cubano Oswaldo Paya Sardinas, c'é un sacco di denaro e una forte struttura in suo sostegno, ciò che solo può essere effettuato per mezzo di una Agenzia Federale di Intelligence USA.


Casi come il suo si sono visti in altri tempi e paesi; recentemente il Washington Post ha riportato l'ammontare del bilancio delle 16 Agenzie di Intelligence degli Stati Uniti pari a 52600 milioni di dollari, nell'anno fiscale 2013; denaro che può supportare qualsiasi tipo di attività di sovversione politica come quella che effettuano con Rosa Maria.
 

Le sue azioni si adattano perfettamente con le disposizioni della direttiva 10/2 del 18 giugno 1948 del Consiglio di Sicurezza per il lavoro della CIA, in cui si definisce il termine Covert Operations (Azioni Segrete ndt), esprimendo che "sotto questo termine si comprendono tutti i tipi di attività approvate dal Governo degli Stati Uniti contro Stati o gruppi stranieri ostili o a sostegno di Stati o gruppi stranieri amici ... Includono propaganda, sovversione, aiuti a movimenti di resistenza, appoggio a gruppi anti- comunisti"...
 

Allo stesso modo s'inquadra anche nella direttiva 4/A del Consiglio di Sicurezza Nazionale del 14 dicembre 1947, dove si conferiva alla CIA: "realizzare propaganda con pubblicazioni, azioni politiche da parte di persone senza cittadinanza, traditori e appoggio a partiti politici"....
 

Da questo sostegno legale, la CIA ha sviluppato molteplici operazioni segrete contro Cuba e altri paesi considerati ostili.
 

Da diverse settimane si svolge una campagna nei media digitali sul tour che le hanno organizzato per l'America Latina, dopo il fallimento del suo viaggio in Spagna davanti al rifiuto del governo iberico di lasciarsi coinvolgere nella menzogna che le autorità cubane avessero causato l' incidente mortale di Paya Sardinas e non invece il leader dei giovani del Partito Popolare Angel Carromero.
 

Il suo tour latino-americano ha il pieno appoggio delle ambasciate degli Stati Uniti, che fanno pressioni e agevolano interviste con personalità politiche, cosa che non potrebbe ottenere da sé, per essere una perfetta sconosciuta, anche dentro la cosiddetta "dissidenza interna di Cuba".
 

Cercando di trarre vantaggi dalla partecipazione controrivoluzionaria di suo padre, lei fa un discorso preso per i capelli ed imparato in fretta nelle  lezioni ricevute a Miami, sul possibile futuro di Cuba, ma non avendo elementi che la supportano, le sue parole sono vuote, come quando ha cercato di analizzare la situazione attuale di Cuba e dei cambiamenti che stanno avvenendo.
 

Nelle sue dissertazioni dice che "la gente a Cuba non vuole un cambiamento dal comunismo selvaggio al capitalismo selvaggio selvaggio, né vuole  un cambio alla cinese o russa. Vogliamo partecipare alla costruzione del nostro futuro ed essere felici". Non c'é nessun dubbio che lei non ha un'idea di cosa proporre e dice solo che il futuro che desidera è essere felice, linguaggio molto simile a quello utilizzato dal famoso personaggio di Cantinflas.
 

Poiché le sue parole non hanno una base teorica sta correndo il rischio di disgustare i suoi sponsor negli Stati Uniti, perché ha qualificato il sistema statunitense come "capitalismo selvaggio" e se queste sono le sue considerazioni perché ha chiesto rifugio in quel luogo?
 

Senza dubbio, Rosa Maria vuole giocare alla politica, ma il vestito le è troppo grande perché la gioventù cubana dell'isola venga motivata con il suo vago discorso.
 

Questo situazione dimostra, ancora una volta, che la dissidenza cubana è virtuale, creato dagli yankee e solo focalizzata verso l'esterno, là dove il finanziamento è assicurato e pertanto diventa un modo di vita. Vivere per vedere.

 

 

Maniobra palpable

Arthur Gónzalez

Para cualquier neófito en materia de propaganda negra, resulta evidente que detrás de las acciones divulgativas sobre Rosa María Payá Acevedo, hija del difunto contrarrevolucionario cubano Oswaldo Payá Sardiñas, hay mucho dinero y un fuerte andamiaje en su respaldo, lo que solo puede llevarse a cabo por medio de una Agencia Federal de Inteligencia norteamericana.
Casos como el de ella se han visto en otros momentos y países; recientemente el diario Washington Post divulgó el monto del presupuesto de las 16 Agencias de Inteligencia norteamericanas, que asciende a 52 mil 600 millones de dólares en el año fiscal 2013, dinero que puede respaldar cualquier tipo de actividad de subversión política como la que llevan a cabo con Rosa María.
Sus acciones encajan perfectamente con las regulaciones de la directiva 10/2 del 18 de junio de 1948 del Consejo de Seguridad para el trabajo de la CIA, en la que se define el término de Operaciones Encubiertas, al expresar que: “bajo este término se sobre entiende todo tipo de actividades aprobadas por el Gobierno estadounidense contra Estados o grupos extranjeros hostiles o en apoyo de Estados o grupos extranjeros amistosos….Incluyen propaganda, subversión, ayuda a movimientos de resistencia, apoyo a grupos anticomunistas”….
De igual forma, se enmarca también en la directiva 4/A del Consejo de Seguridad Nacional del 14 de diciembre de 1947, donde se le confería a la CIA: “realizar propaganda en publicaciones, acciones políticas por personas sin ciudadanía, traidores y apoyo de partidos políticos”….
A partir de este respaldo legal, la CIA ha desarrollado múltiples operaciones encubiertas contra Cuba y otros países considerados hostiles.
Desde hace varias semanas se lleva una campaña en los medios digitales sobre la gira que le organizaron por América latina, después del fracaso que tuvo su viaje a España ante la negativa del gobierno ibérico de dejarse involucrar en la falacia de que las autoridades cubanas fueron las causantes del accidente fatal de Payá Sardiñas y no el líder de las juventudes del Partido Popular Ángel Corromero.

Su actual periplo latinoamericano tiene pleno respaldo de las embajadas norteamericanas, las que presionan y le facilitan entrevistas con personalidades políticas, algo que no lograría por sí misma, por ser una persona totalmente desconocida, incluso dentro de la llamada “disidencia interna de Cuba”.
Intentando sacar ventajas de la participación contrarrevolucionaria de su padre, ella despliega un discurso tomado por los pelos y aprendido a toda carrera en las clases que recibió en Miami, sobre el posible futuro de Cuba, pero al no tener elementos que la sustenten, sus palabras se vuelven huecas, como cuando quiso hacer un análisis de la situación actual cubana y los cambios que se están produciendo.

En sus disertaciones asegura que “la gente en Cuba no quiere un cambio del comunismo salvaje al capitalismo salvaje, ni quiere un cambio a lo chino o a lo ruso. Queremos participar en la construcción de nuestro futuro y ser felices”. Ese indudable que ella no tiene una idea de qué proponer y solo afirma que el futuro que desea es ser felices, lenguaje muy parecido al empleado por el famoso personaje de Cantinflas.
Como sus palabras no tienen un fundamento teórico está corriendo el peligro de disgustar a sus patrocinadores en los Estados Unidos, pues ha calificado al sistema norteamericano como “capitalismo salvaje” y si esas son sus consideraciones ¿para qué solicitó su refugio en ese lugar?
Sin la menor duda, Rosa María quiere jugar a la política pero el traje le queda demasiado grande como para que la juventud cubana de la Isla se motive con su vago discurso.
Esta situación prueba una vez más que la disidencia cubana es virtual, creada por los yanquis y enfocada solo hacia el exterior, donde el financiamiento está asegurado y por tanto se convierte en un modo de vida. Vivir para ver.

 

 

Solo i mercenari possono viaggiare in Cile?

 

 

17.08.2013 - http://percy-francisco.blogspot.it/

 

 

Non è per nulla sorprendente la copertura mediatica che ricevono la maggior parte dei mercenari viaggiatori, a cui vergognosamente molti paesi latino-americani concedono rapidamente  i visti mentre sono negati al resto dei cubani.

 

Questo smentisce che Cuba sia realmente una prigione e dimostra che le sbarre le costruiscono le politiche consolari di quelle nazioni.

 

Perché, mi chiedo, tanti requisiti e documenti, mentre coloro che viaggiano per montare spettacoli multimediali anti-cubani hanno tutto il sostegno dei governi, congressi, cancellieri e mezzi di comunicazione? Perché questa discriminazione?

Due giorni fa ho visto una giovane, frustrata, piangendo davanti al rifiuto di un visto per il
Cile, invitata da amici della sinistra, mentre le porte per Rosa Maria Paya si aprivano, come per magia, immediatamente. Non c'è, forse, implicito un messaggio subliminale in queste politiche? Mentre sparlate di Cuba potete viaggiare per il mondo senza ostacoli o difficoltà.

 



La mercenaria Rosa Maria Paya, del Movimento Cristiano Liberazione, è stata ricevuta, in pompa magna, dall'arcivescovo di Santiago del Cile, Mons. Ricardo Ezzati, con cui ha parlato sulla situazione a Cuba e la partecipazione della Chiesa latino-americana per la riconciliazione in questa nazione.

 

Ha contato su una delegazione di accompagnamento composta da leader del Movimento Cristiano Liberazione e della Democrazia Cristiana. Dopo sarebbe stata ricevuta, in tutto questo  frastuono mediatico, dall'ex presidente del Cile, Eduardo Frei, che si é affrettato a chiedere il rispetto 'democratico' in Venezuela, Cuba e Corea Nord, utilizzando i microfoni di Radio Martí.

Tutto questo mi fa pensare che molti governi che si auto definiscono vere democrazie, attualmente edificano un muro selettivo per i cubani ed aprono le loro porte solo a chi gli conviene. Potrebbe essere nel loro diritto, qualcuno può dire, ma è davvero ingiusto che si usi la politica per discriminare il cubano che vuole conoscere il mondo, che presumibilmente 'gli é stato negato da Castro'.

Così ingiusto é il mondo ma, almeno, ora sappiamo chiaramente chi sono quelli che veramente ci discriminano. Così l'ha inteso la ragazza che ho incontrato, frustrata, ma amante della sua Patria.

 

 

¿Solo los mercenarios pueden viajar a Chile?

 

http://percy-francisco.blogspot.it/


No es nada sorprendente la cobertura mediática que reciben la mayoría de los mercenarios viajeros, a quienes bochornosamente muchos países de Latinoamérica les otorgan visas de forma expedita, mientras le son denegadas al resto del cubano común. Esto desmiente que Cuba sea realmente una prisión y demuestra que los barrotes los edifican las políticas consulares de esas naciones. ¿Por qué, me pregunto, tanto requisito y papeleo, mientras quienes viajan para montar shows mediáticos anticubanos cuentan con todo el apoyo de gobiernos, congresos, cancillerías y medios de comunicación? ¿Por qué esa discriminación?
Hace dos día vi a una joven frustrada, llorando ante la negación de una visa a Chile, invitada por amigos de la izquierda, mientras las puertas de Rosa María Payá se abrían por arte de magia de inmediato. ¿No hay, acaso, implícito un mensaje subliminal en estas políticas? Mientras hables mal de Cuba, puedes viajar por el mundo sin trabas, ni dificultades.
La mercenaria Rosa María Payá, del Movimiento Cristiano Liberación, fue recibida con bombo y platillo, por el arzobispo de Santiago de Chile, Monseñor Ricardo Ezzati, con quién conversó sobre la situación en Cuba y la participación de la Iglesia latinoamericana para la reconciliación en esta nación. Contó con una comitiva de acompañamiento integrada por dirigentes del Movimiento Cristiano Liberación y de la Democracia Cristiana. Luego sería recibida, en todo este barullo mediático, por el expresidente Eduardo Frei, quien se apresuró a pedir respeto ¨democrático¨ en Venezuela, Cuba o Corea del Norte, usando los micrófonos de Radio Martí.
Todo esto me hace pensar que muchos gobiernos autotitulados verdaderas democracias, edifican actualmente un muro selectivo para los cubanos y abren sus puertas solo a quienes les conviene. Podrían estar en su derecho, diría alguien, pero es realmente injusto que se use la política para discriminar al cubano que intenta conocer al mundo, el que supuestamente ¨les fue negado por los Castro¨.
Así de injusto es el mundo pero, al menos, ya sabemos con claridad quiénes son los que realmente nos discriminan. Así se lo di a entender a la joven que me encontré, frustrada, pero amante de su Patria.

 

 

 

Chi gioca con il fuoco ...

 

 

 

28.04.2013 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com

 

 

Istigate da diplomatici statunitensi accreditati all'Avana, Rosa Maria Paya Acevedo, figlia del controrivoluzionario Oswaldo Paya Sardinas, morto in un incidente d'auto con un altro cubano, a causa dell' irresponsabilità dello spagnolo Angel Carromero, dirigente della gioventù del Partito Popolare, tenta di creare una corrente di opinione internazionale per cui furono le autorità cubane le responsabili di quelle morti.

Carromero è stato processato per omicidio a Cuba e condannato a quattro anni di carcere, ma per accordi esistenti tra Cuba e Spagna é stato inviato a Madrid per scontare la sua condanna, essendo posto in libertà condizionata quasi immediatamente di fronte alla forti pressioni da parte dell'estrema destra del Partito Popolare guidata da Esperanza Aguirre, nonostante la sua comprovata responsabilità nella morte di due esseri umani.

La presenza dello spagnolo a Cuba rispondeva a compiti del suo Partito in cui doveva distribuire finanziamenti ad elementi controrivoluzionari per azioni sovversive contro il governo rivoluzionario, atti sanzionati dal codice penale cubano e  che tuttavia non gli vennero aggiunti al reato di omicidio.

Il processo ha contato con tutte le garanzie processuali e la presenza dell'Ambasciatore di Spagna ed il Console Generale, oltre alla stampa straniera accreditata, ciò che ha dimostrato la responsabilità di Carromero per la guida in
a velocità eccessiva senza prestare la dovuta attenzione, qualcosa che è stato sanzionato nel suo paese con la sospensione della sua patente in quella stessa tappa.

Non soddisfatte dalle prove mostrate, la figlia e la vedova di Paya hanno sollecitato un visto degli Stati Uniti come rifugiati politici, all' esporre che la vita della famiglia "correva gravi pericoli" a Cuba. Come la maggior parte dei cosiddetti "dissidenti" la famiglia pretende risiedere definitivamente negli Stati Uniti e l'unico modo per ottenerlo è facondo le "vittime del comunismo", pretesto speso perché offre la possibilità agli yankee e alla mafia di Miami per continuare la sua propaganda anti-cubana.

Rosa Maria ha sfidato il governo spagnolo per questo fatto, per cui il Cancelliere Jose Manuel Garcia Margallo, ha ricordato a lei e a Carromero e questo ha avuto tutte le possibilità di fare una dichiarazione circa la sua versione del fatto, tuttavia ha riconosciuto la sua colpevolezza non solo nella fase orale del procedimento, ma nella stessa ambasciata spagnola dove godeva di totale protezione e anche al suo ritorno a Madrid. Tuttavia dopo più di sei mesi, già in Spagna, ha cambiato la sua posizione, qualcosa che sa di pressioni e ovviamente di soldi, per essere attualmente impiegato pubblico.

La risposta del Cancelliere è stata ben enfatica, se vogliono reclamare che vadano ai tribunali, non alla stampa, questo non la via appropriata per risolvere questi casi.

Rosa Maria é ricorsa ai suoi protettori in cerca di orientamento e immediatamente il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha risposto che sosteneva la sua proposta di chiedere un'inchiesta internazionale, anche contro la posizione della Spagna che riconosce la limpidezza del processo svolto a Cuba e le prove presentate dai periti.

Ora, se lei si sente nel diritto di accusare il governo di Cuba di aver provocato la morte del padre, che lavorava per il Ministero della Salute, nonostante la sua posizione di controrivoluzionario, anche le autorità cubane potrebbero accusarla per Denuncia o Accusa falso, reato ai sensi dell'articolo 154 del Codice Penale, sanzionato alla reclusione da sei mesi a due anni o multe da 200-500 pesos.

Allo stesso modo, è possibile applicarle l'articolo 204 per quanto riguarda la Diffamazione delle Istituzioni della Repubblica, con una pena detentiva da tre mesi ad un anno o con la multa fino a 100 pesos.

Pertanto, non si sentono Rosa Maria e sua madre Ofelia Acevedo di accusare e diffamare lo Stato cubano impunemente, le Istituzioni di Cuba possono anche esercitare il loro diritto e presentare le loro accuse.

Chi gioca con il fuoco si brucia, sin che provano.

 

 

El que juega con candela…

Arthur Gónzalez

Instigada por diplomáticos norteamericanos acreditados en la Habana, Rosa María Payá Acevedo, hija del contrarrevolucionario Oswaldo Payá Sardiñas, muerto en un accidente automovilístico junto a otro cubano, debido a la irresponsabilidad del español Ángel Carromero, dirigente de las juventudes del Partido Popular, intenta crear una matriz de opinión internacional de que fueron las autoridades cubanas las responsables de esas muertes.
Carromero fue juzgado por homicidio en Cuba y sancionado a 4 años de prisión pero por convenios vigentes entre Cuba y España fue enviado a Madrid para cumplir su condena, siendo puesto en libertad condicional casi de inmediato ante las fuertes presiones de la extrema derecha del Partido Popular, encabezada por Esperanza Aguirre, a pesar de su responsabilidad comprobada en la muerte de dos seres humanos.
La presencia del español en Cuba respondía a tareas de su Partido en la que debía repartir financiamiento a elementos contrarrevolucionarios para acciones subversivas contra el gobierno revolucionario, actos sancionados por el código penal cubano y sin embargo no se le añadieron al delito de homicidio.
El juicio contó con todas las garantías procesales y la presencia del embajador de España y el Cónsul General, además de la prensa extranjera acreditada, los que comprobaron la responsabilidad de Carromero por conducir a exceso de velocidad sin prestar la debida atención, algo por lo que fue sancionado en su país a la suspensión de su licencia de conducción en esa misma etapa.
No conforme con las pruebas mostradas, la hija y la viuda de Payá solicitaron un visado norteamericano como refugiadas políticas, al exponer que la vida de la familia “corría graves peligros” en Cuba. Al igual que la inmensa mayoría de los apodados “disidentes”, la familia pretende residir definitivamente en los Estados Unidos y la única forma de lograrlo es haciéndose las “víctimas del comunismo”, pretexto gastado pero que le ofrece la posibilidad a los yanquis y a la Mafia anticubana de Miami para continuar su propaganda anticubana.
Rosa María ha desafiado al gobierno español por este asunto, por lo que el Canciller José Manuel García Margallo, le recordó a ella y a Carromero que este tuvo toda las posibilidades de hacer una declaración respecto a su versión del hecho, sin embargo reconoció su culpabilidad no solo en el acto del juicio oral, sino dentro de la propia embajada española donde gozaba de total protección e incluso a su regreso a Madrid. Sin embargo pasados más de seis meses ya en España cambió su posición, algo que huele a presiones y por supuesto a dinero, al ser actualmente empleado público.
La respuesta del Canciller ha sido bien enfática, si quieren reclamar que acudan a los tribunales, no a la prensa, esta no es la vía apropiada para resolver estos casos.
Rosa María acudió a sus protectores en busca de orientaciones y de inmediato el Departamento de Estado de los Estados Unidos respondió que apoyaba su propuesta de solicitar una investigación internacional, en contra incluso de la posición de España que si reconoce la limpieza del juicio en Cuba y las pruebas presentadas por los peritos.
Ahora bien, si ella se siente con el derecho de acusar al gobierno cubano de ser causante de la muerte del padre, quien era empleado del Ministerio de Salud Pública a pesar su posición contrarrevolucionaria, las autoridades cubanas también pudieran acusarla a ella por Denuncia o Acusación falsa, delito recogido en el artículo 154 del Código Penal cubano, sancionado a privación de libertad de seis meses a dos años, o multas de doscientas a quinientas cuotas.
Igualmente, se le pudiera aplicar el artículo 204 respecto a la Difamación de las Instituciones de la República, con un marco sancionador de privación de libertad de tres meses a un año o multa de hasta cien cuotas.
Por tanto, que no se sienta Rosa María y su madre Ofelia Acevedo con plena impunidad para acusar y difamar al Estado cubano, las Instituciones de Cuba también pueden ejercer su derecho y presentar sus acusaciones.
Quien juega con candela se quema, sino que prueben.

 

 

Infine la verità viene alla luce

 

 

8.04.2013 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com
 

 

 

Da quando sono morti i controrivoluzionari cubani Oswaldo Paya Sardinas e Harold Cepero, in un incidente stradale causato dall'irresponsabilità del leader di Nuove Generazioni del Partito Popolare spagnolo Angel Carromero, che era alla guida del veicolo su cui viaggiavano, a velocità eccessiva per una strada cubana, per distribuire i soldi per azioni sovversive contro il governo rivoluzionario, la famiglia di Paya ha insistito che lo spagnolo è innocente.

Alla ricerca di un visto come rifugiati politici per gli Stati Uniti, la vedova e la figlia del controrivoluzionario, si sono dati il compito di accusare le autorità cubane di essere le responsabili della morte di Paya, qualcosa che non sono in grado di provare e nemmeno dimostrare, poiché Carromero ha confessato la sua responsabilità nel fatto, di fronte al giudice dove ha avuto rappresentanza legale e con la presenza del suo Ambasciatore e del console di Spagna a Cuba.

Consigliata da diplomatici statunitensi accreditati a L'Avana, la vedova e la figlia, che ancora non hanno il visto yankee, mantengono la campagna anti-cubana che lo stesso Cancelliere spagnolo José Manuel Garcia Margallo, ha smentito e le ha intimato di presentare un ricorso legale dinanzi ad un tribunale.

Affinché non rimanga alcun dubbio a chiunque su chi c'é dietro questa manovra politica, il quotidiano The Washington Post ha pubblicato, in forma insolita, non meno di tre editoriali sulla questione nel mese di marzo, e ha sottolineato la necessità di "avviare un'inchiesta internazionale ed indipendente" che chiarisca le circostanze dell'incidente d'auto che ha ucciso Paya e Cepero.

Se non ci fosse un interesse particolare del governo e della CIA, il giornale nordamericano pubblicherebbe tre editoriali su una questione senza importanza per gli Stati Uniti? Chi sta pagando questi articoli che si pagano ben cari?
Non vi è più il minimo dubbio su chi c'è dietro la sporca ed astuta campagna politica che pregiudica il governo di Mariano Rajoy.

A fronte di nessun supporto a queste false accuse, la portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Victoria Nuland, è stata costretta a dichiarare che "il suo governo supporta le richieste di aprire un'inchiesta indipendente con osservatori internazionali, sulla morte dei
controrivoluzionari cubani" e ha detto "gli USA hanno considerato che dovevano "unirsi alle voci che chiedono (di chiarire le morti) il più presto possibile".

Dove sono le voci che compongono tale richiesta? Nessuno si é prestato finora a sostenere questa campagna, neanche la Spagna, tutto ciò ribadisce chi siano i genitori della stessa e a chi beneficia.

Nel frattempo, Rosa Maria Paya e la madre Ofelia Acevedo aspettano pazientemente che, per il loro buon  e servile comportamento, il governo degli Stati Uniti gli conceda il visto come rifugiati politici. Per mantenerli nella speranza
lo hanno già  consegnato a uno dei tre figli del defunto.

Con le dichiarazioni della portavoce del Dipartimento di Stato USA si é fatto luce, d'ora in poi aumenteranno le pressione sulla Spagna, vedremo quanto tempo potrà resistere.

 

Al fin sale a luz la verdad

Arthur Gónzalez http://heraldocubano.wordpress.com/

Desde que fallecieron los contrarrevolucionarios cubanos Oswaldo Payá Sardiñas y Harold Cepero, en un accidente automovilístico causado por la irresponsabilidad del dirigente de Nuevas Generaciones del Partido Popular español Ángel Carromero, que conducía el vehículo en que viajaban a exceso de velocidad por una carretera cubana, para repartir dinero para acciones subversivas contra el gobierno revolucionario, la familia de Payá ha estado insistiendo en que el español es inocente. En busca de un visado como refugiados políticos para los EE.UU., la viuda y la hija del contrarrevolucionario, se dieron la tarea de acusar a las autoridades cubanas de ser las responsables de la muerte de Payá, algo que no pueden probar y ni siquiera demostrar, pues Carromero confesó su responsabilidad en el hecho, ante el tribunal donde tuvo representación legal y con la presencia de su Embajador y el cónsul de España en Cuba. Asesorada por diplomáticos norteamericanos acreditados en la Habana, la viuda e hija, que aun no tienen el visado yanqui, mantienen la campaña anticubana que el propio Canciller español José Manuel García Margallo, ha desmentido y las ha conminado a que presenten un recurso legal ante un tribunal. Para que no le quede duda a nadie en este mundo de quién está detrás de esta maniobra política, el diario The Washington Post de forma insólita ha publicado nada menos que tres editoriales sobre el tema en el mes de marzo, e insistido en la necesidad de que “se inicie una investigación independiente e internacional” que permita aclarar las circunstancias del accidente de tráfico en el que fallecieron Payá y Cepero. ¿Si no hubiese un interés especial del gobierno y la CIA, el diario norteamericano publicaría tres editoriales sobre un tema sin relevancia para Estados Unidos? ¿Quién está pagando esos artículos que se cobran bien caros? Ya no existe la menor duda de quién está detrás de la sucia y mañosa campaña política que salpica al gobierno de Mariano Rajoy. Ante el nulo respaldo a estas acusaciones falsas, la portavoz del Departamento de Estado de Estados Unidos, Victoria Nuland, se vio forzada a declarar que: “su gobierno apoya las peticiones para que se abra una investigación independiente con observadores internacionales, sobre la muerte de los contrarrevolucionarios cubanos” y aseguró, “EE.UU. ha considerado que debía “sumarse a las voces que piden (aclarar las muertes) lo antes posible”. ¿Dónde están las voces que hacen tal solicitud? Nadie se ha prestado hasta ahora a secundar esa campaña, ni siquiera España, todo lo cual reafirma quiénes son los padres de la misma y a quiénes beneficia. Mientras tanto, Rosa María Payá y su madre Ofelia Acevedo esperan pacientemente que por su buena y servil conducta, el gobierno de los Estados Unidos les conceda la visa como refugiados políticos. Para mantenerlas esperanzadas ya se la otorgaron a uno de los tres hijos del difunto. Con las declaraciones de la portavoz del Departamento de Estado de Estados Unidos se hizo la luz, a partir de ahora se recrudecerán las presiones sobre España, veremos cuanto tiempo podrá resistir.