Indagata per corruzione, l'USAID continua

distribuendo "milioni per lo sviluppo"

 

 

17.2.2013  - J.Guy Allard www.cubadebate.cu

 

 

La Colombia riceverà 170 milioni e il Guatemala 100 milioni nel nuovo piano d'ingerenza dell'USAID in America Latina ha annunciato, martedì 12 febbraio, l'ex agente di intelligence ed attuale amministratore aggiunto dell'Agenzia per lo Sviluppo Internazionale (USAID), Mark Feierstein. Inoltre, secondo il funzionario,  il controverso aiuto USA alla "ricostruzione" di Haiti, la "sicurezza pubblica" in America Centrale e la destabilizzazione a Cuba saranno le tre priorità per l'intervento degli Stati Uniti in America Latina durante il secondo mandato di Barack Obama.

Questa distribuzione di milioni, si produce mentre il
Dipartimento di Giustizia USA sta indagando su una possibile manipolazione delle licitazioni USAID e sospetta l'esistenza di una rete di corruzione che coinvolge una parte dei più alti quadri dell'agenzia, accusata per il suo ruolo di facciata
dell'intelligence USA.

Capi dell'USAID hanno tentato di ostacolare le indagini, secondo i documenti pubblicati, e tra i sospetti si menziona il 'numero due' dell'organismo statale Donald Steinberg, amico personale e capo Feierstein.

Steinberg e Fernstein hanno viaggiato insieme dal 12 al 18 dicembre scorso per Honduras, Guatemala e Messico, "per conoscere i progressi dei progetti che promuove" questo organismo statale USA che si dedica all'ingerenza.

Mark Barry Feierstein era "capo dei progetti" nella guerra sporca degli USA contro i sandinisti in Nicaragua, negli anni '90, e consigliere "speciale" dell'ambasciatore di William Clinton all'OSA.

Oltre a ciò, questo newyorkese è stato braccio destro, per le sue strategie di propaganda politica, del fuggiasco Gonzalo "Goni" Sanchez de Lozada, ex presidente della Bolivia che ha ordinato il massacro di 67 persone e ne ha ferite circa 400, nell'ottobre 2003. La Bolivia, negli ultimi anni, ha ripetutamente chiesto l'estradizione del presidente assassino.
 


RAGNATELA MILIONARIA D'INGERENZA
 


Gli USA investono miliardi di dollari, ogni anno, in operazioni d'intervento "umanitario" in America Latina e nei Caraibi della sua cosiddetta Agenzia per lo Sviluppo Internazionale (USAID), come di recente ha annunciato lo stesso Feierstein.

Martedì, il funzionario ha detto all'Associated Press, che "come parte degli sforzi per migliorare la sicurezza pubblica e promuovere la crescita economica" - ingannevole terminologia sviluppata dal Dipartimento di Stato di Washington - l'USAID ha firmato un accordo di 42 milioni di dollari con cinque ONG di El Salvador.

Con questo piano nel paese centroamericano, l'USAID pianifica essere presenti in 50 comuni del paese, ha detto Feierstein, principale amministratore dei progetti dell'agenzia in questa parte del mondo.

"E' la più grande alleanza nella storia dell'USAID con il settore privato locale, ed è la più grande alleanza in America Latina", ha detto poco prima di un viaggio in El Salvador "per annunciare l'accordo" (sic).

Circa il  Guatemala che riceverà 100 milioni Feierstein si é limitato a dire che i progetti sono simili a quelli di El Salvador e Honduras, e che in tutta l'America centrale si sono aperti "più di 100 centri giovanili ricreativi" una strategia volta ad "evitare il loro coinvolgimento in attività violente".

Nel caso della Colombia, l'USAID si propone sviluppare programmi che "riducano la produzione di coca" attraverso la semina di "prodotti alternativi", ha detto insistendo sul fatto che questi stessi programmi sono attuati già in Perù.

Le fondazioni finanziate dall'USAID dovrebbero "formare la popolazione per prevenire la criminalità e sviluppare i chiamati "processo di leadership" una tecnica di avvicinamento comunemente sviluppata dall'USAID quando ne ha bisogno per le sue manovre d'ingerenza politica.

L'agenzia federale USA lavora anche in Messico per "formare avvocati, giudici e pubblici ministeri in 11 Stati nella transizione verso un sistema di giustizia orale più trasparente", ha detto Feierstein, confermando la presenza di suo personale in aree di maggior intervento di polizia e militari USA nella guerra al narcotraffico.

A proposito di Cuba, Feierstein si é astenuto dal dettagliare ad AP il contenuto dei suoi molteplici piani, tutti aggressivamente sovversivi, per i quali un sub contrattista -
Alan Gross -  di una società pirata sovvenzionata dall'USAID sconta una condanna in prigione.

Il denaro "destinato a Cuba" è sempre stato oggetto del divertimento da parte degli amministratori USAID che hanno scandalosamente oliato le loro amicizie politiche della fauna mafiosa cubano-americana di Miami. Rivelazioni di controllori ufficiali hanno dimostrato, nel corso degli anni, la complicità USAID con autentici truffatori che rimangono permanentemente iscritti nella lista dei beneficiari dei vantaggi milionari dell'USAID.

Onnipresente nei piani per rovesciare il Governo bolivariano in
Venezuela, denunciata per le sue attività altamente sospette in Ecuador ed invitata a lasciare il paese in Bolivia, l'USAID (espulsa di recente dalla Russia per ingerenza) ha una consolidata reputazione  come collaboratrice attiva
nei piani più sporchi del governo imperiale.

Mai si potrà cancellare dalla storia dell'agenzia di "sviluppo" il caso di Dan Anthony Mitrione. Istruttore statunitense in tecniche di tortura, Mitrione apparve in Uruguay con credenziali USAID, alla fine degli anni '70, per addestrare repressori in un programma segreto di distruzione delle forze di sinistra in tutta l'America Latina.

Se in
Honduras, si é comprovato che l'USAID ha collaborato con gli autori del colpo di stato, si sospetta che nel più recente caso del Paraguay il personale di Feierstein fosse presente dietro gli eventi che hanno permesso ai nostalgici del regime di Stroessner di riprendere il controllo della nazione.

Gli attuali
casi di corruzione solo confermano l'esistenza di un volto in più di una agenzia che nasconde, con una nobile retorica, i veri scopi della sua esistenza.

 

 

Investigada por corrupción, la USAID sigue repartiendo “millones para el desarrollo”

Colombia recibirá 170 millones, y Guatemala 100 millones en el nuevo plan de injerencia de la USAID en América Latina, ha anunciado este martes 12 de febrero, el ex agente de inteligencia y actual administrador adjunto de la Agencia para el Desarrollo Internacional (USAID), Mark Feierstein. Por otro lado, la controvertida ayuda norteamericana a la “reconstrucción” de Haití, la “seguridad ciudadana” en América Central y la desestabilización en Cuba serán las tres prioridades para la intervención de EEUU en América Latina durante el segundo mandato de Barack Obama, según el funcionario.
Esta distribución de millones, se produce mientras el Departamento de Justicia estadounidense está investigando una posible manipulación de las licitaciones de la USAID y sospecha la existencia de una red de corrupción implicando unos de los más altos cuadros de la agencia, denunciada por su papel de fachada de la inteligencia norteamericana.
Jefes de la USAID habrían intentado obstruir esa investigación, según documentos publicados, y entre los sospechosos se menciona al ‘número dos’ del organismo estatal Donald Steinberg, amigo personal y jefe de Feierstein.
Steinberg y Fernstein viajaron juntos del 12 al 18 de diciembre último por Honduras, Guatemala y México, “para conocer el avance de los proyectos que impulsa” este organismo estatal norteamericano que se dedica a la injerencia.
Mark Barry Feierstein fue “jefe de proyectos” en la guerra sucia de EEUU contra los Sandinistas nicaragüenses en los años 1990 y asesor “especial” del embajador de William Clinton en la OEA.
Por encima de esto, este neoyorquino fue brazo derecho, para sus estrategias de propaganda política, del prófugo de la justicia Gonzalo “Goni” Sánchez de Losada, ex presidente de Bolivia que ordenó la masacre que causó la muerte de 67 personas, y heridas a unas 400, en octubre 2003. Bolivia ha reclamado reiteradamente la extradición del presidente asesino en los últimos años.

TELARAÑA MILLONARIA DE LA INJERENCIA

EEUU invierte mil millones de dólares anualmente en las operaciones “humanitarias” en Latinoamérica y el Caribe de su llamada Agencia para el Desarrollo Internacional (USAID), según anunció recientemente el mismo Feierstein.
Martes, el funcionario comentó a la Associated Press, que “como parte de los esfuerzos por mejorar la seguridad ciudadana y promover el crecimiento económico” –terminología engañosa desarrollada por el Departamento de Estado - Washington - la USAID ha sellado un acuerdo de 42 millones de dólares con cinco organizaciones no gubernamentales de El Salvador.
Gracias a este plan en el país centroamericano, USAID planea estar presente en 50 municipios de ese país, dijo Feierstein, principal administrador de los designios de la agencia en esta parte del mundo.
“Es la alianza más grande en la historia de USAID con el sector privado local, y es la alianza más grande en Latinoamérica”, señaló justo antes de viajar a El Salvador “para anunciar el convenio” (sic).
Acerca de Guatemala que recibirá 100 millones, Feierstein se limita a decir que los proyectos son similares a los de El Salvador y Honduras, y que en toda Centroamericana se han abierto “más de 100 centros de esparcimiento para jóvenes”, una estrategia orientada a “evitar que se involucren en actividades violentas”.
En el caso de Colombia, la USAID pretende desarrollar programas que “reduzcan la producción de coca”, a través de la siembra de “productos alternativos” dijo insistiendo para decir que estos mismos programas se implementan ya en Perú.
Las fundaciones financiadas por la USAID, deberán “entrenar a la población para prevenir la criminalidad y desarrollar llamados “programas de liderazgo” una técnica de acercamiento comúnmente desarrollada por la USAID, cuando lo necesita para sus maniobras de injerencia política.
La agencia federal estadounidense también trabaja en México para “entrenar a abogados, jueces y fiscales de 11 estados en la transición a un sistema de justicia oral más transparente”, según dijo Feierstein, confirmando la presencia de su personal en las zonas de más intervención policiaca y militar norteamericana en la guerra del narcotráfico.
Acerca de Cuba, Feierstein se abstuvo de detallar a la AP el contenido de sus múltiples planes, todos agresivamente subversivos por los cuales un subcontratista de una firma pirata subsidiada por la USAID cumple una condena a privación de libertad.
El dinero “destinado a Cuba” ha constantemente sido objeto de diversión de parte de los administradores de la USAID quienes han escadolasamente engrasado sus amistades políticas de la fauna mafiosa cubanoamericana de Miami. Revelaciones de auditoria oficiales han demostrado en el curso de los años la complicidad de la USAID con auténticos estafadores que siguen inscritos permanentemente en la lista de los beneficiarios de las bondades millonarias de la USAID.
Omnipresente en los planes de derrocamiento del Gobierno bolivariano en Venezuela, denunciada por sus actividades eminentemente sospechosas en Ecuador e invitada a salir del país en Bolivia, la USAID (expulsada de Rusia por injerencia hace muy poco) tiene una reputación bien establecida de colaboradora activa en los planes más sucios del gobierno imperial.
Nunca se podrá borrar de la historia de la agencia “de desarrollo” el caso de Dan Anthony Mitrione. Instructor norteamericano en técnicas de tortura, Mitrione se apareció en Uruguay con credencial de la USAID, a finales de los 70, para adiestrar a represores, en un programa secreto de destrucción de las fuerzas de izquierda en toda América Latina.
Si en Honduras, se comprobó que la USAID colaboró con los autores del golpe de Estado, se sospecha que en el caso más reciente de Paraguay el personal de Feierstein estuvo presente detrás de los acontecimientos que permitieron a los nostálgicos del régimen Stroessner de retomar el control de la nación.
Los actuales casos de corrupción solo confirman la existencia de una cara más de una agencia que encubre con una retórica noble los propósitos verdaderos de su existencia.

 

 

Migliora l'USAID il controllo dei

suoi programmi in #Cuba?

 

 

13.2.2013  - Luis Miguel Rosales http://lapupilainsomne.jovenclub.cu/ da Miradasencontradas

 

 

Mentre la fiammante nuova amministrazione Obama sta facendo salti mortali per porre a punto le finanze all'interno dello Stato del nord, altri, che si trovano all'estremo sud della Florida e al di là del mare, sull'isola di Cuba, continuano affilando i denti per ricevere le briciole dei fondi che, annualmente, il governo USA assegna per promuovere la controrivoluzione cubana, a spese del contribuente.

In questo contesto viene alla luce un nuovo rapporto del Government Accountability Office (GAO) sull'uso dei fondi destinati a promuovere la controrivoluzione a Cuba. Ricordiamo che erano già stati pubblicati altri due rapporti in cui si poneva in rilievo l'abuso che é stato dato a questi fondi federali. (
“U.S. Democracy Assistance for Cuba Needs Better Management and Oversight”, 2006 y “Continued Efforts Needed to Strengthen USAID’s Oversight of U.S. Democracy Assistance for Cuba”, 2008 "Assistenza alla Democrazia a Cuba necessita di una migliore gestione e supervisione", 2006 e "Continui sforzi necessari per rafforzare il controllo USAID sull'assistenza alla democrazia degli Stati Uniti a Cuba", 2008).

La relazione che ora ci occupa, presentata nel gennaio 2013, è intitolato "Migliora il programma USAID, ma il Dipartimento di Stato potrebbe meglio monitorare l'attuazione da parte dei suoi membri". In ci sono alcuni punti interessanti che vorrei discutere con i lettori.

Si dice, per esempio, che dal 1996 fino al 2011 il Congresso USA ha stanziato 205 milioni per promuovere la sovversione a Cuba, ma i contrattisti e i sub contrattisti coinvolti nella realizzazione di questa politica "corrono rischi a sviluppare i loro programmi sull'isola". Questo è il modo per giustificare la segretezza di questi programmi e ignorare le richieste  di divulgare i più sensibili. Allora, possono sapere i contribuenti nord americani come si utilizzano le loro tasse per quanto riguarda Cuba.

Questi programmi sono centrati nel: promuovere la controrivoluzione interna a Cuba ed il presunto accesso all'informazione sull'isola (su questo punto sarebbe meglio togliere le restrizioni imposte dal
blocco all'accesso di Cuba a Internet e alle nuove tecnologie dell'informatica e delle comunicazioni). Ciò include la formazione nello sviluppo comunitario ed organizzativo, la leadership per futuri dirigenti controrivoluzionari interni (gli esempi abbondano: Eliécer Avila, Lucas Garve ed altri presunti leader comunitari di recente apparizione) ecc, a cui destinano libri, opuscoli, film, documentari e altri materiali che sono distribuiti dentro nei gruppi di c/r in Cuba.

Inoltre si sviluppano azioni volte a promuovere presunte azioni a sostegno dei diritti umani a Cuba, la distribuzione di materiali, nell'isola, su presunti diritti dei lavoratori e delle donne, sviluppare programmi di formazione nell'uso delle tecnologie dell'informatica, in speciali tecniche informatiche e uso di blog, formazione di presunti giornalisti indipendenti, sostenere pubblicazioni "indipendenti" e fornire assistenza materiale. Bisogna tenere ben chiaro che la maggior parte dei fondi sono stati investiti in programmi relazionati alle nuove tecnologie e il loro utilizzo da parte della controrivoluzione interna.

L'essenza di tutti questi programmi, il loro carattere sovversivo e lesivo della sicurezza nazionale di Cuba, non viene preso in considerazione nella relazione, che solo dice di aumentare il controllo. In realtà, non si fanno raccomandazioni all'USAID per controllare meglio questi programmi perché, a quanto pare, sono efficaci sull'isola e l'USAID li sta, presumibilmente, controllando.

Ecco un dubbio ci assale; chi sostiene che questi programmi sono efficaci? Gli stessi che, a Cuba, vivono senza lavorare a spese del contribuente USA. I tradizionali e nuovi oppositori politici sull'isola (Elizardo Sanchez, Martha Beatriz Roque, Yoani Sánchez e  Antonio Rodiles, per menzionare i più "eminenti"). Loro solamente possono dire che sono efficaci e così continuare a vivere come sino adesso hanno fatto. Loro sono gli unici che possono dire che l'USAID ha migliorato nel suo lavoro contro Cuba.

Chi può dire che non si dilapidano questi fondi? Gli esempi abbondano, ma si chiudono gli occhi. Possiamo parlare di tournée internazionali di "illustri oppositori" come Eliécer Ávila (Svezia e Germania, tanto per cominciare) e
Yoani Sánchez (Brasile, Messico, Spagna, ecc, ecc, ecc). Beh, agli sprovveduti  nord americani viene detto che ciò è grazie a "collette" effettuate su Internet.

Un altro esempio è dato da uno dei destinatari e dilapidatori tradizionali di questi fondi, Orlando Gutiérrez Boronat ed il suo Direttorio Democratico Cubano. Questo personaggio è già stato segnalato in passato e, secondo membri della controrivoluzione cubana, ha approfittato di parte dei fondi destinati a promuoverli per finanziare un tour internazionale che ha sviluppato lo scorso anno al fine di promuovere personalmente il suo ultimo libro "Libertà e Democrazia  a Cuba", presentato anche in Indonesia. Come questo aiuta la dissidenza cubana? si sono chiesti molti qui nell'isola. A qualcosa deve servire almeno a Gutiérrez Boronat e troupe.

Molte domande rimangono in cantiere, chi sta ricevendo, dagli Stati Uniti, questi fondi per lavorare contro Cuba;  quali programmi eseguono nel paese coloro che nell'isola si vedono beneficiati da queste risorse. Molte domande e poche risposte ci dà questo documento.

Tuttavia, c'è qualcosa di molto chiaro. Continueranno a verificarsi casi simili a quelli di
Alan Gross, benché non necessariamente nord americani, ma di altri paesi utilizzati da parte delle contrattiste USA per promuovere la sovversione a Cuba.

 

 

Mejora la USAID el control de sus programas en #Cuba?

Luis Miguel Rosales

Mientras el flamante nuevo gobierno de Barack Obama está haciendo malabares para poder poner a punto las finanzas dentro del Estado norteño, otros, ubicados en el extremo sur de La Florida y allende el mar en la Isla de Cuba, se siguen afilando los dientes para recibir las migajas de los fondos que anualmente destina el gobierno norteamericano para promover la contrarrevolución cubana, a expensas del contribuyente.
En este contexto sale a la luz pública un nuevo report de la Oficina de Responsabilidad Gubernamental (GAO, por sus siglas en inglés) sobre la utilización de los fondos destinados a promover la contrarrevolución en Cuba. Recordemos que ya habían sido publicados otros dos informes donde se evidenciaba el mal uso que se le ha dado a estos fondos federales. (“U.S. Democracy Assistance for Cuba Needs Better Management and Oversight”, 2006 y “Continued Efforts Needed to Strengthen USAID’s Oversight of U.S. Democracy Assistance for Cuba”, 2008).
El informe que ahora nos ocupa, presentado en enero del presente, se titula “Mejora el programa de la USAID, pero el Departamento de Estado podría monitorear mejor la implementación por sus asociados”. En el existen algunos puntos interesantes que me gustaría discutir con los lectores.
Se plantea, por ejemplo, que desde el año 1996 y hasta el 2011 el Congreso norteamericano ha destinado 205 millones de dólares para promover la subversión en Cuba, pero los contratistas y subcontratistas que participan en la implementación en esta política “corren riesgos al desarrollar sus programas en la Isla”. Esta es la forma de justificar la secretividad de estos programas e ignorar los pedidos de hacer públicos los más sensibles. Entonces, ¿pueden saber los contribuyentes norteamericanos como se utilizan sus impuestos en lo que a Cuba se refiere.
Estos programas están centrados en: promover la contrarrevolución interna en Cuba y el supuesto acceso a la información en la Isla (en este punto sería mejor levantar las restricciones impuestas por el bloqueo al acceso de Cuba a Internet y a las nuevas tecnologías de la informática y las comunicaciones). Esto incluye entrenamiento en desarrollo comunitario y organizativo, liderazgo para futuros cabecillas contrarrevolucionarios internos (ejemplos sobran: Eliécer Ávila, Lucas Garve, y otros supuestos líderes comunitarios de reciente aparición), etc., para lo cual destinan libros, panfletos, películas, documentales y otros materiales, que son distribuidos dentro de los grupos c/r en Cuba.
Asimismo, se desarrollan acciones encaminadas a promover supuestas acciones de apoyo a los derechos humanos en Cuba, la distribución en la Isla de materiales sobre supuestos derechos de los trabajadores y las mujeres, desarrollar programas de entrenamiento en el uso de las tecnologías de la informática, en especial técnicas de computación y uso de blogs, entrenamiento de supuestos periodistas independientes, apoyar publicaciones “independientes” y proveer asistencia material. Hay que tener bien claro que la parte principal de los fondos se han invertido en programas relacionados con las nuevas tecnologías y su utilización por parte de la contrarrevolución interna.
La esencia de todos estos programas, su carácter subversivo y lesivo a la seguridad nacional de Cuba, no se tiene en cuenta en el informe, solo se plantea incrementar el control. De hecho, no se le hacen recomendaciones a la USAID para que controle mejor estos programas, porque, al parecer están siendo efectivos en la Isla y la USAID sí los está controlando, supuestamente.
Aquí nos asalta una duda, ¿Quién plantea que estos programas son efectivos? Los mismos que en la Isla viven sin trabajar a costa del contribuyente norteamericano. Los tradicionales y nuevos opositores políticos en la Isla (Elizardo Sánchez, Martha Beatriz Roque, Yoani Sánchez y Antonio Rodiles, por mencionar los más “encumbrados”). Ellos solamente pueden decir que son efectivos y así seguirán viviendo como hasta ahora lo hacen. Ellos son los únicos que pueden decir que la USAID ha mejorado en su trabajo contra Cuba.
¿Quién puede afirmar que no se dilapidan esos fondos? Ejemplos sobran, aunque se cierren los ojos. Ya podemos hablar de giras internacionales de “ilustres opositores” como Eliécer Ávila (Suecia y Alemania, para empezar) y Yoani Sánchez (Brasil, México, España, etc., etc., etc.). Bueno, a los incautos norteamericanos se les dice que eso es gracias a “colectas” hechas en Internet.
Otro ejemplo lo da uno de los tradicionales receptores y dilapidadores de estos fondos, Orlando Gutiérrez Boronat y su Directorio Democrático Cubano. Éste personaje ya ha sido denunciado en otras ocasiones y según miembros de la contrarrevolución cubana, se aprovechó de parte de los fondos destinados a promoverlos para financiar la gira internacional que desarrolló el año pasado con vistas a promover personalmente su último libro “Libertad y Democracia en Cuba”, presentado incluso en Indonesia. ¿Cómo esto ayuda a la disidencia cubana?, se preguntaron muchos aquí en la Isla. En algo debe servir, por lo menos para Gutiérrez Boronat y comparsa.
Quedan muchas cuestiones en el tintero, quiénes están recibiendo estos fondos para trabajar contra Cuba desde Estados Unidos, qué programas ejecutan en el país, quiénes en la Isla se ven beneficiados con estos recursos. Muchas preguntas y pocas respuestas nos da este documento.
No obstante, hay algo bien claro. Seguirán sucediendo casos semejantes a los de Alan Gross, aunque no sean necesariamente norteamericanos, sino de otro países utilizado por las contratistas norteamericanas para promover la subversión en Cuba. (Tomado de Miradasencontradas)

 

 

 

Scandalo per corruzione nell'USAID,

 

agenzia yankee di cooperazione

 

 

27.01.2013  - www.contrainjerencia.com

 

 

L'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) è stata implicata in uno scandalo per corruzione dopo la pubblicazione di dati di un'indagine al riguardo.
 

Il Dipartimento di Giustizia USA sta indagando su una possibile manipolazioni delle offerte ed ammette che potrebbe trattarsi di una rete di corruzione. Si indaga la consigliera generale, Lisa Gomer, che avrebbe truccato i contratti per beneficiare un altro responsabile dell'agenzia, David Ostermeyer, che stava per andare in pensione.
 

Una serie di documenti interni che sono venuti alla luce suggeriscono inoltre che alti funzionari USAID hanno tentato di ostacolare l'indagine. Si menziona  il 'numero due' dell'agenzia, Donald Steinberg, che avrebbe denunciato che gli investigatori stavano agendo in maniera "inappropriata".
 

Tuttavia, dall'agenzia si nega che qualcuno dei suoi membri sia intervenuto o tentato di ostacolare l' indagine e si assicura che apprezzano il lavoro della giustizia che cerca di individuare e prevenire "le frodi e gli abusi", secondo il portavoce dell'USAID, Kamyl Bazbaz. .
 

L'immagine dell' USAID ha già subito parecchi colpi dopo essersi vista immersa in diverse polemiche in vari paesi. Così, lo scorso settembre, Mosca ha informato Washington che ha dovuto chiudere il suo ufficio in Russia per sviluppare attività, in questo paese, che non corrispondevano a quelle previste. Nell'estate 2012, i governi di Cuba, Ecuador, Nicaragua e Venezuela hanno anch'essi chiesto l'espulsione immediata dell'agenzia di questi paesi per sospetti d'ingerenze nella sovranità nazionale. Inoltre, nel 2008, l'USAID è stata anche espulsa dalla zona centrale della Bolivia per presumibilmente promuovere un colpo di stato contro il governo di Evo Morales.

 

Escándalo de corrupción en la USAID, la agencia yanqui de cooperación

La Agencia de Estados Unidos para el Desarrollo Internacional (USAID, por sus siglas en inglés) se ha visto implicada en un escándalo de corrupción tras publicarse los datos de una investigación al respecto.
El Departamento de Justicia estadounidense está investigando una posible manipulación de las licitaciones y admite que puede tratarse de una red de corrupción. Se investiga a la consejera general, Lisa Gomer, que supuestamente amañó contratos para beneficiar a otro responsable de la agencia, David Ostermeyer, quien iba a retirarse.
Una serie de documentos internos que han salido a la luz apuntan a que además, altos cargos de la USAID habrían intentado obstruir esa investigación. Se menciona al ‘número dos’ de la agencia, Donald Steinberg, quien supuestamente denunció que los investigadores estaban actuando de manera “inapropiada”.
Sin embargo, desde la agencia se niega que alguno de sus miembros haya intervenido o intentado obstruir la investigación y se asegura que aprecian el trabajo de la justicia que busca revelar y prevenir “fraudes y abusos”, según el portavoz de la USAID, Kamyl Bazbaz.
La imagen de la USAID ya ha sufrido varios golpes después de verse inmersa en diferentes polémicas en varios países. Así, el pasado mes de septiembre Moscú informó a Washington de que debía cerrar su oficina en Rusia por desarrollar actividades en este país que no se correspondían con las que estaban previstas.
En verano de 2012, los Gobiernos de Cuba, Ecuador, Nicaragua y Venezuela también pidieron la expulsión inmediata de la agencia de esos países por sospechas de injerencias en la soberanía nacional.
Además, en 2008 la USAID también fue expulsada de una zona central de Bolivia por promover presuntamente un golpe de Estado contra el Gobierno de Evo Morales.