Dalla
creazione della Fondazione Nazionale Cubano Americana,
FNCA,
nel 1981 per decisione dell'amministrazione del presidente Ronald
Reagan, dopo gli accordi del noto "Programma di Santa Fe", ha avuto
inizio il fondamento di ciò, che in seguito, sarebbe stata conosciuta
come la lobby anti-cubana al Congresso degli Stati Uniti, composta da
alcuni membri della mafia anti cubana, formata dai figli degli ex agenti
del regime tirannico del dittatore Fulgencio Batista, che fuggì da Cuba
nel 1959, davanti alle vittorie dell'esercito ribelle guidato da Fidel
Castro Ruz.
Come mostratosi evidente nel corso di
questi anni, il gruppo di mafiosi ha fatto pressione sulla Casa Bianca
per impedire un miglioramento delle relazioni tra i due paesi, perché a
raggiungerlo perderebbe protagonismo e parte del
bilancio che annualmente
approva il governo per le attività sovversive contro Cuba.
Esempio di questo è il denaro che viene
assegnato per le cosiddette
TV e Radio Marti,
emittenti che si sa non possono essere viste o sentite sull'isola e a
cui tuttavia si mantengono l'assegnazione milionaria che alimenta la
tasca di alcuni dei membri della mafia, famigliari e amici, qualcosa di
imbarazzante per il popolo USA che soffre tagli di bilancio nei servizi
a proprio favore; mentre si mantengono le TV e radio emittenti fantasmi
contro Cuba.
Ora, quando si dice che il senatore
John
Kerry può essere nominato
Segretario di Stato si lascia girare l'informazione che ha avuto un
incontro con il ministro degli esteri cubano, Bruno Rodríguez Parrilla,
per negoziare la liberazione di
Alan Gross
- un nordamericano ingaggiato dall' USAID
per l'attuazione di attività sovversive a Cuba, al fine di raggiungere
il rovesciamento della Rivoluzione - cercando di seminare che quelle
conversazioni discrete potrebbero rappresentare un pericolo per la
sicurezza nazionale degli Stati Uniti; vecchio stratagemma già
utilizzato in anni precedenti con altri politici.
Al cittadino Gross lo vogliono dipingere come innocente, quando le
stesse agenzie governative che lo hanno assunto riconoscono che la sua
intenzione non era nobile né innocente; tuttavia il governo degli Stati
Uniti su pressione di elementi della mafia anticubana impediscono un
accordo tra le parti, in quanto ciò potrebbe contemplare uno scambio per
i
Cinque cubani giudicati a
Miami, accusati di spionaggio, fatto che non é stato potuto essere
provato, e che il tribunale d'appello di Atalanta, ad un primo esame,
dichiarò nullo il processo
per vizi legali, ricevendo immediatamente forti pressioni politiche da
parte della mafia anticubana, dovendo alla fine far marcia indietro
sulla decisione, umiliando giudici con una vasta esperienza di decenza e
di decisioni eque.
Tuttavia, lo stesso governo degli Stati Uniti nel 2010, di fronte ad un
fatto comprovato di spionaggio da parte di una rete di agenti illegali
al servizio della Repubblica Federale Russa, ha accettato, in meno di 72
ore, di eseguire uno scambio delle 10 spie russe con alcuni detenuti a
Mosca, che a loro volta, anni prima, erano stati arrestati per
spiare a favore degli Stati Uniti. Naturalmente in questo scambio non ci
sono stati disaccordi o pressioni, non avendo alcun coinvolgimento o
interessi il gruppo mafioso anticubana con sede in Florida; i russi,
persino, non furono nemmeno giudicati negli USA.
Così il signor Alan Gross non ha potuto essere riscattato al rifiuto di
questa mafia, la stessa che impedisce che i cittadini statunitensi
possano viaggiare liberamente a Cuba, godere delle sue bellezze
naturali, la sua vasta cultura, trarre vantaggio dai progressi nel campo
delle biotecnologie che anche potrebbero salvare la vita di bambini,
giovani ed adulti con i vaccini contro la meningite e l'epatite B,
cancro del polmone o della prostata, tra gli altri.
Questa stessa mafia che difende a tutti i costi che terroristi come
Luis Posada Carriles,
autore dell'esplosione, in
pieno volo,
di un aereo
civile cubano che assassinò 76
persone innocenti, non siano processati e si offra loro protezione a
Miami; la stessa che impedisce che si indaghi e punisca gli autori della
bomba
che recentemente ha distrutto gli uffici di una società di voli charter
per Cuba, nel pieno cuore di Miami.
Allo stesso modo, membri della mafia anticubana presenti nel Senato
degli Stati Uniti si sono opposti alle misure adottate dal presidente
Barack Obama di consentire ai cubani che vivono negli Stati Uniti, di
visitare i loro parenti sull'isola; proibizione che istituì l'ex
presidente G.W.Bush durante il suo mandato, in accordo con i mafiosi,
limitando queste visite a una volta ogni tre anni. E' noto che il
senatore di origine cubana
Robert Bob Menendez,
democratico del New Jersey, "persuase" - leggasi fece pressione - sulla
Casa Bianca perché facesse marcia indietro sulla maggior parte dei
cambi, insieme ai suoi compagni di mafia
Ileana
Ros-Lehtinen,
Marco
Rubio,
Albio Sires , Mario e Lincoln
Díaz Balart, tutti figli di agenti del dittatore e assassino Fulgencio
Batista.
Speriamo in ciò che porterà il nuovo ciclo presidenziale, ora che Barack
Obama non ha alcun impegno nei confronti di detta mafia anticubana che
ha votato contro di lui e ciò nonostante Barak
ha potuto ottenere i
voti in Florida.
Forse il signor Gross potrà tornare a casa in uno scambio giusto per i
Cinque cubani, che sono stati processati sotto la pressione e le minacce
politiche dei membri della Cosa Nostra cubana con sede in Florida.
Tempo al tempo.
Las presiones de la Mafia
anticubana sobre la Casa Blanca.
Arthur González
A partir de la creación de la Fundación Nacional Cubano Americana, FNCA,
en 1981 por decisión de la administración del presidente Ronald Reagan,
posterior a los acuerdos del conocido “Programa de Santa Fe”, se
iniciaron las bases de lo que posteriormente sería el conocido como
lobby anticubano en el Congreso Norteamericano, integrado por algunos
miembros de la mafia anticubana, conformada por hijos de ex testaferros
del régimen tiránico del dictador Fulgencio Batista, quien huyó de Cuba
en 1959, ante las victorias del ejército rebelde encabezado por Fidel
Castro Ruz.
Como se ha puesto de manifiesto a lo largo de estos años, el grupo de
mafiosos ha presionado a la Casa Blanca para impedir un mejoramiento de
relaciones entre los dos países, debido a que de lograrse perderían
protagonismo y parte del presupuesto que aprueba anualmente el gobierno
para las actividades subversivas contra Cuba. Ejemplo de esto es el
dinero que se asigna para las llamadas TV y Radio Martí, emisoras que se
conoce que no pueden ser vistas ni escuchadas en la Isla y sin embargo
se les mantiene la asignación millonaria que alimenta el bolsillo de
alguno de los miembros de la mafia, familiares y amigos, algo bochornoso
para el pueblo norteamericano que sufre recortes presupuestarios en
servicios a su favor, mientras se mantienen las tele y radio emisoras
fantasmas contra Cuba.
Ahora cuando se versiona que el senador John Kerry puede ser nombrado
secretario de Estado, se lanza a rodar la información de que sostuvo una
reunión con el canciller cubano Bruno Rodríguez Parrila, para negociar
la liberación de Alan Gross, norteamericano contratado por la USAID para
ejecutar acciones subversivas en Cuba, con el fin de lograr el
derrocamiento de la revolución, intentando sembrar la semilla de que
esas conversaciones discretas pudieras representar un peligro para la
seguridad nacional de los EE.UU., vieja estratagema ya empleada en años
anteriores con otros políticos.
Al ciudadano Gross lo quieren pintar de inocente, cuando las propias
agencias gubernamentales que lo contrataron reconocen que su intensión
no era noble ni inocente; sin embargo el gobierno norteamericano
presionado por elementos de la mafia anticubana impiden un acuerdo entre
las partes, ya que este pudiera contemplar un canje por los cinco
cubanos juzgados en Miami, acusados de espionaje, hecho que no pudo ser
probado e incluso en una primera vista de apelación el tribunal de
Atlanta declaró nulo el juicio por los vicios jurídicos, recibiendo de
inmediato fuertes presiones políticas de la mafia anticubana, teniendo
que retrotraerse de la decisión, avergonzando a jueces con una amplia
trayectoria de decencia y justas decisiones.
Sin embargo, el propio gobierno norteamericano en el año 2010, ante un
hecho comprobado de espionaje por parte de una red de agentes ilegales
al servicio de la República federal de Rusia, accedió en menos de 72
horas a ejecutar un canje de los 10 espías rusos por algunos presos en
Moscú, que a su vez años antes habían sido detenidos por espiar a favor
de los EE.UU. Por supuesto en ese intercambio no hubo desacuerdos ni
presiones, al no tener participación ni intereses el grupo mafioso
anticubano radicado en la Florida, incluso los rusos no fueron ni
siquiera juzgados en los Estados Unidos.
Por eso el señor Alan Gross no ha podido ser canjeado gracias a la
negativa de esa mafia, la misma que impide que los ciudadanos
norteamericanos puedan libremente viajar a Cuba, disfrutar de sus
bellezas naturales, su amplia cultura, beneficiarse de sus adelantos
biotecnológicos que incluso pudieran salvar la vida de niños, jóvenes y
adultos con las vacunas contra la meningitis o la hepatitis B, contra el
cáncer de Pulmón o próstata, entre otras.
Esa misma mafia que defiende a toda costa que terroristas como Luis
Posada Carriles, autor de la voladura en pleno vuelo de un avión civil
cubano donde murieron 76 personas inocentes, no sea juzgado y se le
brinde abrigo en Miami, la misma que impide que se investigue y sancione
a los autores de la bomba que destruyó recientemente las oficinas de una
empresa de vuelos charters a Cuba en pleno corazón de Miami.
De igual forma, integrantes de la mafia anticubana ubicados en el senado
norteamericano se opusieron a las medidas tomadas por el presidente
Barack Obama, de permitirle a los cubanos radicados en los EE.UU.,
visitar a su familiares en la Isla; prohibición que estableció el ex
presidente G.W. Bush durante su mandato, de acuerdo con los mafiosos,
limitando esas visitas a una vez cada tres años.
Se conoce que el senador de origen cubano Robert Bob Menéndez, demócrata
por Nueva Jersey, “persuadió”, léase presionó, a la Casa Blanca para que
diera marcha atrás a la mayoría de los cambios, de conjunto con sus
compañeros de la mafia, Ileana Ros-Lehtinen, Marco Rubio, Albio Siles,
Mario y Lincoln Díaz Balart, todos hijos de testaferros del dictador y
asesino Fulgencio Batista.
Esperemos lo que traerá el nuevo ciclo presidencial ahora que el señor
Barack Obama no tiene compromiso alguno con esa mafia anticubana que
votó en su contra y a pesar de eso él pudo ganar los votos en la
Florida.
Quizás el señor Gross pueda regresar a casa en un cambio justo por los
cinco cubanos, a los que se juzgó bajo la presión y amenazas políticas
de los miembros de la Cosa Nostra cubana radicados en la Florida. Tiempo
al Tiempo.