Cuba, i diritti umani e la trave nell’occhio dell’Occidente L’Editoriale
di Radio Città Aperta di martedì 6 aprile 2010 |
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6 aprile 2010 - www.radiocittaperta.it
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Continuano, sempre più forti, gli attacchi a Cuba. Se si analizza ciò che si scrive e si dice, si resta increduli e viene subito da dire: ma sanno di che parlano?
Del resto cos'altro è l'appello lanciato sul Corriere della Sera perché venga intensificato il blocco? Un assedio, lo definisce giustamente Gianni Minà, che il democratico presidente statunitense Obama ha recentemente inasprito, sempre, sia ben chiaro, in nome dei diritti umani. Il bravo Fassino ha subito aderito, del resto già nel 2003 come capo della delegazione italiana al congresso dell'Internazionale socialista in Brasile, aveva richiesto un documento di critica alla rivoluzione cubana. Il presidente Lula rispose: "Non se ne parla nemmeno. Cuba, per noi latinoamericani è stata ed è, pur fra tante contraddizioni, un esempio di resistenza e dignità in un continente dove il neoliberismo ci costringe a lottare per la sopravvivenza".
Ma non c'è tempo per questo nei paesi democratici che vedono la pagliuzza negli occhi della Rivoluzione Cubana ma non la trave nei propri, di occhi...
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Solidarietà a Cuba |
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17 marzo 2010 - Marco Papacci www.granma.cu
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Il documento approvato dal Parlamento Europeo contro Cuba è vergognoso.
L’europarlamento ha colto l’occasione della morte in carcere, per una polmonite, di un detenuto arrestato per atti di criminalità ordinaria e che successivamente è stato avvicinato e usato dalla cosiddetta “dissidenza” dietro compensi in denaro, elargiti anche alla madre.
Chiediamo a questo punto che la stessa risoluzione di condanna che è stata proposta contro Cuba, venga indirizzata all'Italia visto che dall'inizio dell'anno nelle carceri italiane sono morte 13 persone.
66 suicidi, 160 morti di carcere nel 2009: quanti di loro erano innocenti? E vogliamo parlare dei 13 morti del 2010?
A Cuba non si perdona d’essere un paese libero, che cerca in autonomia e indipendenza, a poche miglia dalle coste USA, la migliore strada per il proprio popolo, e che nel continente latinoamericano e non solo, rappresenta un esempio di grande importanza.
Come militanti dell'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba circolo di Roma, ribadiamo la nostra piena e totale solidarietà con il governo e il popolo cubano contro questa ennesima campagna di denigrazione mediatica e politica che come sempre è funzionale agli interessi degli Stati Uniti a cui l’UE è sempre ossequiosa.
Fonte: Osservatorio permanente sulle morti in
carcere Radicali Italiani, Associazione “Il Detenuto Ignoto”, Associazione
“Antigone”Associazione “A Buon Diritto”, “Radiocarcere”, “Ristretti
Orizzonti”.
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Caso Cucchi e Zapata Tamayo:
due pesi e due misure |
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17 marzo 2010 - A.Genovali
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Il giovane Stefano Cucchi, l'ennesima vittima delle carceri italiane, prima è stata violentemente picchiato in carcere dalle guardie e poi è morto disidratato all’ospedale Pertini di Roma, con gravi accuse anche ai medici per non aver seguito con attenzione il caso, per uno sciopero della fame e della sete per cercare di poter parlare con i propri legali e amici.
Vorremmo che i personaggi che hanno inveito contro Cuba eni giorni scorsi, definendola dittatura, per la morte di Zapata Tamayo (che, al contrario del povero Cucchi, a Cuba ha avuto assistenza medica adeguata al suo caso clinico, come ha dichiarato anche la madre, e non è stato neppure sfiorato nel carcere cubano e ha avuto regolare difesa nei processi per reati comuni di cui si era macchiato), oggi urlassero con la stessa veemenza contro la morte di Cucchi, dicendo che l’Italia è una brutale dittatura.
Ma non sarà cosi. La faziosità e l’arroganza della maggioranza del mondo politico e mediatico italiano, e purtroppo di una presunta sinistra, non ha né vergogna, né capacità di autocritica. Gli ordini di Washington si eseguono e basta.
Ancora una volta la solidarietà dei comunisti a Cuba e alla sua Rivoluzione.
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