Le pressioni della Mafia

 

anticubana sulla Casa Bianca

 

 

13.01.2013  - Arthur Gonzalez  http://heraldocubano.wordpress.com
 

 

Dalla creazione della Fondazione Nazionale Cubano Americana, FNCA, nel 1981 per decisione dell'amministrazione del presidente Ronald Reagan, dopo gli accordi del noto "Programma di Santa Fe", ha avuto inizio il fondamento di ciò, che in seguito, sarebbe stata conosciuta come la lobby anti-cubana al Congresso degli Stati Uniti, composta da alcuni membri della mafia anti cubana, formata dai figli degli ex agenti del regime tirannico del dittatore Fulgencio Batista, che fuggì da Cuba nel 1959, davanti alle vittorie dell'esercito ribelle guidato da Fidel Castro Ruz.
 

Come mostratosi evidente nel corso di questi anni, il gruppo di mafiosi ha fatto pressione sulla Casa Bianca per impedire un miglioramento delle relazioni tra i due paesi, perché a raggiungerlo perderebbe protagonismo e parte del bilancio che annualmente approva  il governo per le attività sovversive contro Cuba.

 

Esempio di questo è il denaro che viene assegnato per le cosiddette TV e Radio Marti, emittenti che si sa non possono essere viste o sentite sull'isola e a cui tuttavia si mantengono l'assegnazione milionaria che alimenta la tasca di alcuni dei membri della mafia, famigliari e amici, qualcosa di imbarazzante per il popolo USA che soffre tagli di bilancio nei servizi a proprio favore; mentre si mantengono le TV e radio emittenti fantasmi contro Cuba.

Ora, quando si dice che il senatore
John Kerry può essere nominato Segretario di Stato si lascia girare l'informazione che ha avuto un incontro con il ministro degli esteri cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, per negoziare la liberazione di Alan Gross - un nordamericano ingaggiato dall' USAID per l'attuazione di attività sovversive a Cuba, al fine di raggiungere il rovesciamento della Rivoluzione - cercando di seminare che quelle conversazioni discrete potrebbero rappresentare un pericolo per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti; vecchio stratagemma già utilizzato in anni precedenti con altri politici.

Al cittadino Gross lo vogliono dipingere come innocente, quando le stesse agenzie governative che lo hanno assunto riconoscono che la sua intenzione non era nobile né innocente; tuttavia il governo degli Stati Uniti su pressione di elementi della mafia anticubana impediscono un accordo tra le parti, in quanto ciò potrebbe contemplare uno scambio per i
Cinque cubani giudicati a Miami, accusati di spionaggio, fatto che non é stato potuto essere provato, e che il tribunale d'appello di Atalanta, ad un primo esame, dichiarò nullo il processo per vizi legali, ricevendo immediatamente forti pressioni politiche da parte della mafia anticubana, dovendo alla fine far marcia indietro sulla decisione, umiliando giudici con una vasta esperienza di decenza e di decisioni eque.

Tuttavia, lo stesso governo degli Stati Uniti nel 2010, di fronte ad un fatto comprovato di spionaggio da parte di una rete di agenti illegali al servizio della Repubblica Federale Russa, ha accettato, in meno di 72 ore, di eseguire uno scambio delle 10 spie russe con alcuni detenuti a Mosca, che a loro volta, anni prima, erano stati arrestati  per spiare a favore degli Stati Uniti. Naturalmente in questo scambio non ci sono stati disaccordi o pressioni, non avendo alcun coinvolgimento o interessi il gruppo mafioso anticubana con sede in Florida; i russi, persino, non furono nemmeno giudicati negli USA.

Così il signor Alan Gross non ha potuto essere riscattato al rifiuto di questa mafia, la stessa che impedisce che i cittadini statunitensi possano viaggiare liberamente a Cuba, godere delle sue bellezze naturali, la sua vasta cultura, trarre vantaggio dai progressi nel campo delle biotecnologie che anche potrebbero salvare la vita di bambini, giovani ed adulti con i vaccini contro la meningite e l'epatite B, cancro del polmone o della prostata, tra gli altri.

Questa stessa mafia che difende a tutti i costi che terroristi come
Luis Posada Carriles, autore dell'esplosione, in pieno volo,  di un aereo civile cubano che assassinò 76 persone innocenti, non siano processati e si offra loro protezione a Miami; la stessa che impedisce che si indaghi e punisca gli autori della bomba che recentemente ha distrutto gli uffici di una società di voli charter per Cuba, nel pieno cuore di Miami.

Allo stesso modo, membri della mafia anticubana presenti nel Senato degli Stati Uniti si sono opposti alle misure adottate dal presidente Barack Obama di consentire ai cubani che vivono negli Stati Uniti, di visitare i loro parenti sull'isola; proibizione che istituì l'ex presidente G.W.Bush durante il suo mandato, in accordo con i mafiosi, limitando queste visite a una volta ogni tre anni.  E' noto che il senatore di origine cubana
Robert Bob Menendez, democratico del New Jersey, "persuase" - leggasi fece pressione - sulla Casa Bianca perché facesse marcia indietro sulla maggior parte dei cambi, insieme ai suoi compagni di mafia Ileana Ros-Lehtinen, Marco Rubio, Albio Sires , Mario e Lincoln Díaz Balart, tutti figli di agenti del dittatore e assassino Fulgencio Batista.

Speriamo in ciò che porterà il nuovo ciclo presidenziale, ora che Barack Obama non ha alcun impegno nei confronti di detta mafia anticubana che ha votato contro di lui e ciò nonostante Barak
ha potuto ottenere i voti in Florida.

Forse il signor Gross potrà tornare a casa in uno scambio giusto per i Cinque cubani, che sono stati processati sotto la pressione e le minacce politiche dei membri della  Cosa Nostra cubana con sede in Florida. Tempo al tempo.

 

 

Las presiones de la Mafia anticubana sobre la Casa Blanca.

Arthur González

A partir de la creación de la Fundación Nacional Cubano Americana, FNCA, en 1981 por decisión de la administración del presidente Ronald Reagan, posterior a los acuerdos del conocido “Programa de Santa Fe”, se iniciaron las bases de lo que posteriormente sería el conocido como lobby anticubano en el Congreso Norteamericano, integrado por algunos miembros de la mafia anticubana, conformada por hijos de ex testaferros del régimen tiránico del dictador Fulgencio Batista, quien huyó de Cuba en 1959, ante las victorias del ejército rebelde encabezado por Fidel Castro Ruz.
Como se ha puesto de manifiesto a lo largo de estos años, el grupo de mafiosos ha presionado a la Casa Blanca para impedir un mejoramiento de relaciones entre los dos países, debido a que de lograrse perderían protagonismo y parte del presupuesto que aprueba anualmente el gobierno para las actividades subversivas contra Cuba. Ejemplo de esto es el dinero que se asigna para las llamadas TV y Radio Martí, emisoras que se conoce que no pueden ser vistas ni escuchadas en la Isla y sin embargo se les mantiene la asignación millonaria que alimenta el bolsillo de alguno de los miembros de la mafia, familiares y amigos, algo bochornoso para el pueblo norteamericano que sufre recortes presupuestarios en servicios a su favor, mientras se mantienen las tele y radio emisoras fantasmas contra Cuba.
Ahora cuando se versiona que el senador John Kerry puede ser nombrado secretario de Estado, se lanza a rodar la información de que sostuvo una reunión con el canciller cubano Bruno Rodríguez Parrila, para negociar la liberación de Alan Gross, norteamericano contratado por la USAID para ejecutar acciones subversivas en Cuba, con el fin de lograr el derrocamiento de la revolución, intentando sembrar la semilla de que esas conversaciones discretas pudieras representar un peligro para la seguridad nacional de los EE.UU., vieja estratagema ya empleada en años anteriores con otros políticos.
Al ciudadano Gross lo quieren pintar de inocente, cuando las propias agencias gubernamentales que lo contrataron reconocen que su intensión no era noble ni inocente; sin embargo el gobierno norteamericano presionado por elementos de la mafia anticubana impiden un acuerdo entre las partes, ya que este pudiera contemplar un canje por los cinco cubanos juzgados en Miami, acusados de espionaje, hecho que no pudo ser probado e incluso en una primera vista de apelación el tribunal de Atlanta declaró nulo el juicio por los vicios jurídicos, recibiendo de inmediato fuertes presiones políticas de la mafia anticubana, teniendo que retrotraerse de la decisión, avergonzando a jueces con una amplia trayectoria de decencia y justas decisiones.
Sin embargo, el propio gobierno norteamericano en el año 2010, ante un hecho comprobado de espionaje por parte de una red de agentes ilegales al servicio de la República federal de Rusia, accedió en menos de 72 horas a ejecutar un canje de los 10 espías rusos por algunos presos en Moscú, que a su vez años antes habían sido detenidos por espiar a favor de los EE.UU. Por supuesto en ese intercambio no hubo desacuerdos ni presiones, al no tener participación ni intereses el grupo mafioso anticubano radicado en la Florida, incluso los rusos no fueron ni siquiera juzgados en los Estados Unidos.
Por eso el señor Alan Gross no ha podido ser canjeado gracias a la negativa de esa mafia, la misma que impide que los ciudadanos norteamericanos puedan libremente viajar a Cuba, disfrutar de sus bellezas naturales, su amplia cultura, beneficiarse de sus adelantos biotecnológicos que incluso pudieran salvar la vida de niños, jóvenes y adultos con las vacunas contra la meningitis o la hepatitis B, contra el cáncer de Pulmón o próstata, entre otras.
Esa misma mafia que defiende a toda costa que terroristas como Luis Posada Carriles, autor de la voladura en pleno vuelo de un avión civil cubano donde murieron 76 personas inocentes, no sea juzgado y se le brinde abrigo en Miami, la misma que impide que se investigue y sancione a los autores de la bomba que destruyó recientemente las oficinas de una empresa de vuelos charters a Cuba en pleno corazón de Miami.
De igual forma, integrantes de la mafia anticubana ubicados en el senado norteamericano se opusieron a las medidas tomadas por el presidente Barack Obama, de permitirle a los cubanos radicados en los EE.UU., visitar a su familiares en la Isla; prohibición que estableció el ex presidente G.W. Bush durante su mandato, de acuerdo con los mafiosos, limitando esas visitas a una vez cada tres años.
Se conoce que el senador de origen cubano Robert Bob Menéndez, demócrata por Nueva Jersey, “persuadió”, léase presionó, a la Casa Blanca para que diera marcha atrás a la mayoría de los cambios, de conjunto con sus compañeros de la mafia, Ileana Ros-Lehtinen, Marco Rubio, Albio Siles, Mario y Lincoln Díaz Balart, todos hijos de testaferros del dictador y asesino Fulgencio Batista.
Esperemos lo que traerá el nuevo ciclo presidencial ahora que el señor Barack Obama no tiene compromiso alguno con esa mafia anticubana que votó en su contra y a pesar de eso él pudo ganar los votos en la Florida.
Quizás el señor Gross pueda regresar a casa en un cambio justo por los cinco cubanos, a los que se juzgó bajo la presión y amenazas políticas de los miembros de la Cosa Nostra cubana radicados en la Florida. Tiempo al Tiempo.