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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI

 

Complice

L’agente "Chris" Sabatini propone

 

di aumentare l'interferenza
 

 

 

5 febbraio 2010 - JEAN-GUY ALLARD www.granma.cubaweb

 

 

Per commentare e promuovere le aggressioni dell’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID la sua sigla in inglese) contro Cuba, la rivista Foreign Policy ha cercato, per il suo ultimo numero, un autentico specialista: Christopher Chris Sabatini, un ex alto funzionario del Fondo Nazionale per la Democrazia (NED) individuato, alcuni anni fa, in Venezuela come un agente della CIA e promotore di azioni illegali da parte dei gruppi di estrema destra.


In Foreign Policy, Sabatini esorta il governo degli Stati Uniti ad aumentare massicciamente tali attività segrete, guidate dalla CIA.

Con l'intento evidente di ingannare, Sabatini parla di una distribuzione gratuita di “computer portatili e altri accessori per la comunicazione”agli informatori reclutati a L'Avana dai servizi segreti USA.

Pretende ignorare che un portavoce del Dipartimento di Stato ha già ammesso che Washington cerca di rifornire i suoi mercenari sull'isola di "comunicazioni globali", vale a dire via satellite, con lo scopo evidente di controllarli e di guidarli, con facilità, dall’estero.

 

Il responsabile del programma per l'America Latina della NED, Chris Sabatini non è un signor nessuno per colui che osserva le operazioni di ingerenza sviluppate nel continente dalla CIA sotto la copertura di una vasta ragnatela di Organizzazioni Non Governative, di fondazioni "per la democrazia e la pace", di presunti centri di ricerca accademica come di gruppi "evangelisti".
 

EL PITCHER DESIGNATO DELLA NED


Nel febbraio 2004, in un'analisi dedicata a questo stesso personaggio, il giornalista e ricercatore Ernesto Villegas Poljak segnalava, usando la terminologia del baseball, come Sabatini era il pitcher (lanciatore) della NED per l'America Latina ed i Caraibi e si dedicava ad alimentare, con i milioni di quel fondo federale per l’ingerenza, decine di gruppi politici e presunte ONG sotto il pretesto di "promuovere la democrazia".

Nel 2009, il nome di Sabatini appare in un'indagine del venezuelano Alejandro Ruiz quando l'opposizione venezuelana tenta di ottenere una condanna per il presunto antisemitismo del Presidente Hugo Chávez, approfittando che - sabato 31 gennaio di quell’anno - un gruppo assaltò la Sinagoga Tiferet della Comunità ebraica in Caracas.


Nell’attacco mediatico contro il leader bolivariano partecipa attivamente, dall’ Argentina, il chiamato Centro per l'Apertura e lo Sviluppo dell'America Latina (CADAL), un'organizzazione di facciata della CIA finanziato dall’ USAID, la NED, la Fondazione Ford e la Fondazione Atlas.

Casualmente nel suo Comitato Consultivo il CADAL ha Christopher Sabatini, "un agente operativo della CIA, ex capo dei Programmi della NED" precisa Ruiz.

Altre pubblicazioni indicano come Sabatini ha riconosciuto che la NED ha finanziato le elezioni che, nel 1989, hanno portato alla sconfitta dei sandinisti in Nicaragua.
 


PATROCINATORE DEL GRUPPO

FASCISTA PRIMO GIUSTIZIA

In Venezuela, si attribuisce alla responsabilità di Sabatini, che due leader del fallito colpo di stato, del 2002, abbiano ricevuto finanziamenti della NED. Allo stesso modo il gruppo Sumate usò il denaro fornito da Sabatini per raccogliere le firme per imporre un referendum contro il presidente Chavez.

Ma c'è di molto più grave: in una relazione redatta dopo un viaggio a Caracas, in quello stesso periodo, Sabatini riconosce che
Primero Justicia è stato il socio principale, in Venezuela, dell'
Istituto Internazionale Repubblicano, organizzazione di estrema destra sovvenzionata, a colpi di milioni, dalla NED.

L'organizzazione
Primero Justicia era la creatura nientemeno cheEsclusa del golpista Alejandro Peña Esclusa, ora  capo di UnoAmerica, organizzazione fascista latino-americana, promossa da ex militari dell'Operazione Condor e complice di azioni terroristiche. A lato di estremisti di destra come Otto Reich, Roger Noriega, Dan Fisk e il terrorista Carlos Alberto Montaner e Armando Valladares, il venezuelano Peña Esclusa, ora in auto-esilio in Colombia, consiglia, negli ultimi mesi, i militari e uomini d'affari golpisti dell'Honduras.

Va notato come le operazioni di ingerenza, confessate senza il minimo scrupolo da Sabatini, hanno indotto il Governo del Venezuela ha richiedere agli Stati Uniti che la NED ponga immediatamente fine al finanziamento concesso a organizzazioni e partiti politici coinvolti nel colpo  di stato dell’ aprile 2002 e nel sabotaggio dell'industria petrolifera.

In una dichiarazione davanti all'OSA, il governo bolivariano ha denunciato come "Christopher Sabatini, direttore della NED per l'America Latina e Caraibi, si è convertito in un consulente politico fondamentale dell'opposizione in Venezuela”.

Un altro dettaglio della biografia inconfessabile di Sabatini: egli gestì, per la NED, il vergognoso dossier di Haiti, quando il presidente
Jean Bertrand Aristide fu codardamente sequestrato ed espulso dal suo paese per essere esiliato in Africa.

Dal suo posto di direttore del Dipartimento Politico del Consiglio delle Americhe - con sede a New York - e di direttore di
Americas Quarterly, Sabatini ora ne approfitta per auto-promuoversi.

Specialista imperiale nell’emisfero, si esibisce, ovviamente, con la speranza di trovarsi, prima o poi, ad un livello strategico delle operazioni nella guerra sporca che Washington sta spingendo contro i paesi progressisti del continente.