Terrore a Miami: arrivano i rossi

 

 

17.01.2013  -  Iroel Sanchez pubblicato in CubAhora http://wordpress.jovenclub.cu/
 

 

Il 4 gennaio di quest'anno la congressista cubano-americana Ileana Ros-Lehtinen ha dichiarato: "sono a favore di un cambiamento della CAA (Legge di Aggiustamento Cubano) perché coloro che utilizzano questo beneficio singolare ed unico, che é solo per cittadini cubani, non possono ritornare in visita a Cuba".

La Legge di Aggiustamento Cubano, del 2 novembre 1966, consente a qualsiasi cubano che metta piede sul suolo USA di permanere nel territorio degli Stati Uniti e ottenere la residenza ad un anno ed un giorno dall'arrivarci - non importa in che modo l'abbia fatto, legale o illegale -. Questa legge è stata concepita dagli Stati Uniti come strumento di destabilizzazione contro Cuba e cerca di trasformare ogni persona che lascia l'isola in una persona che  fugge da quello che loro si sforzano di mostrare come una dittatura. Politici di estrema destra residenti nel sud della Florida, come Ros-Lehtinen, hanno difeso, storicamente, questo privilegio migratorio contro gli interessi nazionali USA: come la sicurezza delle frontiere e la lotta contro l'immigrazione clandestina. Per ulteriori contraddizioni, questa politica di stimolo all'emigrazione illegale ha causato diverse crisi migratorie tra Cuba e gli Stati Uniti: Camarioca (1965), Mariel (1980) e la Crisi dei balseros (1994).

Ma i congressisti di Miami legislatori, della linea dura, come Ros-Lehtinen, che hanno usato questa legge come uno strumento delle loro ossessioni contro Cuba, ora si sentono un po' disorientati.

 

Il 14 gennaio, il giorno di entrata in vigore dell'aggiornamento della politica migratoria attuata dal governo dell'isola, che facilita in modo significativo il modo in cui i cubani possono uscire ed entrare nel loro paese, il quotidiano di Miami El Nuevo Herald ha pubblicato nuove dichiarazioni della congressista Ileana Ros-Lehtinen sulla Legge di Aggiustamento Cubano: "Non so cosa accadrà alla Legge di Aggiustamento Cubano. Dobbiamo esaminarla per vedere se ancora soddisfa l'obiettivo che cercava perseguire. Dobbiamo essere chiari, diamo il benvenuto ai cubani in cerca di libertà negli USA. Per questo abbiamo meccanismi come la Legge di Aggiustamento Cubano, che hanno aiutato persone in fuga dall'oppressione. Ma non è stata progettata per essere un meccanismo in base al quale una persona, che afferma di essere cubana, ma desidera viaggiare avanti e indietro tra gli Stati Uniti e Cuba per far le vacanze sull'isola. Non è progettata per questo", e subito dopo, lo spirito del comico messicano Mario Moreno, meglio conosciuto come Cantinflas, ha colto l'anima di Ros-Lehtinen e questa ha ritrattato: "Non sto proponendo nessun cambio alla Legge di Aggiustamento Cubano", aggiungendo: "Non voglio presentare alcun disegno di legge per cambiarla, non sto cercando di attirare l'attenzione sulla legge per cambiarla, né sto dicendo che dovremmo cambiarla. Per niente. Quello che sto dicendo è che quando la gente vede che i cubani vengono qui usando la Legge di Aggiustamento Cubano per legalizzarsi,  farsi residenti, per ottenere benefici e poi ritornare a Cuba, ancora e ancora, ciò mette in pericolo la legge perché non è nello spirito della stessa".

Il giorno dopo, il correligionari di Ros-Lehtinen, guidati da veterani della Brigata 2506, sconfitta nel 1961 a Playa Giron, hanno emesso una dichiarazione di allarme, anche amplificata da El Nuevo Herald: "Accettare le domande di soggiorno nel paese dei potenziali viaggiatori, scelti dal governo cubano, scatenerà una valanga sociale, politica ed economica perturbante e insostenibile"; anche se uno dei firmatari appartenente ad un chiamato Partito Liberale tornò a ricordare a Cantinflas: "Con
questo documento non stiamo chiedendo che si deroghi certe leggi che beneficiano i cubani in questo paese, ma che si conformino al loro spirito originario, umanitario e libertario". Tanto umanitaria e libertaria è stato che molti chiamano la CAA "Legge Assassina" perché ha messo a morte non pochi cubani nei loro sforzi per beneficiare dei privilegi che concede, lanciandosi nelle pericolose acque  della Stretto della Florida o mettendo le loro vite nelle mani delle mafie che trafficano con esseri umani.

Ma il meglio è stato il riconoscimento, da parte di Ileana Ros-Lehtinen ed il suo collega Mario Diaz Balart, che "questo flusso migratorio darebbe l'impressione che non stanno fuggendo dalla dittatura". Ed i suoi amici invasori della Baia di Porci sembrano essere più terrorizzati di quando cercavano, nelle sabbie di Playa Girón, i barconi  USA che li riportassero sulla nave madre: "Se non si cambiano le leggi vigenti vivremo la difficile e drammatica esperienza di un  Super  Mariel Rosso", riferendosi alla crisi migratoria del 1980 in cui più di 100000 cubani arrivarono ​​negli Stati Uniti

Tuttavia, non ci sono i rossi, é la realtà che da poco ha cominciato ad invadere Miami, come si è visto nei sondaggi e persino nella progressiva
evoluzione del voto cubano americano: sono sempre più un'emigrazione economica che aspira ad un
rapporto normale con il loro paese d'origine e sì, come quelli del Mariel, coloro che arriveranno da oggi porteranno inevitabilmente con sè un senso di giustizia sociale e di uguaglianza che gli ha inculcato la Rivoluzione cubana, anche a quella minoranza di emigrati che può rinnegarla.

 

 

 

Terror en Miami: Vienen los rojos

Iroel Sánchez

El día 4 de enero de este año la congresista cubanoamericana Ileana Ros-Lehtinen declaró ”estoy a favor de un cambio en la CAA (Ley de Ajuste Cubano, por sus siglas en inglés) para que aquellos que usan este beneficio singular y único que es solo para nacionales cubanos, no puedan regresar de visita a Cuba”.
La Ley de Ajuste Cubano, del 2 de noviembre de 1966, permite a cualquier cubano que pise el suelo estadounidense permanecer en territorio norteamericano y obtener la residencia al año y un día de llegar allí -sin importar por qué vía lo haya hecho, legal o ilegal- . Esta Ley fue concebida por EE.UU. como un instrumento de desestabilización contra Cuba y busca convertir a toda persona que sale de la Isla en alguien que huye de lo que ellos se esfuerzan por mostrar como una dictadura. Políticos de extrema derecha asentados en el Sur de la Florida como Ros-Lehtinen han defendido históricamente ese privilegio migratorio en contra de intereses nacionales estadounidenses como la seguridad fronteriza y el combate a la emigración ilegal. Para más contradicciones, esa política de estímulo a la emigración ilegal ha provocado varias crisis migratorias entre Cuba y EE.UU: Camarioca (1965), Mariel (1980) y la Crisis de los balseros (1994).
Pero los congresistas miamenses de línea dura como Ros-Lehtinen, que han utilizado esa Ley como un instrumento de sus obsesiones contra Cuba, se sienten ahora algo desconcertados. El 14 de enero, día en que entró en vigor la actualización de la política migratoria, implementada por el gobierno de la Isla, que flexibiliza sustancialmente la manera en que los cubanos pueden salir y entrar a su país, el diario de Miami El Nuevo Herald publicó nuevas declaraciones de la Congresista Ileana Ros-Lehtinen sobre la Ley de Ajuste Cubano: “No sé qué va a pasar con la Ley de Ajuste Cubano. Debemos examinarla para ver si aún cumple el objetivo que buscaba cumplir. Hay que ser claros, damos la bienvenida a cubanos que buscan la libertad en Estados Unidos. Por eso tenemos mecanismos como la Ley de Ajuste Cubano que han ayudado a personas que huyen de la opresión. Pero no está diseñada para ser un mecanismo bajo el cual una persona dice ser cubana pero desea viajar una y otra vez entre Estados Unidos y Cuba para vacacionar en la isla. No está diseñada para eso”; e inmediatamente después, el espíritu del cómico mexicano Mario Moreno, más conocido por Cantinflas, se apoderó del alma de Ros-Lehtinen y esta se desdijo: “Yo no estoy proponiendo ningún cambio a la Ley de Ajuste Cubano”, para añadir: “No voy a presentar ningún proyecto de ley para cambiarla, no estoy tratando de atraer la atención a la ley para cambiarla, ni estoy diciendo que debemos modificarla. Para nada. Lo que estoy diciendo es que cuando la gente ve que los cubanos vienen aquí usando la Ley de Ajuste Cubano para legalizarse, hacerse residentes, para obtener beneficios y luego regresar a Cuba una y otra vez, eso pone en peligro la ley porque eso no es el espíritu de ésta”.
Al día siguiente, correligionarios de Ros-Lehtinen, encabezados por veteranos de la Brigada 2506, derrotada en 1961 en Playa Girón, emitieron una declaración de alarma, también amplificada por El Nuevo Herald: “Aceptar las solicitudes de permanencia en el país de los potenciales viajeros, escogidos por el gobierno cubano, desataría una avalancha social, política y económica perturbadora e incosteable”; aunque uno de los firmantes perteneciente a un llamado Partido Liberal, volvió a recordar a Cantinflas: “Con este documento no estamos pidiendo que se deroguen ciertas leyes que benefician a los cubanos en este país sino que se ajusten a su espíritu inicial, humanitario y libertario”. Tan humanitaria y libertaria ha sido que muchos denominan a la CAA “Ley Asesina” porque ha condenado a muerte a no pocos cubanos en su afán por beneficiarse de los privilegios que otorga, lanzándose a las peligrosas aguas del Estrecho de la Florida o colocando sus vidas en manos de mafias que trafican con seres humanos.
Pero lo mejor ha sido el reconocimiento, por Ileana Ros-Lehtinen y su colega Mario Díaz Balart, de que “este flujo migratorio daría la impresión de que no están huyendo de la dictadura”. Y sus amigos invasores de Bahía de Cochinos parecen estar más aterrorizados que cuando buscaban en las arenas de Playa Girón las barcazas norteamericanas que los regresaran a su buque madre: “Si no se modifican las leyes vigentes viviremos la difícil y dramática experiencia de un Súper Mariel Rojo”, en referencia a la crisis migratoria de 1980 en que más de cien mil cubanos arribaron a EE.UU.
Sin embargo, no son los rojos, es la realidad la que hace rato comenzó a invadir Miami, como se ve en las encuestas y hasta en la evolución progresiva del voto de los cubanoamericanos: son cada vez más una emigración mayoritariamente económica que aspira a una relación normal con su país de origen y sí, como los del Mariel, quienes lleguen a partir de ahora llevarán inevitablemente consigo el sentido de la justicia social y la igualdad que les inculcó la Revolución cubana, aún a aquella minoría de emigrados que pueda renegar de ella. (publicado en CubAhora)