E' evidente
che la
destra
cilena,
molto vicino
a quella
degli Stati
Uniti e alla
mafia
anticubana
di Miami, ha
fissato una
serie di
atti per
cercare di
oscurare la
presenza del
presidente
cubano
Raul Castro
a Santiago
del Cile
durante il
prossimo
Vertice
della
CELAC,
e per
ricevere la
presidenza
del nuovo
blocco
regionale;
qualcosa che
chiaramente
non piace
agli
statunitensi,
per essere
considerata
la CELAC
come la
sepoltura
della
vecchia e
screditata
OSA, nota
come un
ministero
delle
colonie
yankee.
L'inizio
delle azioni
affidate
all'estrema
destra
cilena ebbe
il suo
debutto con
la
Democrazia
Cristiana
Cilena
che ha
inventato,
in tutta
fretta, la
celebrazione
del "Primo
incontro
internazionale
Oswaldo Paya",
allo scopo
di viziare
l'atmosfera
in quella
capitale
prima della
visita di
Raul.
Per questo
hanno
invitato la
figlia di
questo
controrivoluzionario,
che ha
servito il
governo
degli Stati
Uniti per
diversi anni
ed ha
perso la vita
lo scorso 2012
insieme ad
un altro
cubano, a
causa dell'
irresponsabilità
dello
spagnolo
Angel
Carromero,
dirigente
del Partito
Popolare
spagnolo,
mentre il
detto
Carromero
era alla
guida di una
macchina a
forte
velocità
durante un
viaggio
attraverso
l'interno
dell'isola
per
consegnare
finanziamenti
ai mercenari
per svolgere
attività
sovversive
contro il
governo di
l'Avana; in
totale
ingerenza
negli affari
interni
cubani e
stimolando
attività
provocatorie,
progettate
all'estero,
per
destabilizzare
il sistema
cubano.
Dato il
fallimento
del citato
"Incontro",
la destra
cilena ha
preso come
campagna il
denunciare
il
presidente
cubano per
considerarlo
"coinvolto"
nel
sostenere i
responsabili
dell'omicidio,
nel 1991,
del senatore
della destra
cilena Jaime
Guzmán,
assicurando
che vivono a
Cuba;
informazioni
che difende
anche
l'attuale
ministro
degli
Interni
Andrés
Chadwick.
Jaime Guzman
è
considerato
uno degli
ideologi
della
dittatura
dell'assassino
Augusto
Pinochet
(1973-1990)
ed è stato
fondatore
dell' Unione
Democratica
Indipendente
(UDI).
A tanto
è giunto il
caso, che
l'attuale
presidente
del Cile
Sebastián
Piñera, e il
suo ministro
degli
Esteri,
Alfredo
Moreno, sono
stati
costretti a
dichiarare
che Castro
ha la totale
immunità e
nulla
avrebbe
turbato la
sua presenza
a Santiago.
Tuttavia ora
si dice che
consegneranno
al
presidente
cubano i
precedenti
degli
assassini di
Guzman, allo
speculare
che
risiedono
sull'isola.
L'UDI ha
accusato
Cuba di
"difendere"
Ricardo
Poblete,
autore
materiale di
quel
crimine, ed
tre altre
persone
coinvolte,
oltre ad
annunciare
l'intenzione
di far sì
che Castro
testimoni
nel processo
giudiziario
che si
svolge in
Cile, poiché
i fan di
Pinochet
sognano di
metterlo in
prigione.
Mentre l'UDI
richiama
Cuba a che
fornisca
informazioni
sull'ubicazione
degli
imputati per
l'omicidio
del senatore
Jaime Guzman,
questa
organizzazione
formata
quasi
interamente
da ex
militari che
hanno
partecipato
al colpo di
stato contro
il Dr.
Salvador
Allende, o
che hanno
servito
durante la
dittatura di
Pinochet in
diversi
settori, non
dicono una
parola sulle
centinaia di
migliaia di
cileni che
hanno
assassinato,
brutalmente
torturato, e
hanno fatto
scomparire
altre
migliaia in
fosse
comuni.
Né parlano
dei
sequestri di
minori e il
loro
rapporto
diretto con
la CIA per
l'esecuzioni
delle loro
azioni
contro la
vera
democrazia
costituzionale
in Cile.
Sono così
poco
democratici
che hanno
appena
terminato di
celebrare un
omaggio al
dittatore
Pinochet, ed
hanno anche
mostrato un
documentario,
nel Teatro
Caupolicán,
con la
partecipazione
al tributo
del
torturatore
Miguel
Krasnoff al
Club
Provvidenza.
Disgusto
dovrebbe
dare
coloro che
sostengono
l'UDI, in
quanto i
suoi membri
hanno
macchiati
mani e piedi
del sangue
generoso dei
migliori
figli della
patria di
San Martín e
Hogigins.
Perché non
hanno mai
richiesto
agli Stati
Uniti ed al
suo
presidente,
la consegna
di
Michael
Townley,
funzionario
della
polizia
segreta di
Pinochet,
che vive a
Miami e
complice
dell'assassinio
dell'ex
ministro
degli esteri
cileno
Orlando
Letelier
e della sua
assistente
Ronni
Moffitt, a
Guillermo
Novo Sampoll,
Virgilio Paz
Romero e
José
Dionisio
Suárez
Esquivel,
alias "pozza
di sangue",
complici
nello stesso
crimine, che
vivano
pacificamente
a Miami?
Ci vuole un
sacco di
pazienza per
sopportare
tanta
spudoratezza
in questo
mondo
corrotto
piagato da
terroristi e
assassini al
soldo della
CIA che
ancora
camminano
per le
strade delle
città
latino-americane
- dopo aver
frequentato
la
Scuola delle
Americhe
dove hanno
imparato a
uccidere e
torturare -
senza
nemmeno
essere
processati.
Chile: El fantasma de Pinochet y la CIA en
torno a Cuba en la CELAC.
Por Arthur González.
Es evidente que la derecha chilena, muy cercana a la de los Estados Unidos y
a la mafia anticubana de Miami, se ha trazado un grupo de actos para
intentar enturbiar la presencia del presidente cubano Raúl Castro Ruz en
Santiago de Chile durante la próxima Cumbre de la CELAC, y para recibir la
presidencia del nuevo bloque regional, algo que disgusta claramente a los
norteamericanos, al ser considerada dicha organización como el entierro de
la vieja y desprestigiada OEA, conocida como un ministerio de colonias
yanqui.
El inicio de las acciones encomendadas a la extrema derecha chilena debutó
con la Democracia Cristiana Chilena, la que inventó a toda carrera la
celebración del “Primer encuentro internacional Oswaldo Payá”, con el
propósito de enrarecer el ambiente en esa capital antes de la visita de Raúl.
Por eso invitaron a la hija de ese contrarrevolucionario, el que estuvo al
servicio del gobierno norteamericano durante varios años y perdió la vida el
pasado 2012 junto a otro cubano, debido a la irresponsabilidad del español
Ángel Carromero, dirigente de la juventud del Partido Popular español, al
conducir un auto a exceso de velocidad, mientras viajaban por el interior de
la Isla entregando financiamiento a los mercenarios para la ejecución de
acciones subversivas contra el gobierno de la Isla, en total injerencia en
los asuntos internos cubanos y estimulando actividades provocativas
diseñadas desde el exterior para desestabilizar al sistema cubano.
Ante el fiasco del citado “Encuentro”, la
derecha chilena tomó como campaña denunciar al presidente cubano por
considerarlo “implicado” en el apoyo a los responsables del asesinato en
1991 del senador derechista chileno Jaime Guzmán, al asegurar que vivían en
Cuba, información que incluso defiende el actual ministro del Interior,
Andrés Chadwick.
Jaime Guzmán es considerado uno de los ideólogos de la dictadura del asesino
Augusto Pinochet (1973-1990) y fue fundador de la Unión Demócrata
Independiente (UDI).
A tal punto ha llegado el caso, que el presidente actual de Chile Sebastián
Piñera, y su canciller, Alfredo Moreno se vieron obligados a declarar que
Castro tiene total inmunidad y nada perturbaría su presencia en Santiago. No
obstante ahora se asegura que le entregarán al presidente cubano los
antecedentes de los asesinos de Guzmán, al especular que residen en la Isla.
La UDI acusó a Cuba de “amparar” a Ricardo Poblete, autor material del
mencionado crimen, y a otros tres implicados, además de anunciar la
intención de hacer que Castro declare en el proceso judicial que se sigue en
Chile, pues los pinochetistas sueñan con meterle preso.
Mientras la UDI emplaza a Cuba a que aporte información sobre el paradero de
los acusados por el asesinato del Senador Jaime Guzmán, esa organización
formada casi en su totalidad por ex militares que participaron en el Golpe
de Estado al Dr. Salvador Allende, o que sirvieron durante la dictadura de
Pinochet en distintas áreas, no dicen ni una palabra de los cientos de miles
de chilenas y chilenos que asesinaron, torturaron brutalmente, e hicieron
desaparecer a otros miles en fosas comunes.
Tampoco hablan de los secuestros de niños y su
relación directa con la CIA para la ejecución de sus acciones, contra la
verdadera democracia constitucional de Chile. Son tan poco democráticos que
acaban de celebrar un homenaje al dictador Pinochet, e incluso exhibieron un
documental en el Teatro Caupolicán, con la participación en dicho homenaje
del torturador Miguel Krasnoff en el Club Providencia.
Repugnancia debería darle a los que apoyan a la UDI, ya que sus miembros
tienen machadas las manos y pies de la sangre generosa de los mejores hijos
de la patria de San Martín y Hogigins.
¿Por qué nunca le han exigido a los Estados Unidos y a sus presidentes, que
entreguen a Michael Townley, oficial de la policía secreta de Pinochet,
radicado en Miami y cómplice del asesinato del ex canciller chileno Orlando
Letelier y su colaboradora Ronni Moffitt, a Guillermo Novo Sampoll, Virgilio
Paz Romero y a José Dionisio Suárez Esquivel, alias “Charco de Sangre”,
cómplices en el mismo crimen, que residen plácidamente en Miami?
Se necesita de mucha paciencia para soportar tanta desvergüenza en ese mundo
corrupto plegado de terroristas y asesinos a sueldo de la CIA que aun se
pasean por las calles de las ciudades latinoamericanas, después de haber
cursado la Escuela de las Américas, donde aprendieron a matar y torturar,
sin ni siquiera ser juzgados. |
Nel momento in cui l'astro argentino Lionel
Messi festeggia il suo quarto pallone d'oro, e mentre tutto il mondo si
preoccupa per la salute dell'uomo forte del Venezuela, il presidente Hugo
Chavez, il Cile si prepara a ospitare la Riunione dei Capi di Stato della
UE
la della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi
(CELAC).
Da mesi, le autorità cilene lavorando alla preparazione dell'alto foro, con
il previo sviluppo di numerosi incontri ed interscambi nei vari settori, un
atteggiamento che mostra il chiaro interesse di Sebastián Piñera e del suo
governo di garantire il successo del conclave, con l'addizionale obiettivo
di rialzare internazionalmente l'immagine del Cile ed in particolare la suo:
un governante che può mostrare una gestione domestica con risultati tali
come la crescita economica del 6%, il più alto dell' OCDE e uno dei
più grandi al mondo, anche la riduzione della disoccupazione del 6% e la
creazione di 750000 nuovi posti di lavoro ed una diminuzione del 1,5%
dell'inflazione.
Tuttavia, non tutti, in Cile, sono interessati a mostrare questo buon viso.
Incluso alcuni dei suoi stessi alleati, guidati da ristretti e miopi
interessi politici, preparano furtivamente azioni che possono offuscare la
brillantezza della celebrazione.
Secondo
un articolo su "Nuova agenda" dell'editorialista Hernan Uribe, noto per la
serietà delle sue informazioni giornalistiche, qualcosa puzza dietro le
diatribe contro Cuba del senatore Ignacio Walker, senza dubbio istigato dal
fratello Patricio, anch'egli senatore e membro attivo del Centro per
l'Apertura e lo Sviluppo dell'America Latina
(CADAL),
un'organizzazione che, secondo rapporti documentati, è finanziata da
organizzazioni degli Stati Uniti e dallo stesso governo di Washington.
Secondo Mijail Bonito Lovio, Segretario delle Relazioni Internazionali di
un'entità creata dalla CIA chiamata "Cuba Indipendente e Democratica" (CID),
la Democrazia Cristiana ha convocato per condurre il 24 gennaio, due giorni
prima del vertice, un documento dal titolo "Promozione della Solidarietà
Democratica Internazionale", che organizza CADAL e che mira a portare alla
luce un gruppo parlamentare che cercano di orchestrare contro Cuba.
Fonti boliviane hanno confermato che il suddetto gruppo agirebbe sotto
l'egida del gruppo dell'ultra-destra Alleanza Parlamentare Democratica dell'
America (noto con l'acronimo di APDA), presieduto dal deputato di quel paese
limitrofo, Adrian Olive Alcazar, che, nonostante il loro strenui sforzi ha
ottenuto iscrivere a questo progetto solo circa 17 suoi colleghi: una cifra
certamente trascurabile rispetto al numero di legislatori latino americani
affiliati ai gruppi di amicizia con Cuba.
Anche se l'iniziativa di questo incontro è attribuita a CADAL, dietro questo
schermo hanno lavorato, in silenzio, due personaggi a cui rendono conto
varie delle organizzatori e partecipanti: lo stesso Mijael Bonito e Micaela
Hierro Dori, la "coordinatrice dei programmi" di CADAL.
CADAL conta anche, in questa occasione, con il sostegno dei
fratelli Walker e altri dirigenti del più rabbioso settore di destra della
DC.
Lawrence Corwin, ufficiale di
questa agenzia degli Stati Uniti, che ha lavorato a Cuba dal 1998 al 2001,
con un notevole lavoro di organizzazione e promozione delle attività di
elementi destabilizzatori a Cuba, è attualmente accreditato alla Missione
diplomatica del suo paese in Santiago del Cile, in concomitanza con il
Consigliere dell'Ambasciata svedese,
Andres Ingemar Cederberg,
che durante il suo soggiorno a l'Avana tra il 2005 e il 2010 ha ottenuto un
record per la forte attività d'ingerenza in supporto dei cosiddetti
dissidenti.
Cederberg dispone di ottimi legami sia con la CIA come con CADAL.
Quest'ultima lo ha decorato nel febbraio 2011 con il premio alla Diplomazia
Impegnata per il servizio prestato a Cuba, e inoltre nell'aprile dello
stesso anno l'ha condotto in Argentina perché rendesse una relazione privata
sulla sua gestione destabilizzatrice contro Cuba.
Con una storia comune in azioni contro Cuba, Corwin ha sfruttato i contatti
del diplomatico svedese con CADAL per guidare la missione di montare
sottobanco questo nuovo episodio; sotto l'ombra dell'animata avversione
dell'estrema destra DC e la facciata che fornisce CADAL.
Lo scopo della CIA e dei suoi discepoli va al di là del montare un nuovo
spettacolo nella già consunta campagna anticubana. Dietro questo agire si
pretende ostacolare il consolidamento e sviluppo di un nuovo schema
d'integrazione regionale, totalmente indipendente dagli interessi egemonici
degli Stati Uniti. Con gli attacchi contro Cuba, che assumerà la presidenza
della CELAC, gli Stati Uniti cercano di mettere in discussione la
credibilità e la vitalità di questo importante meccanismo di integrazione.
Per quanto la CIA tenti di nascondersi con l'abito di CADAL in ultima
analisi, nella sua guerra contro Cuba, avviene ciò che dice l'adagio
popolare: "Anche se la scimmia si veste di seta, scimmia rimane".
Cumbre de CELAC en Chile: la CIA y CADAL
conspirando contra Cuba
IVAN GUTIERREZ LOZANO CRONICA DIGITAL – En momentos en que el astro
argentino Leonel Messi celebra su cuarto balón de oro, y mientras todo el
mundo se desvela por la salud del hombre fuerte de Venezuela, el Presidente
Hugo Chávez, Chile se alista para acoger la reunión de Jefes de Estado dela
Unión Europea y la Comunidadde Estados Latinoamericanos y del Caribe (CELAC).
Desde hace meses, las autoridades chilenas trabajan en la preparación del
alto foro, con el desarrollo previo de numerosos encuentros e intercambios
de diversas esferas, actitud que muestra el claro interés de Sebastián
Piñera y su gabinete de garantizar el éxito del cónclave, con el objetivo
adicional de realzar internacionalmente la imagen de Chile y en especial la
suya: un gobernante que puede exhibir una gestión doméstica con resultados
tales como un aumento económico del 6%, el más alto dela OCDE y uno de los
mayores del mundo, la reducción del desempleo también en un 6% y con la
creación de 750 mil nuevos puestos de trabajo y con una disminución de la
inflación del 1,5%.
Sin embargo, no a todos en Chile les interesa mostrar esa buena cara.
Incluso varios de sus propios aliados, movidos por estrechos y miopes
intereses políticos, preparan en sigilo acciones que pueden empañar el
brillo de la celebración.
De acuerdo con un artículo en “Nueva Agenda” del columnista Hernán Uribe,
conocido por la seriedad de sus informaciones periodísticas, algo huele mal
tras las diatribas contra Cuba del senador Ignacio Walker, sin duda
instigadas por su hermano Patricio, también senador y activo miembro del
Centro para la Apertura y el Desarrollo de América Latina (CADAL),
organización que, de acuerdo a denuncias documentadas, es financiada por
entidades estadounidenses y por el propio gobierno de Washington.
Según Mijail Bonito Lovio, Secretario de Relaciones Internacionales de una
entidad creada por la CIA llamada “Cuba Independiente y Democrática”
(CID),la Democracia Cristianalo ha convocado para conducir el 24 de enero,
dos días antes dela Cumbre, un papel denominado “Promoción de la Solidaridad
Democrática Internacional”, el que organiza CADAL y cuyo objetivo es sacar a
la luz un grupo parlamentario que tratan de orquestar contra Cuba.
Fuentes bolivianas han constatado que el mencionado grupo actuaría bajo la
sombrilla de la ultraderechista Alianza Parlamentaria Democrática de América
(conocida bajo la sigla de APDA), que preside el diputado de ese país vecino,
Adrián Oliva Alcázar, quien pese a sus denodados esfuerzos ha logrado
enrolar en este proyecto sólo a unos 17 colegas suyos: una cifra ciertamente
insignificante en comparación con el número de legisladores latinoamericanos
afiliados a los grupos de amistad con Cuba.
Aunque la iniciativa de este encuentro es atribuida a CADAL, detrás de esta
mampara han trabajado de forma silenciosa dos personajes a quienes rinden
cuentas varios de los organizadores y los participantes: el propio Mijael
Bonito y Micaela Hierro Dori, la “coordinadora de programas” de CADAL.
CADAL cuenta también en esta ocasión con el respaldo de los hermanos Walker
y otros directivos del más rancio sector de derecha dela DC.
Lawrence Corwin, oficial de esa agencia estadounidense, quien trabajó en
Cuba desde 1998 hasta el 2001, con destacada labor de organización y
estímulo a las actividades de elementos desestabilizadores en la Isla, se
encuentra actualmente acreditado en la Misióndi plomática de su país en
Santiago de Chile, coincidiendo con el Consejero de la Embajada sueca,
Andrés Ingemar Cederberg, quien durante su estancia en La Habana entre 2005
y 2010 cosechó un expediente de marcada actividad injerencista en apoyo a
los llamados disidentes.
Cederberg tiene excelentes vínculos, tanto con la CIA como con CADAL. Esta
última lo condecoró en febrero del 2011 con el premio a la Diplomacia
Comprometida por el servicio que prestó en Cuba, y además en abril de ese
año lo llevó a Argentina para que rindiera informe en privado de su gestión
desestabilizadora contra Cuba.
Con un historial común en las acciones contra Cuba, Corwin aprovechó los
contactos del diplomático sueco con CADAL para encauzar la misión de montar
solapadamente este nuevo episodio, bajo la sombra de la animadversión de la
extrema derecha dela DCy la fachada que proporciona CADAL.
El objetivo de la CIA y sus seguidores van más allá que el de montar un
nuevo show en la ya gastada campaña anticubana. Detrás de este accionar se
pretende obstaculizar la consolidación y desarrollo de un nuevo esquema
integracionista regional, totalmente independiente de los intereses
hegemónicos estadounidenses. Con los ataques contra Cuba, quien asumirá la
presidencia dela CELAC, Estados Unidos intenta cuestionar la credibilidad y
viabilidad de este importante mecanismo de integración.
Por mucho que la CIA trate de encubrirse con el ropaje de CADAL, al final,
en su guerra en contra de Cuba, ocurre lo que dice el adagio popular:
“Aunque la mona se vista de seda, mona se queda”. |
Contro la rivoluzione cubana ci sono poche azioni da eseguire, che negli
ultimi 53 anni, non si siano già attuate.
Da invasioni, atti terroristici, piani per assassinare i suoi dirigenti,
introduzione di parassiti e malattie, azioni per rafforzare la Guerra
Economica e, naturalmente, persino le fantastiche campagne mediatiche
con informazioni false e/o distorte.
Tutte queste manovre hanno perseguito la distruzione del processo
socialista cubano, ma nessuna ha avuto risultati, nonostante le
centinaia di miliardi di dollari stanziati dagli Stati Uniti.
Ora é la volta della Democrazia Cristiana cilena, che seguendo le
istruzioni di Miami e della sua mafia anticubana, si presta a creare uno
scenario che intorbidi la presenza del presidente cubano, Raul Castro
Ruz, a Santiago per partecipare al vertice della
CELAC.
Con totale mancanza di creatività la DC ha copiato vecchie azioni del
passato, incluso quelle eseguite quando Comandante
Fidel Castro andò a Santiago del Cile, dove si prepararono molteplici
provocazioni, compresa la partecipazione della vedova del presidente
Salvador Allende, amico personale di Castro, dove lei mostrò poco
rispetto e apprezzamento per chi spezzò lance per il marito e la
famiglia, anche dopo
il colpo di stato eseguito dal traditore e dittatore Augusto Pinochet,
sotto le istruzioni della CIA e la Casa Bianca.
Questa volta, hanno preparato uno show di fattura molto a buon mercato
con un presunto "Primo incontro internazionale Oswaldo Paya"
controrivoluzionario al servizio del governo degli Stati Uniti che ha
perso la vita
nel 2012 insieme ad un altro cubano, a causa
dell' irresponsabilità dello spagnolo
Angel
Carromero,
giovane leader del Partito Popolare Spagnolo, alla guida di un'auto a
notevole velocità, durante il viaggio attraverso l'interno dell'isola
per consegnare finanziamenti ai mercenari per svolgere le attività
sovversive contro il governo dell'isola
Leader
e personaggi storici della Democrazia Cristiana, hanno partecipato al
primo dei due giorni del "Primo Incontro Internazionale Oswaldo Paya",
il tutto nel chiaro tentativo, creato artificialmente, di formare un
ambiente che servisse a viziare l'atmosfera prima dell'arrivo del
presidente cubano.
Alla riunione hanno partecipato l'ex presidente Patricio Aylwin, il
leader della DC Ignacio Walker, la senatrice Soledad Alvear, l'ex leader
Gutenberg Martínez, Claudio Orrego e Ximena Rincón, tra gli altri.
Ma la star dello show mediatico è stata senza dubbio Rosa Maria
Payá Acevedo, figlia del defunto "dissidente", ragazza che mai prima era
stata neppure menzionata da suo padre come membro del suo depresso
gruppuscolo controrivoluzionario, ciò che mette in luce il vero
obiettivo dell'evento.
Perché i leader della DC non si preoccupano per gli
abusi
perpetrati dal loro governo contro i propri studenti e le feroci
repressioni di cui sono vittima per volere una migliore istruzione per
tutti?
Perché non sono considerati dissidenti Camila Vallejo e tutti gli
studenti che hanno riempito strade e piazze cilene?
Prima di stare a intromettersi negli affari interni di un
altro paese, i dirigenti della DC cilena si devono preoccupare delle
proprie violazioni dei diritti umani; che secondo le proteste popolari
sono molteplici e ripetute, come quella dei
Mapuche.
Perché andare a guardare nell'occhio del vicino quando ancora, per tutto
il Cile, si aggirano liberamente persone associate al regime del
dittatore assassino Augusto Pinochet?
In Cile ci sono ancora molti conti pendenti non risolti.
Quindi, prima di seguire i dettami di Washington, per far campagne
contro Cuba, devono risolvere i loro problemi, soprattutto quelli
relativi alle violazioni dei Diritti Umani.
Notas
del manual de la CIA sobre la fabricación de un disidente.
Por Arthur González.
Contra la revolución cubana hay pocas acciones que ejecutar, que en los
últimos 53 años no se haya consumado. Desde invasiones, actos
terroristas, planes de asesinato a sus dirigentes, introducción de
plagas y enfermedades, acciones para reforzar la Guerra Económica y por
su puesto hasta fantásticas campañas mediáticas con falsas y/o
tergiversadas informaciones. Todas estas maniobras han perseguido la
destrucción del proceso socialista cubano, pero ninguna ha tenido
resultados, a pesar de los cientos de miles de millones de dólares
asignados por los Estados Unidos.
Ahora le tocó el turno a la Democracia Cristiana chilena, la que
siguiendo instrucciones de Miami y de su mafia anticubana, se presta a
crear un escenario que enturbie la presencia del presidente cubano, Raúl
Castro Ruz, en Santiago para participar en la Cumbre de la CELAC.
Con falta total de creatividad, la Democracia Cristiana ha copiado
viejas acciones del pasado, incluso de las ejecutadas cuando el Cdte.
Fidel Castro viajó a Santiago de Chile, donde le prepararon múltiples
provocaciones, incluso con la participación de la viuda del presidente
Salvador Allende, amigo personal de Castro, donde ella demostró poco
respeto y agradecimiento a quien partió lanzas por su esposo y familia,
incluso posterior al golpe de Estado ejecutado por el traidor y dictador
Augusto Pinochet, cumpliendo instrucciones de la CIA y la Casa Blanca.
En esta ocasión, han preparado un show de factura muy barata, con un
supuesto “Primer encuentro internacional Oswaldo Payá”,
contrarrevolucionario al servicio del gobierno norteamericano que perdió
la vida el año 2012 junto a otro cubano, por causa de la
irresponsabilidad del español Ángel Carromero, dirigente de la juventud
del Partido Popular Español, al conducir un auto a exceso de velocidad,
mientras viajaban por el interior de la Isla entregando financiamiento a
los mercenarios para la ejecución de acciones subversivas contra el
gobierno de la Isla.
Dirigentes y figuras históricas de la Democracia Cristiana, asistieron a
la primera de las dos jornadas del Primer encuentro internacional
“Oswaldo Payá”, todo en evidente componenda creada artificialmente para
conformar un marco que sirviera para enrarecer el ambiente antes de la
llegada del presidente cubano. Al encuentro asistieron el ex presidente
Patricio Aylwin, el dirigente de la DC Ignacio Walker, la senadora
Soledad Alvear, el ex dirigente Gutenberg Martínez, Claudio Orrego y
Ximena Rincón, entre otros.
Pero la vedette del mencionado show mediático era sin dudas Rosa María
Payá Acevedo, hija del fallecido “disidente”, muchacha que nunca antes
había sido ni siquiera mencionada por su padre como miembro de su
deprimido grupúsculo contrarrevolucionario, lo que pone de manifiesto el
verdadero objetivo del evento.
¿Por qué los dirigentes de la DC no se preocupan por los abusos que
lleva a cabo su gobierno contra sus propios estudiantes y las salvajes
represiones de que son víctimas por desear una mejor educación para
todos? ¿Por qué no son considerados disidentes Camila Vallejo y todos
los estudiantes que llenan calles y plazas chilenas?
Antes de estar inmiscuyéndose en los asuntos internos de otro país, los
líderes de la DC chilena tienen que preocuparse de sus propias
violaciones de los derechos humanos, las que según las protestas
populares son múltiples y reiteradas, como la de los Mapuches. ¿Por qué
andar mirando en el ojo ajeno cuando aun por todo Chile se pasean
libremente personas vinculadas al régimen del dictador asesino Augusto
Pinochet?
En Chile aun quedan muchas cuentas pendientes sin resolver. Por eso
antes de seguir los dictados de Washington de hacer campañas contra Cuba
tienen que resolver sus propios problemas, sobre los relacionados con
las violaciones de los Derechos Humanos.
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