contras

 

 

Dissidenti e terroristi si abbraccio felici a Miami

 

 

17.09.2013 - Miguel Fernandez http://cubalaislainfinita.blogspot.com
 

 

 

Per quelli che ostentano dubbi sulla caratura  di Guillermo "Coco" Fariñas, questo sinistro personaggio, professionista degli scioperi della fame, violento con donne ed anziani indifesi, traditore per l'ennesima volte delle cose che ha pensato e creduto, pagliaccio dei forum mediatici che si dirigono contro Cuba da mezzo secolo e che si erige come "lottatore per i diritti civili" con la collusione immorale dell'Unione Europea ed i suoi finanziatori a Washington; guardatelo qui, abbracciato a due terroristi confessi, protetti da Washington e che vanno liberamente per Miami.

Ecco qui
il "democratici" Guillermo "Coco" Fariñas , abbracciando Hubert Matos, il traditore che fucilò tante persone in nome della Rivoluzione e che poi si dedicò a seminare odio e il terrore dal suo placido esilio a Miami.

E a scanso di equivoci, in posa accanto a
Luis Posada Carriles, l'assassino confesso di 73 vittime in volo, per ordinare l'esplosione in volo di un aereo civile della Cubana nel 1976. Il peggior terrorista che sia apparso su terra alcuna.

Fariñas posa sfacciatamente con Posada Carriles,
il boia che ha
massacrato tanti venezuelani, honduregni, salvadoregni e nicaraguensi. Il criminale che ha cercato di assassinare il Cte Fidel Castro durante la sua visita a Panama.

Questo è il vero volto di Guillermo "Coco" Fariñas.
per quelli che dicono che questi "dissidenti" sono agnelli di Dio. Vedetelo voi con i vostri occhi.

Dimmi chi sono i tuoi amici, e ti dirò chi sei!

 

 

Disidentes y terroristas se abrazan felices en Miami

 

Miguel Fernández http://cubalaislainfinita.blogspot.com

Para el que guardaba dudas de la catadura moral de Guillermo “Coco” Fariñas, este personaje siniestro, hacedor profesional de huelgas de hambre, maltratador de mujeres y ancianos indefensos, traidor por enésima vez a las cosas en que ha pensado y creído, payaso de los foros mediáticos que encañonan a Cuba desde hace medio siglo y que se erige como “luchador por los derechos civiles” con el contubernio inmoral de la Unión Europea y sus pagadores en Washington, mírenlo aquí, abrazado a dos terroristas confesos, protegidos por Washington y que andan libremente en Miami.
Aquí está el el “demócrata” Guillermo "Coco" Fariñas, abrazado a Hubert Matos, el traidor que tanta gente fusiló a nombre de la Revolución y que después se dedicó a sembrar odio y terror desde su plácido exilio de Miami.
Y para que no queden dudas, posando junto a Luis Posada Carriles, el asesino confeso de 73 víctimas en pleno vuelo, al ordenar derribar un avión de Cubana de Aviación en 1976. El peor terrorista que haya parido tierra alguna.
Fariñas posa desvergonzadamente junto a Posada Carriles, el verdugo que masacró a tantos venezolanos, hondureños, salvadoreños y nicaragüenses. El criminal que trató de asesinar al comandante Fidel Castro durante su visita a Panamá.
Este es el verdadero rostro de Guillermo "Coco" Fariñas. Para los que dicen que estos "disidentes" son corderos de Dios. Véanlo ustedes con sus propios ojos.
Dime con quién andas, ¡y te diré quién eres!

 

 

L'importanza di Miami

 

 

4.09.2013 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com/

 

 

Il salariato dei nord americani, Guillermo Fariñas, uno dei  premiati del manipolato premio Andrei Sakharov, assegnato solo a chi lavora per le posizioni dirette e finanziate da Washington, ha riconosciuto a Miami l'importanza che ha, per la controrivoluzione interna, la mafia anticubana con sede in quella città.
 

Niente di nuovo, perché, come lui stesso ha detto nel suo discorso pronunciato alla Casa Bacardi presso l'Università di Miami, il 21 agosto, quella parte della comunità cubana che rimane su posizioni recalcitranti nei confronti di Cuba, è proprio quella che serve come cassa di risonanza per le menzogne ​​e i travisamenti che trasmettono i gruppuscoli dall'isola, attraverso i centri creati, a questo scopo, all'interno della Sezione di Interessi degli Stati Uniti all'Avana.
 

Allo stesso modo, quella mafia cubana è quella che dissemina e consegna parte del budget assegnato dalla Casa Bianca, di 20 milioni di dollari ogni anno, per le azioni sovversive contro il governo cubano; denaro con cui mantiene i loro piccoli gruppi sull'isola; inviano e ricaricano telefoni cellulari, così come altri mezzi di comunicazione con propaganda fatta da specialisti nella guerra psicologica della CIA, che permette loro di sognare di abbattere la Rivoluzione.


Fariñas ha ribadito la sua richiesta perché inviino sistematicamente denaro fresco, perché senza di esso non c'é controrivoluzione interna, essendo l'unico interesse che li fa partecipare ad atti provocatori, come irrefutabilmente dimostrato tra i membri delle cosiddette Dame in Bianco, che quando la loro autonominata presidente, la maleducata ed ignorante
Berta Soler, non paga i 25 pesos convertibili, non ha accompagnamento nelle sue marce domenicali.
 

Tuttavia, ha messo in chiaro che vi è appropriazione indebita di tali risorse e quindi ha richiesto ai suoi sponsor che esigano, ai recettori sull'isola, trasparenza nell'utilizzo che danno agli "aiuti". "Chiedano conto della destinazione dell'inviato per evitare malevole intenzioni" ha supplicato; aspetto che prova, ancora una volta, la bassa caratura dei cosiddetti "dissidenti" interni.


Ha riconosciuto che la controrivoluzione a Cuba è divisa e che il suo futuro è molto incerto.


Infine ha evidenziato il sostegno che la mafia di Miami ha dato  alle Dame in Bianco, quando hanno organizzato una marcia per le strade di Little Havana, ma si è dimenticato di dire che, nella stessa, parteciparono alcuni assassini seriali e noti terroristi come
Luis Posada Carriles,
qualcosa che mette in evidenza la natura dei suoi membri, anche se come si é espresso ha "appreso" molto in tutti i luoghi dove é stato con i principali mafiosi e ha evidenziato gli "insegnamenti" che ha ricevuto dal vecchio collaboratore della CIA, il polacco Lech Walesa, leader del sindacato Solidarnosc, che ha conosciuto personalmente nel suo viaggio di preparazione in Polonia.
 

Questo contatto è una prova del desiderio della CIA di applicare a Cuba lo stesso piano condotto in quel paese europeo, ma non ha preso in considerazione che la storia nazionale dei due paesi è molto diversa; mentre la Polonia fu liberata dalle truppe sovietiche, Cuba ha organizzato un esercito di operai, contadini ed intellettuali che ha rovesciato gli alleati degli Stati Uniti: gli assassini e teste di paglia del dittatore Fulgencio Batista, i cui figli e nipoti compongono, oggi, il nucleo della mafia anticubana.

 

La importancia de Miami

Arthur Gónzalez

El asalariado de los norteamericanos Guillermo Fariñas, uno de los favorecidos con el manipulado Premio Andrei Sajarov, otorgado solo a los que trabajan a favor de las posiciones orientadas y financiadas por Washington, reconoció en Miami la importancia que tiene para la contrarrevolución interna, la mafia anticubana radicada en esa ciudad,.
Nada novedoso, pues como el mismo afirmó en su discurso pronunciado en la Casa Bacardí de la Universidad de Miami el 21 de agosto, esa parte de la comunidad cubana que mantiene posiciones recalcitrantes hacia Cuba, es precisamente la que sirve de caja de resonancia de las mentiras y tergiversaciones que transmiten los grupúsculos desde la Isla, a través de los centros creados para esos fines dentro de la Sección de Intereses de los Estados Unidos en la Habana.
De igual forma, esa mafia anticubana es la que disemina y entrega parte del presupuesto asignado por la Casa Blanca de 20 millones de usd anuales, para las acciones subversivas contra el Gobierno cubano, dinero con el cual mantienen a sus grupitos en la Isla; les envían y recargan teléfonos celulares, así como otros medios de comunicación con propaganda formulada por los especialistas en guerra sicológica de la CIA, que les permite soñar en derrocar a la Revolución.
Fariñas reiteró su solicitud para que le envíen sistemáticamente dinero fresco, ya que sin ese no hay contrarrevolución interna, al constituir el único interés que los hace participar en actos provocativos, como se demuestra fehacientemente entre las integrantes de las llamadas Damas de Blanco, que cuando su autotitulada presidenta, la grosera e inculta Berta Soler, no paga los 25 pesos convertibles, no tiene acompañamiento en sus marchas dominicales.
No obstante, dejó en claro que existe apropiación indebida de esos recursos y por tanto solicitó a sus patrocinadores que le exijan a los receptores en la Isla, transparencia en el uso que le den a las “ayudas”. “Pídanle cuentas del destino de lo enviado para evitar malos entendidos”, suplicó; aspecto que prueba una vez más la baja calaña de los llamados “disidentes” internos.
Reconoció que la contrarrevolución en Cuba está dividida y que su futuro es muy incierto.
Finalmente destacó el apoyo que dio la mafia de Miami a las Damas de Blanco, cuando organizaron una marcha por las calles de la pequeña Habana, pero se le olvidó mencionar que en la misma participaron algunos asesinos en serie y terroristas connotados como Luis Posada Carriles, algo que subraya la naturaleza de quienes la integran, aunque según expresó “aprendió” mucho en todos los lugares donde estuvo con los principales mafiosos y destacó las “enseñanzas” que recibió del viejo colaborador de la CIA, el polaco Lech Walesa, líder del sindicato Solidaridad, a quien conoció personalmente en su viaje de preparación en Polonia.
Ese contacto es una prueba del anhelo de la CIA por aplicar en Cuba el mismo plan que llevaron a cabo en ese país europeo, pero no han tenido en cuenta que la historia patria de ambas naciones es bien diferente; mientras Polonia fue liberada por las tropas soviéticas, Cuba organizó un ejército de obreros, campesinos e intelectuales que derrocó a los aliados de los norteamericanos: los asesinos y testaferros del dictador Fulgencio Batista, cuyos hijos y nietos integran hoy el núcleo central de la mafia anticubana.

 

 

La disperazione della

controrivoluzione

 

 

4.06.2013 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com/

 

 

 

 

Data l'attuale mancanza di interesse della comunità cubana di Miami per gli elementi controrivoluzionari dell'isola, creati dalla CIA secondo i loro stessi documenti declassificati, il salariato Guillermo Fariñas, conosciuto come "Il Fachiro", a partire dai suoi show mediatici nei famosi scioperi della fame, ha lanciato un disperato grido di clemenza ai giovani di origine cubana che vivono all'estero.

Secondo Fariñas, la sua preghiera è rivolta a quella parte di comunità che ora vede nei membri di quella fabbricata "opposizione" interna persone senza prestigio, prive di leadership o
coinvolgente personalità  e scrocconi a spese del bilancio che il governo  USA gli assegna annualmente, pagato inoltre dagli stessi contribuenti nord americani perché a Cuba possano vivere senza lavorare, inventando fantastiche repressioni.

La stessa presenza all'estero dei controrivoluzionari più di quanto consentito da parte del governo degli Stati Uniti e le sue agenzie federali, è stato un duro colpo per coloro che, per anni, hanno creduto alle loro bugie riguardo alla "repressione", che secondo i salariati, sono vittime a Cuba.

Persone sane, in sovrappeso, molti con carriere universitarie pagate dalla rivoluzione cubana e con completa dentatura sono state la prova inconfutabile delle loro bugie che cercano di promuovere correnti d'opinione per manipolare i contribuenti della Florida meridionale.
 

Di fronte alla perdita di sostegno e il pericolo di rimanere a corto di denaro che permette loro di vivere, da 30 anni, senza sudore, Fariñas ha cercato di muovere sentimenti inesistenti tra questa massa di cubani che deve lavorare duramente per sopravvivere in mezzo alla corrente crisi economica.

Nella sua disperazione, "Il Fachiro" ha usato come risorse alcune parole per vedere se  li motivava, come ad esempio "la ricostruzione materiale di Cuba", con l'obiettivo di illuderli ad investire in una ipotetica Cuba post-Castro, qualcosa che questi giovani, da quando sono nati, stanno ascoltando dalla bocca dei loro nonni e genitori, senza che questi abbiano raggiunto i loro obsoleti sogni.

Nulla di quanto detto da Fariñas o dall'ignorante e maleducata
Berta Soler, ha mosso i meno vecchi e giovani di quella comunità, esausti dopo mezzo secolo di sentire simili promesse, ma questa volta esposte da persone prive di prestigio e con totale assenza d'
immagine, qualcosa di vitale in quella società abituata ad acquistare dall'apparenza esteriore.

Il saldo ottenuto da Fariñas, Berta Soler, la diplo blogger  ufficiale di Washington  
Yoani Sanchez, e anche dal principiante Eliezer Avila, è stata molto negativo per la cosiddetta "dissidenza interna".

Il vincitore è stato senza dubbio il governo cubano, che lavora per migliorare ed aggiornare il proprio sistema economico, che nonostante l'intensa Guerra Economica attuata dal governo yankee dal gennaio del 1962, si mantiene con il sostegno della maggioranza della popolazione dell'isola, anche se alla controrivoluzione duole ammetterlo.

Chi lo dubita, può leggere alcuni cablo inviati dalla Missione diplomatica degli Stati Uniti a L'Avana, resi pubblici da Wikileakes e tragga le sue conclusioni.

 

 

El desespero de la contrarrevolución.

Arthur Gónzalez http://heraldocubano.wordpress.com/

Ante el actual desinterés de la comunidad cubana radicada en Miami por los elementos contrarrevolucionarios de la Isla, creados por la CIA según sus propios documentos desclasificados, el asalariado Guillermo Fariñas, conocido como “El Faquir”, a partir de sus shows mediáticos en las famosas huelgas de hambre, ha lanzado un grito desesperado de clemencia a los jóvenes de origen cubano que viven en el exterior.
Según Fariñas, su ruego va dirigido a ese sector de la comunidad que ahora ve en los integrantes de esa fabricada “oposición” interna, a personas sin prestigio, carentes de liderazgo ni personalidad atractiva y vividores a costa del presupuesto que les asigna anualmente el gobierno norteamericano, pagado además por los propios contribuyentes estadounidenses para que en Cuba puedan vivir sin trabajar, inventando represiones fantásticas.
La propia presencia en el exterior de los contrarrevolucionarios más consentidos por el gobierno norteamericano y sus agencias federales, ha sido un fuerte golpe para los que durante años creyeron sus mentiras respecto a la “represión” de que según los asalariados, son víctimas en Cuba.
Personas saludables, con sobre peso, muchos con carreras universitarias pagadas por la revolución cubana y con su dentadura completa, ha sido una prueba irrefutable de sus mentiras que buscan fomentar matrices de opinión para manipular a los contribuyentes del sur de la Florida.

Ante la pérdida de apoyo y el peligro de quedarse sin el dinero que les permite vivir desde hace 30 años sin sudar la camisa, Fariñas trató de mover sentimientos inexistentes entre esa masa de cubanos que tiene que trabajar muy fuerte para sobrevivir en medio de la actual crisis económica.
En su desespero, “El Faquir” empleó como recurso algunas palabras para ver si los motivaba, tales como “la reconstrucción material de Cuba”, con vistas a que se ilusionaran en invertir en una supuesta Cuba post Castro, algo que estos jóvenes desde que nacieron están escuchando en boca de sus abuelos y padres, sin que estos hayan alcanzado sus trasnochados sueños.
Nada de lo dicho por Fariñas o por la inculta y grosera Berta Soler, ha movido a los menos viejos y jóvenes de esa comunidad, agotada ya después de medio siglo de oír promesas similares, pero esta vez expuestas por personas carentes de prestigio y con total ausencia de imagen, algo vital en esa sociedad acostumbrada a comprar por la apariencia exterior.
El saldo obtenido por Fariñas, Berta Soler, la diplobloguera oficialista de Washington Yoani Sánchez, e incluso por el principiante Eliécer Ávila, ha sido muy negativo para la llamada “disidencia interna”.
El ganador sin dudas fue el gobierno cubano, el cual trabaja para mejorar y actualizar su sistema económico, quien a pesar de la intensa Guerra Económica aplicada por el gobierno yanqui desde enero de 1962, se mantiene con el apoyo mayoritario de la población de la Isla, aunque les duela reconocerlo.
Quien lo dude, puede leer algunos cables enviados por la Misión diplomática norteamericana en la Habana, hechos públicos a través de Wikileakes y saque sus propias conclusiones.