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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI

 

A chi inganna?

A chi si lascia ingannare!

 

28 maggio 2010 - Gustavo de la Torre www.cubadebate.cu

Le cannonate di titoli contro  Cuba appaiono come raffiche nei monopoli mediatici al servizio del capitalismo.

 

Da un lato, si ingrandiscono le carenze esistenti nell'isola, con alcune linee che giungono ad estremi impensabili e senza un minimo di raziocinio; ma con vuote analisi la colpa ricade sempre, stando a questi media, nell’apparente disfunzione del sistema socialista, come problema principale, ed il governo dei "Castro", come i colpevoli di questa disgraziata  non acquisizione di prodotti necessari per dare "opportunità di ricchezza" e "libertà" al popolo cubano.

 

Il blocco economico  - No! Che minuzia - i Castro non vogliono che si tolga, secondo le parole di Hillary Clinton, come se l’umile governo degli Stati Uniti "così benevolo" desiderasse  soddisfare le necessità del popolo cubano e Fidel o Raul Castro potessero interferire contro questa"volontà angelica" imponendo a questo governo  -Và! "per il semplice masochismo di continuare a vivere di stenti e di continuare a dipingere il governo nord americano come nemico di Cuba per tale  stupidaggine ". Così, è più facile utilizzare le grandi compagnie di comunicazione nel disinformare il mondo con "il sistema economico socialista è incapace di creare ricchezza e priva dell'acquisizione di beni e/o servizi, che porta a che la popolazione si veda soggetta a misure con limitazioni e con l’impossibilità di vivere con piena libertà".

 

Poi, con la manipolazione della verità si ottiene annullare l'entità dell'impatto che ha veramente il blocco economico e commerciale sulla vita economica del paese.

 

Ciò può rimanere obnubilato per coloro che si lasciano sedurre dalle notizie dei grandi mass-media monopolizzati dagli interessi dell'imperialismo; per coloro che, ovviamente, soffrono le conseguenze del blocco, no.

 


Il blocco economico e commerciale imposto contro Cuba non è di recente attuazione, ma già  é applicato da oltre 10 amministrazioni degli Stati Uniti nei 50 anni di Rivoluzione cubana. Il presidente USA Eisenhower è stato colui che ha scelto di applicare le prime misure di questo tipo, nei primi anni '60, come arrogante risposta al percorso di indipendenza e  sovranità di tutto un popolo.

 

Ma il vero obiettivo non era, né è ancora oggi, solo rovesciare il governo rivoluzionario, ma continuare con la dominazione dell'isola, come casinò e cortile della sua egemonia. Per fare questo, non potevano applicare la politica di decimare a cannonate (anche se con gli Stati Uniti non si esclude nulla d’insensato), ma per mezzo della fame e delle necessità. E’ rendere fattibile la politica della frutta matura di Monroe: "Ma ci sono leggi di gravitazione politica (in questo caso influenzata dalla forza di gravità economica) ... (Cuba) è incapace di sostenersi da da sola, deve necessariamente gravitare verso l’Unione Nordamericana". In breve, ciò significa che sotto l'azione del ferreo blocco e aumentando le misure per raggiungere la penuria, l'intero popolo cubano non abbia altra scelta che arrendersi e vacillare, nuovamente, sotto il dominio nord americano.

 

Tuttavia, per coloro che non riescono a comprendere questo atteggiamento genocida e criminale del governo degli Stati Uniti e quanto incide il blocco nella gestione e nella vita quotidiana del paese, facciamo la seguente domanda: che situazione si creerebbe, a chiunque fuori da Cuba, se un agente esterno e senza permesso disponesse con arbitrarietà di parte dei suoi fondi bancari ed ingressi, o con egemonia ed ingerenza sabotasse qualsiasi realizzazione di un affare, costringendo ad utilizzare terze vie più costose per la precaria economia che già si va creando? Qual sarebbe il parere ed il comportamento che questa persona sceglierebbe, se foste voi?

 

 

Poniamo esempi concreti per rendere molto

più chiara l'immagine della situazione

 

 

Fin dai primi anni della Rivoluzione, si bloccarono la vendita delle parti di ricambio per l'industria cubana (per lo più di tecnologia USA) e l'annullamento dell'acquisto di zucchero, in questo modo si impediva la produzione e la vendita del prodotto rimaneva  bloccata e senza il suo mercato principale.

 

A questo si aggiunge l'aggressione di Giron, che ha comportato paralizzare una parte del paese e realizzare spese in funzione della difesa.


Poi si é incoraggiato l'escalation di attentati contro obiettivi economici (bombe in negozi, industrie e alberghi, l'incendio di campi di canna, guerra batteriologica contro la produzione di carne di maiale, di caffè e di altre colture, ecc,) che hanno comportato spese milionarie per il recupero; senza accesso a prestiti bancari internazionali e aumentando il debito di Cuba.


Solo nel settore del tabacco, le perdite tra il 1961 e il 1998 ammontavano a 1111,3 milioni di $ (su stime conservative) per il riorientamento del mercato e il dispendio finanziario per combattere la piaga della muffa azzurra nel raccolto del 1979-80.

 

Con i governi dei Bush s’incrementò la politica contro Cuba e s’intensificò il blocco economico con l'applicazione della legge Torricelli (nel 1992, con carattere extraterritoriale) e la legge Helms-Burton (1996).

 

I danni al settore bancario e alle finanze cubane si sono visti dal taglio radicale  delle fonti di finanziamento dentro e fuori degli Stati Uniti. Fin dagli anni '60 fino al 1998, i danni ammontarono ad un totale di 7720400,00 dollari a causa dei fondi congelati, movimenti di tasso di cambio del dollaro nel commercio estero e i danni connessi ai prezzi, tassi di interesse, tra altri. Per il 2005 era salito a 268300000,00 di dollari, con un aumento di 260579600,00 dollari sulla cifra precedente, in soli 7 anni.

 

Per citare uno dei fondi congelati si trova nella Chase Manhattan Bank, che ammonta a 127 milioni dollari procedenti da contenziosi risolti a favore di entità cubane, ma mentre a Cuba è vietato usare questo denaro (senza la precedente autorizzazione di chi lo sentenziò arbitrariamente), 1,2 milioni di dollari sono stati illegalmente prelevati per indennizzare le famiglie di quattro piloti dell'organizzazione terrorista “Hermanos al Rescate” (Fratelli al Riscatto) che morirono per l'abbattimento dei loro aerei, dopo aver ripetutamente violato lo spazio aereo cubano in chiara provocazione e con la previa conoscenza, da parte del governo degli Stati Uniti, che non si sarebbe più permesso questo tipo di azioni se non si fossero prese misure adeguate da questo territorio. Pertanto, queste morti sono colpa dello stesso governo degli Stati Uniti.

 

Inoltre, le perdite per l'economia cubana sono accresciute dal divieto di impiegare direttamente il dollaro nelle transazioni commerciali, che obbliga a realizzare queste operazioni in una terza moneta.

 

Dall'amministrazione di J.F.Kennedy, la CIA ha dispiegato una battaglia campale segreta contro l'economia cubana e, successivamente, con l'approvazione della Legge Helms-Burton (destinata principalmente agli investitori stranieri) si videro colpite importanti opportunità per Cuba, perché in detta legislazione figura impedire l’accesso ai finanziamenti per la creazione di joint venture, causare inosservanze nei piani delle esportazioni di prodotti cubani e provocare la rinuncia di compagnie straniere con l'acquisizione, delle stesse, da parte delle catene nord americane. L'esempio più recente quello della compagnia di crociera Pullmantur (che apparteneva alla Spagna) e che é stata acquistata da Royal Caribbean sotto l’unica condizione che si prescindesse dai contratti con l'isola, così compromettendo  l'ingresso di valuta per servizi turistici .

 

 

Per garantire la rinuncia agli affari a Cuba o di servizi ad essa, istituzioni finanziarie straniere hanno ricevuto minacce, dagli Stati Uniti, di ricevere severe sanzioni se tentano di portare a termine investimenti con l’isola. Esempio di esso fu (nel 2005) la cessazione dei servizi di conto corrente in dollari e franchi svizzeri da parte dell’Unione di Banche Svizzere (UBS) e il rifiuto di tutte le operazioni successive, per timore di ulteriori sanzioni degli Stati Uniti.

 

Tenuto conto che Cuba deve cercare un mercato per l'acquisto di alimenti di base (latte in polvere, pollo, frumento, soia e altri) spende 57 milioni di dollari più di quanto sia necessario a causa del trasporto marittimo da luoghi lontani, quando per la natura geografica e vicinanza, potrebbe acquistarli negli Stati Uniti.

 

Cuba ha sofferto il rifiuto, da varie parti del mondo, per acquistare attrezzature e tecnologie per il settore sanitario, nutrizionale, scientifico, educativo ed industriale, perché le stesse possedevano il 10% o più dei loro componenti prodotti negli Stati Uniti.

 

Due meri esempi nel settore sanitario sono i programmi chiamati di Avanzata Tecnologia come i trapianti, chirurgia cardiovascolare, nefrologia e genetica, continuano ad essere colpiti dall’instabilità delle forniture. Molti dei suoi componenti sono di produzione statunitense, ed in diverse occasioni le autorità di questo paese non concedono  il permesso per acquistarlo, o semplicemente prolungano indefinitamente gli iter necessari. Si é anche danneggiato il programma di cura ai bambini che hanno bisogno di trapianto di fegato, per la mancanza di risposta dei Laboratori Abbott, alla richiesta di acquisto della macchina dosificatrice dell’immuno soppressore Tracolimus (FK506), prodotto unicamente da questo laboratorio USA, e che é imprescindibile per vigilare i livelli sanguinei le cui variazioni possono causare complicazioni per infezioni e tumori secondari.

 

 

Per il resto si comporta in modo simile

 

 

Ma il governo nord americano non lascia spazio, neppure alla solidarietà umana, intercettando persino l’aiuto umanitario che arriva a Cuba. Per fare un esempio, nel 2005, i funzionari del Dipartimento delle Dogane e Protezione delle Frontiere confiscarono 43 casse di materiale informatico che erano destinate, come donazione, ai bambini di Cuba da parte dei Pastori per la Pace. Allo stesso modo, nello stesso anno, è stata negata la licenza richiesta dalla ONG nordamericana CubaInfomed/USA al Dipartimento del Commercio USA per donare 126 computer per attività didattiche.

 

Nella Relazione di Cuba al Segretario Generale sulla Risoluzione 59/11 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto da parte degli Stati Uniti d'America contro Cuba si può leggere i seguenti paragrafi:

 

"Durante i due mandati dell'amministrazione del presidente George W. Bush, l'ostilità anti-cubana é aumentata a livelli senza precedenti. Il Rapporto elaborato dalla cosiddetta Commissione per l'Assistenza ad una Cuba Libera nel maggio 2004 e l’addizione del luglio 2006 – che include un capitolo segreto di azioni aggressive – pone allo scoperto le pretese delle autorità in Washington di imporre "cambio di regime” contro la volontà del popolo cubano, senza escludere l'uso della forza militare a tal fine".

 

Tra le più note e ripudiate componenti del blocco appaiono le chiamate leggi  Torricelli del 1992 Torricelli e l’Helms-Burton del 1996. Le loro disposizioni sono contrarie alla Carta delle Nazioni Unite e violano il Diritto Internazionale. Dalla sua imposizione - praticamente 50 anni fa - fino al maggio 2008, il danno economico diretto causato al popolo cubano dall’applicazione del blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba, ha superato i 93000 milioni di dollari. Tenendo conto dell'effetto della svalutazione del dollaro e le fluttuazioni del suo valore nel lungo periodo, a prezzi attuali del dollaro, queste affettazioni equivalgono a 224600 milioni di dollari".

 

La politica di ostilità, blocco e  aggressioni dei successivi governi degli Stati Uniti. Il blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba si qualifica come un atto di genocidio, in virtù del comma (c) dell'Articolo II della Convenzione di Ginevra per la Prevenzione e la Sanzione del Crimine di Genocidio, del 1948, e come un atto di guerra economica, secondo la Conferenza Navale di Londra del 1909. Per quasi cinque decenni, questa guerra economica è stata una costante nella politica degli Stati Uniti contro Cuba. Il suo obiettivo, definito dall’aprile 1960, è stato "causare fame,  disperazione e il rovesciamento del governo cubano".

 

In tutto questo gioco genocida, la vecchia Europa si piega ai voleri dell'imperialismo ed anche partecipa con l'applicazione di misure come l’Accordo 96/697/PESC, conosciuto come "Posizione Comune dell'Unione Europea su Cuba" adottata dal Consiglio dell'Unione Europea il 2 dicembre 1996, a Bruxelles.

 

 

Conclusioni

 

 

Se tu hai veramente interiorizzato quanto ti danneggerebbe se fossi tu che stessi al posto di Cuba, ti renderesti conto della crudeltà che dispiega il governo degli Stati Uniti e dell'eroismo del popolo cubano di resistere e ottenere progressi riconosciuti, dalle organizzazioni internazionali, per il benessere della società cubana, allo stesso modo, per la solidarietà dispiegata dai cubani per il benessere dei popoli del mondo.

 

Tuttavia, a dispetto di tutte le perdite causate dal blocco e la constante politica di aggressione perseguita dal governo degli Stati Uniti contro Cuba, organizzazioni ed entità internazionali fanno il giusto riconoscimento dei progressi ottenuti dalla isola caraibica e dal suo sistema socialista.

 

Nell’aprile di quest'anno, la rivista Science, in un articolo della sezione “Policy Forum” ha elogiato i progressi di Cuba, sottolineando che "nel campo della salute è superiore ai paesi latino-americano e solo paragonabile a quella dei paesi industrializzati” ha anche menzionato che possedeva la più alta densità di medici pro capite (59 ogni 10000 persone), che coprono tutta la popolazione, e la più bassa mortalità infantile (5,0 per ogni mille nati vivi) e la spesa media per la salute è di 355,00 dollari pro capite (7,1% del PIL), per applicare uno dei migliori sistemi sanitari di prevenzione, mentre negli stessi USA si spendono 6714,00$ (il 15,3% del PIL) e conta più di 30000 persone senza copertura sanitaria.

 

In tale articolo, Paul Drain e Michele Barry, professori della Scuola di Medicina dell’ Università di Stanford (California) suggeriscono che ora che si sta cercando di migliorare il sistema sanitario degli Stati Uniti si dovrebbe cercare sostegno nelle preziose lezioni cubane riguardo il vero sviluppo del sistema sanitario.

 

Allo stesso modo, Marcio Porto, rappresentante dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Agricoltura  e l’Alimentazione  (FAO), ha evidenziato il programma di sviluppo porcino che implementa Cuba per garantire la sovranità alimentare nei prossimi anni. Durante il Seminario Internazionale sulla Porci cultura, Tropicale, che si é riunito nella capitale, Porto ha detto che la strategia si basa nell'applicazione della scienza e della tecnica e nello sviluppo delle forze produttive esistenti nel settore agricolo, e cooperativo.

 

Con i tanti progressi raggiunti dal sistema socialista di Cuba, sotto la direzione dei Rebeldes e contando oggi con la partecipazione delle nuove generazioni, e tutto il popolo con loro, rimane da chiedersi:

 

"Si può ora credere che il sistema economico socialista di Cuba sia incapace ed inefficiente?

 

Se si vocifera tanto dell'incapacità del sistema socialista cubano, perché il governo degli USA non cessa, una volta, con la sua politica ostile contro Cuba?

 

Ciò solo dimostra che loro, il capitalismo selvaggio con il leader imperialista del nord america, hanno paura che Cuba continui a dimostrare la sua elevata capacità e ancora più senza l'azione del blocco.

 

Così, a  chi inganna tutta la macchina disinformativa dei monopoli mediatici? A coloro che si lasciano ingannare!